Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 4/7/2011 alle 12:16

 La vicenda TAV deve spingerci a qualche riflessione non partigiana. Non si tratta di essere pro o contro (personalmente sono favorevole ma la cosa ha zero rilevanza) ma capire quale atteggiamento serio la politica deve assumere rispetto alla vicenda. Mi pare chiaro, ma non entrerò nel merito della questione, che l' opera ha una sua evidente utilità. E' anche vero che la protesta di chi in quella zona vive, non puo' essere sbrigativamente liquidata con un 'non si puoandare contro il progresso' o amenità di questo genere. Vorrei vedere la reazione della nostra gente amministratori inclusi, se, mettiamo il caso, si dovesse provvedere a traforare una delle nostre montagne prealpine per collegarci con l' Europa. La protesta è quindi comprensibile e legittima ma non lo è mai la violenza conseguente la cui regia 'teorica' prima e 'operativa' poi ha precisi mandanti e responsabili. Favorevoli o contrari il tema non è perchè esserlo, ma come. Le rivendicazioni 'locali' hanno senso se non si perde di vista una dimensione più ampia. Viceversa anche una battaglia sacrosanta, ad esempio quella per i nostri frontalieri, agli occhi del resto del Paese, si esaurirebbe in una rivendicazione di privilegi.  

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 40 commenti -
Condivido Senatore, anch'io sono favorevole a quest' opera pubblica ma capisco la protesta dei "residenti". La violenza collegata è inaccettabile e va respinta con forza senza se e senza ma. Non c'è dubbio che le ingerenze che ci stanno dietro sono tutte politiche ed ideologiche e l' irresponsabilità di gente, per esempio come Grillo, è molto grave. Vero anche che se questo Paese non accrescerà una forte identità nazionale salvaguardando il locale dentro un quadro più ampio, saranno guai!
Scritto da Borghi S. il 4/7/2011 alle 13:11
Dimenticavo: sono vicende distinte quelle della Tav e dei frontalieri, questo è ovvio, ma su entrambe vedo una Lega Nord in forte anzi fortissima difficoltà tutta piegata come è dentro le sue contraddizioni e le sue incongruenze.
Scritto da Borghi S. il 4/7/2011 alle 13:16
Caro Paolo, non sono ideologicamente contrario alle grandi opere, sono invece ideologicamente contrario alla dittature delle maggioranze sulle minoranze non violente. Nel caso del triplice traforo in Val di Susa, necessario per la tratta TAV Torino - Lione , ho qualche ragione per sposare la causa NO ( sapendo però che posso divorziare se qualcuno riuscirà a convincermi della sua utilità e conseguente opportunità di porre mano ai lavori. Ma non è di questo che voglio parlare ora. Ho seguito con ansia e preoccupazione l'evolversi della situazione nel corso di tutta la giornata di ieri ed oggi ho letto e registrato tutto le dichiarazioni dei principali leader politici, dal Presidente Napolitano a Grillo, passando per i dirigenti dl PD ed in particolare Bersani, Letta, Fassino e Fiano. Ho preso atto della universale "condanna della violenza senza se e senza ma" che accomuna tutti, perfino Grillo ( dopo qualche fraintendimento). Ho apprezzato anche la dichiarazione di Bersani secondo cui "Qui non si tratta più di come si fa una ferrovia. Qui si tratta di come funziona una democrazia". Condivido il giudizio, ma non le conseguenze che ne traggono lo stesso Bersani e il PD e cioè...:" allora avanti a tutta forza con la TAV, perché così hanno deciso le assemblee elettive locali". Secondo me la qualità della democrazia non si misura con l'efficienza dello Stato nell'eseguire la volontà della maggioranza eletta nei vari enti, ma come questa maggioranza è capace di ascoltare le ragioni delle minoranze (soprattutto quando di fatto, localmente, esse sono maggioranza ). In Italia si dibatte di federalismo, di democrazia autentica e si carezza ancora il risultato di un referendum popolare che ha spazzato via dal futuro ( prossimo) le centrali nucleari, che pure una maggioranza parlamentare e un Governo nazionale avevano approvato . Ecco, improvvisamente , dopo aver esaltato il "vento nuovo" che ha preso a soffiare in Italia, ci spaventiamo se soffia anche in Val di Susa e tocca il TAV che anche il centrosinistra che l’ha votato: il vento della Val di Susa ci piace di meno perché ci chiama a fare i conti anche con le nostre scelte. Ci rifiutiamo di misurarlo, di capirne l’origine e la direzione, ci rifiutiamo di esposporci ad esso e lasciare che gonfi le nostre vele! Eppure come sarebbe salutare per la democrazia se Bersani dicesse: “ ooooooh, ragazzi fermiamoci un momentino…non per pettinare gli abeti, ma per ascoltare la voce dei valligiani !” Ma veramente,crediamo che un'opera imponente come la tratta TAV Torino-Lione si possa fare a dispetto degli abitanti della valle stessa ? E come pensiamo di farlo, militarizzando l’area per i prossimni vent’anni ? E questo cosa vorrà dire, che siamo autorizzati a pensare che qualsiasi grande opera si dovrebbe fare anche a dispetto dei cittadini direttamente coinvolti ? Questo è la qualità della democrazia che il PD e che AREADEM propongono agli italiani ? IO NON SONO D’ACCORDO !
Scritto da giovanniderosa il 4/7/2011 alle 16:03
Non sono antimodernista ma sulla TAV nutro qualche perplessità. Di certo abitassi da quelle parti non potrei essere favorevole ad uno scempio dal punto di vista ambientale. Quello che però è interessante nel suo post è l' approccio intelligente fatto di buon senso e moderazione. Oltre tutto è giusto inquadrare necessità particolari di un territorio con un quadro più ambio. Viceversa è vero anche una necessità legittima come quella dei frontalieri potrebbe essere letta come esigenza "particolare"
Scritto da piero ribolzi il 4/7/2011 alle 18:00
Senatore non mischi il mungere con il tettare.
Scritto da Pontida il 4/7/2011 alle 18:00
Un angolo di lettura della vicenda molto interessante che ci spinge ad andare oltre le apparenze.
Scritto da Marcello il 4/7/2011 alle 18:13
Mi sa caro @Pontida che fai finta di non capire anche perchè ti conviene.
Scritto da Guevara il 4/7/2011 alle 18:26
Senatore caro, siamo sinceri, se uno vicenda di questo genere fosse capitata dalle nostre parti Lei si sarebbe comportato di sicuro democristianamente: un colpo di qui un colpo di là. Non lo dico perchè non sa decidere ma perchè questa si capisce essere la sua natura.
Scritto da E.F. il 4/7/2011 alle 18:36
@giovanniderosa, è evidente che nessuno, ma proprio nessuno vorrebbe sotto casa prima un cantiere e poi un opera del genere. Ripeto nessuno. Tutti vogliono stare in pace, salvaguardare il proprio ambito, il proprio verde il proprio spazio. "Ma che bella scoperta che mi fa signor Giovanni, direbbe Staffelli a Striscia la Notizia"., Il problema è che quest'opera, -a lei che è persona intelligente non sfugge ma volutamente non ne parla-, ha un' utilità fondamentale per tutto il Paese e quindi certe decisioni vanno prese altrimenti si rimane al palo. Poi dopo quando si è nella melma tutti a piangere. Ma che razza di Paese è questo quando di fronte ad un vantaggio per tutta la comunità di frappongono ostacoli continui. E poi la protesta ci sta tutta, ma proprio tutta ma la violenza, per la verità tipica anche e soprattutto di una certa sinistra, con quella come la mettiamo? La vogliamo giustificare o, come dice lei, tanto è scontato che siamo tutti contro e che alla fin fine è affare di frange estremistiche. Scontato un tubo. Contro quei poliziotti a 1300 euro al mese i sassi e le molotov non le lancio io. Non c'è bisogno di scomodare Pasolini per capire dove, anche in un caso di questo tipo, stanno i proletari ed i poveri e dove stanno i figli di papà (non dico tutti ma molti). E la legalità, dove la mettiamo?? Non sono favorevole protesto, e questo ci sta, ma non sono favorevole e spacco tutto un po' meno. E il signor Vendola con i suoi equilibrismi da comunista incallito travestito da nuova politica dovrebbe fare solo una cosa: vergognarsi. Di Grillo neanche ne voglio parlare. E' stato un comico, intelligente e trasgressivo ma da quando fa politica è il piu' demagogo dei demagoghi che vorrebbe combattere.
Scritto da destramoderata il 4/7/2011 alle 18:42
Ringrazio @E.F., sono da tempo un suo paziente affezionato. Lei seduta al mio fianco, mentre come sempre vaneggio, tutto trascrive sul suo taccuino mordendo nervosamente la matita bicolore e poi, alla fine, togliendosi gli occhiali con movimento rapido, professionale e rivolgendosi al tapino disteso e confuso sul lettino, è subito prodiga all'elargizione di esaustive considerazioni (in più tutto gratis, che pacchia!). Ah dottoresssa, cara amica mia (se posso dire) "come farei senza di te". "Ma và a vungess!!!!" dicono dalle mie parti. Uhmm, a pensarci bene forse la vedo meglio ad una bella festa di paese mentre scruta la sua luminosa palla di vetro prevedendo sicura il futuro al tapino di cui sopra. Va beh, anche in questo caso beccati il mio 'secondo', definitivo e non propriamente rotariano: "Va a vungess!!"
Scritto da paolo rossi il 4/7/2011 alle 19:11
Alcuni anni or sono, non ricordo quanti, fu inaugurata in Cina una tratta di alta velocità. I treni sono tedeschi e alla “prima” era presente l’AD della Siemens. Un giornalista gli chiese come mai un’opera così non era possibile realizzarla in Germania. Il manager rispose che in Europa, non solo in Germania, nessuno può prendere decisioni: due rami del parlamento, sindacati, associazioni, società civile tutti mettono il becco. Tutti. In Cina decide il Partito per il bene comune. Quello che sta succedendo in Val di Susa è esattamente l’opposto. Si compie un’opera devastante per tutti nell’interesse della finanza e della grande impresa. In nome della globalizzazione, l’ancella della mafia finanziaria, si compirà quell’obbrobrio. Costi che non si potranno mai nemmeno ammortizzare e che peseranno sui cittadini, impatto ambientale spaventoso, rischi per la salute ecc. No TAV! No alla globalizzazione! No allo Stato – Mercato!
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/7/2011 alle 19:34
Sempre suggestive le storielle del nostro @Filippo Valmaggia. Certo è che dietro qualsiasi grande opera pubblica ci puo' essere quello che lui sostiene. Ma cosa dovremmo fare? Fermare tutto subito e poi................... via con il calesse?
Scritto da Sergio B. il 4/7/2011 alle 19:53
Oggi è stato ovunque un delirio. A Roma, la Guzzanti che litiga con Capezzone per la destinazione di una ex sala cinematografica. Proprio lei che, recentemente, nell’avido tentativo di centuplicare il proprio patrimonio economico, si era fatta abbindolare da un operatore finanziario. A Milano si è tenuto un convegno – presenti anche Annunziata, Fioroni e Boeri – per parlare delle problematiche e del futuro della Rai. Come se il Pd non fosse presente in Rai. Come se Dc e Pci non fossero mai stati presenti in Rai. A proposito, che fine ha fatto Petruccioli? Non era lui l’esperto? Si è trasferito definitivamente a Capalbio? Lasciamo Roma e Milano e arriviamo in Val di Susa. L’unica nota stonata della vicenda sono i black bloc che a me generano inquietudine (così come sarei fisicamente inquieta nel passare accanto ad una manifestazione di Forza Nuova. Entrambe le fazioni mi comunicano le medesime sensazioni negative). Gran parte di questi facinorosi, a prescindere dalla giustezza della causa che vanno ad affrontare, sono semplicemente dei violenti e rancorosi verso la vita. Detto questo, la Tav è indubbiamente utile ma qual è il suo prezzo?
Scritto da Mafalda il 4/7/2011 alle 20:35
Cara @Mafalda. Qualche volta a Roma vedo Petruccioli. Ho l' ufficio in zona piazza s. Eustacchio (dove c'è il miglior caffè di Roma, chissà un giorno potrò offrirtelo anche se so che se dovesse capitare ti presenterai con una maschera sul viso). Spessissimo, affacciadomi alla finestra, lo vedo passare lì sotto, quasi sempre solo, pensieroso (per la verità o l' impressione che parli da solo) le rare volte che è con qualcuno è sempre incazzato e litigioso con il compagno di passeggio. Mi sembra un po' ''in aria, come si dice. La Rai non deve avergli fatto molto bene.
Scritto da paolo rossi il 4/7/2011 alle 21:06
Nauralmente ho l' impessione si scrive con l' acca e non: zero impressione. Mi è scappata anche questa!!!!!
Scritto da paolo rossi il 4/7/2011 alle 21:13
@paolo rossi. Meglio del caffè che si beve all'angolo di Piazza della Rotonda? Mi voglio fidare. A Roma vado spesso. Provo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/7/2011 alle 21:19
Caro senatore, ci ha fornito un “quadro quotidiano” di Petruccioli abbastanza inquietante: o parla da solo o è litigioso con il compagno di passeggio. Fantastico. Sarebbe interessante se ogni tanto ci descrivesse ciò che vede dalla finestra del Suo ufficio. Della serie “Camera con vista” (anche se il rischio che diventi “La finestra sul cortile” è molto concreto …). Ad esempio, Minniti … Dopo una riunione con Minniti e Melandri non Le viene da chiedersi: “Ma che ci faccio io qui?”. E non Le viene la voglia di abbandonare tutto? O di iscriversi al Gruppo Misto? O di andare a mangiare la pizza con l’onorevole Rosso? O di regalare un mazzo di rose alla Mussolini?
Scritto da Mafalda il 5/7/2011 alle 00:01
@Filippo Valmaggia provi quel caffè e mi faccia sapere, anzi quando viene a Roma mi dia un colpo di telefono (non dovrebbe essere un problema procurarsi il mio numero), per me sarebbe un piacere oltre che un onore poterglielo offrire.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2011 alle 00:10
Cara @Mafalda, conosco personalmente Minniti e ho un' opinione assai diversa dalla tua. Dai, non lo trovo malaccio. Ho incrociato invece solo qualche volta la Melandri, non la conosco personalmente. Bella donna, non vi è dubbio, ma un poco algida e distaccata per i miei gusti (e non tiriamo in scena la volpe e l' uva, per favore). Politicamente, per quel che ho visto e sentito in Tv, non gli farei fare l' assessore nell' ultimo dei nostri paesini pedemontani (e pensare che ha fatto il Ministro, sic!). Della Mussolini non condivido niente di niente di niente (e non solo ovviamente per l'ingombrante parentela e cognome che porta) ma mi è simpatica; assai come dicono dalle sue parti. Che devo fare.....per quel che mi riguarda la trovo più genuina, e di gran lunga, più schietta di molte altre. Non avrà la personalità di nonno nè la bellezza prorompente e fascinosa di zia, ma insomma.......quell' aria da popolana mediterranea ha un suo perchè. Adesso le rose non so se azzarderei, il classico è vero non tramonta mai ma è anche vero che risulta un pizzico impegnativo. Mah, forse un mazzetto di margherite potrei anche pensarci. Vedrò il da farsi.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2011 alle 00:18
@paolo rossi. Il piacere e l'onore sarebbero miei.
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/7/2011 alle 07:20
Ma certo Senatore. Questo è il Paese delle coorporazioni e delle caste, il Paese di un territorio ancora troppo frammentato. Che ci siano specificità e che rispetto a queste specificità, che siano di categoria o territoriali ha poca importanza, ci debba essere attenzione assoluta da parte della politica, lo trovo non soltanto comprensibile ma giusto, che queste peculiarità portino alla frammentazione a danno della comunità più in generale significa che c'è ancora molto da fare per l' unità di questo povero e già stanco Paese.
Scritto da Claudio Colombo il 5/7/2011 alle 08:28
Lo ha già scritto qualcuno ma vorrei confermare. Apprezzo molto il suo modo positivo di dare agli avvenimenti una lettura un po' più particolare, non diretta, diciamo che le Sue sono osservazioni che partono da un punto di vista diverso e sempre originale.
Scritto da Adriano il 5/7/2011 alle 08:54
@destramoderata, rispondo con piacere e per non essere troppo lungo lo faccio per punti: 1) "Ma che bella scoperta che mi fa signor Giovanni, direbbe Staffelli a Striscia la Notizia". Non mi sarò spiegato bene e cerco di farlo ora. La mia formazione non mi offre nessun appiglio per giustificare egoismi di singoli o di ceti (o classi)o di gruppi sociali, quindi Staffelli con le sue osservazioni con me sarebbe fuori tema. Ho posto un problema di qualità della democrazia che per me è “essenza” e viene prima delle “cose ’. Democrazia è partecipazione, informazione e corresponsabilità , insomma il dialogo, l’unico metodo che può evitare la cristallizzazione delle posizioni, ossia i SI o i NO espressi ideologicamente e poi cristallizzati e fatti totem. Dalle cose che si sono lette o viste appare proprio questo, una cristallizzazione delle posizioni: il SI e il NO con i loro argomenti sono ormai cristallizzati,sono diventati refrattari alla revisione e contaminazione. E così il dibattito intorno al tema da “ nuova Torino-Lione SI-NO “ si è trasformato in “ TAV SI - TAV NO”, è scivolato cioè dal piano tecnico e pratico ( quello che valuta l'utilità di un'opera, il rapporto costo-benefici, la sostenibilità del suo impatto sull'ambiente, sulla salute, sulla qualità della vita ecc...) a quello ideologico: Il " progresso" , gli "acquisti a KM 0" , la frenesia del “vivere Veloce", il consumismo, ecc..sono diventati i temi centrali. Io senza tirare in ballo sistemi ideologici, senza essere contro la TAV in generale, mi sono fatta l'idea che oggi il progetto di realizzare il tratto “TAV Lione –Torino” non sia prioritario: per i costi dell'opera, per la lentezza ( ma non è cosa che giudico positivamente) con cui il trasporto merci passa dalla gomma alla rotaia, perchè nel cosiddetto "corridoio 5" ci sono tanti altri buchi da chiudere. 2) “Ma che razza di Paese è questo quando di fronte ad un vantaggio per tutta la comunità di frappongono ostacoli continui ? “Non sono contro la TAV: oggi da Milano raggiungo Salerno con la Freccia Rossa in 6 ore. Negli anni 80, con mia moglie e due bimbi viaggiavamo in treni superaffollatti, senza aria condizionata e servizi igienici sporchissimi, impiegando non meno di 12 ore per percorrere la stessa tratta. Aver cambiato queste condizioni è significato incidere positivamente sulla qualità della vita di milioni di persone! Ma ora , migliorato il servizio sulle lunghe tratte ( Est-Ovest e nord-sud ) credo sia ora di pensare alle piccole e medie percorrenze: i treni pendolari ad esempio fanno schifo. Se si pensa ad un “vantaggio per tutta la comunità” allora io dico che la priorità nelle ferrovie oggi è la dignità delle persone, di chi viaggia per lavoro, anche su piccole tratte e penso allora che sia più utile partire dai treni pendolari, che oggi anche nella ricca Lombardia sono quasi carri-bestiame ( vedi tratta Varese-Milano...roba terzo mondo ! ). 3) “…la protesta ci sta tutta, ma proprio tutta, ma la violenza, per la verità tipica anche e soprattutto di una certa sinistra, con quella come la mettiamo?” innanzitutto respingo l’accostamento di “violenza” con “sinistra” ( che fa il paio con l’accostamento berlusconiano di “amore “ con “destra”) su cui ci sarebbe molto da dibattere. Certo, No alla violenza ! Ma vogliamo dire di che violenza parliamo ? chi sono stati i violenti, ( si parla di poche frange e di “blak bloch “ ) come è perché sono potuti arrivare in valle ? a chi faceva comodo che arrivassero ? Andiamo in ordine: da mesi o almeno da settimane si invocava l’intervento del Ministro degli Interni, anche da parte del PD piemontese ( che era un modo elegante per chiedere l’intervento delle polizia)…dopo il primo attacco ai presidi NO TAV e conseguente sgombero i NO TAV hanno annunciato la manifestazione del 3 luglio. In una vallata con poche vie di accesso, si sarebbe potuto controllare ( e limitare ) l’accesso almeno dei violenti conosciuti alle polizie di tutta Europa dai tempi del G8 di Genova. Lo si è fatto ? La violenza va perseguita, ma quando è possibile, va soprattutto prevenuta! 4) alla retorica sui poliziotti “figli di proletari” mi sottraggo, avendoci speso la mia gioventù: fanno un mestiere ingrato ? E’ vero, e per questo meriterebbero altre attenzioni ( formazione, educazione ai valori costituzionali ) da parte di una politica che li usa solo comme “oggetti contundenti “ , “contro”e non “per”. Oggi l’ostacolo vero alla crescita della democrazia, al dialogo, all’uso del buon senso è rappresentato solo questo Governo e dalla maggioranza-farsa che lo sostiene . Questi , gettati nel panico dal “ vento nuovo” che spira da qualche mese, menano fendenti a dritta e a manca: la polizia in Val di Susa, nessun aiuto a Napoli, “aggiustamento dei conti” con sprangate su pensionati, pubblici dipendenti e fonti di energia rinnovabile, ecc…
Scritto da giovanniderosa il 5/7/2011 alle 10:09
Frontalieri.L'inerzia del governo rischia di creare più di un problema ai nostri comuni.La Lega grida la richiesta di togliere la Svizzera dalla black list dei paradisi fiscali,senza garanzie.Dopo avercela messa. Mah...Ps:Minniti fu sottosegretario. persone di altre nazioni con cui ha collaborato ne parlano bene.Melandri.Sentita a Como,anni fa. Ricordo un mio nervosismo per l'uso di un astruso ed incomprensibie linguaggio.Banalità:fuori posto,a Roma,sul bus della nazionale campione del mondo 2006
Scritto da FrancescoG. il 5/7/2011 alle 12:12
La Lega è al governo. Fa l' opposizione sul territorio ma amministra la Provincia di Varese, è in maggioranza in Regione e, appunto a Roma, ha Ministri, Sottosegretari ed un sotto potere considerevole. Su "Roma Ladrona" comincio a dubitare non perchè le cose non stiano in questo modo ma perchè i nostri padani sono conniventi, impotenti fate voi. Ora che ci tirino fuori dalle castagne, che risolvino questo problema. A me pare che ultimamente urlino, sbraitino, mi pare siano divisi tra loro ,Bossi dice come l' uomo di Arcore: "Ghe pensi mi", e poi "il Bignasca l'è un me amis". E' chiaro che siamo incazzati perchè qua ci vogliono i fatti, se occorre trovare convergenze anche con l' opposizione che si faccia. Invece no la Lega ha come unico obiettivo non tanto risolvere un problema ma uscirne con le penne intatte. Alla prova dei fatti sono molto deluso.
Scritto da Un amministratore ex-Lega il 5/7/2011 alle 13:31
Hai ragione Paolo, il tema non è semplicemente essere favorevoli o contrari ma come esserlo da Paese cresciuto e maturo, da Paese moderno, da Paese democratico, da Paese autenticamente europeo. Siamo indietro, molto indietro, troppo indietro.
Scritto da Consigliere comunale Varese il 5/7/2011 alle 13:39
Caro @Un amministratore ex Lega. Ero ai tempi democristiano poi leghista convinto della prima ora, prima come elettore poi anche come militante. Ora troppe contraddizioni, troppa carne al fuoco forse, troppe incertezze e tentennamenti. La Lega è sul viale del tramonto, questa la verità. E' diventato un partito, più che un movimento, come gli altri, con gli stessi vizi e che commette gli stessi errori. La suggestiva novità di tutta la politica italiana non c'è più, si è consumata. Ora spara a salve, ogni giorno stretta, fra la morsa dell' essere il miglior alleato di un Berlusca in disarmo e una voglia di libertà e di politica pura che ogni giorno si assottiglia, anzi che non c'è più. Io la spina l' ho staccata e sono certo che non sarò l' unico.
Scritto da exleghista il 5/7/2011 alle 13:49
@Giovanniderosa, ho molto apprezzato il Suo ragionamento. Sono uomo di destra, ma credo di essere persona perbene e democratica, quindi non condivido tutto il Suo pensiero. Le sue argomentazioni rimangono per me interessanti e mi spingono a fare qualche considerazione autocritica. Mi lasci però dire che non condivido il non accostamento sinistra-violenza. Ovviamente non riguarda tutta la sinistra ma una minoranza, questo si ma quello che sta avvenendo per la TAV dimostra che c'è un problema appunto di violenza rispetto alla quale da sinistra devono, a prescindere, venire parole chiare ed inequivocabili. Cosa che non è avvenuta. Su questa questione non si puo' essere blandi e soft ma duri, senza se e senza ma e senza però. Anche Lei mi sembra, per quel che dice o che io riesco a comprendere, posizionato dentro questa tolleranza che è prima culturale che politica. Pronto a ricredermi, sia chiaro.
Scritto da destramoderata il 5/7/2011 alle 14:04
@destramoderata scrive: "Sono uomo di destra, ma credo di essere persona perbene e democratica," La congiunzione avversativa "ma" rende la precisazione irresistibile ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/7/2011 alle 14:34
@destramoderata, grazie per la risposta, l’ho apprezzata, con gli stessi limiti con cui lei ha apprezzato la mia, limiti peraltro comprensibili, considerato che lei milita convintamente a destra ed io da sempre a sinistra. Come lei, credo di essere persona perbene e democratica. Sulla violenza: con il mio intervento precedente non volevo farne il centro della risposta (avrà notato che ho taciuto anche su Grillo e Vendola), per lasciare al centro le migliaia di persone che hanno protestato “ in pace “ e che secondo me, rischiano di “perdere la scena” se continuiamo a tirare in ballo 200/300 violenti che ora, almeno, dovrebbero essere oggetto soprattutto dei pensieri e dell’azione delel forze dell’ordine e della magistratura. Detto ciò, per non portare via ancora una volta, troppo spazio e pazienza (mi riferisco alla mia prolissità) ai frequentatori di questo blog, mi permetto di suggerirle di fare una visita al mio modestissimo, artigianalissimo blog ( www.giovanniderosa.blogspot.com ) , piluccando qua e là nell’archivio, si farà un’idea di quanto sia contro la violenza, le guerre, le sopraffazioni, le discriminazioni, ecc…
Scritto da giovanniderosa il 5/7/2011 alle 14:36
Interessanti le argomentazioni di giovanniderosa, anche se sono del parere che in democrazia la maggioranza decide. Le manifestazioni sono lecite, ma la violenza è sempre da condannare senza riserve, anche se, forse, poteva essere prevenuta anziché repressa. Sono perplesso e mi domando: siamo sicuri che la scelta della TAV sia davvero quella strategicamente prioritaria in questo nostro malandato Paese? È un interrogativo a cui non so rispondere. Leggo le argomentazioni di chi è pro e di chi è contro, ma nessuno riesce a convincermi “al di là di ogni ragionevole dubbio”.
Scritto da Angelo Eberli il 5/7/2011 alle 18:27
Effettivamente @Filippo Valmaggia coglie un aspetto che è psicologico. La preoccupazione ossessionante di cosa pensa la sinistra della mia parte mi ha condizionato a tal punto da farmi aggiungere un'inutile ma spiazzante "ma" che trovo più più ridicolo che irresistibile.
Scritto da destramoderata il 5/7/2011 alle 20:28
Caro Rossi, certo che c'è una bella differenza tra il suo blog e quello di Adamoli sia come frequentazioni che qualità, sembra di vedere il Varese da una parte ed il Milan dall' altra.
Scritto da acidulo il 5/7/2011 alle 20:34
Benvenuto @acidulo (parente di E.F. per caso?), immagino che tu voglia assegnarmi nella metafora al Varese e non al Milan (del resto sono interista). Beh questo tuo accostamento lo ritengo un onore oltre che un complimento. Gran bella squadra il Varese 1910, gagliarda, imprevedibile, tosta; quest'anno ha addirittura sfiorato la serie A (è chi l' avrebbe detto, è stato sottovalutato da tutti ed invece.....zac). Ma in politica, nel calcio, come nella vita tutto è possibile. Era un' amichevole di inizio campionato ma l 'ultimo incontro ufficiale tra i biancorossi ed i rossoneri è finito due a zero per noi varesini. Guarda un po' la vita. Poi la differenza di categoria la vedo anch'io e so stare con i piedini per terra, ma sai, sono un ragazzo di cinquantatreanni dalle belle speranze......Fuori dalla frivola metafora (ma non troppo) caro 'acidulo', siccome sollevi una questione che ogni tanto qualcuno tira in ballo, ribadisco che ognuno ha il suo stile e le sue caratteristiche. Ho già detto mille volte che per me Adamoli, dal punto di vista politico, è stato un vero e proprio maestro e gliene sarò sempre riconoscente. Continuo a seguire costantemente con ammirata attenzione le sue sagge ed argute valutazioni. Il suo blog poi mi piace molto, intelligente, puntuale mai banale. Quasi quasi lo preferisco anch'io. Dai 'acidulo', via con una buona citrosodina dal sapore antico e dagli effetti miracolosi. Dammi retta: giù un bel bicchiere nel gargarozzo (il vetro no, mi raccomando) e verrà placato quel senso di acidità e bruciore che ti tormenta.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2011 alle 21:03
Ma quale parente Senatore con sto @acidulo del put, non scherziamo. Io sono un ex-comunista sindacalista, testona, un po' inquadrata e, soprattutto sincera e diretta. Non avrò la cultura di altri ma credo che questo non sia di impedimento alla mia frequentazione dei blog. Qualcuno l' ha preso per un salotto di dotti, io no. Penso ci si possa stare, magari un poco stretti, ma tutti. Politicamente la rispetto ma non condivido gran parte delle sue idee e non mi piace molto il suo modo di fare politica. Mi scusi per la sincerità. Però, e torno al principio, io non faccio stupidi paragoni con altri blog. Hanno caratteristiche diverse. Il suo mi piace e mi piace come scrive. Da giornalista, diretto ed anche simpatico, potrei aggiungere accattivante. Ma questo è il massimo di positivo che io possa scrivere per Lei e su di Lei.
Scritto da E.F. il 5/7/2011 alle 22:28
Cara @E.F. grazie per il mezzo, anzi, il quarto di complimento. A metà degli anni '70 per due o tra stagioni autunno-inverno andarono di moda degli stivali di gomma da o tipo pescatori, rigorosamente verdi. Mi piacevano un casino, una moda che ho preferito, a quella dell' epoca, delle decisamente più estive espadrillas (si scriverà cosi?). Comunque sia quegli stivali sono ancora in cantina (gomma indistruttibile). Dopo le tue commoventi parole, in vista di una possibile esondazione del lago, me li sono portati di sopra. Non si sa mai. Chissà perchè ogni volta che parli (scrivi) mi riporti spesso ad episodi lontani, dentro il mio passato remoto. A pensarci bene mi ricordi anche una mia vecchia zietta di allora (modello immancabile tè alla cinque del pomeriggio): sincera, severa e spontanea (proprio come te) ma ripetitiva, finanche ossessiva, tanto, tanto ma tanto rompicoglioni.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2011 alle 23:02
E se mi permette, Senatore, continuerò ad esserlo. Intendo dire una rompiballe.
Scritto da E.F. il 6/7/2011 alle 16:35
Senatore, il blog va bene così. Come vanno bene anche gli altri. C'è chi tende a raccontare cosa succede, chi a lanciare dibattiti, chi a metterci qualcosa di esperienza personale. Normale che sia così in un gruppo popolare, quello del PD, con sensibilità convergenti sui valori, diverse nell'espressione. Non vedo la concorrenza che qualcuno fa trasparire, ma compartecipazione.
Scritto da FrancescoG. il 7/7/2011 alle 12:56
Anch'io, caro @Francesco G. mi permetto di 'vederla' come te.
Scritto da paolo rossi il 7/7/2011 alle 14:10
io sarei anche favorevole vedendo la situazione da fuori,ma poi vivendo una situazione simile con la pedemontana,se i politici del territorio,le imprese appaltatrci si comportano come nel mio territorio con sprechi evidenti e arroganza,senza tener conto dei diritti dell'uomo è normale che poi la gente comune si rivolta,visto che è l'unico modo di farsi ascoltare da chi ci continua a chiederci sacrifici per sprecare se non adirittura per aricchirsi. sacrificandoci
Scritto da guzzetti corrado il 8/7/2011 alle 12:07
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