Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 25/9/2011 alle 13:15

Nel tradizionale editoriale della Domenica su La Repubblica, Eugenio Scalfari si chiede: "Il nostro governo è in grado di fronteggiare una situazione da brivido come questa? Finora sono stati adottati soltanto provvedimenti di rigorismo finanziario, indispensabili ma depressivi dell' economia reale. E ancora non bastano. Quanto potremo andare avanti così?". La tanto impropriamente vituperata D.C., una Confederazione, era però un partito popolare di grande solidità e saggezza. Uno come il Berluska l' avrebbero mandato a casa. E da tempo. Oggi, sul Corsera, Ernesto Galli della Loggia, sostiene (non certo una novità), che il PDL è un partito-personale. Nonostante i suoi dirigenti considerino il Capo  oramai alla deriva, non hanno nè la forza nè il coraggio di metterlo da parte. L' accusa di essere un Partito di plastica trova in queste ore l' ennesima e drammatica conferma.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 37 commenti -
Meglio non fare paragoni improbabili. Divisa, corrotta e a volte confusionaria, la Democrazia Cristiana è stato un grandissimo partito politico. Un vero partito di popolo che ha saputo governarci e "traghettarci", in un modo o nell' altro, fuori dai guai in momenti altrettanto difficile e drammatici. Questi del pdl sono un tentativo goffo, anzi, osceno di imitazione. Ma è come bestemmiare in Chiesa avvicinare i due partiti o il Berlusca a De Gasperi!!!! Per la DC provo, soprattutto in queste ore, sincera ed assoluta nostalgia. Ps.: Mai dato il mio voto al Biancofiore, quando ero in Italia ho sempre votato per l' Edera ed una sola volta per il PSI.
Scritto da Borghi S. il 25/9/2011 alle 13:39
Ma questa è tutta un' altra storia. Il PDL è un partito padronale, punto e basta. La Lega è un po' meglio ma non troppo. La verità è che sono entrambio residui, consapevoli od incosapevoli, di leninismo.
Scritto da paperoga il 25/9/2011 alle 13:47
Ma non diciamo fesserie, credete veramente, considerata la portata globale di questa crisi economica, che senza Belusconi la situazione sarebbe migliore?
Scritto da destramoderata il 25/9/2011 alle 14:31
@destramoderata. Non conta quello che crediamo noi, conta quello che credono mercati e investitori privati. Se Berlusconi desse le dimissioni, la borsa farebbe più 20%, più 10%, più 10%.
Scritto da Filippo Valmaggia il 25/9/2011 alle 14:36
Senza un Governo del genere sicuramente la situazione sarebbe molto meno grave caro @destrademocratica. Poi che le cause di questa crisi siano esogene al Paese mi pare evidente. Ma con un Governo che non governa, tutto chiuso intorno al suo Pulcinella, la situazione non è che possa miracolosamente cambiare o migliorare. In ogni caso non si esce di casa muniti di ombrellino di carta (si proprio quello decorativo delle nostre coppe gelato) quando fuori c'è il temporale.
Scritto da paolo rossi il 25/9/2011 alle 14:43
Ma, proprio non so. Non credo più tanto nella destra o nella sinistra, ma soprattutto non credo più in quella che tutti chiamiamo democrazia. Meglio dire economocrazia. Sono loro, le lobby economiche, dalle più grandi alle più piccole, che governano il mondo e che decidono le sorti del pianeta. Ogni tanto si occupano anche di piccole questioni e un poco lasciano fare, ma ci sono e sono sempre presenti e vigili. Questa crisi ne è la tragica conferma. La politica recita a copione la sua parte, una politica controllata e manovrata a piacimento. Soprattutto guai a non "filare lisci". Abbiamo visto cosa succede se uno pensa di fare il battitore libero: Bum, bum o un fortuito incidente e via..... Per me che ho sempre creduto nell' idea che fosse il popolo a dover decidere, una grande e profonda delusione. Che ingenuo! Più passa il tempo e più mi sento impotente e stupido. E allora perchè trovare anormale il partito di berlusconi? E' certamente una una piccola buffonata, ma a lui serve moltissimo. Uno strumentino i cui attori sono tutti profumatamente pagati dalla produzione.
Scritto da sinistradeluso il 25/9/2011 alle 14:49
Magari fosse di plastica caro Senatore, magari!
Scritto da Antonio il 25/9/2011 alle 15:03
Si , è tempo che se ne vada il buon Silvio . Se veramente ama la nazione come dice , dovrebbe avere il coraggio di fare i bagagli . Gli appelli di Confindustria la dicono lunga su quanto ormai la sua presenza sia una turbativa per poter affrontare una crisi che ha pochi precedenti nella storia moderna .
Scritto da Luca Fava il 25/9/2011 alle 15:23
Governo tecncico (che completamente tecnico non sarà mai), affidato ad una personalità credibile per fronteggiare la crisi, poi nuova legge elettorale con la quale si voterà nel 2013. Altro non si puo' fare. Ma Berlusconi non molla e non mollerà affatto, è impazzito di potere, pseudopotere, questo piuttosto ci manda tutti a fondo. Chissà se anche il suo elettorato non cominci a capire il danno che questo uomo sta provocando all' Italia, chissà se questa Chiesa non decida di staccare la spina dopo averlo vergognosamente sostenuto (mai vista una roba del genere nemmeno con la Dc). Per non parlare della Lega, penosi comprimari che hanno contribuito alla nostra fine e che se non pagheranno elettoralmente mi trasferirò in Nuova Guinea perchè altrimenti vuol dire che viviamo in un paese di scemi.
Scritto da claudio colombo il 25/9/2011 alle 16:00
Sono anch'io convinto che se, come scrive Filippo Valmaggia, Berlusconi desse le dimissioni e si promuovesse quindi un Governo di transizione, le borse, e non solo loro, darebbero segnali confortanti. Lo sa bene anche lui, lo sanno i suoi, lo sa la Lega, ma nessuno muove un dito. Tutti connovennti e responsabili di questa situazione. "Pagheranno caro, pagheranno tutto". Lo so che è un vecchio slogan dei gruppettari ed estremisti di sinistra, per questo non mi piace affatto, ma rende molto bene l' idea.
Scritto da un rottamatore il 25/9/2011 alle 16:08
Anche all' estero stanno combattendo una battaglia difficile vista la grave situazione in atto. Per questo e solo per questo non hanno molto tempo per ridere di noi.
Scritto da Mario Macchi il 25/9/2011 alle 16:14
I partiti un tempo fungevano da punto di "passaggio" e di mediazione tra i cittadini e le Istituzioni. Oggi non è più così e nel caso del PdL l'idea da questo punto di vista di una mediazione non esiste. Il Cavaliere crede, ed in parte è, un tutt'uno con il suo popolo. Pensare oggi a partiti organizzati e "azionati" come una volta non ha senso. La verità è che anche il Pd è in queste vetuste condizioni. Il "l'ha detto il Partito" che una volta, soprattutto fra i comunisti ma non solo tra loro, era una parola che chiudeva ogni discussione oggi non c'è più. Non capirlo è molto grave.
Scritto da una rottamatrice il 25/9/2011 alle 16:56
Un Partito di plastica? Puo' essere, anzi , non ci sono dubbi. Ma il Pd, quello di Bersani cosa è? Un partito socialdemocratico che nei Paesi scandinavi considererebbero già vecchio, un partito strutturato come il sindacato, modello anni '60-'70, un partito fatto di notabili da anni, irremovibili, sulla scena (D'Alema, Veltroni, Fassino, Bindi, Marini, Fioroni, Franceschini, il giovane-vecchiio Enrico Letta ecc.) che non mollano l' osso: ci sono solo loro e parlano di rinnovamento solo se riguarda gli altri (vale anche a livello locale). Un partito che ormai è la prosecuzione claudicante dei ds perchè l' idea originaria, che poteva avere un suo fascino e che era suggestiva, è stata messa in soffitta dalla vecchia guardia. Non ho voglia di parlare delle "porcate" fatte, naturalmente dal punto di vista politico,dal PD locale. Uno come te al massimo è tollerato, ma ti ha mollato anche qualche amico che ritenevi fedele e che invece........Capisco che sia per te dura perchè ci hai creduto ma mollali tutti, sono comparse ridicole, questi ti faranno solo del male (scusa l' abituale franchezza). C'è da invidiare Adamoli che raggiunta la strameritata pensione si gode il massimo della possibile libertà politica. Naturalmente parliamo di pensione relativa. Dovesse liberarsi un posto importante lo vedi tu il pensionato con il plaid sulle gambe e la camomilla in mano come se ne starebbe buono buono! Ciao, ti stimo sempre e comunque.
Scritto da ex-margherita il 25/9/2011 alle 17:52
E basta ex-margherita. La verità che voi o molti di voi margheritini non hanno fin dall' inizio creduto al Pd e quelli che lo hanno fatto hanno da subito avuto riserve. Perchè scaricare colpe e responsabilità sempre sugli altri?
Scritto da un iscritto pd il 25/9/2011 alle 18:32
Siamo ormai gli zimbelli del mondo, questa è la verità. Altro che il più grande politico della storia italiana ecc. ecc. Ma il dramma è che in questa situazione si va a fondo, definitivamente, con un comandante incapace, debole, compromesso e attorniato solo da un manipolo di prezzolati. Berlusconi deve andarsene. La tragedia nella tragedia è che una Lega senza nerbo, che ha rinunciato ai suoi valori ed alle sue idee riesce ancora a fargli da stampella. Giusto che finisca anche lei alla malora.
Scritto da ex-leghista il 25/9/2011 alle 20:45
A questo punto destra e sinistra hanno un valore relativo. Magari avessimo un governo anche di destra ma "normale". L' opposizione farebbe la sua parte ma nessuno avrebbe paura di vedere mettere a repentaglio la vita sociale ed economica del paese. Questo è un governo incapace, con una Lega che è responsabile di tenere in vita quello che loro e non noi chiamavano fino all' altro ieri "il mafioso di Arcore".
Scritto da Marcello il 25/9/2011 alle 21:26
Forse un po' di ragione @ex-margherita ce l' hai. Non vedo però nel Pd giovani emergenti particolarmente dotati (Renzi? Civati? la Serracchiani?), non so. Allora forse meglio una vecchia guardia datata ma con un po' di esperienza che giovanetti gridaioli alla moda e nulla più.
Scritto da E.F. il 25/9/2011 alle 21:32
Non sono in grado di entrare nel dettaglio di questa situazione.Si rimane, soprattutto come giovani, più che altro sgomenti di fronte ad una politica che si muove solo e sempre per tutelare se stessa e non gli interessi della gente. Ormai è chiaro ed avvilente. Questo avviene anche a sinistra dove il Pd fa fatica ad uscire da una logica che mi pare antica quanto quella del resto della politica italiana. Stiamo comunque vivendo una decadenza che mi pare prima di tutto culturale. La domanda è: servirà ancora andare a votare? Ha ancora un senso?
Scritto da miriana il 25/9/2011 alle 22:37
Tutti, ma gli italiani in partocolare, sono partocolarmente restii ai mutamenti. Scriveva Dostoevskij: "il cambiamento è ciò che le persone temono di più".
Scritto da Adriano il 25/9/2011 alle 22:57
@E.F. scrive di preferire la vecchia guardia a politici "giovinetti e gridaioli". A parte il poco rispetto che si evince da tale considerazione, quelli citati sono tutte persone (Renzi ha vinto prima le Primarie e poi le elezioni a Firenze, Civati ha preso una marea di voti alle Regionali e la Serracchiani ha raccolto migliaia e migliaia di preferenze per le Europee) che hanno ottenuto vasto consenso molto concreto da parte della gente. Attenzione a non parlare, o scrivere che sia, a vanvera ed a vuoto.
Scritto da PiEmme il 25/9/2011 alle 23:13
La politica ha eliminato la partecipazione e i partiti sono solo "classi dirigenti" che succedono sempre a se stessi negando cos'ì un ricambio indispensabile.Ai tempi della DC e del PCI esistevano sezioni e iscritti dando alla democrazia un senso compiuto.La frattura tra politica e società civile ha creato la casta e minato la nostra democrazia perchè l'impegno civico non può esaurirsi in una cabina elettorale.Cos'ì nasce il partito di plastica dove il danaro compra tutto e un uomo può tutto!
Scritto da emmezeta il 25/9/2011 alle 23:14
@emmezeta ha perfettamente ragione. Non si puo' però pensare di ripristinare l' organizzazione dei partiti modello anni settanta. Per la verità non si tratta di ripristinare, sono già così. E' cambiata la società devono cambiare anche strutture obsolete che non sono più in grado di recepire quei cambiamenti e quelle richieste di rinnovamento che la collettività e gli individui ci ci chiedono..
Scritto da Roberto R. il 26/9/2011 alle 09:46
Sul dibattito sulla struttura dei partiti: sarà vero che i partiti "vecchio stampo" non funzionano più... Ma intanto(provocazione)l'ultimo partito leninista,la Lega Nord, è quello che fino ad oggi si è mostrato più solido e concreto. Con le sedi,il tesseramento rigidissimo, l'obbedienza cieca nel consiglio federale... mica con i blog e facebook. La degenerazione degli ultimi sei mesi (è vero) sta distruggendo il partito, ostaggio di quelli del cerchio magico. Ma fino ad oggi la Lega ha funzionato
Scritto da Davide il 26/9/2011 alle 09:57
Condividiamo @Roberto R. e quindi @emmezeta. Sì, Senatore, ripeteremmo ancora il solito ritornello dell'astensionismo ormai dilagante ma in buona sostanza la gente qualsiasi non accetta più "strutture obsolete che non sono più in grado di recepire quei cambiamenti e richieste di rinnovamento che la collettività chiede". E' sentita e richiesta a gran voce efficienza al servizio del cittadino. E' credibilità. E' adesione e voto sicuro. Se efficienza ci fosse!
Scritto da Ex Legnanesi & Bustocchi il 26/9/2011 alle 10:51
@Davide, è vero che l' organizzazione di un Partito non puo' e non deve essere evanescente, come vero è che la nuova politica non si fa solo con i blog e facebook. Altrettanto vero però è che non si puo' concepire una struttura come trent'anni fa. E' roba fuori dal mondo. Perchè, tutto sommato, per la Lega funziona (per la verità relativamente)?. Lo hai detto tu, perchè la Lega è un partito para-militare e leghista. Puo' il Pd essere nella stessa condizione o vivere una situazione di questo tipo? Direi di no. Tu ragioni da buon funzionario di partito ma non da politico. Il nuovo non deve far paura, deve essere analizato e poi compreso se non vogliamo impostare politiche anacronistiche, cosa che stiamo facendo ampiamente. Se non fosse così, in una situazioone come è quella che stiamo attraversando, nei sondaggi il Pd dovrebbe essere al 35%, percentuale che oggi possiamo solo sognarci. Avanti con la vecchia socialdemocrazia e avanti con la caserma, bravi e che bello!
Scritto da un rottamatore il 26/9/2011 alle 12:55
Il PD, signor @Davide, non puo' essere come la Lega, un partito leninista. A meno che dentro il Pd non ci siano residui antichi e superati come quelli che tu, permettimi, manifesti ampiamente.
Scritto da Borghi S. il 26/9/2011 alle 13:05
@Davide, ma che lavoro fai? Ah, si scusa, lo so. Sei il custode quasi in pensione di Viale Monterosa.
Scritto da Aspide il 26/9/2011 alle 13:52
Spero solo che questo @Davide sia un nostalgico molto anziano. Altrimenti non capirei.
Scritto da una rottamatrice il 26/9/2011 alle 14:04
Sul filone del post e del suo "scorrimento" consiglierei Ilvo Diamanti oggi su Repubblica.
Scritto da sinistradeluso il 26/9/2011 alle 14:31
@Davide forza e sveglia. Non c'è più il PCI. E' stata una bella storia ma è sepolta. Quelli che vedi tu sono i suoi fantasmi.
Scritto da ex-comunista il 26/9/2011 alle 14:43
Davide, il PD si sta rinnovando! rottamato quel partito che ti seguiva dalla culla alla tomba...ora c'è il partito delle tastiere, degli aspidi, dei blog, dei rottamoni! povera italia...
Scritto da rottamone il 26/9/2011 alle 15:28
E tu @rottamone vai avanti pure a girare la città con il calesse, nessuni ti dice niente, ma il mondo cambia, non sei più un modello della "salutare ideologia". Il grande partito-mamma che ti seguiva "dalla culla alla tomba", quello che ti diceva dove dovevi fare pipì (in alcune realtà ti ha fatto addirittura imbracciare il fucile per ammazzare i fratelli), per grazia del Signore non c'è più. La scena è desolante. Rimane solo e semplicemente la patetica nostalgia di un povero vecchio comunista, bilioso ed aggrappato al cieco odio per tutto quello che non fa parte della tua generazione. Rimangono i tuoi colori, i tuoi inni, la tua stantia intransigenza politica. Amen.
Scritto da paperoga il 26/9/2011 alle 20:43
Un partito di plastica , una lega che sta tradendo i suoi elettori e un presidente del consiglio ormai colto da sindrome da accerchiamento . Il PD è un partito virtuale , troppe anime e poche idee . Caro Paolo , siete davvero in pochi a cercare di proporre una visione più sincera e spontanea della politica . Troppo pochi davvero .
Scritto da Luca Fava il 26/9/2011 alle 21:37
@paperoga, non ti pare di essere fanaticamente esagerato? Ma chi c..... sei per affermare certe cose in modo così perentorio? Un' altro fascistone? Andiamo bene!!!
Scritto da Guevara il 26/9/2011 alle 22:55
@Guevara, senza offesa, uno che si firma come te non puo' avere una fantasia politica galoppante, sta dentro il suo schema rigido e non ci esce perchè ha paura. Perentorio io? Pensa al vecchio compagno @rottamone, sembra un pretone rosso che starnazza dal pulpito. Leggi con attenzione quanto in modo laconico ha scritto , è sufficiente per capire, e poi, forse, ne riparliamo. Chi c.....sono io? Una persona forse un po' matta e libera. Pensa a un certo punto (all' inizio dell' avventura democratica) ho anche pensato che il Pd fosse qualcosa di veramente innovativo. E' stato un attimo, per fortuna, e mi sono quasi subito ripreso! Il Senatore comunque mi piace molto (tutto a posto Senadur, su queste questioni sono tradizionalista ed all'antica, la mia non è neanche lontanamente accostabile ad un' attrazione fisica, la mia è semplicissima e quasi volgare stima).
Scritto da paperoga il 26/9/2011 alle 23:21
@paperoga..scrivi come se qualche pretone nero ti abbia fatto passare una brutta infanzia. in tal caso sei giustificato.
Scritto da rottamone il 27/9/2011 alle 11:12
Dai @rottamone, non prendertela. Lo dico anche a @Davide. Allineatevi, l' ordine è partito, anche il Sommo Pontefice di Sinistra, sua Santità D'Alema, giusto in queste ore, ha dichiarato che il socialismo, meglio, la socialdemocrazia, è al capolinea, non c'è più, puff. Rimane saldamente nel DNA, ma questa è altra storia. Anche lui , in ogni caso, ha superato brillantemente la fase adolescenziale. Pensate un po'. Cosa aspettate?
Scritto da paperoga il 27/9/2011 alle 14:23
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