Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 30/3/2012 alle 13:36

 Un mio carissimo collega napoletano, proprio ieri, mi ha raccontato che, all' ombra del Vesuvio, nel dopoguerra e fino a qualche decennio fa, in diversi bar vigeva la tradizione del 'caffè sospeso'. In quella splendida città, come è noto, il caffè è 'costume'  e 'fatto' di popolo. In pratica avveniva che chi entrava nei pubblici esercizi e ordinava un caffè  a volte, se non spesso, ne pagava un' altro che veniva inserito in una 'fantomatica' lista. Gli indigenti o molte persone in precarietà economica che  successivamente entravano in quei locali chiedevano: "ci sta ù caffè sospeso?". Se la risposta era affermativa questi poveretti potevano anche loro godersi, senza pagare, una tazzina di buon caffè. E' chiaro che la lista si esauriva rapidamente ma 'un caffè sospeso' c'era, comunque, sempre per tutti, anche per la 'magnanimità' di camerieri e gestori. E' una storia ed un' 'immagine' semplice che però mi ha commosso. Un piccolo-grande gesto di solidarietà che, oggi, mi aiuta a far politica. Anche, ma non solo per questo, certi recenti sondaggi pro-Confederazione Elvetica, non mi attirano particolarmente, anzi, mi intristiscono ben oltre la mia simpatia per la Svizzera.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 34 commenti -
Splendido!!! Neanche una virgola da aggiungere.
Scritto da claudio colombo il 30/3/2012 alle 14:01
Abbiamo tanti difetti, ma anche tante qualità che, forse, sono maggioranza. Per questa ragione c'è molto da incazzarsi.
Scritto da marcello il 30/3/2012 alle 14:18
I leghisti nostrani si comportano allo stesso modo, Cosi culturalmente aperti, malleabili, elastici, disponibili e.... solidali. Loro sì che sono un vero esempio ,ma quali napoletani. E pensare che c'è gente di sinistra, o presunta tale, che, avendo importanti ruoli istituzionali, va a legittimarli ufficialmente alla presentazione dei loro libri, che tristezza. Nessuno, naturalmente, dice niente, a partire da questo PD locale da anni agonizzante.
Scritto da una rottamatrice il 30/3/2012 alle 14:31
E' la storia del nostro paese, pieno di difetti, limiti ma capace anche di slanci di grande generosità. Ha ragione senatore, forse su questo sentimento e su questo terreno anche la politica può ancora costruire qualcosa.
Scritto da piero ribolzi il 30/3/2012 alle 15:09
Triste ma ancor più ridicoli alcuni giochetti per apparire in home page di varesenews. E' il mio mestiere e certe cose non mi sfuggono, Naturalmente non mi riferisco a te, caro e "troppo corretto" Paolo, ma ad altri. Mi chiedo solo: ne vale la pena? Serve a qualcosa?
Scritto da paperoga il 30/3/2012 alle 15:25
Caro @paperoga, non ho idea. O ti spieghi meglio o proprio non capisco cosa vuoi dire.
Scritto da paolo rossi il 30/3/2012 alle 15:52
Sono uno che costantemente segue il blog e ho capito molto bene cosa vuol dire @paperoga. Detto questo, perchè certi giochetti sono solo ridicoli, per stare invece nel significato del suo blog dico solo che il nostro è, da Palermo a Bolzano, un popolo straordinario. Il dramma vero è non rendersene conto.
Scritto da pietro magni il 30/3/2012 alle 16:11
Bellissimo.
Scritto da Sergio il 30/3/2012 alle 16:14
Bella questa "storiella" che non conoscevo. Questo è avvenuto o avviene nel nostro splendido sud , ma questa in realtà è l' Italia. Sfruttare queste caratteristiche farebbe davvero il bene del paese. Fino ad ora, in fondo, non ci è riuscito nessuno.
Scritto da Federica Campi il 30/3/2012 alle 17:21
"Vedi Napoli e poi muori."
Scritto da sinistradeluso il 30/3/2012 alle 17:27
Ma quale Svizzera, per l'amore del signore. il nostro è semplicemente un paese fantastico e meraviglioso che non è in grado di sfruttare le sue enormi potenzialità. La colpa di questa incapacità di non utilizzare questi "tesori" è della politica, di questa politica che non vuole cambiare. Grazie in ogni caso caro Rossi perchè il post di oggi è significativo e ....bellissimo.
Scritto da Borghi S. il 30/3/2012 alle 17:54
Non ero a conoscenza di questa cosa ma trovo che sia una piccola-grande storia che ha un suo significato profondo e che dovrebbe insegnare molte cose. @paperoga, anch'io non ho capito cosa volevi dire.
Scritto da ex-Margherita il 30/3/2012 alle 18:03
Questo post vale molto di più di tanta politica. Peccato che se ne accorgeranno in pochi.
Scritto da miriana il 30/3/2012 alle 18:31
Quando sento di vicende di questo genere, nonostante il mio essere lombardo di costumi ed accento, sono strafelice delle origini partenopee dei miei genitori.
Scritto da Guevara il 30/3/2012 alle 18:44
E proprio vero, certa solidarietà c'è soprattutto fra le gente più semplice e modesta ma in pochi sembrano accorgersene.
Scritto da Antonio il 30/3/2012 alle 19:38
Caro @Antonio, non è vero, se ne accorgono in molti, molti di più di quanto tu non ti possa immaginare.
Scritto da mario macchi il 30/3/2012 alle 20:19
Queste sono le parole di un Italia che ci piace e che amiamo profondamente al di là di latitudini che limitano e delimitano, ed altre -vaccate- del genere.
Scritto da Giorgio Riva il 30/3/2012 alle 20:29
Troppo bello per non intervenire.
Scritto da un anziano il 30/3/2012 alle 20:48
Questi sprazzi di significativa piccola, ma non troppo, solidarietà, sono patrimonio prezioso di questo nostro paese.
Scritto da Giorgio Riva il 30/3/2012 alle 21:16
Dai, vieni che ci prendiamo insieme qualcosa al bar. Offro io, cosa prendi? Grazie, quello che prendi tu per me va bene. Dai, offro io, dimmi quello che vuoi prendere. Ti ripeto, per me va bene quello che prendi tu. Ma dai, offro io, cosa preferisci? Credimi, mi piace farti compagnia, prendo volentieri quello che prendi tu. E allora non insisto; cameriere, due caffè. Va bene, due caffè pure a me.
Scritto da Giovanni Cogliati il 30/3/2012 alle 21:47
Ce lo diciamo spesso, siamo pieni di potenzialità, capaci di solidarizzare tra noi, di aiutarci concretamente l' un con l' altro ma, al momento fatidico, ci manca lo scatto ed il guizzo giusto. Un vero peccato. Quella del caffè sospeso è una bella storia, un fatto che oggi, così mi ha detto mia nonna partenopea doc, purtroppo non si verifica più nemmeno nella generosa Napoli. Una città da tempo ridotta come è ridotta da una politica inefficiente in buona parte sostituita da una camorra che gestisce ogni cosa.
Scritto da una rottamatrice il 31/3/2012 alle 09:33
Mi permetto di dissentire nel senso che non vi è dubbio sulla bontà del simpatico gesto raccontato dal Senatore Rossi, ma il problema è che ci vuole altro. Un popolo non può tirare fuori certe idee semplicemente per "tirare a campare" ma per crescere, svilupparsi, migliorare in prospettiva le proprie condizioni economiche e sociali. Una cosa questa che, con tutto il rispetto, napoletani ed italiani non sanno fare. Non lo dico tanto per dire, salvo rare eccezioni, è la storia che parla chiaro. P.S.: non ho mai votato Lega e mai la voterò.
Scritto da Adriano il 31/3/2012 alle 09:58
@Adriano, senza offesa, ma va che la Storia dice qualcosa di diverso da quello che pensi tu. Un veloce "ripassino" potrebbe aiutarti.
Scritto da paperoga il 31/3/2012 alle 10:27
Caro Paolo , conosci il mio lavoro e sai bene quanto io sia a contatto con la gente . La provenienza geografica dei miei interlocutori è assolutamente variegata , posso dire che non esiste un modello "padano" o uno "meridionale" . Esistono brave persone generose e persone che calpestano la dignità altrui per pochi euro . Chi vive di stereotipi e luoghi comuni va poco lontano , giudichiamo solo quello che oggettivamente possiamo verificare senza farci trascinare in giudizi affrettati .
Scritto da Luca Fava il 31/3/2012 alle 10:41
Non so che lavoro faccia il sig. @Luca Fava ma quello che dice mi sembra, in assoluto, un ragionamento reale, concreto e da condividere in toto. Sostanzialmente si chiama "buon senso" quello che oggi manca nella nostra vita politica, ma anche in buona parte della nostra vita di tutti i giorni.
Scritto da Borghi S. il 31/3/2012 alle 11:16
Caro @Luca Fava, per quanto mi riguarda non esprimo giudizi affrettati. Dire che certo sud sia conciato come è conciato anche per colpa degli stessi meridionali, non è come "bestemmiare in Chiesa" e non è nemmeno essere razzisti. Da quelle parti la politica ha commesso danni irreparabili ed è sul banco degli imputati, ma la cultura locale dell' arrangiarsi sempre anche quando non ce ne è bisogno, la totale mancanza di senso civico e dello Stato, rappresentano elementi forti da tempo entrati nella cultura di quella gente. Scardinare questa logica è difficile. Ho 56 anni,ho girato per lavoro e per anni il nostro sud e faccio fatica a pensarla diversamente. Anch'io ho conosciuto tanti meridionali eccezionali, e con questo termine dico tutto, come anche tanti settentrionali disonesti, ma questo non cambia il ragionamento generale che bisogna fare per forza. Per guarire la malattia bisogna che la diagnosi sia la più possibile precisa anche se dura e dolorosa. Altrimenti non se ne esce, nemmeno fra 100 anni.
Scritto da Adriano il 31/3/2012 alle 11:23
Leggendo oggi una precisazione di Adamoli sul suo blog ho capito cosa è realmente avvenuto ieri tra i blog di varesepolitica. Avevo fatto qui un poco di ironia anche senza citare nessuno. Pertanto, se ho offeso qualcuno, me ne scuso. Sono stato stupidamente malizioso, ma avevo torto.
Scritto da paperoga il 31/3/2012 alle 11:55
Caro @paperoga, credimi, sarò tonta, ma non ci ho capito niente. L' unica cosa chiara è che non doveva essere una questione così importante.
Scritto da una rottamatrice il 31/3/2012 alle 12:03
@adriano trovo il tuo commento schietto e per nulla ipocrita e buonista . Io ho votato anche Lega e ne condivido alcuni aspetti legati al rispetto delle tradizioni locali e alla rivalutazione delle nostre radici . Ogni popolo si porta il fardello dei propri difetti storici e dei fenomeni sociali positivi o negativi che siano . Il rispetto dei localismi non è razzismo , la demagogia è furbizia "politica".
Scritto da Luca Fava il 31/3/2012 alle 12:23
Caro @Luca Fava, come ho scritto sul bel blog del senatore non ho mai votato Lega ma rispetto molto le tue idee oneste e pulite. Un piacere conversare con uno che magari non la pensa come me (sono un ex-compagno) ma che è serio ed intelligente. In questo paese c'è infatti bisogno di confronto e dialogo oltre le "vecchie" differenze che possono rimanere e che hanno tutta la loro legittimità, ma che occorre anche provare a superare. Grazie tante.
Scritto da Adriano il 31/3/2012 alle 13:20
Tutto sommato avevo ragione.
Scritto da miriana il 31/3/2012 alle 17:56
La verità è che di "sospeso" in questo paese c'è il lavoro sicuro. Non basta un lavoro precario, quando c'è, che a molti non consente di programmare un futuro per se stessi e per i propri figli. Una situazione angosciante che questo governo non è impegnato a risolvere con la giusta determinazione. Quando c'è crisi sono sempre i più deboli a soffrirne maggiormente. Una politica seria ha il dovere di compensare, di provocare maggiore giustizia sociale. Tanto le mie sono parole al vento.
Scritto da Antonio il 1/4/2012 alle 09:02
No sono le tue, caro @Antonio, parole al vento. La situazione è difficile e Monti non ha la bacchetta magica, ma averci tirato fuori, almeno spero, da una situazione tragica non è cosa da poco. Se non vogliamo riconoscerlo facciamo pure ma certa oggettività merita di essere riconosciuta. Non basta? Ne sono convinto, ma stiamo tentando di uscire dalla melma nella quale il precedente governo ci ha infilati con il suo totale immobilismo.
Scritto da Borghi S. il 1/4/2012 alle 09:46
Ho scritto "no sono le tue..." al posto di "non sono le tue...". Mi scuso, soprattutto con @Antonio.
Scritto da Borghi S. il 1/4/2012 alle 17:13
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