Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 8/9/2011 alle 16:38

Pubblico qui di seguito una mia breve intervista apparsa su La Prealpina di oggi. "GIOCO DELLE TRE CARTE: E IL PAESE PERDE". "La manovra? Ricorda il gioco delle tre carte con il mazziere, il complice che invita a puntare al malcapitato di turno, il Paese, destinato comunque a perdere...Quanto poi al ricorso al voto di fiducia, non è soltanto l' ennesimo escamotage per far credere di tenere la barra di una nave senza cocchiero. Questa volta, se possibile, è peggio". Paolo Rossi, senatore varesino del partito democratico, scuote la testa: "Siamo alla fine di un processo che ha visto la politica svuotata sistematicamente dall' interno, in cui si è finto di governare attraverso decreti e a colpi di maggioranza. Ci si appella al dialogo, ma i luoghi del confronto sono confinati entro spazi privati: Arcore, Palazzo Grazioli, Gemonio. Da agosto ogni giorno sulla manovra si sono succedute proposte e smentite nell' arco di poche ore. Regnano instabilità e confusione. Il bene comune degli italiani è l' ultima preoccupazione di questo Governo e della maggioranza di facciata che lo sostiene". E tuttavia ancora una volta, Pdl e Lega hanno superato la prova del voto in Aula. " E' vero. Ma nella Lega è sempre più evidente la spaccatura fra la base ed i vertici. Con il federalismo finito in burla, Bossi ha dovuto tentare di alzare i toni e buon per lui se gli elettori si lasceranno convincere ancora una volta. In ogni caso, è chiaro che nè la Lega nè Pdl hanno voglia di elezioni anticipate". Beppe Pisanu ha rotto il fronte e ha proposto un patto di fine legislatura: un governo di larghe intese con l' appoggio del Pd. "Pisanu è una persona seria. Non si tratta nè di una provocazione, nè di affermazioni superficiali. Un autorevole esponente del centrodestra ha parlato apertamente della necessità di un governo diverso da quello attuale per concludere la legislatura. E questo è un fatto". Un governo diverso per fare cosa? "Il Paese ha bisogno di una nuova legge elettorale e di maggiore equità, a cominciare dalla manovra. Decenni di privilegi e di sommerso non si sanano con la bacchetta magica. C'è bisogno di una politica, e mi riferisco anche al centrosinistra, che ricominci a volare alto e si liberi delle logiche di sottobosco in cui è rimasta sempre più invischiata, che guardi al cittadino e che abbia come fulcro essenziale gli interessi del Paese. Per questo ci vogliono la determinazione ed il coraggio di fare delle scelte, talvolta anche dolorose. L' alternativa è il triste spettacolo al quale stiamo assistendo. Perchè se la vera priorità della manovra è non scontentare il proprio elettorato, il risultato non puo' che essere che questo".     G.F.G.

 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 29 commenti -
Bella intervista, condivido su tutta la linea.
Scritto da Claudio Colombo il 8/9/2011 alle 17:13
Qualcosa della sua intervista, le sembrerà strano, posso anche condividerla. Di certo il ruolo della Lega è stato utile e fondamentale per evitare una degenerazione. Tutti però fanno finta di dimenticarsi che questa crisi è globale. Non credo che la magnifica sinistra in una situazione del genere avrebbe potuto fare meglio. Al governo abbiamo avuto l' opportunità di vederli all' opera, con Rifondazione e tutta la banda. Ci è bastato.
Scritto da Pontida il 8/9/2011 alle 17:33
Caro senatore, vede che se vuole è anche bravo! Scherzo, non se la prenda, sa che non le risparmio nulla ma credo di poter e dover, almeno qualche volta, anche essere obiettiva (non come Mafaldix che sta nel Nirvana dell 'obiettività, ma quasi). Spesso si limita a post brillanti ma forse un po' ridotti. Mi piace sentirla ragionare di politica in questo modo. Adesso fino a Natale niente complimenti.
Scritto da E.F. il 8/9/2011 alle 17:43
L' ho già fatto sul precedente post. Condivido il suo pensiero e mi complimento per la chiarezza.
Scritto da Borghi S. il 8/9/2011 alle 17:48
Una politica "che guardi al cittadino e che abbia come fulcro essenziale gli interessi del Paese". Ottimo! Un programma che è sempre (stato) molto condivisibile ed auspicabile da tutti, belle intenzioni, ma è realizzabile nel concreto? Chissà perchè "la spaccaura tra la base ed i vertici", tra alleati stessi, è sempre dietro l'angolo. D'accordo, la bacchetta magica non appartiene a nessuno ma quella politica che finalmente cerca super partes "gli interessi del Paese"! Utopia?
Scritto da Carlo A. il 8/9/2011 alle 17:55
@ Pontida, capisco le appartenenze e tutto il resto ma dimmi, è possibile che rispetto a questa politica della Lega non ti venga nemmeno un quarto, ma che dico, un millesimo di dubbio?
Scritto da ex-leghista il 8/9/2011 alle 18:07
Mi piacciono le sue considerazioni contenute nell' intervista. Tra l' altro sempre con una giusta dose di autocritica che penso sia dimostrazione di onestà intellettuale. Se anche nel pd qualche ex pci, mi spiace dirlo ma sono soprattutto loro a ragionare in questo modo, abbandonassero certe rigidità e non pensassero al partito come se fosse l' "anima di un santo", sarebbe meglio per loro e per tutti. Non si può vivere la politica come una volta. Capisco la nostalgia ma quei tempi non ci sono più. Bisogna accettare con serenità il cambiamento!!! Non so se per esempio @Boris sia un giovane o un vecchio, credo di aver capito sia un giovane ma che senso ha ragionare come se fossimo in una caserma. Poi per l' amore del Signore puo' dire quello che crede, mi sembra che il Senatore sia uno che accetta le critiche, ma l' insulto pesante e gratuito è indice solo di nervosimo e non di ragione, mai.
Scritto da una rottamatrice il 8/9/2011 alle 18:16
Provengo da una storia politica diversa dalla Sua eppure vede, Senatore, per esempio rispetto a questa intervista devo ammettere di condividere tutto. Non solo, apprezzo moltissimo i suoi ragionamenti! devo ammettere che ci è voluto del tempo, ma non fa nulla. Allora in questi casi ripenso all' idea veltroniana, ormai distruttasi ed autodistruttasi, di un partito popolare e riformista che misceli provenienze e cultura e mi sorprendo inaspettatamente ottimista. Poi però ci pensano dirigenti nazionali e soprattutto locali del Pd a riportarmi alla triste realtà svegliandomi dal sogno.
Scritto da sinistradeluso il 8/9/2011 alle 18:27
Quello che dice dovrebbe essere valorizzato, anche dai media, anche da Varesenews, mica per esempio quella puttanata solenne del giro di padania. Ci sarà anche la notizia per carità, certo è che talune scelte giornalistiche alimentano l' ignoranza e la superficialità. Altro che balle!
Scritto da Mario Macchi il 8/9/2011 alle 18:34
Bravo Senatore. E meno male che quei soloni del Pd di Varese per far parlare, e far dire un bel niente, al "leghista rosso" , l' hanno anche tagliata fuori dalla conferenza stampa locale che avevano organizzato sulla manovra (partiva guarda caso proprio al Senato). Adesso che arriverà alla Camera aspettiamoci un'iniziativa in mondovisione! Di sicuro una buffonate al pari del giro della padania.
Scritto da un rottamatore il 8/9/2011 alle 18:51
Ottimo senatore, un' intervista come si dice di contenuto, dico sul serio. A proposito di serietà, ho notato che il suo caro amico @giovanniderosa, quello che scrive di solito fiumi e fiumi di parola, da un po' di tempo si è assentato dal Suo bog mentre è quasi sempre presente sul quello di Adamoli ed ultimamente fa capolino anche a Casa- Alfieri. Cosa succede? Si è stufato delle Sue frivolezze? Della sua tolleranza nei confronti del fascio@Valmaggia? O anche lui ha deciso di far parte dell' elite lasciando, come ha fatto l' erudita Diva-Mafalda i quartieri malfamati unici luoghi per altro dove uno come Lei ha la possibilità di emergere?
Scritto da Aspide il 8/9/2011 alle 19:32
Interessante l' intervista caro Rossi. @Aspide va tratto più che da rettile da verme.
Scritto da Sergio il 8/9/2011 alle 19:47
Per quello che posso capire, il Suo mi è sembrato un intervento assolutamente chiaro ed equilibrato. Ma Le dico la verità, scrivo questo commento perchè sono indignata dal comportamento dei vari @Aspide e amici. Si puo' dissentire ma in altro modo, si puo' fare dell' ironia ma in altro modo. Penso invece a @Filippo Valmaggia uno che non risparmia niente a nessuno, che sa essere sarcastico all' inverosimile, ma anche ragionare in modo approfondito e sempre ben documentato. Oltre qualsiasi pensiero politico questa è questione di serietà. Poi magari non si è sempre d' accordo con lui, ma questo c'entra poco. Capisco che la nostra amica biscia, anzi vipera, debba fare onore al suo nome. Sarebbe però buona cosa se ogni tanto provasse ad azzardare anche qualche discorso non dico intelligente, non si possono pretendere certi miracoli, ma normale, sì normale mi sembra la parola giusta. Buona serata.
Scritto da miriana il 8/9/2011 alle 20:08
@miriana è sempre così carina! Ha il pregio di non posare, di non atteggiarsi mai; è fresca e spontanea.
Scritto da Filippo Valmaggia il 8/9/2011 alle 20:57
Paolo, complimenti per l’intervista! Lo dico non tanto per i contenuti giacché, conoscendoti, mi suonano familiari, profondamente condivisi, quanto per la decisione di pubblicare sul blog, l’intervista data ad quotidiano (e spero che diventi consuetudine!). Abituato a leggere post ( i tuoi ) che sempre più spesso prendevano spunto da citazioni dotte ( Maestri Zen, grandi musicisti e registi...) cominciavo a disperare di poterne leggere uno scritto con la penna, il cuore e l’intelligenza da Senatore della Repubblica eletto nelle liste del PD. Paolo, se tutti gli eletti ( anche i nominati ! ) ricordassero che prima di essere eletti di un Partito, sono “rappresentanti del popolo sovrano”, forse quella tua considerazione finale non sorprenderebbe nessuno: “C'è bisogno di una politica, e mi riferisco anche al centrosinistra, che ricominci a volare alto e si liberi delle logiche di sottobosco in cui è rimasta sempre più invischiata, che guardi al cittadino e che abbia come fulcro essenziale gli interessi del Paese. per questo ci vogliono la determinazione ed il coraggio di fare delle scelte, talvolta anche dolorose”. Oggi qualche tuo commentatore appare sorpreso per il contenuto della tua intervista...non ne capisco il perché ma , a questo punto, mi viene il dubbio che non sempre i tuoi post siano stati letti in profondità. Chissà, forse qualche volta, mentre tu invitavi a guardare la luna, qualche tuo lettore si soffermava a guardare il tuo indice . Tra i tanti mi piace comunque soffermarmi su quanto ha scritto @Sinistradeluso, per dirgli semplicemente che l’idea veltroniana di partito non è finita con Veltroni, perché non è nata con lui. Veltroni ne aveva facilitato il parto: aveva riorganizzato, sistematizzato idee che vivevano già nell’Ulivo, negli Ulivisti del PDS e della Margherita e, prima ancora,nell’intuizione di minoranze operose e lungimiranti, cattoliche o laiche, presenti dentro o vicino ai partiti storici della prima repubblica. Ora quell’idea vive in un’area ampia del Partito, più ampia della stessa Area Dem che aveva sostenuto Veltroni: è l’area di chi crede che il PD non debba andare contro le eredità da cui è nato, ma oltre...prendendo il largo dal suo passato ( senza voltarsi continuamente indietro) e da chi a quel passato vuole inchiodarlo. Io mi sento pienamente solidale e organico con quell’idea, che non era leggerezza organizzativa, ma una sorta di lievità intellettuale, quella lievità che ti fa immaginare il partito come una fucina ove idee, culture e sensibilità diverse nascono, si incontrano, si confrontano, si mescolano e si preparano a governare l’Italia nell’era della globalizzazione. @sinistradeluso, continueremo insieme ad essere delusi del presente, del contingente, delle piccole umane meschinità di qualche dirigente locale o nazionale, ma se restiamo aggrappati, come il sen. Paolo Rossi e tanti, tanti altri a quell’idea di partito che ci ha fatto sognare...sono certo che la delusione durerà ancora per poco ! Caro @aspide, con queste idee posso permettermi di essere amico e ammiratore sincero di Paolo ( che mi scuserà per l’ardire) e scrivere anche su altri blog, curati e frequentati da tante persone che stimo.
Scritto da giovanniderosa il 8/9/2011 alle 22:26
Grazie di cuore Giovanni.
Scritto da paolo rossi il 8/9/2011 alle 22:34
Bravo Rossi. 100 interviste così. Per dirla come il mio omonimo, questo blog diventerà ‘la culla della leadership’. Valmaggia controlla tu le mie due apocope … per vedere se sono al posto giusto ‘Per capì, capisi. L’è quant ca pisi, cà capisi nò cà sa pisi dos’.
Scritto da Frank Slade il 8/9/2011 alle 22:50
Mi piace Senatore, se posso così dire, questo suo modo eclettico e mai banale di fare politica. Aperto e disponibile ma guai a farla arrabbiare, furbo senza darlo a vedere più di tanto, colto ma senza ostentarlo, collocato politicamente ma in modo originale e, soprattutto, uomo coraggioso, sempre libero di pensare e di parlare oltre particolari vincoli. Il contrario di questo manipolo di politici che o scimmiottano i grandi leader o sono totalmente vuoti e prevedibili. Lei è una positiva rarità, complimenti sinceri.
Scritto da Marcello il 8/9/2011 alle 22:52
E Lei @Marcello è troppo gentile, oltre che assai generoso.
Scritto da paolo rossi il 8/9/2011 alle 23:02
Mi scusi la futile curiosità Senatore. Perchè da del tu a tutti i nickname mentre a @Marcello da del lei?
Scritto da Aspide il 9/9/2011 alle 00:12
@Aspide. Per lungo tempo il senatore e io ci siamo dati del lei; sono stato io, come suo coscritto, a proporre il tu. Insomma, spesso prima di darsi del tu ci si dà del lei. Come scrissero di Monsieur de Lapalisse: "un attimo prima di morire era ancora in vita". Lapalissiano, no?
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/9/2011 alle 07:39
Chi ti conosce poco ti sottovaluta. Sei alla mano, disponibile e simpatico e si capisce anche dal blog. Oggi bisogna -metterla giù dura-, -vendersi bene- e quindi, di primo impatto, uno come te sembra sempre che sia lì per caso. Grave e colpevole sottovalutazione. Sei una persona difficile e complicata, lo dico in senso buono, profonda e mai e poi mai banale. Ecco perchè diversi fanno fatica a cogliere, ma è meglio dire accettare, quel tuo eclettismo che qualcuno anche qui ha evidenziato. Volevo dire queste poche cose affinchè si sapessero.
Scritto da un vero amico il 9/9/2011 alle 09:19
Caro @un vero amico, gli amici sono sempre partigiani (nel senso letterale del termine), Ringrazio al limite della commozione, ma ahimè i loro complimenti fanno testo, come è giusto che sia, solo nell' ambito della nostra vita privata. Un abbraccio.
Scritto da paolo rossi il 9/9/2011 alle 09:33
Niente da dire sull' intervista, del resto la Sua posizione è precisa. Solo mi sorprende, detto così ed al di fuori di qualsiasi possibile polemica, che su un tema del genere ed a parte i soliti amici, non ci sono esponenti del suo Partito che commentano l' intervento, e non è la prima volta che lo noto. Non parlo degli argomenti diciamo più giornalistici e meno politici (a quel livello non si sporcano mai le mani, anzi la penna, anzi la tastiera) ma quelli appunto di natura politica, almeno su quelli mi aspettavo un interesse ed un coinvolgimento. O Lei sostiene, mi perdoni, tesi "scentrate", ma non credo, o c'è dell' altro. Mi scusi per l' azzardo.
Scritto da Mario il 9/9/2011 alle 12:49
Caro @Mario, non c'è da preoccuparsi. Non ricordo più chi fosse che diceva: "per trovare un amico bisogna chiudere un occhio; per tenerlo due". Mi permetto di aggiungere che se l' amico è uno del tuo Partito, spesso di occhi ne devi chiudere tre.
Scritto da paolo rossi il 9/9/2011 alle 13:02
Caro Paolo , ti risparmio i complimenti per l'intervista . Credo di conoscerti talmente bene da non stupirmi per le tue posizioni sicuramente innovative rispetto agli apparati polverosi e vetusti degli ex comunisti . Da uomo della strada umile e consapevole dei miei limiti ho fatto alcune semplici considerazioni : in una fase in cui l'emergenza è principalmente economica , perché non puntare a un governo tecnico presieduto da un economista con gli attributi ? Monti o Draghi per esempio ?
Scritto da Luca Fava il 9/9/2011 alle 13:52
@Luca Fava. Draghi o Monti o Laghi potrebbero anche andare bene per superare o cercare di superare una fase così difficile con una maggioranza politica che, anche nel Paese, non c'è più da tempo. Poi io non credo nel valore taumaturgico di certi personaggi seppur quotati e tecnicamente ineccepibili. Il problema è la politica, questa politica italiana da riformare integralmente. Ci aveva provato Veltroni, ma al primo soffio di vento contrario è scappato impaurito a scrivere libri.........mah
Scritto da sinistradeluso il 9/9/2011 alle 17:02
Ho visto or ora Senatore che è intervenuto con un comunicato stampa a proposito della vicenda contributi ai comuni limitrofi all'aeroporto di Malpensa e sulla vicenda -aeroporto di Trapani-, polemizzando con il Presidente del gruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati l' On. Reguzzoni da Busto Arsizio che, sulla vicenda, ha presentato un' interrogazione o qualcosa del genere. Ben fatto. Il suo intervento però è stato relegato nelle retrovie di Varesenews fin da subito. In -Prima Pagina-, tanto per fare un esempio, da ore fa bella mostra di sè per esempio ed invece, l' interessantissima notizia relativa alla pipa verde regalata al Ministro Maroni. Forse caro Rossi ha pestato i piedi al buon Reguzzoni e non si fa. Il parlamentare è buon amico di molti politici ma anche di tanti giornalisti. Comunque non vado oltre, per il resto ci vuole solo un bel no comment. Mi scusi per l'argomento ma il pareggio interno del Milan alla prima di campionato mi ha messo di cattivo umore.
Scritto da piero ribolzi il 9/9/2011 alle 22:54
Non ho capito bene sig. @piero ribolzi cosa sia avvenuto al comunicato del Senatore su varesenews, mi spiace molto per il suo malumore serale, io invece, dopo la partita Milan-Lazio, ero così contento! Strano.
Scritto da Adriano juve il 9/9/2011 alle 23:47
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