Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 8/6/2011 alle 08:21

Nelle ultime occasioni non ho votato per alcun referendum. Non per una questione 'tattica', in sostanza per fare mancare il quorum, semplicemente perchè ho notato con rabbia che da anni, oltre le chiare indicazioni della gente, dopo queste consultazioni la politica ha quasi sempre agito contro la volontà popolare. Questa volta andrò a votare perchè la ragione di questo voto è una ragione politica. I miei saranno quattro sì convinti. Sul legittimo impedimento ho poco da dire, sul nucleare sono contrario da anni e le vicende nipponiche hanno semplicemente accresciuto in me una convinzione già di per sè granitica, sull' acqua per una questione ideologica, sì ideologica, un termine che appare oramai consumato e fuori moda. Sarò un sempliciotto ma non mi interessano più o meno dotte disquisizioni a favore della privatizzazione. Questione di principio. Condivido pienamente la posizione dei francescani di Assisi :"privatizzare l'acqua sarebbe una vera aberrazione". Così Francesco nel Cantico delle Creature: "...Laudato si' mi Signore per sor aqua la quale è molto utile et humile et preziosa et casta". Amen.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 25 commenti -
Meno male che ogni tanto anche la politica ragiona e si muove con un po' di cuore e quindi con una dose di passione. Forse alla fine ed in questo modo si provocano meno danni.
Scritto da piero ribolzi il 8/6/2011 alle 09:08
La sua posizione Rossi è rispettabile ma dove è scritto che un' eventuale privatizzazione dell' acqua arrecherebbe più danno alla comunità? E se il servizio fosse più utile alla popolazione? Avrebbero prevalenza ancora e soltanto i principi? Mi scusi le arrembanti domande che rivolgo più a me stesso che a Lei ma ho semplicemente dei dubbi nel pensare che la via ideologica, come Lei la definisce, sia automaticamente quella giusta.
Scritto da Marcello il 8/6/2011 alle 09:18
I principi sono fondamentali ma l'interesse della cittadinanza sta davanti a tutto. Cosa sia giusto fare non lo so ancora ma per convincermi devo più capire che sentire.
Scritto da Claudio Colombo il 8/6/2011 alle 09:22
Senza alcuna polemica visti i tempi che stanno vivendo i blog nel o del pd e quindi solo per credo legittima curiosità politica, ma nel partito la posizione Sua e di Adamoli è nota e quella di Marantelli, Tosi ed Alfieri?
Scritto da un rottamatore il 8/6/2011 alle 09:34
4 SI' convinti anche i miei. Bello il riferimento a san Francesco. Aggiungo solo che il Cantico delle Creature, tutto intero, ben a ragione potrebbe essere lo " spot" più autorevole a sostegno di 4 Sì, perchè esso canta la salvezza dell'uomo e della natura che il medio evo avevo letto come nemica, ostile. Francesco ci riconcilia con essa, ce la svela sorella, amica, madre. E così quel Cantico rappresenta il chiarore dell'alba,un anticipo dell'uscita dal Medio Evo ! Andiamo a votare convinti !
Scritto da giovanniderosa il 8/6/2011 alle 10:40
anche San francesco sta con noi!peccato non possa votare,e peccato pure che adamoli non abbia letto San francesco visto che votera no.scherzi a parte onorevole spero convenga con me che il PD varesino non si è stracciato le vesti per portare le persone a votare, le iniziative si contano sulla punta di una mano cosi come i manifesti
Scritto da angelo il 8/6/2011 alle 13:01
Condivido su tutto il fronte Senatore. Ottimo.
Scritto da Adriano Motta il 8/6/2011 alle 15:41
Non sono contraria alle privatizzazioni. L' acqua però è un bene pubblico supremo e troppo importante. Non ricordo più chi diceva su un blog in un commento che non si capisce come mai quando una cosa pubblica non funziona si pensa subito di ricorrere ai privati invece di migliorarla. All' estero non è così, per lo meno nell' europa dei paesi più avanzati. In Italia tutto quello che è Stato è visto male, anzi cresciamo con il seme dell'antistatalismo fin da quando siamo piccoli. Sugli altri quesiti referendari saranno per me altri tre sì.
Scritto da Miriana il 8/6/2011 alle 18:18
Va bene tutto Senatore, ma lasci perdere San Francesco ed il cantico delle creature, non mi sembra il caso.
Scritto da Destramoderata il 8/6/2011 alle 18:35
Nel mio commento ho scritto "gli altri saranno tre sì". In realtà per la precisione i sì saranno due.
Scritto da Miriana il 8/6/2011 alle 18:42
Scusi @Destramoderata ma il cantico delle creature è invece pertinente, eccome se lo è.
Scritto da Sergio B. il 8/6/2011 alle 18:52
Cara una @ una rottamatrice, il 'nuovo corso' mi impedisce di pubblicare il tuo commento. Se vorrai riformularlo con qualche 'mitigazione' mi fai un favore. La Tua domanda comunque, eccessive considerazioni personali a parte (che in sostanza e per la verità è la stessa che qualcun altro ha qui già formulato) non la devi rivolgerla a me. Non saprei sinceramente cosa risponderti.
Scritto da paolo rossi il 8/6/2011 alle 19:01
Mi scuso per l' errore. Ho scritto nel mio ultimo commento "non la devi rivolgerla a me". Volevo e dovevo scrivere "non la devi rivolgere a me". Pardon.
Scritto da paolo rossi il 8/6/2011 alle 19:07
Certo è che il suo blog Senatore, rispetto a quello di Adamoli, è come una Punto vicino ad una Ferrari.
Scritto da un iscritto pd il 8/6/2011 alle 19:14
@un iscritto pd, hai ragione. Comunque la Punto, a suo tempo ma anche adesso per quelle che rimangono in giro, è stata ed è una bella macchinetta. Tra l' altro che ne so, in un centro cittadino puo' anche essere tutto sommato 'comoda'. Si trova per esempio il parcheggio con più facilità.
Scritto da paolo rossi il 8/6/2011 alle 19:21
Arguta, simpatica e devo dire intelligente la Sua risposta Senatore a @un iscritto pd. Ho visto che lo stesso commento è stato inviato anche al blog di Adamoli il quale lamenta che certe considerazioni anonime si dovrebbero firmare però poi, si vede che è più forte di Lui, deve aver apprezzato il paragone perchè la cattiveria veramente gratuita l'ha subito pubblicata.
Scritto da E.F. il 8/6/2011 alle 21:05
Da che pulpito @E.F., da che pulpito!
Scritto da paolo rossi il 8/6/2011 alle 21:15
Forse la libertà lasciata agli elettori, come ha fatto la Lega, è l' atteggiamento più corretto sui referendum. Le forze politiche devono sentire l'opinione e l'umore della gente per poi tenerne conto. Questo referendum, invece, rappresenta per voi di sinistra soltanto l'ennesimo strumento per attaccare Berlusconi ed il centrodestra.
Scritto da Pontida il 9/6/2011 alle 08:31
Ma quale Ferrari e quale Panda d' Egitto. La finissero di fare paragoni senza senso e di dire stupidate. Aprissero gli occhi invece su chi rappresenta la conservazione e la vecchia politica e chi no. Sarebbe ora per il bene del pd.
Scritto da Mario il 9/6/2011 alle 09:12
Referendum. Nucleare e legittimo impedimento poco da dire. A uno piacciono e non piacciono. Sull'acqua (il primo è sul sevizio idrico) la questione è di una complessità a volte disarmante. Con l'aggravante di chi sfrutta la demagogia per trovare visibilità, sfruttando anche le persone in buona fede. Qualsiasi risultato, restano sul tavolo i problemi da affrontare. Mi auguro con un approccio diverso dall'ormai vecchio, anacronistico, imbarazzante "Karl Marx vs. Adam Smith".
Scritto da FrancescoG. il 9/6/2011 alle 12:40
Concordo: 4 sì convinti e incrociamo le dita per il quorum. Vorrei, inoltre, sfatare il luogo comune: “pubblico” sinonimo di spreco e “privato” di efficienza. Propongo due esempi. Nel mio Comune, alcuni anni fa, una giunta leghista ha alienato il metanodotto che in precedenza era gestito direttamente con un servizio discreto per l’utenza e profitti per il bilancio. Ora siamo nelle mani di Enel energia. Risultato: bollette più care, servizio peggiore, una burocrazia disperante per un nuovo allaccio. (Ho tribolato per circa un mese, con travasi di bile ad ogni telefonata, per allacciare la sede del circolo Pd ; mi venivano chiesti i dati della precedente utenza (sconosciuta), il numero di matricola del precedente contatore (inesistente) e per finire, mi veniva detto che la destinazione “sede di partito” non era contemplata. Ho risolto il problema in maniera fulminea, quando dal call-center, mi ha risposto una militante del Pd). Secondo esempio: la “Farmacia Comunale” è, per il nostro Comune, la proverbiale gallina dalle uova d’oro. A Milano le farmacie comunali sono state alienate perché in perdita; qualcuno mi sa spiegare come fa ad essere in perdita una farmacia?
Scritto da Angelo Eberli il 9/6/2011 alle 13:53
Quattro sì, ok, più che altro perchè le privatizzazioni, ad esempio, in Italia non le sappiamo fare.O meglio,diventano sempre un pretesto per tirar su i prezzi e peggiorare i servizi (vedasi elettricità, telefono...) e quindi almeno l'acqua non la si tocchi.Mi dà un pò fastidio una cosa:il coro dei sostenitori dei sì che invitano a votare parlando di "trucchetto" dell'astensione:si tolga il quorum, è un trucchetto anche invitare a votare no, perchè equivale,nella pratica, a votare sì.
Scritto da Bertoldo il 9/6/2011 alle 16:02
L'amico Eberli, citando il caso Laveno Mombello è stato di una efficacia assoluta. ( così pure per la gestione delle farmacie. Per la mia esperienza chi non sa gestire in utile una farmacia municipale è da condannare...a vita ). Il PD è per la liberalizzazione dei servizi e non per la privatizzazione. C'è una differenza da spiegare. Nelle liberalizzazioni si confrontano più gestori. Impossibile per l'acqua. Privatizzarla vuol dire affidare ad un solo gestore il servizio in assoluto monopolio.
Scritto da Ambrogio Vaghi il 9/6/2011 alle 20:33
Privatizzazione? sembra una soluzione all'ormai antico strapotere di Enti pubblici che, per colpe o per "manovre occulte" non riescono a stare al passo con la modernizzazione. Ma se da questo dovesse nascere una privatizzazione sinonimo di profitto, allora no, non ci sto. Ma la colpa non è del privato, che per definizione, pensa al suo profitto. Sta a chi deve decidere con un referendum capire quale sia il gioco delle parti. Sono in dubbio, per questo, sul 3 quesito, ma agli altri voto SI
Scritto da berni il 10/6/2011 alle 08:58
Sa caro Rossi cosa mi tormenta da cittadino semplice?Di essere preso in mezzo dai tatticismi dei nostri strateghi di partito anche su questi referendum.Insomma non mi lasciano in pace neppure in occasione della consultazione diretta.Vota di qui vota di lì.E poi mi aspetto ore di balle al cianuro sul tema "che parte ha vinto dopo la consultazione referendaria ?".Condivido quanto scrive oggi Marta Dassù su La Stampa.Il suo referendum preferito è anche il mio:quello elettorale.Sarebbe un si secco
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 11/6/2011 alle 09:37
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