Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 1/6/2012 alle 13:39

 Vorrei dirlo subito con chiarezza. Non condivido l' idea del segretario Pd di dare l' assenso ad una lista civica di centrosinistra da affiancare al partito alle prossime elezioni politiche. Una cosa, infatti, è non impedire che ciò, eventualmente, in modo sponaneo e libero avvenga, altra è la sua diretta sponsorizzazione. L' idea, di matrice vagamente 'leninista' , di tentare un controllo della società o di parte del corpo elettorale, è antistorica oltre che improponibile. Indebolirebbe il Partito Democratico che rischierebbe di perdere quella necessaria condizione di 'partito aperto', finendo fatalmente per dare spazio al suo interno soprattutto alla 'nomenclatura', all' 'apparato', in altre parole al 'vecchiume'. Perchè, non tanto un iscritto (e forse anche qualcuno di questi) ma un simpatizzante del centrosinistra a quel punto dovrebbe votare Pd? Il rischio è l' indebolimento della politica nel suo complesso e la fine del nostro progetto politico. Il Pd va rinnovato, non liquidato. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 45 commenti -
Piena condivisione del post senatore. Un tentativo che forse Bersani mette in campo per rafforzare la sua leadership da candidato Premier del centrosinistra, ma iniziativa che sfiancherebbe in maniera pesantissima il PD. Oltre tutto questo partito dovrebbe fare la sua politica con coraggio e, come sostiene lei, in maniera aperta. Tentare di controllare uno spazio dove non si riesce ad arrivare è, mi scuso per il termine forte, patetico. Se, infine, questo è il modo per contrastare l' avanzata grillina siamo a posto e purtroppo significa che ha ragione il comico genovese quando dice che Bersani è bollito.
Scritto da Borghi S. il 1/6/2012 alle 13:49
In fondo, ma molto in fondo, mi spiace dirlo: non sapete più che pesci pigliare. Una farsa, in un caso del genere il pd farebbe la fine prevista da quel mago Otelma che è il senatore. P.S.: Con tutto il rispetto Paolo Rossi, dentro lì rimani il migliore.
Scritto da Guevara il 1/6/2012 alle 13:53
Sarò sincera senatore anche se il mio parere vale quel che vale perchè non capisco molto di politica, nonostante cerchi sempre di informarmi. Ho letto questa notizia ieri sul giornale e subito mi sono detta che era una buona trovata ed una scelta condivisibile. Vale quello che ho scritto due righe più sù perchè, dopo aver letto questo suo intervento, ho quasi cambiato idea o quanto meno non sono più sicura di quel pensiero.
Scritto da miriana il 1/6/2012 alle 14:31
Il movimentismo che si chiede al Partito democratico non è una roba di questo genere, una proposta che delegittimizza lo stesso partito e lo indebolisce.
Scritto da claudio colombo il 1/6/2012 alle 14:48
E' l'eterno riproporsi degli apparati, che per vecchia consuetudine vorrebbero condizionare alla conservazione del potere non solo il dialogo all'interno, ma anche imbrigliare e controllare all'esterno ciò che per sua natura dovrebbe essere libero e spontaneo.
Scritto da Livio Ghiringhelli il 1/6/2012 alle 14:57
Sa bene quanto la stimi senatore ma insomma scomodare il leninismo per criticare una semplice proposta politica, nemmeno così oscena, mi sembra eccessivo.
Scritto da mario macchi il 1/6/2012 alle 15:05
In questo momento non so se sia peggio l' Italia del calcio, l' Italia della politica o l' Italia del Vaticano (perchè da quelle parti c'è molta, molta Italia). La proposta di Bersani. che spero sia solo una boutade, è conseguenza diretta di grande confusione culturale, sociale e politica.
Scritto da sinistradeluso il 1/6/2012 alle 15:49
Condivido. Dalle mie parti il PD è visto meglio di qualche tempo fa. Stanno emergendo persone che danno affidabilità, si trattano temi concreti e si ragiona sul futuro. Se i vertici nazionali cambiano rotta, noi perdiamo credibilità. Il mantra della "società civile" non mi piace. Non so definirne il significato. E' marketing, comodo per qualcuno. Se ci si adegua, si fa un errore. Le onde si affrontano, lasciarsi trasportare fa avvicinare agli scogli. Mi oppongo alla lista civica nazionale.
Scritto da FrancescoG. il 1/6/2012 alle 16:07
Non accentuerei i contenuti della proposta di Pierluigi Bersani, nel senso che mi auguro rimanga tale, una proposta buttata lì con un po' di fretta. Venisse concretizzata sarebbe la fine del PD. Qualcuno dice che tanto questa lista si farà comunque, sponsorizzarla tatticamente può essere una buona mossa. Forse vent'anni fa, oggi, decreterebbe una morte sicura e aprirebbe addirittura chance ad un centrodestra ridotto ai minimi termini ed in evidente crisi di identità. Resuscitarli sarebbe un delitto.
Scritto da pietro magni il 1/6/2012 alle 16:42
Tutta la politica mi sembra in stato confusionale e la sinistra non fa eccezione. A volte questi grandi leader nazionali vengono considerati delle magnifiche ed nsostituibili teste pensanti. Figuriamoci, la società civile ha energie e persone migliori ma non vengono mai valorizzate, ci mancherebbe altro, bisogna mantenere il proprio potere, e intanto la situazione precipita...
Scritto da Federica Campi il 1/6/2012 alle 17:19
Con gente di "apparato" e burocrati non potete fare molta strada. Manca fantasia, sensibilità e il coraggio di cambiare. Appoggiare una lista civica nazionale con a capo Saviano vi sembra una bella trovata elettorale???? Perderete anche quei quattro voti moderati che vi ritrovate. Siete pazzi, votati all' opposizione perenne, ma da un pezzo questo non è più un mio problema.
Scritto da ex-Margherita il 1/6/2012 alle 17:25
Mi sembra una proposta deludente. Nulla in particolare contro Saviano che rispetto molto anche se questa sua tristezza televisiva pesante e continua mi deprime moltissimo. Ma al di là del bravo e giovane scrittore campano, se Bersani ha deciso di appaltare il centrosinistra ad una lista civica significa che il Partito Democratico è morto e defunto o si avvia ad esserlo. Per quanto mi riguarda sono già orientato verso altro e quest' ultima trovata è solo una conferma che ci si deve rivolgere da altre parti.
Scritto da Giorgio Riva il 1/6/2012 alle 18:02
Il PD è un partito alquanto strano. Scarsa capacità di rinnovamento e poi, all' improvviso, delega ad altri per contrastare il Movimento 5 Stelle ed il suo possibile pieno di voti. Se questo è il modo intelligente e coerente di essere attori politici ditemi voi, io non ho più parole. Di certo il mio voto non c'è e non ci sarà, a meno che non serva al senatore ma questo sarebbe un gesto di stima personale che con la politica non avrebbe nulla a che fare.
Scritto da piero ribolzi il 1/6/2012 alle 18:32
Non ho informazioni dirette e complete circa la posizione di Bersani rispetto all’ipotesi di liste civiche nazionali non avendo letto niente in tal senso ( evidentemente per mia pigrizia): sono fermo al “né favorire, né boicottare” attribuitogli ultimamente anche dal giornalista R. F. Calvo su Europaquotidiano.it. Nello stesso articolo si enfatizza invece la possibilità che Bersani - anzicchè farsi mettere alle corde, in Direzione nazionale, da Civati e Renzi- stia pensando seriamente a “ primarie “ , suppongo “di coalizione “, visto che il sostantivo è seguito dagli aggettivi “libere”, “aperte”ecc... Messa così mi è sembra una sfida più che un’apertura e sarebbe preoccupante. A meno che Bersani non pensi a “primarie di coalizione” precedute da “primarie di partito” serie, giocate sui programmi, pensate per far emergere, e offrire al paese, tutte le potenzialità di un partito che può contare su una generazione di quarantenni con esperienze amministrative, politiche e tecniche, maturate in Italia o in Europa, con le carte in regola per interpretare al meglio la richiesta di cambiamento che viene dal paese. In questo scenario, un’eventuale Lista Civica Nazionale (il nome mi sembra già una contraddizione in termini, ma con quel che si vede in giro non c’è di che meravigliarsi ) che nascesse in piena autonomia, senza essere “né favorita né avversata” dal PD, si collocasse nell’ambito del centrosinistra e partecipasse a primarie di coalizione col PD, Sel, IdV ed eventuali altri, non sarebbe altro che una “lista di moderati” come altre che già popolano quest’area. Niente di nuovo né di preoccupante, e forse ne stiamo sopravvalutando la portata elettorale, visto che il Centro risulta popolato di sigle , più che di elettori.
Scritto da giovanniderosa il 1/6/2012 alle 19:19
Si fa fatica a comprendere un' apertura bislacca che avrà l' unica funzione di far perdere voti al pd. Non si creda che una lista del genere possa fare da diga ai vari grillismi annessi e connessi. Questa gente che ai vertici della politica nazionale pontifica da anni commettendo errori su errori, è soltanto autoreferenziale e va mandata in pensione. Facciano in fretta a capirlo, poi quando arriverà lo tsunami non si finga sconcerto e sorpresa.
Scritto da paperoga il 1/6/2012 alle 19:28
Invece il termine "leninista" è quello che ci vuole anche se il suo riferimento va doverosamente considerato in modo sfumato come ha fatto il senator'e. C'è ancora l' idea di una società che va plasmata e non capita, un' idea malsana.
Scritto da una rottamatrice il 1/6/2012 alle 20:05
E' vero, si deve rinnovare e non rottamare alla cieca presi da un deprecabile ed irrazionale furore.
Scritto da Marcello il 1/6/2012 alle 20:24
L' apprezzo sempre senatore perchè lei è uno che dice direttamente e con chiarezza quel che pensa. Stavolta non sono della sua opinione. Bersani fa quello che può e non sa più cosa inventarsi per uscire dall' angolo. Un tantino di generosità di giudizio nei suoi confronti non appare fuori luogo.
Scritto da Adriano il 1/6/2012 alle 21:11
Non so dire se questo è un espediente che funzionerà. A naso penso come molti tra quelli che qui si sono espressi oltre che lo stesso senatore Rossi. Se fai una lista civica collocata nel centrosinistra quale è la ragione per cui un elettore di quell' area dovrebbe votare per il PD che finirebbe per essere la solita più o meno rigida lista di partito? Mi sembra una rinuncia del PD ad esserci i piene forze ed il fatto che magari una lista del genere si farà in ogni caso, non mi pare possa giustificare l' idea di controllo, o di argine a Grillo, o tutte e due le cose, di Bersani
Scritto da Luca Broggini il 2/6/2012 alle 08:06
Siete nati solo da qualche anno e già parlate di rinnovamento del partito. Andiamo bene!!
Scritto da Antonio il 2/6/2012 alle 08:22
E' l' eterno il problema. il PD non può tenere al suo interno due anime antitetiche. Dopo Veltroni quel progetto o quel tentativo, lo si definisca come si crede, è fallito.
Scritto da Sergio il 2/6/2012 alle 09:58
Scusi l'incursione in un post che inerisce ad altro, senatore, ma le pare giusto che due vecchiotti ottuagenari, per (ri)affermare il loro Potere, abbiano fatto spendere al nostro povero Stato (anzi, Stato povero) sei miliardi di euro? Faccio il sarto e so far di conto, con quella "moneta" si ricostruivano le province sconnesse dell'Emilia e forse restava qualcosa per le pensionate. Quelle vere, non le mogli di Napolitano, Monti e Amato. Sono un demagogo? Sono un demagogo. Sono ignorante? Sono ignorante. Sono uno stronzo? Sono uno stronzo. Ma se non mi fossi mai sposato e non avessi avuto Davide a quest’ora sarei a Hkvar, con una croata di qua e una montenegrina di là e poi giù con le epirote a ripercorrere i fasti alessandrini. Morire ubriachi dopo una festa lunga dodici anni è una gran bella morte, caro senatore, altro che asole!
Scritto da Claudio Ennam il 2/6/2012 alle 12:49
Scusi l'incursione in un post che inerisce ad altro, senatore, ma le pare giusto che due vecchiotti ottuagenari, per (ri)affermare il loro Potere, abbiano fatto spendere al nostro povero Stato (anzi, Stato povero) sei miliardi di euro? Faccio il sarto e so far di conto, con quella "moneta" si ricostruivano le province sconnesse dell'Emilia e forse restava qualcosa per le pensionate. Quelle vere, non le mogli di Napolitano, Monti e Amato. Sono un demagogo? Sono un demagogo. Sono ignorante? Sono ignorante. Sono uno stronzo? Sono uno stronzo. Ma se non mi fossi mai sposato e non avessi avuto Davide a quest’ora sarei a Hkvar, con una croata di qua e una montenegrina di là e poi giù con le epirote a ripercorrere i fasti alessandrini. Morire ubriachi dopo una festa lunga dodici anni è una gran bella morte, caro senatore, altro che asole!
Scritto da Claudio Ennam il 2/6/2012 alle 12:49
Presso altri lidi @Claudio Ennam è un po' bistrattato. A me invece piace per l' aggressività originale e caustica, perchè è dissacrante, perchè sta fuori dal protocollo, perchè mi è simpatico e basta. Ho anche letto che il senatore è stato criticato, seppur non direttamente ma attraverso allusioni tipicamente democristiane, da qualche commentatore, sempre dell' altra rete, per la sua presunta tolleranza nei confronti del nostro sarto. Non sanno più dove attaccarsi o forse lo sanno ma il loro appiglio è minuscolo.
Scritto da paperoga il 2/6/2012 alle 17:31
Ricambio. Anche a me piace Paperoga, veste bene: maglione accollato anche in piena estate e via andare che alla moda ormai ci guardano solo Briatore e Montezemolo. A proposito di quest'ultimo, un mio cliente, uno importante, uno che sta nelle segrete cose, mi ha detto che quando Luca-Luca era in Fiat dirigeva il traffico delle udienze. Chiunque volesse incontrare l’Avvocato e vedere l’orologio sopra il polsino, doveva pagare fior di milioni di lire. Fiorin, fiorello l’amore è bello vicino a te, cantava Montezemolo a Re Gianni, e Gianni rideva, tirava di coca e rideva. Un bel mondo quello della grande industria italiana di allora: privatizzare i profitti e socializzare le perdite. Lo si sa, son tutti finocchi con il culo degli altri.
Scritto da Claudio Ennam il 2/6/2012 alle 20:57
Condivido pienamente @paperoga su @Claudio Ennam e viceversa.
Scritto da paolo rossi il 2/6/2012 alle 21:49
Comunque sia, adoro la sua onestà intellettuale. Il resto non mi interessa granchè.
Scritto da anonimomanontroppo il 3/6/2012 alle 17:15
Non sono una persona polemica, ma mi chiedo questo @Claudio Ennam cosa vuole? Che intenzioni ha? Non gliene va bene una che sia una, è sempre polemico ed insulta il mondo intero. Lo trovo un personaggio originale. E' chiaro che è uno che usa uno pseudonimo, uno che ha costruito ed inventato intorno a sè una storia anche simpatica ma fittizia. Però mi chiedo: un po' di positività mai? Sta male? E' stato sconsigliato di desistere dallo spargimento di veleno, da un medico?
Scritto da pietro magni il 4/6/2012 alle 09:57
Posizione netta, chiara e pulita. La definirei -senza fronzoli-. Condivido.
Scritto da sinistradeluso il 4/6/2012 alle 14:42
Non condivido tutto, anzi partiamo meglio. Condivido poco delle tesi e dei pensieri di @Claudio Ennam ma mi piace la sua scrittura graffiante e sincopata e poi è un uomo spiritoso, uno spirito intelligente ed arguto, profondo, essenziale, spesso sfacciato, irriverente. Intorno tutti a prendersi sul serio, sia chiaro, io per primo, tutti rigidi come stoccafissi, tutti formali, tutti imitazione di fantoccioni. Che palle. Meno male che c'è in giro chi butta a destra e a manca, qualche sana palata d'ironia. Unico neo: forse Claudio Ennam non esiste, ma da qualche parte c'è un cervello fantasioso che l' ha partorito. Mi basta così.
Scritto da paolo rossi il 4/6/2012 alle 18:01
Signor Magni, lei mi è simpatico. E’ diretto, niente fronzoli. Io esisto. Sono vero e il mio nome e cognome sono autentici. Perché non viene a trovarmi? Ho anche un negozione in Via Meravigli, a Milano. Là è la mia base. Non c’è insegna, tanto sono presente da 40 anni e più, mi conoscono tutti. Se mi viene a trovare le regalo dei fazzoletti con le sue cifre ricamate: “p m”. Come saprà, per scaramanzia, quando si ricevono dei fazzoletti, che, per chi ci crede, potrebbero portare lacrime, si dà qualche soldino in cambio, poca cosa. Io l’aspetto con i fazzoletti cifrati, lei mi porta 150,00 € e siamo entrambi soddisfatti.
Scritto da Claudio Ennam il 4/6/2012 alle 18:07
Mi piace molto il signor @Claudio Ennam e condivido il giudizio su di lui espresso dal senatore Rossi. Devo dire che il nostro sarto è rimbrottato, anche in modo pesante, da molti frequentatori il salotto di Adamoli e anche il padrone di casa, di conseguenza, non è mai troppo tenero con lui. Forse non sanno coglierne ironia e dissacrazione, probabile facciano colazione alla mattina con brioche ed amido. Senza offesa per nessuno.
Scritto da una rottamatrice il 5/6/2012 alle 13:57
Simpatica la rottamatrice, non invito anche lei nel mio negozione perché mia moglie è gelosa. Di cosa non saprei: sono un rottame, una specie di tricheco dell’isola di Baffin ma più molle e meno aggressivo. Sul blog di Adamoli scrivo volentieri. E’ come partecipare a una seduta spiritica. Sono tutti morti ma non lo sanno e si comportano normalmente, come se fossero ancora vivi. Io non voglio disilluderli e li tratto come se fossero di carne, nervi e sangue. E’ divertente, non ci rinuncerei a quelle sedute. Mi connetto, vicino ho un tavolino rotondo con le lettere dell’alfabeto incise e un piattino che scorre su di esse a formare parole, frasi, commenti. Inizio: Adamoli, se ci sei, batti un colpo. Di solito batte, anzi, quasi sempre batte, al punto che ho pensato: che sia un battone?
Scritto da Claudio Ennam il 5/6/2012 alle 15:47
Se fosse così brutto e ripugnante come dice, signor @Claudio Ennam, credo che la sua signora non sarebbe affatto gelosa. Probabilmente Lei ci sta raccontando una mezza frottola, ma va bene così. Le sue bugie sono bellissime. Fa bene a scrivere dove e come vuole, ho voluto solo sottolineare, con una buona dose di cattiveria che riconosco impudemente, che spesso il giudizio su di lei espresso dal signor Adamoli è un tantino condizionato dalle critiche pesanti e bigotte che lei riceve. Così sono gli ex democristiani, anche il senatore lo è, ma lui mi sembra meno monotematico, meno prevedibile e in particolare più libero, soprattutto considerando il suo ruolo istituzionale che ne consiglierebbe maggiore prudenza. Rossi il faccione ce lo mette quasi sempre (faccione sì, ma rimane un bell' uomo). A volte ci vuole anche coraggio per scrivere certe cose! Va beh, il mio è un giudizio che non conta niente e che, ripeto, non vuole essere irrispettoso, Adamoli rimane un politico di grande qualità e livello. Può essere anche più facile spararle quando si utilizza un nickname. Scrivo quel che penso e mi piacciono le persone che fanno altrettanto anche se capita di non condividere nulla.
Scritto da una rottamatrice il 5/6/2012 alle 17:06
Antipatico fare dei paragoni cara @una rottamatrice anche se ci può stare. Quello di Adamoli è un blog soprattutto politico quello del senatore, apparentemente più leggero e variegato, lo è altrettanto ma semplicemente "diverso". Buonissimi anche i blog di Tosi ed Alfieri con tagli altrettanto differenti. Poi ognuno legge e scrive dove si sente. Dovremmo invece ringraziare il PD varesino che offre una gamma di modi essere "politici" variegata ed aperta.
Scritto da Adriano il 5/6/2012 alle 18:00
@Adriano ha perfettamente ragione. Questo PD, in mezzo a mille guai, sa mantenere un minimo di positiva dialettica interna. Di questi tempi bui non mi pare poco.
Scritto da claudio colombo il 5/6/2012 alle 20:57
I blog del PD hanno dato la possibilità a molti di esprimersi liberamente intorno alla politica e al partito democratico. Mi sembra un risultato molto positivo. Condivido quello che tanti sostengono e cioè che una persona può leggere tutto quel che ritiene, ma dopo scrive dove preferisce. Il blog del senatore Rossi mi piace per la varietà degli argomenti, la profondità di contenuto con la capacità di mantenere sempre una dimensione popolare. Un posto accessibile a tutti: eruditi della politica e persone semplici come il sottoscritto. Non ho la stessa provenineza politica di Rossi e sono semplicemente un simpatizzante del PD, ma questo mi sembra irrilevante. Qualsiasi paragone, che devo dire varie volte è stato fatto da altre parti cercando di mettere il senatore in cattiva luce, è improprio se non antipatico. Non ne vedo la ragione e nemmeno l'utilità. Il PD della provincia di Varese sta facendo, secondo me, molto bene a livello di comunicazione. Mi sembra un segnale confortante.
Scritto da mario macchi il 6/6/2012 alle 07:56
L'ho scritto più volte, ma mi ripeto volentieri. Questo è un blog fresco, aperto e non è condotto in politichese. Penso sia, di questi tempi, un raro pregio. Unico appunto: i post non sono un po' diradati. Immagino per gli impegni del senatore anche se farebbe piacere a tutti, una frequenza più intensa. Ma ovviamente sto parlando solo di un piccolo neo.
Scritto da miriana il 6/6/2012 alle 14:14
Sono partigiano e quindi niente complimenti a Paolo, non ne ha per la verità bisogno. Ho notato che i quattro dell' "Avemaria", con caratteristiche diverse, gestiscono blog-PD molto interessanti. Pochi, pochissimi iscritti però intervengono (a parte quello di Giuseppe ma anche il suo, in fondo, non è gettonatissimo da dirigenti e militanti democratici, a parte i soliti noti che si contano in una mano). Questo dato mi sorprende molto, anche se rimane positiva l' adesione definiamola esterna.
Scritto da paperoga il 6/6/2012 alle 14:42
Cara @miriana hai perfettamente ragione. Diciamo che sto vivendo un periodo un po' 'complicato'. Inoltre credo sia giusto 'esaurire' i commenti e non 'rafficare' voracemente i post uno dietro l'altro. Mi piace lasciarli decantare, come il vino buono. Poi, oltre la presunzione, mi rendo conto che un vino come il lambrusco non va, appunto, fatto decantare ma bevuto subito. Questa, si sa, non è un enoteca ma un' osteria (spero per lo meno dignitosa) che serve quello che ha in cantina. Comunque cercherò di provvedere, intanto mi scuso.
Scritto da paolo rossi il 7/6/2012 alle 07:54
@ Paolo Rossi. Comincio a capire ancor meno di quanto capisco di solito. Domande,per cercare di comprendere. 1) Il Governo fa fatica. Il Parlamento sta dando una mano a fare qualche riforma o, visto che non è cambiato, non riesce a dare contributi? 2) Le nomine delle autorità: non si sta tirando un po' troppo la corda? 3) Se qualche "pezzo da novanta" del PD, che pare sia indigesto ai cittadini, cambiasse ruolo (non parlamentare), avremmo più credibilità e filo da tessere? Grazie mille :-)
Scritto da FrancescoG. il 7/6/2012 alle 08:54
Carissimo @FrancescoG. Rispondo un po' schematicamente alle tue pertinenti domande. 1) Il Parlamento, seppur a 'singhiozzo' ed in modo contraddittorio, "una mano a fare qualche riforma" la sta dando. Il problema è che in questa fase non c'è e non può esserci una maggioranza politica coesa. Ciò significa che il terreno di discussione, in questo momento, è troppo ampio ed il 'margine' di 'derminazione reale', assai ristretto. 2) Certi vecchi metodi sono duri a morire. Siamo andati ahimè abbondantemente oltre il "tirare la corda". 3) C'è bisogno di un rinnovamento complessivo e reale ed anche un cambiamento di uomini, ma soprattutto c'è bisogno di regole (anche interne) adeguate al mutare dei tempi. Certo che se le volontà di cambiamento rimangono materia di semplice 'cosmesi'...
Scritto da paolo rossi il 7/6/2012 alle 14:28
@ Paolo Rossi. Grazie delle risposte. Mi auguro che le persone di buona volontà siano più numerose di quanti "tirano a campare" e ci sia uno scatto d'orgoglio. Il tempo è praticamente scaduto. E se la credibilità già bassa va a zero, non si recupera. Cosmesi ottima per nascondersi sotto grandi mani di cerone. Da evitare. Il rinnovamento dev'essere concreto. Immediato. Senza aggressività, ma con convinzione. Vedremo i risultati della direzione di domani.
Scritto da FrancescoG. il 7/6/2012 alle 15:02
Visto come sono andate le nomine delle "Autority", perdo ogni speranza nella capacità di autoemendarsi dei partiti. Il Pd non avrebbe dovuto soggiacere a questa squallida logica spartitoria. L'antipolitica festeggia. Certi vecchi metodi sono duri a morire. Hai detto bene. Occorre un profondo rinnovamento. Quando parlo di rinnovamento non mi riferisco tanto all’anagrafe (anche se la nostra classe politica è mediamente piuttosto anziana), quanto alle “facce”. Non ci possono essere uomini (e anche donne) “buoni per tutte le stagioni”.
Scritto da Angelo Eberli il 7/6/2012 alle 18:13
Caro @Angelo Eberli, so bene, anche per la posizione che forse immeritatamente ricopro, che non ci crederai, ma condivido integralmente il tuo pensiero, solo che il Pd oggi fa quello che può. Potremo realizzare ancora qualcosa di buono? Non c'è dubbio, ma sinceramente ho anch'io, ahimè, qualche dubbio. Dobbiamo comunque seriamente provarci fino alla fine. Non vedo, del resto e da convinto riformista, praticabili alternative.
Scritto da paolo rossi il 7/6/2012 alle 21:08
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