Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 8/11/2011 alle 13:10

Da bambini (e non solo) quando, davanti la Tv o al cinema, un indiano veniva ucciso da un cowboy, non avvertivamo, per la fine del primo, particolare dolore. Anzi. Ci assaliva invece un dispiacere intenso quando, colpito da frecce o pallottole vaganti, periva un 'povero' ed 'innocente' cavallo che, suo malgrado, si trovava in mezzo allo scontro a fuoco. Quella era era 'la scala dei valori' che, anche rispetto alla morte, ci 'passava' la cultura dominante. E' così anche oggi, del resto non ci sono morti uguali perchè non tutti gli uomini sono uguali. Se un giovane senegalese, per un attacco d' asma e dopo parecchi minuti di agonia, viene lasciato morire in un carcere senza nessuna assistenza, dopo il tragico evento noi, il pubblico, abbiamo solo fretta di archiviare quello che è stato uno spiacevole incidente. Non vorremmo mai che salisse troppo intensamente dentro di noi un sentimento di pietà o che, per caso, avertissimo un fastidioso anelito di giustizia per un 'essere inferiore'.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 73 commenti -
Retorica di sinistra.
Scritto da Pontida il 8/11/2011 alle 13:42
Purtroppo Senatore ha ragione. Mi tocca dire che questo ragionamento vale anche per le morti in guerra. I vincitori "espongono" morti migliori. Conosce la mia posizione politica di uomo moderatamente di sinistra, ma che per esempio i giovani ventenni "repubblichini" periti in quella tragica guerra civile, vengano considerati di serie B rispetto ai loro coetanei partigiani (oltre le valutazioni storiche e politiche, che rimangono intatte e che sono chiarissime) è uno schifo.
Scritto da Borghi S. il 8/11/2011 alle 13:54
@Pontida il tuo, invece, è solo uno 'splendido' distillato di 'pirlaggine' leghista. @Caro @Borghi S., condivido. La storia e la politica pongono legittime, sacrosante ed a volte invalicabili distinzioni, la morte per degli ideali molto meno, anzi per niente. Pietà e rispetto, rispetto e pietà.
Scritto da paolo rossi il 8/11/2011 alle 13:59
Poco da aggiungere, caro senatore, quando si condivide. Si può solo ed al limite inviare una firma a sostegno di una valutazione sensibile ed intelligente. C'entra come un cavolo a merenda, ma si offende se le dico che mi spiace molto, e già lo ho fatto, che @Mafalda non partecipi più a questo suo bel blog? Non credo si arrabbi Sen se le dico che qualche volta scriverei, come raramente ho fatto, su quel blog ma che mi sento a disagio?
Scritto da miriana il 8/11/2011 alle 14:11
A modificare la scala dei valori nel campo dei film western, ricordo che ci ha pensato Ralph Nelson nel 1970 con “Soldato blu”. Quanto all’oggi, sono intollerabili per un Paese civile, le morti in carcere; si tratti di un senegalese come Saidou Gadiaga o di italiani come Giuseppe Uva o Stefano Cucchi. Retorica di sinistra? “Quos vult Iupiter perdere, dementat prius”.
Scritto da Angelo Eberli il 8/11/2011 alle 14:14
Bravissimo @Angelo Eberli. Mi hai opportunamente ricordato forse il primo bel fil controcorrente, in materia, risalente, appunto, al 1970. Una mano, semplice e popolare, ce l' ha data anche il mitico Tex Willer (parlo per conto di tanti giovani, ora cinquantenni, di quegli stessi anni).
Scritto da paolo rossi il 8/11/2011 alle 14:21
Cerca l' applauso facile senatore!
Scritto da Aspide il 8/11/2011 alle 14:27
C'è una spuzzatina di demagogia in questo suo post che però, ammetto, stavolta non guasta. Parliamo, complessivamente, un bel intervento.
Scritto da destramoderata il 8/11/2011 alle 14:33
Ma @miriana, perchè dovresti sentirti a disagio? Puoi scrivere dove vuoi perchè sono certo che lo faresti molto bene, con semplicità ed intelligenza. Saresti inoltre accolta con cortesia e disponibilità. A me, per quel poco che conta il mio parere, non dispiacerebbe per nulla, anzi... il contrario. Rispetto alla nostra ex frequentatrice (che detto così, non so perchè, ma suona anche un po' male) mi sono già espresso e non ho nemmeno una virgola da aggiungere. Oltretutto ho detto-scritto che, sull' argomento, non ci sarei più tornato. Mantengo la promessa solenne.
Scritto da paolo rossi il 8/11/2011 alle 14:41
@Aspide, in tempi di 'magra' il 'teatrante' si arrangia con il mestiere e fa quello che può.
Scritto da paolo rossi il 8/11/2011 alle 14:49
Ha ragione @miriana. Mando al senatore la mia condivisione per un pensiero pulito, oneste e condivisibile.
Scritto da piero ribolzi il 8/11/2011 alle 15:07
Il lunedì televisivo era consacrato al film western. Non me ne perdevo uno ma non ricordo le mie emozioni di fronte alla morte di un indiano o di un cowboy. Sicuramente non parteggiavo per i cavalli.
Scritto da Giorgio Piras il 8/11/2011 alle 15:17
Sei un insensibile@Giorgio Piras, non dirmi che non hai mai sofferto per un cavallo morente in un western!
Scritto da paperoga il 8/11/2011 alle 16:17
Ma quali indiani o cowboy. Mi dica piuttosto Senatore caro. Giunge voce da beninformati, anzi "mi ha detto l'uccellino" che ieri sera c'è stata baruffa dentro AreaDemocratica, una componente che non c'è quasi più a livello provinciale, puff, puff, puff, dissolta.
Scritto da E.F. il 8/11/2011 alle 16:23
Se in un Paese come il nostro, succedono fatti come quelli che Lei Senatore ha opportunamente ricordato, significa semplicemente che questo non è ancora un sito del tutto democratico e civile.
Scritto da claudio colombo il 8/11/2011 alle 16:43
@E.F. spiegati meglio, della tua ironia, se poi lo è davvero, si capisce poco o niente.
Scritto da un rottamatore il 8/11/2011 alle 16:49
@paperoga. Mi chi li guardava i cavalli? Mi sembra un animalismo di facciata il tuo.
Scritto da Giorgio Piras il 8/11/2011 alle 16:55
Post duro ma vero, che dico, verissimo.
Scritto da mario macchi il 8/11/2011 alle 16:55
Ma quale animalismo di facciata @Giorgio Piras. Si vede che io ero un bambino diverso, o forse il diverso eri tu.
Scritto da paperoga il 8/11/2011 alle 17:02
La costernazione non è un esercizio obbligatorio. Nessuno deve sentirsi colpevole se la morte dell'altro lo lascia indifferente.
Scritto da Filippo Valmaggia il 8/11/2011 alle 18:15
Oh si! “un fastidioso anelito di giustizia per un 'essere inferiore'.” Inferiore perché è diverso, ma soprattutto perché è povero. Virtù difficile la carità; Paolo sulle tre cose: la fede, la speranza, la carità, l'aveva detto: la più grande è la carità. E Luca l'aveva riferito: se amate coloro che vi amano, che merito ne avrete? Morti feriti profughi, se non son più di mille noi non ci badiamo: ci impressiona soltanto il numero elevato, purché sian lontani, un altro continente o almeno un altro condominio. Di più battiamo il ciglio se si parla di tragedie di bambini, ma non come se fosse – dioguardi - accaduto un accidente al gatto del vicino di casa. Virtù difficile la carità!
Scritto da ulderico monti il 8/11/2011 alle 20:46
Senatore sono state un po' troppo ironica, ma ancora aspetto una Sua risposta.
Scritto da E.F. il 8/11/2011 alle 21:20
Valmaggia cosa intendi quando parli dell'altro? Lo straniero? Il diverso?
Scritto da Franco il 8/11/2011 alle 21:54
@E.F., il tuo atteggiamento è molto vicino allo squallore. Fai la finta tonta e sei stata costruita unicamente per aizzare e muovere polemiche. Sei un oggetto inutile del quale è bene sbarazzarsene subito.
Scritto da paperoga il 8/11/2011 alle 22:12
La morte della gente comune ha ormai un peso relativo in una società in cui siamo poco più di un numero, piccoli tasselli di un mosaico complicato. I morti "invisibili" sono sempre tanti , vittime inconsapevoli di un sistema che risponde alle logiche perverse dei poteri forti .
Scritto da Luca Fava il 9/11/2011 alle 00:35
Signora E.F. forse non lo ha capito ma lei qui è persona poco gradita. Certo non sta a me metterla alla porta, ma ci pensi lei stessa. Buona giornata
Scritto da Giorgio Piras il 9/11/2011 alle 07:25
Peccato che a volte qualcuno va un po' troppo fuori tema. Mi pare che, lo dico contento, ultimamente il blog sia cresciuto per quantità e qualità. @Giorgio Piras, non sta nemmeno a me dirlo, ma @E.F. è riuscita anche a non essere così provocatoria. Credo che il Senatore non metterà alla porta nessuno.
Scritto da sinistradeluso il 9/11/2011 alle 10:30
@Franco. L’alterità, a volte, supera i nazionalismi, i “biologismi” e le abitudini sessuali.
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/11/2011 alle 11:09
Non sono d'accordo con quello scrive @Claudio Colombo. Non è vero che questo blog non è democratico e civile. Democratico lo è, civile non so. Magari uno sforzo in più da parte di Paolo Rossi. Non ci vuole mica tanto.
Scritto da un analista il 9/11/2011 alle 11:45
Caro @un analista, va benissimo. Dammi però anche tu qualche consiglio utile. Sono disponibile allo "sforzo in più".
Scritto da paolo rossi il 9/11/2011 alle 12:49
@un analista, forse mi sono espresso male. Per "sito" intendevo "Il Paese" l' "Italia", non sito inteso come "blog" del senatore che assolutamente apprezzo molto quanto il suo gestore anche se, a volte, in divergenza di opinioni.
Scritto da claudio colombo il 9/11/2011 alle 12:59
Caspita che bello: @un analista non analista, ah ah ah...
Scritto da Aspide il 9/11/2011 alle 13:17
Uh che bello, sono qui che fremo nell' aspettare i consigli al senatore del modestissimo e generoso@un analista. Presto, presto che non sto più nella pelle. Sembra un pò spocchioso il ragazzo (o la ragazza), temo che al massimo potrà dare un "non consiglio".
Scritto da paperoga il 9/11/2011 alle 14:04
Caro Senatore, preferisco il contenuto di questi post che generano un po' meno tensione politica e solo una parte di commenti pesanti e provocatori. I blog sono così, lo capisco, ma c'è in giro troppa tensione, troppa voglia di insultare grazie alla protezione dell' anonimato, troppa invidia. Non sono un buonista ma francamente tutto questo è disarmante. Comunque gran bel post. Buona giornata.
Scritto da Marcello il 9/11/2011 alle 14:45
Temo caro senatore che eliminare il razzismo sia sogno irrealizzabile in un mondo come quello che ci circonda, meglio non farsi illusioni, meglio non sperarci troppo, poi si sta ancora più male.
Scritto da Adriano il 9/11/2011 alle 14:54
@ paperoga. Se @'un analista' fosse una ragazza, non le mancherebbe la modestia,bensì l'apostrofo
Scritto da Angelo Eberli il 9/11/2011 alle 14:56
@Adriano ti giro questa frase di Walt Disney: "Se lo puoi sognare lo puoi anche realizzare". Parliamo soprattutto di cartoni animati ma... fino ad un certo punto.
Scritto da paolo rossi il 9/11/2011 alle 15:08
Certo che collezionare 103 commenti è un bel record! Bravo senatore!
Scritto da Ranuccio il 9/11/2011 alle 17:01
Eppure caro @Ranuccio sull' altro blog che va per la maggiore, diversi commentatori riferendosi al successo di questo spazio, hanno scritto che la questione non è la quantità ma la qualità (e lasciatemi dire che il padrone di quella casa si gongola assai di questo fatto) naturalmente assicurata solo lontano da qui. Ho contestato il Senatore più volte, anche molto duramente. Lui lo sa, ma non mi ha mai censurato, nemmeno quando ho esagerato. Semmai è passato al contrattacco. Ora sul piano politico interno al PD non ho cambiato idea, ma apprezzo molto questo strumento popolare. Ha la giusta misura, si dicono cose intelligenti insieme a interventi a volte simpatici e leggeri, a volte anche superficiali, mantenendo però nel complesso, una dimensione aperta. So bene, anche tra i "miei vecchi compagni", che questo posto non piace neanche un po', che se potessero lo farebbero saltare per aria, ma sbagliano loro, ed in pieno. La metafora dell' osteria è intelligente e simpatica, alla faccia del giudizio spocchiosissimo di finti ed incosistenti intellettuali di cartone. Lo stesso @Filippo Valmaggia, il fascista colto ed intelligente, qui trova ancora spazio. Da altre parti se ne è andato. La cosa non è di poco conto. L' uomo sostiene spesso tesi insopportabili ma è di livello. Quelli che dicono che è stato cacciato perchè questo si deve fare con i fascisti mi spiace dirlo ma oltre a dire una falsità, perchè io ho capito che questa è stata una sua libera scelta, hanno la capa vuota e sono rimasti a Carlo Cudega, poverini.
Scritto da E.F. il 9/11/2011 alle 18:55
@E.F. ha ragione: ho lasciato il blog di Giuseppe Adamoli mea sponte. Nessuna censura, nessuna pressione. Non so cosa si dica da quelle parti perché io non ho mai mezze misure: se leggo, scrivo e non volendo scrivere più, non leggo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/11/2011 alle 20:31
Fascista il @Filippo Valmaggia lo è davvero, ma almeno con le palle. Una rarità tra quelli della sua "specie".
Scritto da vendoliano doc il 9/11/2011 alle 21:30
vendoliano doc. Fascisti furono i miei nonni, mio padre e tutti i parenti cui non ho tolto il saluto. La definizione di fascista non mi può recare alcun fastidio ma è un termine di comodo, una semplificazione che adotto anch'io, se bene fascista io non mi sia mai sentito. Probabilmente sarei stato critico, certo non dissidente, ma molto critico se fossi vissuto allora.
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/11/2011 alle 21:49
@Filippo Valmaggia, la tua è una risposta che trovo corretta ed intellettualmente onesta. Ora posso capire ancor di più perchè il Senatore non metta alla porta quelli come te. Tra le nostre idee, ovviamente, rimane una voragine.
Scritto da vendoliano doc il 9/11/2011 alle 23:04
Per carità, non sono in grado di dare consigli a nessuno, ho anche cannato il commento di @Colombo. Mi scuso con lui e veramente non capisco cosa vuole @Paperoga da me. Se Rossi ha deciso che il blog è un'osteria, va benissimo. Adesso però sta diventando un ambulatorio Asl di andrologi e urologi, tutti che valutano le palle di Valmaggia. E facciamola finita! Tutti i giorni tutti i commenti a tutte le ore. Ma dove saranno tutte queste palle di Valmaggia? Non ha nemmeno il coraggio di scrivere che è nazista. Scrive solo: non sono fascista. Già, grazie, specifica meglio. Scrivi che non sei fascista perchè sei nazista. Dovevamo parlare dell'agonia di un senegalese in galera e finiamo a tastare le palle di Valmaggia? Ma che roba è? Perchè non parliamo delle palle di Rossi e di Bersani? Sono queste che interessano a quelli del Pd oggi.
Scritto da un analista il 10/11/2011 alle 10:14
Senatore, posso farle una domanda? Ma al PD questo Monti piace davvero?
Scritto da Giorgio Piras il 10/11/2011 alle 12:16
Vorrei ritornare al tema proposto da Paolo Rossi. Ieri, verso le ore 16, mi trovavo nel giardino comunale di via Ardizzone a Milano. Attendevo l'ora dell'uscita degli alunni della scuola elementare, nelle vicinanze. Il giardino confina con le linee ferroviarie dello Stato e, in sopraelevata, della Nord. Tra due piloni del viadotto è alloggiata una famiglia, dotata di una piccola tenda e uno scaffalino per le suppellettili, addossato a un pilone. Le masserizie erano stese al sole, nel tentativo di asciugarle. Il riscaldamento – autonomo – era fornito da un focolare a legna e una mamma asciugava al calore della fiamma gli abitini di un bimbo, avvolto in una coperta. La scena era sotto gli occhi di chi avesse voluto vedere, anche dalla frequentata area giochi del giardino. E io che cosa ho fatto? Praticamente nulla: ho scritto qualche lettera.
Scritto da ulderico monti il 10/11/2011 alle 13:22
Caro @Giorgio Piras, onestamente non so dirti con precisione quanto Mario Monti possa piacere al Pd. I pareri che sento da queste parti sono discordanti, ma i più sembrano positivi. Vedremo, a incarico ricevuto, se avrà una maggioranza e, soprattutto, cosa nel concreto ci proporrà. Registro che, anche all' estero, è considerato un uomo preparato e capace. Potrebbe non bastare, ma è già qualcosa. @un analista esprime quel che sente e fa bene. Il blog va un po' dove vuole e questo deve essere considerato. In molti, anche amici di partito, mi rimproverano per questo. Qualcuno propone censure varie, altri l' 'edificazione' di argini ben delineati ed alti per incanalare a dovere il dibattito. I blog, soprattutto quelli più consistenti e importanti del mio, ho imparato a conoscerli e frequentarli in questi ultimi anni. Sarò dunque un po' inesperto, ma credo convintamente che vadano tenuti aperti e liberi. Viceversa uno si fa un bel sito di partito o di corrente che, per la verità, vanno bene, ma sono semplicemente altra cosa. Sulla consistenza della mia zona 'bassoventrale' penso, per fortuna, che l' interesse sia scarso. Per il resto nei post esprimo quasi sempre opinioni precise, a volte condivisibili altre meno, idee che non riguardano solo la politica ma anche altro. Credo che, sulle stesse, la gente un' opinione se la sarà fatta o se la stia facendo. Ovvio che sarebbe fuori luogo, da parte mia, pretendere consenso, auspicarlo questo è invece lecito e possibile. Di sicuro valuto attentamente soprattutto le critiche che servono a migliorami smussando autoreferenzialità ed una certa dose di insana permalosità.
Scritto da paolo rossi il 10/11/2011 alle 14:07
@un analista. Lo scrivo in tutti i miei commenti. Sei l'unicA che non se ne avvede. @vendoliano doc lo ha capito benissimo e infatti ha parlato di voragine fra lui e me.
Scritto da Filippo Valmaggia il 10/11/2011 alle 14:20
Bello il quadretto tratteggiato da @ulderico monti. C'era solo un bambino avvolto in una coperta perché i fratellini più grandi erano a borseggiare nei pressi della stazione sotto l'amorevole sguardo del loro papà. Le famiglie zingare sono molto unite e laboriose. p.s. Via Ardizzone a Milano (città) non esiste. Forse in una frazione limitrofa.
Scritto da Filippo Valmaggia il 10/11/2011 alle 14:55
Mario Monti non è “mari e monti”, non è una definizione generica ma un programma preciso: amministrare un protettorato, che continuerà a chiamarsi italia (con la i minuscola), per conto della Finanza Internazionale. Mario Monti presenta un solido curriculum: presidente europeo della Commissione Trilaterale, membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg, Advisor per Goldman Sachs, uomo di fiducia dell'eurocrazia, liberista. Il collaboratore esterno della BCE e del Fondo Monetario Internazionale, Giorgio Napolitano, si è affrettato a nominarlo senatore a vita, in questo modo non si potrà dire che non sia la politica a prendere le decisioni per il nostro, anzi loro, paese (con la pi minuscola) …
Scritto da Filippo Valmaggia il 10/11/2011 alle 15:17
@Valmaggia, non so perchè dovrei essere una donna. Se ce l'hai con qualcuna, non te la pigliare con me. Caro Paolo dovresti dire all'amico Valmaggia che la mia mail la conosci, è quella solita con la quale scrivo su questi blog da due anni a questa parte. Verificala. Scrivo saltuariamente, molto saltuariamente sul tuo blog, su quello di Alfieri e quello di Adamoli anche con il nome originale. Qui ho scelto il nick perchè percepisco grande disagio e mi spiace per il blog. Buona fortuna.
Scritto da un analista il 10/11/2011 alle 15:32
@un analista. Sei stato chiaro.
Scritto da paolo rossi il 10/11/2011 alle 18:00
@un analista. Pensavo tu fossi una donna perché solo un donna parla di attributi maschili come hai fatto tu. Se non sei una donna, allora cosa sei? Dovresti chiedertelo. Sei un analista, analizzati.
Scritto da Filippo Valmaggia il 10/11/2011 alle 19:11
Il commento di @ulderico monti è intenso e significativo. @Filippo Valmaggia quando ragiona come uno xenofobo della lega perde in efficacia e tutta la sua cultura diventa inutile.
Scritto da Guevara il 11/11/2011 alle 08:08
Scusa @Guevara, ma come pretendi che ragioni uno di estrema destra, anzi di più. Uno di quel genere è razzista per forza di cose, quello è il loro sangue. La cultura in generale non c'entra un fico secco, la "loro" è la diversità-superiorità teorizzata.
Scritto da un sindacalista PD il 11/11/2011 alle 08:30
@Guevara e @sindacalista PD, sul mio commento circa Mario Monti non avete nulla da dire? Questo golpe bianco vi lascia indifferenti? Quello che ha fatto Napolitano è stomachevole ma nessuno sembra rendersene conto.
Scritto da Filippo Valmaggia il 11/11/2011 alle 09:03
@Filippo Valmaggia. Sappiamo chi comanda e condiziona questo mondo. Quale finanza, lobby ecc. Ora occorre razionalità. Ci si vuole opporre al Governo Monti? Va bene, ma allora si sappia, anche per le logiche di cui sopra, che nel giro di poco tempo ci troveremmo nella "melma" a boccheggiare. Saremmo mezzi morti. E non pensare che ci siano leader italiani che possano opporsi a queste logiche. Chi sono: Berlusconi, Bossi, Di Pietro, chi, mi si dica chi. Verrebbero sommersi e noi con loro. Vogliamo fare i salvatori del globo? I combattenti contro i mulini a vento ma puri e dignitosi? Bene. Io ho il mio lavoro e la mia famiglia da tutelare prima di tutto e non ho la voglia di farmi bruciare dal drago contro il quale, con uno stuzzicadente in mano, nulla potrei fare contro. Mi accontento delle mie battagliette locali o sul posto di lavoro, non sono un eroe e combatto dove posso. Vai tu a spegnere il vulcano attivo soffiandoci sopra.
Scritto da un sindacalista PD il 11/11/2011 alle 09:15
Sai, caro @Filippo Valmaggia, le guerre contro le dittature finanziarie ed economiche si fanno quando si hanno le armi. Altrimenti i "poveri" devono scegliere la via della sopravvivenza. Certo non tutti sono degli eroi come Di Pietro. Uno che pensa solo a come posizionarsi. Di lobby, pressioni e caste cosa vuoi che sappia. Lui è un contadino che pensa solo alla sua pancia piena. Se i suoi vicini di fattoria muoiono di fame credi che la cosa lo turbi?
Scritto da Guevara il 11/11/2011 alle 09:49
@Valmaggia - hai poca grinta politica e la compensi con lo sbeffeggio degli altri. Io non sono biologo e nemmeno psicanalista ma analizzo politiche e bilanci. Quello che scrive @Ulderico Monti fa acqua perchè i dati dicono che i rom sono refrattari alla integrazione e al mutamento. Il commento di @Valmaggia è quello più vicino ai dati ma gli ricordo che, sempre gli stessi dati, dicono che Copenaghen è meno sicura di Roma. Come la mettiamo? Tutte queste capitali del nordeuropa sempre incensate.
Scritto da un analista il 11/11/2011 alle 11:00
“Spazza davanti a casa tua e tutta la città sarà pulita” (proverbio arabo). Ognuno faccia la sua parte. Abbiamo il privilegio di essere ospitati sul blog di un senatore della repubblica. I commentatori sono sempre gli stessi ma le persone “timide” che leggono sono migliaia e a loro volta parlano e scrivono con almeno altrettante persone. Quello che scrivete voi, @sindacalista PD e @Guevara (ma soprattutto quello che scrivo io), rimbalza quindi in migliaia e migliaia di teste. Se anche una di queste teste comincerà a ragionare come voi (spero, piuttosto, come me), non avrete perso il vostro tempo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 11/11/2011 alle 11:52
Vero @Filippo Valmaggia, ma intanto la finanza e la poltica avanzano e noi comunque alcune decisioni, e subito, dobbiamo pur assumerle.
Scritto da un vendoliano doc il 11/11/2011 alle 13:42
Concordo con @ sindacalista pd e @ Guevara. Mario Monti non è un taumaturgo, non opererà miracoli. Probabilmente le sue medicine non saranno indolori, ma sono sicuro che non vedremo più pagliacciate e non subiremo la derisione del mondo intero. Se oltre a tosare i soliti noti riuscirà anche a tagliare le unghie alle varie caste di privilegiati sarà comunque un passo avanti. Certo, dover ricorrere ad un “salvatore della Patria” al di fuori della classe politica non è segno di grande salute per una Democrazia. D’altra parte, la casa brucia; qualcuno deve cominciare a usare un estintore.
Scritto da Angelo Eberli il 11/11/2011 alle 14:08
@Filippo Valmaggia, da mesi la ammiro per come combatte la "dieta unilaterale di esempi" già lamentata da Ludwig Wittgenstein. Oggi si svela ed ancora non se ne accorgono. Chapeau!
Scritto da La timida il 11/11/2011 alle 14:20
@un analista. Che gioco sarebbe? Io dovrei tenere Copenaghen e tu Roma? Non mi interessa. Inoltre, "dicono" dice poco.
Scritto da Filippo Valmaggia il 11/11/2011 alle 14:24
I Rom non piacciono a nessuno e sono la disgrazia di tutti i posti che vanno a occupare. Poi da qui a bruciarli ne corre.
Scritto da Franco il 11/11/2011 alle 16:51
@un analista ci spiega che su questo blog non dovremmo continuare a parlare di Valmaggia e cosa fa? Parla solo di Valmaggia. Questo è il blog di Paolo Rossi, non quello di Valmaggia. Dovremmo interloquire con il senatore e lasciare Valmaggia in soporifero soliloquio.
Scritto da Giorgio Piras il 11/11/2011 alle 17:04
Cos’è che non va bene in Monti, è serio, perbene, benvoluto e stimato in Europa e l’hanno chiamato per toglierci dal pantano dove ci ha ficcato il Berlusca. Ditemi un pò voi.
Scritto da Ranuccio il 11/11/2011 alle 18:42
Eppure io lo stile de @La timida l'ho già incrociato da qualche parte, boh, sarà...
Scritto da E.F. il 11/11/2011 alle 21:54
@La timida (a questo punto non più tanto timida). Darstellen, und nicht erklaeren, rappresentare e non spiegare.
Scritto da Filippo Valmaggia il 11/11/2011 alle 22:13
Sono convinto che una democrazia di sana e robusta costituzione risolve le proprie crisi con il ricorso alle urne, se invece le risolve con altre soluzioni significa che la costituzione è mediocre e la patologia è in stato avanzato. Perciò – nella crisi attuale - sono sempre stato propenso alle elezioni politiche. La impraticabilità delle elezioni politiche, sintomo della grave malattia cronica della democrazia italiana, è causata in primo luogo dalla incapacità del centro sinistra di costruire – nella sua opposizione al governo Berlusconi – una alternativa credibile: un leader, un'alleanza, un programma. Preso atto che la democrazia italiana è anomala rispetto alle democrazie europee, la soluzione di un governo “tecnico” pare essere l'unica alternativa praticabile.
Scritto da ulderico monti il 12/11/2011 alle 06:54
Caro @ulderico monti, condivido pienamente, ma, nella fattispecie, c'è un problema evidente e grave: l' attuale situazione economico-finanziaria italiana ed internazionale. Due o tre mesi di campagna elettorale, dura e senza esclusione di colpi (con, nel frattempo, un governo solo formalmente in carica, ma senza reale possibilità di azione) ci metterebbe in ginocchio definitivamente. Questo pericolo, per la verità e tra l' altro, non è ancora del tutto scongiurato. Il percorso di 'emergenza', è dunque obbligato, naturalmente con tutti i rischi conseguenziali che sono più grandi di quanto ci immaginiamo.
Scritto da paolo rossi il 12/11/2011 alle 10:06
Il debito italiano è nelle mani delle banche, delle istituzioni finanziarie e dei fondi, italiani e stranieri, nella percentuale del 94%. Soltanto il 6% del debito nazionale è detenuto dalle famiglie italiane. Chi ha paura dello spread, allora? Perché tutto questo terrorismo? Per salvare le banche, of course (mai come in questo caso andrebbe tradotto in “di corsa”). Mario Monti opererà in questo senso senza rendere conto né a un partito, né agli elettori, né tampoco alla Nazione, cui appartiene solo per l’anagrafe. Il preside bocconiano, gran sacerdote del pensiero unico liberista, non è, tra l’altro, immacolato. La stampa asservita e prosternata non riporta mai lo scandalo che lo vide protagonista nel 1999 e obbligato a dare le dimissioni dalla commissione europea per responsabilità collegiale di frode e nepotismo. Mario Monti, un tecnico che per sua stessa ammissione non previde la crisi epocale del 2007 (bravo?), ha gli stessi vizi dei nostri politici ma i suoi denti sono molto più affilati.
Scritto da Filippo Valmaggia il 12/11/2011 alle 15:01
La filmografia d'oltreoceano è eccezzionale ed enorme. Capii che una parte "tirava" per plagiare l'opinione pubblica con i film di Rambo e i telefilm post Vietnam (apprezzo Magnum P.I.). Il rischio di anestetizzare le sensibilità esisterà sempre se non ci si attrezza.
Scritto da FrancescoG. il 15/11/2011 alle 14:12
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