Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 27/7/2011 alle 09:27

Non so se dietro la divulgazione delle notizie ci sia 'una sapiente mano', una 'regia occulta' o se l' informazione viva in autonomia una sua 'dinamica naturale'. Prendiamo come esempio le vicende libiche. Mi pare che a quelle latitudini ci sia una guerra in corso e sembra inoltre che, in zona, agiscano anche militari italiani. Dopo un' iniziale comprensibile eccitazione informativa (ricordo i collegamenti diretti delle nostre Tv con l'aeroporto di Trapani da dove decollavano i nostri 'primi' caccia alla volta del nord Africa o i quotidiani collegamenti, con giornalisti ansanti e concitati, alle porte di Bengasi o Tripoli) è calato un incomprensibile silenzio. Poche e saltuarie informazioni, rapide, concise e sintetiche news. Oggi, sui due principali quotidiani italiani, nulla sulla situazione in corso, zero 'bollettini di guerra',  niente sulle prime pagine e (seppure ammetto la mia colpevole fretta, stamane, nella prima lettura dei giornali) una fitta nebbia anche nelle pagine interne. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 39 commenti -
Non credo ad una regia occulta ma è sicura una superficiale e -commerciale- gestione dei media.
Scritto da Borghi S. il 27/7/2011 alle 09:58
Una guerra imbarazzante, per noi. Serviamo gli interessi dei giganti petroliferi angloamericani (la Germania si è dissociata perché priva di compagnie petrolifere nazionali) raccogliendo le briciole per ENI. Il petrolio libico è una manna per i giganti petroliferi. Il valore di mercato del petrolio greggio è attualmente poco sotto i 100 dollari al barile, il costo del petrolio libico è estremamente basso: 1 dollaro al barile. Chi non farebbe una guerra per un profitto di 99 dollari al barile?...
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/7/2011 alle 11:17
caro senatore,mi permetto di segnalarle sul Manifesto di oggi l'editoriale IL clamoroso fiasco della Nato (e dell'Italia) non credo sia un caso se ne parla un quotidiano libero, non legato cioè a nessun partito, perchè, a mio avviso il problema non è cosa ne dice la stampa ma,ad es. cosa eventualmente dice di nuovo il PD, niente! esattamente cio che riportano i giornali. PS lei cosa vota ?io sarei certamente con il sen Marino cioè ADESSO BASTA TORNIAMO A CASA
Scritto da angelo m il 27/7/2011 alle 11:27
@Filippo Valmaggia ha perfettamente ragione. Tutto il resto appare, purtroppo, folclore.
Scritto da sinistradeluso il 27/7/2011 alle 14:14
Grazie per la segnalazione @angelo m. In realtà quello che ci 'raccontano' i media non è slegato da certa politica più o meno dominante. Mai. Il "basta torniamo a casa" (Afghanistan) ci puo' stare, ma non si puo' rendere operativo un sostanziale 'cambio di rotta' senza superficialmente ignorare i nostri legami politico-economici con il resto dei Paesi schierati (concretizzare e non evocare). La desolante debolezza (meglio dire inconsistenza), sullo scacchiere internazionale, del nostro Governo complica, e di molto, le cose. Sono comunque scelte da realizzare (inevitabilmente) per gradi e con estrema, e sottolineo estrema, razionalità. Per il resto, da che mondo è mondo, finanche banale rimarcarlo, le guerre si fanno per interessi economici, meno, molto meno, per esportare democrazia e libertà (vedasi Iraq). Le stringate e caustiche osservazioni di @Filippo Valmaggia sono alquanto pertinenti.
Scritto da paolo rossi il 27/7/2011 alle 14:27
Capisco solo, forse per la mia ancora giovane età, che la guerra è tale solo per chi la subisce, per chi la soffre, per chi ne paga quotidianamente le conseguenze. Per gli altri, soprattutto per i potenti (ivi compreso il quarto potere dell'informazione) è una questione economica, politica e nient'altro.
Scritto da Miriana il 27/7/2011 alle 14:40
Già @angelo m., e il pericolo del fanatismo e dell' estremismo islamico dove lo vogliamo mettere? Lo dobbiamo ignorare? Non abbiamo il diritto di difenderci?
Scritto da Destramoderata il 27/7/2011 alle 14:43
Caro Paolo, questo è il Valmaggia che ci piace. Non ho capito perchè ieri ha scritto che sono un' amica ma non fa niente, mia moglie non si è offesa. Valmaggia ci piace così, informato e costruttivo. I parrucconi lasciamoli perdere perchè altrimenti scoppia un' altra polemica come quella di qualche mese fa. Noi ti sosteniamo ma non è facile. Lasciamo perdere tutto il resto. E qui mi fermo.
Scritto da Un tuo amico il 27/7/2011 alle 14:44
I movimenti e l'azione dei media non deve e non puo' mai essere piatta. Bisogna sempre guardare cosa ci sta dietro. O almeno provarci!
Scritto da piero ribolzi il 27/7/2011 alle 15:00
Caro @Un tuo amico, non capisco perchè non sia facile difendermi, non ci arrivo. Sono comunque contento che tua moglie non se la sia presa.
Scritto da paolo rossi il 27/7/2011 alle 15:06
Non c'è da stupirsi. Ogni tanto i media terrorizzano e poi spariscono. Ricorda per esempio la vicenda dell' aviaria? Sembrava fosse in arrivo la peste, nessuno che si è comprato una coscia di pollo per mesi. Poi improvvisamente più nulla. Nessuno vuole sottovalutare tragiche e gravi situazioni, ma insomma... Oggi si muore di Aids come e più di prima. C'è qualcuno che ancora ne parla?
Scritto da un rottamatore il 27/7/2011 alle 15:50
Chi sta al Governo non puo' far finta di non considerare lo scenario internazionale ed i rapporti con altri Paesi, questo è vero. Mi sembra però che la Lega Nord, tra i pochissimi, sia riaspetto alla situazione in Afghanistan come per la Libia, ha avuto la forza ed il coraggio di dire alcune cose mentre voi a sinistra vi muovete in piena ed assoluta ambiguità.
Scritto da Pontida il 27/7/2011 alle 16:12
I nostri media sono al servizio di potentati economici(finaz e industriali); in questo momento è in atto la spartizione delle risorse della Libia sotto la copertura di una pseudo guerra umanitaria. Appena chiusa la partita li (i media) sentiremo ancora strillare o applaudire.
Scritto da Osservatore il 27/7/2011 alle 16:16
Posso dire che anche a me Valmaggia, su questo blog, piace di più? Non so, mi sembra più libero, semplice e spontaneo. Comunque condivido quanto ha scritto.
Scritto da Bettina il 27/7/2011 alle 16:18
Caro Paolo, avevo scritto che mi fermavo li con il discorso. Non hai capito. Non è un problema difenderti. E’ tutto che è un problema. Come sai bene, leggermente sotto Varese non si sta benissimo, come nelle altre zone della provincia non sono tutte rose e fiori. Noi ci portiamo ancora dietro il dramma dell’unitarismo assembleare di facciata dell’ultimo congresso provinciale. Ma non voglio dire altro. Pensiamo al tuo blog. Il blog è uno dei tanti modi per fare politica e per quello che ieri ero deluso. Non sprecare questa occasione. Ora mi fermo veramente qui, non voglio scatenare polemiche.
Scritto da Un tuo amico il 27/7/2011 alle 16:29
Non esiste autonomia dell'informazione: quello che leggiamo sui giornali o vediamo in televisione è fortemente mediato e condizionato dai poteri forti dell'economia e della politica. Altrimenti non ci sarebbero da decenni le "guerre dimenticate", che sono tantissime e sconosciute ai più.
Scritto da A.G il 27/7/2011 alle 17:03
Fitta nebbia su certe cose perchè bisogna parlare dei ministeri a Monza, della paura di Berlusconi di offendere Bossi se non glieli concede.... Vorrete mica che si parli di guerra, quando siamo di fronte a questa fondamentali, necessarie, grandiose notizie da prima pagina....!!!! Roba da matti!
Scritto da Pino il 27/7/2011 alle 17:10
Funziona così in molti settori, anche nella politica. Quello che non si vuole dire si cela ostentando altre cose. Buon lavoro senatore, lo dico a lei che non fa tanto il "presenzialista" ma fa bene il suo mestiere. Io abito in un paese vicino al lago e posso garantire che quando le abbiamo chiesto di essere presente c'è sempre stato e senza fare tante sceneggiate per dirlo.
Scritto da Martin pescatore il 27/7/2011 alle 17:42
caro senatore se lei ritiene pertinenti le considerazioni di f.valmaggia è ancor piu urgente una risposta alla mia domanda lei cosa vota oggi e ancor piu cosa ha votato la prima volta. per@destramoderata francamente non avevo capito che eravamo in afganistan per difenderci al massimo eravamo li per esportare la democrazia PS a casa subito
Scritto da angelo m il 27/7/2011 alle 18:15
Sig. @angelo m non faccia finta di non aver capito quelle che sono le idee del Senatore Rossi. Le ha già risposto con il suo commento delle ore 14.27. Se ho capito bene dalle agenzie tutti i Senatori hanno votato per rifinanziare la missione in Afghanistan salvo quelli appartenenti al gruppo dell' Idv.
Scritto da Marcella il 27/7/2011 alle 19:21
Con oggi ho avuto la certezza che @Pontida vive in un' altra galassia.
Scritto da una rottamatrice il 27/7/2011 alle 19:22
Grazie @Un tuo amico. Adesso ho capito. Arrivo tardi ma poi ce la faccio anch'io. Del resto, come parlamentari, non è che ci prendono così, su due piedi: dobbiamo superare un test particolarmente difficile. Più domande canni e più la possibilità di buon posizionamento in lista cresce; io ce l'ho fatta, le posizioni vincenti e di vertice quindi, me le sono ampiamente meritate. Ciao.
Scritto da paolo rossi il 27/7/2011 alle 19:40
Mi sembra evidente che uscire da queste guerre, perchè è di guerre provocate da interessi economici che stiamo parlando, non è cosa semplice che la nostra attuale politica puo' fare indipendentemente da un quadro internazionale. Lo capisco anch'io che mi considero comunista e pacifista. Il problema è però quello che non esiste una volontà nemmeno di ragionarci sopra. A partire da un pd privo di carattere, forza ed autonomia.
Scritto da Guevara il 27/7/2011 alle 21:52
Si è vero @una rottamatrice , io vivo in un' altra galassia, ma ad occhio e croce, sono in buona e numerosa compagnia.
Scritto da Pontida il 27/7/2011 alle 22:17
La fitta nebbia sta avvolgendo anche il suo Pd, caro Senatore.
Scritto da vendoliano doc il 27/7/2011 alle 22:30
Come Sel, @Vendoliano doc.
Scritto da Destramoderata il 27/7/2011 alle 22:41
Ma Senatore Lei sa meglio di me che il nostro Paese è vincolato da rapporti internazionali in un quadro che vede l' Italia debole e Cenerentola. Naturalmente parlo di rapporti politici che, direttamente, dipendono da quelli economici. Fino a che gli USA lo vorranno sarà difficile per noi svincolarci. Gli unici che in Europa riescono per lo meno ad essere dignitosi, sono i tedeschi che stanno anche loro dentro questa logica di alleanza, ma con un minimo di autonomia.
Scritto da Claudio Colombo il 28/7/2011 alle 07:57
Comprendo tutte le ragioni, che molti commentatori hanno sollevato, in ordine alle difficoltà di assumere posizioni politiche e determinazioni coraggiose. Ma questa politica, anche quella del Pd, mi sembra sempre frenata, dubbiosa. Oggi la gente ha bisogno di riferirsi a scelte chiare e nette, cosa che non avviene mai. Se questo non avverrà a breve non ci si potrà dopo lamentare se i cittadini, dentro questa disaffezione, si allontaneranno sempre di più da tutto.
Scritto da un rottamatore il 28/7/2011 alle 09:06
La nebbia è scesa anche su questa non irrilevante notizia. Premessa: fino a qualche tempo fa i nostri conti correnti erano tutelati da un apposito fondo di garanzia interbancario. Nello specifico, i nostri conti correnti erano garantiti fino ad un importo di 103 mila euro. Nel silenzio generale la garanzia è stata diminuita e portata a 100 mila euro. Con decorrenza 7 Maggio 2011 il limite di copertura per depositante è stato portato da 103.291,38 euro a 100.000 euro, per effetto del Decreto Legislativo 24 marzo 2011, n. 49 di recepimento della Direttiva 2009/14/CE nell'ordinamento italiano. Notizia pubblicata sul sito ufficiale del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. La stampa avrebbe dovuto darne conto.
Scritto da Filippo Valmaggia il 28/7/2011 alle 09:43
Economia, politica e media. In rigoroso ordine decrescente, così va il mondo.
Scritto da sinistradeluso il 28/7/2011 alle 13:08
Sintesi perfetta, @sinistradeluso.
Scritto da Filippo Valmaggia il 28/7/2011 alle 13:48
Approfitto per esprimere fuori tema una considerazione sul suo blog. Lei sa bene che io non la penso quasi mai come Lei, ma sa altrettanto bene quanto io la rispetti e la stimi. Seguo i blog quando posso. Il suo in particolare, più accessibile anche alle cattive provocatrici come la sottoscritta, ma anche quello del dotto Adamoli (non ho sbagliato a scrivere dotto senza erre finale). Non mi permetterei mai di scrivere come ha fatto tempo fa qui da Lei la signora @Mafalda asserendo che lei frequenta solo i quartieri residenziali e non la feccia della periferia, dei quartieri bassi. Mi era sfuggita l' arrogante ed aristocratica perla. Questa persona al di sopra delle parti e con la puzza sotto il naso afferma di non frequentare più il Suo blog perchè è abitato da "E.F. e co". Ma chi ci crede, chi prende in giro? La verità è un' altra: dopo la carognata che le ha fatto Senatore e la conseguente -smascherata- forse si vergogna un pochetto. Tristissimo. Da me si aspetti sempre lo scontro in campo aperto. Si, mi sento migliore e di molto della "sciura delle contumelie".
Scritto da E.F. il 29/7/2011 alle 08:26
Grazie per la stima @E.F. Per la precisione vorrei sottolineare che a queste latitudini la faccia ce la mette solo il gestore del blog e coloro che si firmano con nome e cognome. Il dettaglio è solo tecnico. Uno strumento del genere prevede l' anonimato che ha un suo valore prezioso e per me insostituibile. Questo fatto (ripeto fino alla noia, per me assolutamente essenziale) non consente però l' esibizione di presunte ed assolute linearità comportamentali. Non so se sono stato chiaro.
Scritto da paolo rossi il 29/7/2011 alle 08:52
Caro Paolo, a proposito di “ nebbia fitta “, devo confessarti che sui temi della guerra, della pace e soprattutto della produzionedi armi, di nebbia ne vedo tanta anche in casa PD. E’ vero che nei giorni scorsi, proprio dall’opposizione del PD, in Senato è stato scongiurato il rischio di allentare i controlli sul commercio di armi da sparo, grazie alla scoperta di uno di quegli emendamenti che le forze di governo ogni tanti inseriscono dove meno te lo aspetti, sperando sempre che passi inosservato, ma è altrettanto vero che in occasione della ( pur limitata ) discussione della Manovra economica, nessun emendamento è stato presentato per ottenere dei risparmi riducendo le spese militari. Mi riferisco non tanto alle missioni di pace già in atto che sarebbe stato vile non rifinanziare, ma penso soprattutto al programma di produzione e di acquisto dei nuovi cacciabombardieri multiruolo F35, un piano che se non viene cambiato radicalmente o almeno fortemente ridimensionato ci portera a spendere qualche miliardo di euro proprio negli anni in cui si farà sentire sulla pelle degli italiani più poveri la stretta di questa manovra economica. Il tema del controllo del commercio e della produzione di armi da guerra ( o anche solo da sparo ) è un tema che non possiamo lasciare in mano alla Lega . Il partito di Bossi da una parte strumentalizza il bisogno di sicurezza della gente e dall’altra sarebbe pronto anche ad eliminare il “Catalogo Nazionale delle armi da sparo” pur di fare un favore ai produttori bresciani, con il rischio di generare un far west anche in Italia, come ha denunciato in questi giorni la “Rete per il disarmo “. Né possiamo lasciare che a sventolare la bandiera della Pace, nel campo del centrosinistra, resti solo Di Pietro, sarebbe una sconfitta lacerante, sia politica c he ideale per le forze pacifiste di ispirazione laica e cattolica che da sempre militano nel centrosinistra, ma che da quando è nato il PD si sentono orfane di una politica attivamente per la pace. La “nebbia è fitta” su ciò che vogliamo essere nel mediterraneo , di fronte all’altra sponda in pieno fermento sociale: se “ il ponte di una portaerei da guerra” o un “ponte di pace e cooperazione tra i popoli” !
Scritto da giovanniderosa il 29/7/2011 alle 16:24
Vedo che c’è ancora un’anima bella (e rosa) che crede esistano missioni di pace. La pace è una condizione interiore che pochi esperiscono. La pace non si impone, tanto meno in armi e divisa. La nostra presenza è un atto di mero servilismo. Siamo i figli e nipoti di Marshall e del suo piano colonizzatore. Siamo una portaerei naturale nel Mediterraneo. Siamo venditori di carne umana. Ogni tanto ne torna un pezzetto avvolto in una bandiera, diventata indegna perché non rappresenta più gli interessi nazionali, ma quelli di Exxon.
Scritto da Filippo Valmaggia il 29/7/2011 alle 20:19
Sono semplicemente UNO A CUI NON PIACE GUARDARE ALLE VICENDE DELLA VITA CON CINISMO. L'unica superficialità che riconosco nel mio commento è non aver virgolettato l'espressione "missione di pace ". Per me le missioni di pace sono tali quando costruiscono strade, edificano ospedali, aprono scuole. Questo non mi impedisce comunque di essere realista e immaginare che, anche da una finta missone di pace si torna indietro senza girare le spalle, gradualmente, lasciando il posto alla diplomazia.
Scritto da giovanniderosa il 29/7/2011 alle 23:38
Edificare. La sua, @giovanniderosa, è una visione colonialista. Sono altre le cose da fare. La pace sottende sviluppo e affrancamento, diversamente è una parola priva di significato.
Scritto da Filippo Valmaggia il 30/7/2011 alle 13:35
Sig. Valmaggia, la ringrazio per la lezione, ma la considero assolutamente fuori luogo. Dirò di più : mi lascia il dubbio che il suo continuo richiamo al colonialismo sia un tantino "nostalogico".
Scritto da giovanniderosa il 30/7/2011 alle 17:39
@giovannidirosa, il "bel suol d'amore" che lei richiama non mi provoca nessun empito di nostalgia. Lei si riferisce a una Italia che non mi appartiene per ovvi motivi anagrafici e per, forse meno ovvi, motivi culturali. Stia nel merito, non svolazzi come le sue bandierine multicolori.
Scritto da Filippo Valmaggia il 30/7/2011 alle 20:19
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