Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 29/1/2012 alle 12:10

 Pew Research Center è un qualificato centro di ricerche statunitense che studia trend nel globo. In un un suo recente sondaggio fra i giovani di tutto il mondo, la domanda era: "Quanto pensate che il vostro futuro e la vostra realizzazione dipendano da fattori esterni alla vostra volontà". Stati Uniti 30%, Francia 50% ed italia oltre il 70%. Questi alcuni risultati. Un dato, quello italiano, che un po' spiega la nostra situazione, oltre una 'condizione economica', manifestando un sentimento di rinuncia e resa. I nostri ragazzi non hanno alcuna responsabilità, la questione è 'culturale' e parte da una scuola obsoleta da modernizzare, ma soprattutto da una politica vecchia e stantia. C'è bisogno, a questo livello, di un salutare "cortocircuito" per superare vecchi riti e consumate modalità, evitando così il colpevole soffocamento di potenzialità e risorse inespresse. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 27 commenti -
Il sondaggio "americano" è significativo ed anche la sua breve analisi senatore. Il problema però è sempre lo stesso. Cosa fare concretamente dal punto di vista politico per cambiare le cose? Quale politica quindi?, Quali contenuti? E qui si fa tutto... più complicato e difficile. Il difetto a volte di voi politici è che fate anche ottime analisi ma subito dopo, sul da farsi concreto,scende una fitta nebbia.
Scritto da Borghi S. il 29/1/2012 alle 12:38
Condivido il pensiero di Rossi ed anche il commento di @Borghi S. Mi chiedo però cosa potrebbe concretamente cambiare questa politica, soprattutto nel centrosinistra o sinistra che dir si voglia. Non vedo niente da anni.
Scritto da piero ribolzi il 29/1/2012 alle 13:37
La politica del Lingotto ci aveva provato ma l' amico del giaguaro, l' ex sindaco capitolino, ha mollato il colpo al primo buu della vecchia guardia rossa. Sul territorio le cose sono persino peggiori che a Roma. Leader senza personalità politica, replicanti in scala ridotta, non un' idea, non una proposta seria. Solo tante arie fumo, molto fumo. Anche il giovane Alfieri ci ha provato con le sue lodevoli iniziative, ma alla fine la sua è semplicemente una corrente politica vecchio stile, seppure vestita a festa, con alle spalle un uomo esperto come Adamoli. Un gruppo ed una corrente che sta inglobando quei quattro rottamatori varesini rimasti in giro. Sistemati un paio di capetti il problema sarà risolto e gli stessi eroi del cambiamento verranno risucchiati nelle cose di corrente, se non o sono già. Comunque addio alla rottamazione ed alla sua inconsistenza organica.
Scritto da paperoga il 29/1/2012 alle 14:05
Non condivido @paperoga, o meglio, condivido soltanto in parte. E' chiaro che la vecchia guardia ha reagito a Veltroni, ma tutta la vecchia guardia, non solo i 'rossi'. Mi risulta anche qualche ex-democristiano abbia frenato ed ostacolato il Walter. La faccenda è quindi più complessa. Sulle iniziative provinciali non saprei cosa dire. Se il partito u po' dorme non è negativo che qualcuno occupi gli spazi lasciati liberi. Che ci siano interessi anche personali non ho dubbi, ma questa è la politica e da sempre stata così e credo che cambierà poco.
Scritto da mario macchi il 29/1/2012 alle 14:46
Qualche ragione per non avere fiducia obiettivamente c'è anche se la mentalità lassista italiana nasce indubbiamente da una politica che non fa investimenti significativi nella scuola e nell' innovazione. Il male nasce da lì, ne sono certo.
Scritto da claudio colombo il 29/1/2012 alle 15:44
Ha ragione Paperoga, qui bisogna voltare pagina. Ieri sono passato dal Santuccio, che non è un ristorante ma un teatro, e ho visto poco più di quattro gatti alla pomposa discussione sul Nord da rilanciare. Una immagine che vale più di un editoriale.
Scritto da Gianni Bassetto il 29/1/2012 alle 16:46
@Gianni Bassetto non ha tutti i torti anche se oggi inventarsi qualcosa di utile e nuovo non è per niente facile. Come in molti hanno scritto il merito di Alfieri è che ha almeno ha riempito uno spazio anche se io penso, in definitiva, che dopo Veltroni il PD non abbia ragione di esistere perchè si è ridotto ad essere una riedizione dei Diesse. Credo si debba puntare ad altro, soprattutto per chi vuole stare nel riformismo in modo moderno. Un soggetto di sinistra che non si svincola dal suo passato è solo un soggetto conservatore e, per esempio a gente come me e non penso di essere isolato, non interessa minimamente.
Scritto da ex-Margherita il 29/1/2012 alle 17:07
"L' innovatore ha i propri nemici fra i conservatori e ha solo tiepidi difensori fra coloro che sperano di trarre vantaggio dalle nuove leggi". -Niccolò Macchiavelli-
Scritto da sinistradeluso il 29/1/2012 alle 17:28
Mi scuso per qualche refuso ed errore contenuto nel mio precedente commento che ho scritto un po' troppo velocemente dal telefonino.
Scritto da ex-Margherita il 29/1/2012 alle 17:43
L'intervento di @paperoga è povero e superficiale al limite dell' idiozia. Però senatore, lo dico a lei e si ricordi il detto: "Chi tace acconsente".
Scritto da una rottamatrice il 29/1/2012 alle 18:07
Cara @una rottamatrice, non è che posso sempre rispondere a tutti puntualizzando, precisando ecc. ecc. Lo faccio quando mi capita, tutte le volte che mi è possibile. Del resto quello che mi sentivo di scrivere sull' argomento l'ho liberamente fatto con chiarezza diverse volte sul mio blog, qualche volta su quello di altri e proprio l' altro ieri anche su quello di Alessandro Alfieri. Nessun silenzio quindi e, tanto meno, nessuna omertà.
Scritto da paolo rossi il 29/1/2012 alle 18:46
Condivido sul fatto che la mancanza di fiducia in noi stessi uccida. Penso però che il nostro Paese, rispetto per esempio a quelli citati nel sondaggio e cioè Stati Uniti e Francia, offra ai giovani laureati poche, pochissime opportunità mantenendo una struttura pubblica superata sia dagli eventi che dalla storia. Dalle nostre parti tutto è tre volte più difficile e questo dovrebbe essere considerato in una valutazione più ampia. Altrimenti si rischia di cadere nei soliti e facili luoghi comuni sull' Italia e sugli italiani.
Scritto da miriana il 29/1/2012 alle 19:40
Questo è un paese che non è in grado da diverso tempo di provocare una condizione di pari opportunità come invece avviene da altre parti. Ci vuole una sinistra che faccia la sinistra. Con i compromessi abbiamo visto che fine si fa. Non è scritto da nessuna parte che vinceranno sempre gli altri. Alla lunga la gente si fa male a prendere randellate sotto l' ombelico.
Scritto da Guevara il 29/1/2012 alle 21:10
Caro @paperoga, io non liquiderei il fenomeno 'rottamazione' in modo così sbrigativo e superficiale. Quel tipo di dissenso, pur con le sue devianze e con i suoi eccessi, manifesta un disagio profondo e vero con il quale un partito serio deve saper fare i conti. Non faccio il difensore di Alfieri anche perchè non ne ha bisogno. E' chiaro che la sua, dentro il Pd di Varese, è una corrente organizzata e riconosciuta da tutti, ma non vedo dove stia la negatività. Se lui ha la forza di organizzare eventi di qualità come quello di sabato c'è solo da esprimere apprezzamento ed ammirazione.
Scritto da paolo rossi il 30/1/2012 alle 09:16
Non fare finta anche tu di non capire. Non ho criticato Alfieri ho scritto solo che la sua è una corrente come le altre, che questo è legittimo anche se vogliono darsi un' immagine diversa e di apertura che è relativa e parziale. Questo il mio semplice parere. Non mi sembra così grave e nemmeno offensiva come tesi. Passiamo ad altro, ho notato che dopo le nuove regole introdotte è di molto diminuito il numero dei tuoi commentatori. Sei pentito della svolta o sei contento di esserti liberato di tanta fuffa?
Scritto da paperoga il 30/1/2012 alle 10:30
Perché dovremmo avere fiducia nel sistema Italia? L'amministrazione della giustizia, ad esempio, registra cinque milioni e mezzo di processi penali e tremilioniquattrocentomila di processo civili inevasi. Una causa civile soffre in media per nove anni e mezzo. La politica - pletorica e costosa - è incapace di autoriformarsi; non è capace di affrontare le crisi e ricorre da sempre ad "esterni": da Dini a Ciampi, a Monti. La sfiducia nel sistema è ben giustificata.
Scritto da ulderico monti il 30/1/2012 alle 11:15
Caro @paperoga, mi conosci e sai che non è mia abitudine far finta di non capire. Magari non capisco proprio, ma questa è un' altra condizione. Per quanto riguarda il blog effettivamente i commenti diminuiscono, ma attenzione, non è che tutto quello che arrivasse prima, senza mail o con una mail contraffatta, fosse, come hai scritto, "fuffa". Anzi occorre dire che la maggior parte di quei commenti erano assolutamente 'buoni'. Purtroppo la scelta è stata presa per colpa di qualche esagitato che rischiava di compromettere tutto. Ti dirò di più, qualcuno si era allargato a dismisura e talmente che mi avrebbe, prima o poi, costretto ad intraprendere azioni che in tutta sincerità avrei volentieri evitato.
Scritto da paolo rossi il 30/1/2012 alle 12:54
Il nostro è un paese con tanti anziani che vivono il loro presente con una costante nostalgia per il passato e giovani che non vedono il futuro e vivono il loro presente senza avere più prospettive. Una situazione ferma ed agghiacciante. Non penso che questa sia una condizione legata al nostro essere italiani ma alle nostre particolari condizioni politiche. Una politica ferma, burocratica, incapace di rinnovarsi a destra ed a sinistra, in una realtà che è quella degli interessi particolari che prevalgono sistematicamente su quelli più generali, una realtà che è quella delle caste e delle corporazioni. Come e di chi si può avere fiducia?
Scritto da marcello il 30/1/2012 alle 13:47
Mi inserisco nel dibattito sul nuovo "ingresso" al blog. Ma perchè non si può tornare indietro? Caro senatore, fai tu il "filtro", pubblica ciò che ritieni opportuno e non offensivo. Un bacio a tutti
Scritto da Pippo Canaia il 30/1/2012 alle 14:03
Signor @paperoga, certe cose le ha scritte e basta leggerle. Inutile tentare di fare mezze marce indietro. Mi sa che lei è un vecchio democristiano forse un ex socialista.
Scritto da pietro magni il 30/1/2012 alle 14:16
Credo che il mio commento mi attirerà pesanti critiche e poche condivisioni. Riguarda la scuola. Ritengo che la sinistra e i cosiddetti progressisti (tra i quali mi colloco) siano caduti in un tragico errore: scambiare l’accesso all’istruzione per “i capaci e meritevoli” col diritto ad un titolo di studio per tutti. Mi ricordo le arrampicate sui vetri per scrivere una motivazione che giustificasse il rilascio del diploma di terza media ad alunni letteralmente analfabeti e il più delle volte per pura e semplice loro neghittosità. Qualcuno di questi, disponendo di adeguati mezzi economici, iscrivendosi ad un “diplomificio” ha anche conseguito un titolo di scuola media superiore. Qualcuno si è pure “l’aureato”. Credo che questa sia la più grossa mistificazione operata dalla metà degli anni ’60 in poi. Si è fatto credere che un pezzo di carta, comunque conseguito, fosse il lasciapassare per un radioso futuro professionale. Si è fatto finta di non sapere che, oltre alle professioni intellettuali, esistono anche i ‘mestieri’ che si stanno perdendo e che richiedono abilità altrettanto dignitose e indispensabili. Si è allungato il tempo di permanenza sui banchi di scuola pensando ad un corrispondente innalzamento del livello di istruzione. Purtroppo i fatti dimostrano il contrario.
Scritto da Angelo Eberli il 30/1/2012 alle 14:56
@Angelo Eberli, non ci sono quasi mai studenti incapaci ma disagiati e con dei problemi. Quelli ricchi, viziati e lavativi sono una minoranza della minoranza e forse andrebbero anche loro capiti ed aiutati. In un mondo dove la maggioranza degli insegnanti, non parlo di lei ovviamente perchè mi sembra per come ragiona abbondantemente fuori dalla mischia, non è all' altezza della situazione e del loro nobile mestiere, e considerando quegli anni dal punto di vista economico, culturale e sociale, non penso che il sei politico possa essere ricordato e considerato come la pagina educativa peggiore e più negativa. Il tutto necessita di essere contestualizzato considerando quello specifico periodo storico.
Scritto da Guevara il 30/1/2012 alle 15:36
Ho notato che lei è l' unico blogger del PD a non aver dedicato un intervento al grande ex-Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Un caso, una scelta o altro?
Scritto da Guevara il 30/1/2012 alle 17:20
Caro @PIPPO CANAIA, è un' idea, anche se scegliere cosa pubblicare 'a discrezione' è una scelta pericolosa che verrebbe certamente criticata. So che qualcuno lo fa ma l' opzione non è nelle 'mie corde'. Potrei per la verità fregarmene bellamente, ma lo faccio già troppo spesso. Non impedisco a nessuno di scrivere, conserverò il loro anonimato anche sotto tortura, ma vorrei evitare che tre stupidi in croce discreditino il blog. So bene, molto bene, che l' operazione non è stata per la verità così casuale. Mi sono accorto che in quest'ultimo periodo avevano intensificato l'azione minatoria e da qua alle prossime elezioni avremmo assistito di sicuro, in tal senso, ad un crescendo wagneriano. La questione non è la critica al sottoscritto che ci può stare e che, seppure a malincuore, accetto sempre, la questione è mettere in dubbio la mia parola e la mia onestà diffondendo perniciosamente e con finta ingenuità vere e proprie calunnie. Su queste cose non sono disposto a scherzare e soprattutto non sono per niente tollerante, vado fino n fondo.. So bene che qualche 'schifezza' girerà ancora ci sta e fa parte del gioco, limitarne il più possibile è sempre positivo ed utile.
Scritto da paolo rossi il 30/1/2012 alle 17:35
Si @Guevara, non ho scritto un post sul Presidente Oscar Luigi Scalfaro. Mi sono limitato ad esternare una breve considerazione sul blog di Adamoli. Non mi piace, oltre tutto, continuare a sovrapporre gli argomenti fra noi blogger pd. L'uomo era Senatore a vita e ho avuto la possibilità e l' onore di conoscerlo. Una persona schietta ed onesta, un uomo perbene... di destra. Una destra democratica e moderata naturalmente. Come Presidente, in alcuni delicati ed importanti frangenti, mi era anche piaciuto molto e lo avevo apprezzato. Sarei poco rispettoso oltre che un ipocrita, se ora dicessi che mi piaceva come politico. Era un conservatore, un doroteo vecchia scuola, un cattolico un tantino retorico e bacchettone, meglio dire moralista. Nella DC ero per fortuna distante anni luce da quella concezione politica. Con questo riconosco volentieri la sua grande integrità morale ed il ruolo importante interpretato con serietà e rigore. Avercene oggi di personaggi di questo spessore!
Scritto da paolo rossi il 30/1/2012 alle 17:56
Caro Senatore, sono anch’io dell’idea di Pippo Canaia che sarebbe meglio filtrare di volta in volta i post in base al loro contenuto piuttosto che sacrificare magari buone idee solo perchè provenienti dall’anonimato. Se un’idea è buona, vale per sé sessa, indipendentemente dalla credibilità di chi la espone. Se poi come ritieni e come anch’io credo, nel blog si stava verificando un attacco a tuo discredito da parte di cloni, che si sarebbe intensificato in futuro, in vista di probabili ricandidature, beh…basta un po’ di candeggina o scolorina e gli agenti patogeni svaniscono senza che nessuno di noi ne possa venire a conoscenza. Anche perché quello della mail verificabile è un falso problema come ben sa chi ha minima conoscenza di come si possano moltiplicare le personalità in campo virtuale. Per quanto riguarda l’argomento del in questione, credo abbia centrato la causa del nostro progressivo impoverimento economico e culturale. Probabilmente anche la scuola ha subito i contraccolpi della decadenza del nostro Paese, ma non credo sia questo il problema che penalizza i nostri giovani, altrimenti non si spiegherebbero le fughe di tanti nostri cervelli eccellenti all’estero con grandi risultati .La verità è che in questo Paese di caste e privilegi, non esiste mobilità sociale da una classe all’altra, così abbiamo tanti asini ingegneri figli di ingegneri e avvocati somari figli di azzeccagarbugli. Non sia mai si avveri la blasfemia che cantava Pietrangeli in “Contessa” :”Oggi l’operaio vuole il figlio dottore..”Stiano tranquilli lor Signori che con la crisi in corso gli operi i figli riescono appena a farli mangiare altro che laureare!Speriamo davvero che finalmente oggi, come dichiara la ministra Fornero si vogliano mettere i giovani al centro dello sviluppo e del rilancio del Paese premiando in base a meritocrazia e non per “amicizie familiste”.
Scritto da Maria Rossa il 31/1/2012 alle 01:01
La scuola va indubbiamente modernizzata , ma non soltanto in termini di tecniche educative e di nuovi tipi di comunicazione. Vanno riconquistati valori condivisi senza facili scorciatoie. Della politica non si depreca mai abbastanza la fedeltà ai vecchi tipi di inquadramento e di carriera di fronte ad una realtà in vertiginosa evoluzione.
Scritto da Livio Ghiringhelli il 31/1/2012 alle 16:15
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