Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 14/7/2012 alle 09:07

 "Le rivoluzioni che, sino a noi, avevano cambiato la faccia degli imperi, non avevano avuto per oggetto che un cambiamento di dinastia o il passaggio del potere da un uomo solo a più persone. La Rivoluzione Francese è la prima che sia stata fondata sulla teoria dei diritti dell' umanità e sui principi della giustizia. Le altre rivoluzioni esigevano soltanto dell' ambizione, la nostra impone delle virtù...L' uomo è nato libero ma ovunque è in catene".   Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre.

Oltre le vicende storiche che riguardano Robespierre, incluse le sue contraddizioni (come spesso è avvenuto nella storia degli uomini), queste parole segnano una svolta epocale e mantengono intatta la loro attualità.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 76 commenti -
E no senatore, non si può sempre andare oltre. Robespierre, dopo queste belle parole, è stato un vero sanguinario e proprio per questo non meriterebbe citazione se non per ricordare l' importanza della coerenza tra teoria e prassi, tra cose dette e fatte, tra utopie e vita di tutti i giorni. Robespierre non può essere il cantore della libertà, glielo impedisce la sua stessa storia che assegna a quelli come lui uno spazio solo fra i peggiori tiranni dell' umanità.
Scritto da Antonio il 14/7/2012 alle 09:24
La rivoluzione francese è stata "La Rivoluzione", quella vera, l' unica doc negli ultimi mille anni perchè ha rappresentato una netta totale ed assoluta rottura con il passato, una rottura ideologica, religiosa, culturale, sociale ed economica che successivamente ha, in maniera positiva, pervaso il mondo intero. Un guanto rovesciato completamente. In questa storia dirompente e nuova Robespierre ha rappresentato semplicemente una pericolosa devianza.
Scritto da claudio colombo il 14/7/2012 alle 09:34
Mi permetto di non condividere il commento di Claudio Colombo che ho appena letto. Ogni rivoluzione, ogni cambiamento radicale porta con sè errori, devianze e, purtroppo, anche vittime sacrificali o meno sacrificali. Isolare Robespierre e la sua vicenda personale e politica dalla Rivoluzione Francese, per tentare di "pulirsi la coscienza", rappresenta un' operazione forzata ma soprattutto è un grave errore di valutazione. La storia di questo rivoluzionario-tiranno va inclusa integralmente dentro la fenomenologia dell' avvenimento storico, in un quadro di comprensione complessiva e non quindi attraverso l' introduzione di una "comoda" analisi segmentata o segmentabile. Per fare un esempio addirittura banale, pensando al nazismo o al fascismo, non si può, come qualche nostalgico tende a fare cercando ora di correre tardivamente ai ripari, considerare lo sterminio degli ebrei e dei "diversi" come semplice deprecabile "devianza" dal fatto storico e politico originario che va sempre, questo è sicuro, prima sviscerarto ed analizzato organo per organo, ma poi poi giudicato nel suo complesso, La "devianza" dunque ed in questo caso, può solo essere definita come "presunta" perchè ne è sempre parte integrante.
Scritto da Federica Campi il 14/7/2012 alle 10:00
Caro senatore, nella penultima riga del mio commento va aggiunto, dopo la parola "caso" un "non" altrimenti, ovviamente, cambia tutto il senso della frase. Grazie e scusi.
Scritto da Federica Campi il 14/7/2012 alle 10:24
Sorpresona, al sciur Rossi piace il mitico Roberto Spierro, cantautore che all' inizio dei concerti ammalia i fan con i suoi delicati arpeggi, per poi come un ossesso sfasciare sul palco la sua chitarra e tutto quello che capita a tiro, tra urla bestiali e disumane. Un dottor jekyll e mister hyde e quindi un po' come la natura del nostro senatur?
Scritto da Ceresium il 14/7/2012 alle 11:11
@Ceresium, tu il senatore non lo conosci bene. Taci, lo dico per te, altrimenti continui ad andare avanti a scrivere scemenze.
Scritto da paperoga il 14/7/2012 alle 13:04
Robespierre o Roberto Spierro (ottima trovata quella di quasi accostare un eroe della rivoluzione francese ad uno sconosciuto cantautore/ guappo/ napoletano), come lo ha voluto italianizzare il provocatore lacustre @Ceresium. Robespierre non mi piace, ma al tempo stesso, mi affascina moltissimo. Per una donna può essere personaggio addirittura irresistibile. Da puro, casto ed intraprendente idealista, a spietato ed irriducibile dittatore...bellissimo. Cinematograficamente parlando Massimiliano è più Jonny Deep, che Brad Pitt, non vi è dubbio. Originale come sempre, inutile dire, il post di oggi del senatore.
Scritto da miriana il 14/7/2012 alle 13:34
"Non giudichiamo, riflettiamo."
Scritto da sinistradeluso il 14/7/2012 alle 14:02
Una grande rivoluzione fa sempre messe di vittime. La falce francese decapito', quantunque solo in senso metaforico, i fabbricanti di parrucche. Per i patrioti rivoluzionari erano di rigore le chiome scomposte. Solo il vanesio Robespierre si agghindava con un'elegante parrucca sulla quale finivo petali di fiori lanciati al passaggio della sua carrozza. Piu' Brad Pitt che Johnny Depp, dunque ;-)
Scritto da Max Liberti il 14/7/2012 alle 15:40
Roberspierre ha manifestato solo successivamente il suo vero volto. Era semplicemene un fottuto "figlio di puttana". La sua storia non ha però potuto minimamente intaccare il senso profondo e pulito di quella Rivoluzione. Non condivido, quindi, @Federica Campi. La vicenda di Roberspierre può, anzi deve, essere scorporata dal significato valoriale della Rivoluzione.
Scritto da mario macchi il 14/7/2012 alle 16:52
La vicenda di Robespierre è analoga, un classico, a quella di molti dittatori della storia. Fu abbagliato e deviato dal potere. Un Giacobino, un finto pacifista che però guarda caso sostenne il Terrore che a sua volta eliminò fisicamente migliaia e migliaia di persone, quelle che si erano opposte alla Rivoluzione o che l'avevano "tradita". Insomma, via la testa a tutti quelli contro il "gruppo dirigente". Una volta al di là del guado fu un tremendo reazionario e fece la fine che meritava di fare. Dopo di lui ci fu subito un po' d' aria di moderazione. La storia è piena di figure che, raggiunto il potere, hanno perso la testa (è il caso di dire) e si sono trasformati in politici sanguinari pur di mantenere privilegi e quant'altro.
Scritto da pietro magni il 14/7/2012 alle 17:24
@Max Liberti, l' avvocato Robespierre è stato "figlio del suo tempo", parruccone incluso, considerata, quindi, anche la sua professione. Non bellissimo, era un tipo che, non a caso e come ora osiamo dire, ha goduto delle grazie di molte signore che lo apprezzavano a parrucca deposta. Quindi più Jonny che Brad, ma lo affermo semplicemente dal mio punto di vista e soprattutto senza pretendere che questa sia verità per tutti.
Scritto da miriana il 14/7/2012 alle 17:54
Robespierre è stato sepolto dalla storia, invece i gravi problemi che stiamo vivendo e che subiscono in particolare le categorie più deboli, sono tutti lì in fila da vedere. Ci parli di questo senatore, se posso dire, e non di un Terrore passato e che non ci appartiene più perchè è quello che viviamo oggi che ci interessa e dal quale vogliamo liberarci.
Scritto da Guevara il 14/7/2012 alle 18:14
Confondere alla vostra età, tiranni da sinceri democratici è fatto molto preoccupante.
Scritto da Adriano il 14/7/2012 alle 18:50
@Miriana, non si soffermi troppo nella camera da letto di Robespierre. Egli fu grande anche altrove. La sua idea di proprietà come un diritto non assoluto ma condizionato dalla responsabilità di non tradursi in un danno per la sussistenza altrui, resta altissima. Robespierre fu grande proprio perché fu un tiranno ma non sto a spiegarlo a minus habens che talvolta si affacciano a questo blog e lasciano cadere sentenze come cacate di bisonte.
Scritto da Max Liberti il 14/7/2012 alle 19:06
E dopo tutti questi anni gli uomini sono ancora in catene, incredibile ma vero.
Scritto da Giorgio Riva il 14/7/2012 alle 19:23
Certo, @Max Liberti, ha ragione e convengo, non mi soffermerò nella camera da letto del nostro eroe, non si addice ad una signorina come me (ah ah ah) e poi Massimiliano vale anche per altro, non c'è dubbio su questo, nonostante a volte si sia lasciato prendere la mano, almeno così ho letto, ma vorrei e mi piacerebbe, senza assillo, approfondire.
Scritto da miriana il 14/7/2012 alle 19:44
O mamma, ho scoperto l' arcano. @paperoga, l' avvocato paperoga, è il legale del nostro senatur. E beh, allora cambia tutto. I miei ossequi esimio papero, ossequi deferenti da ovviamente estendere, questo è chiaro, anche al suo stimatissimo e celeberrimo cliente.
Scritto da Ceresium il 14/7/2012 alle 19:59
A Robespierre preferisco Danton, testa recisa dalla ghigliottina per entrambi, ma grande differenza fra i due.
Scritto da piero ribolzi il 14/7/2012 alle 20:22
Paolo Rossi, è la prima volta che scrivo sul suo blog, certo che così tanti commenti per un post su Robespierre approfittando della ricorrenza della presa della Bastlglia è un fatto che ha dell' incredibile!
Scritto da camilla il 14/7/2012 alle 20:45
@Ceresium, sono semplicemente un suo amico, se ancora si può.
Scritto da paperoga il 14/7/2012 alle 20:49
Mafalda è tornata, dopo indagine accurata, ne sono certo, ma non qui da te, questo è chiaro, qui è la B lei se ne sta in A. Ora si fa chiamare Evangelina Ranquileo, così tanto per l' informazione e vai... in fondo, fondo, fondo ,fondo, ma molto in fondo tipo Fossa delle Marianne, ci mancava.
Scritto da paperoga il 14/7/2012 alle 21:14
Mi piace il compagno @Max Liberti, assomiglia ad un antico frequentatore del suo blog, ma questo fatto ha poca importanza, per questo direi che mi piace anche di più.
Scritto da Guevara il 14/7/2012 alle 21:37
“Ta tante t'attend dans ta tente”. E’ l’unica cosa che so sulla Francia, sui francesi e sulla loro benedetta rivoluzione. P.S. attenti, il nazista è tornato. Lo stile è il suo. Chi indovina è bravo. Anzi, no, è troppo facile. L’innominabile ha cambiato nome. Prima è tornata la sua fidanzata, adesso è tornato lui. Si salvi chi può.
Scritto da Claudio Ennam il 14/7/2012 alle 22:16
Signor @Claudio Ennam, si vede che ho strappato prima diploma e poi laurea a fatica e, per quanto riguarda la seconda fase della mia brillante carriera scolastica, ho soddisfatto il familiar-dovuto fuori corso, tardivamente, forse si capisce anche perchè ora mi occupo di pubblicità, e che quindi sono un po' idiota, ma, per farla breve, non ho capito a chi si riferisce. Naturalmente lei non rivelerà un bel niente, capisco benissimo, ed io dormirò comunque bene ( se non berrò troppa fresca doppio malto) ma farò di sicuro fatica a fermare il movimento della giostra sotto l' ombelico. In poche parole: "Mi giran i ball" e "me gira fermarle da part mi"
Scritto da paperoga il 14/7/2012 alle 23:43
"Da qui, messere, si domina la valle ciò che si vede, è". BMS
Scritto da sinistradeluso il 15/7/2012 alle 08:25
Stranamente questo post ha provocato pochi commenti deviati o che se ne sono andati per conto loro. Mi sembra positivo. Il giudizio su un importante avvenimento storico come quello della rivoluzione francese non può che essere complessivo. Robespierre è stato soppresso perchè era un tiranno o perchè dava fastidio a qualcuno? Opto per la seconda ipotesi. Credo però, in estrema sintesi, che i riverberi culturali generati da quel fantastico periodo storico, abbiano cambiato il mondo radicalmente e ancora oggi sono fondamenta della nostra società. Questo è il dato che bene misura l' importanza di quella epocale vicenda.
Scritto da Sergio il 15/7/2012 alle 09:19
Scusa @paperoga, con tutta la simpatia che nutro per te: "ma chi se ne frega" e poi, oltrettutto è roba che avviene su un altro blog quindi te lo ripeto (sempre con la simpatia di cui sopra): "ma chi se ne frega".
Scritto da Guevara il 15/7/2012 alle 09:35
D'accordo con il cambiamento di dinastia. Comincino i partiti, c'è gente in giro da vent'anni e più.. Non parlo dei dalemoni, della rosetta e compagnia romana, ma nache dei varesotti. Dal Pd al Pdl alla Lega... Via via via, aria pulita, avanti i giovani... caro Senatore. Lei che non ha peli sulla lingua mi darà sicuramente ragione.
Scritto da PIPPO CANAIA il 15/7/2012 alle 13:17
Hai ragione da vendere @PIPPO CANAIA. Ah, naturalmente io mi sento giovanissimo, così tanto per dire. Scherzo, penso che tre mandati per tutti, senza deroghe e senza che si cominci a 'contare' da quando un eventuale provvedimento del genere venisse istituito, siano sufficienti. Intendo dire, per essere ancora più esplicito, che chi ha già fatto tre legislature deve andare a casa e non ne può farne una quarta, fosse anche il Papa. Naturalmente una proposta del genere non passerà mai. Chi ha in mano il pallino preserverà con i denti se stesso e la sua casta. Su questo tutti la pensano allo stesso modo, quali differenze politiche d' Egitto, non ce ne sono e non ce ne saranno mai. Nella mia esperienza parlamentare ne ho conosciuti diversi, troppi, di questi grandi leader. Autoreferenziali, fuori dal mondo, slegati dalla realtà sociale ed anche politica, lontani da quella che una volta si chiamava periferia. Parolai raffinati ed incantatori di serpenti, ma politici fuori dimensione che hanno paralizzato il paese con la loro fragile 'sapienza' di facciata. Si sentono dei geni della politica, continuano a cannare su tutto il fronte perchè vivono in un habitat tutto loro. A bocce ferme, non sbagliano mai :"io lo sapevo, io l'avevo detto", sempre il giorno dopo, degli ipocriti. Non sono tutti così, per carità,ho conosciuto gente preparata, onesta e serissima, ma ai vertici parliamo almeno di un 70% di bru bru. Ovviamente questa condizione è palpabile e presente in tutte le forze politiche, tutti insieme in questa costruttiva trasversalità del 'magna-magna'. Questa è una vera piaga, un vero disastro. Purtroppo ce li troveremo tra i piedi fin che campano, sono nobili, monarchici appartenenti alla Casata "Defondoschienaincollato". Un Paese che non sa rinnovarsi non potrà mai andare molto lontano.
Scritto da paolo rossi il 15/7/2012 alle 13:37
Oh, finalmente, questo è il senatore che piace a me. Diretto e sincero. La politica è certamente costruzione di un progetto, è equilibrio e mediazione, ma se non si fa un po' di pulizia non se ne esce vivi.
Scritto da una rottamatrice il 15/7/2012 alle 14:23
D'accordo Senatore. Ho un ultimo dubbio, tre mandati e a casa. ma chi si è già fatto, chessò, dieci anni in Consiglio comunale o dieci ani in regione (da diecimila euri al mese), poi non possono pretendere altri tre mandati in Parlamento. Altrimenti ce li abbiamo tra i piedi per trenta-quarant'anni... O no?
Scritto da PIPPO CANAIA il 15/7/2012 alle 14:30
Sono stato socialista e, come tale, non ho mai amato i comunisti anzi, li ho sempre avversati. Conseguentemente non mi piacciono i dogmatici del pensiero unico. Robespierre non lo era all'inizio ma lo è presto diventato. Se fossi vissuto nella Parigi di quegli anni non avrei certamente pianto la sua morte.
Scritto da Borghi S. il 15/7/2012 alle 14:33
Bel quesito @PIPPO CANAIA. Fare il consigliere comunale è oggi puro atto di volontariato. Non mi scandalizzo se sindaco ed assessori percepiscono un' indennità. I consiglieri regionali, alla fine e conti alla mano, oggi 'guadagnano' di più di un parlamentare. Mandato di massimo 3 legislature quindi anche per la Regione (il PD si è già autoregolamentato a 2) Nel caso di elezione di un consigliere regionale in parlamento massimo 4 mandati complessivi (es.: 1 regione 3 parlamento o 2 regione 2 parlamento o 3 regione 1 parlamento). Non di più. Stiamo tra l' altro parlando di gente che con quattro 'giri' tra Roma e Milano (ma vale per tutte le regioni), alla fine si porterebbe a casa una pensioncina con i fiocchi. Ma questo è purtroppo solo un gioco di 'fantasia'. Una proposta del genere non passerà mai, potrei giocarmi tutto quello che ho contro un euro. Ho la certezza infatti che porterei a casa la monetina.
Scritto da paolo rossi il 15/7/2012 alle 14:59
Liberté, Égalité, Fraternité: mi sembra ancora un motto valido e attuale, a dispetto di chi, inalberandolo, si è poi trasformato in despota, perdendo, di conseguenza, la testa (e non in senso metaforico). Invece quelli che citi nel tuo intervento delle 13,57, la testa non la perderanno mai, anche se ci hanno portati ‘fieramente’ di sconfitta in sconfitta e continuano ancora ad impancarsi per “darci la linea”. Per cacciarli occorrerebbe una nuova “Presa della Bastiglia". Questi signori potrebbero perfino riuscire nell’ardua impresa di far rivincere Berlusconi. Deprimente.
Scritto da Angelo Eberli il 15/7/2012 alle 15:17
Caro @Angelo Eberli, parole sante ed integralmente condivisibili a patire dall' attualità del motto, rivoluzionario ancora oggi.
Scritto da paolo rossi il 15/7/2012 alle 15:31
Naturalmente nel mio ultimo commento la parola corretta è 'partire' e non 'patire'. Pardon.
Scritto da paolo rossi il 15/7/2012 alle 15:36
Caro Paolo a proposito di ricambio (non dell'olio), perchè non ti fai promotore di una proposta di legge per l'incandidabilità dopo tre mandati?
Scritto da GIANNI BASSETTO il 15/7/2012 alle 15:49
I principi menzionati da @Angelo Eberli furono disattesi dagli stessi ispiratori, che li usarono come si usano i treni oggigiorno: vi si sale e poi vi si scende.
Scritto da Max Liberti il 15/7/2012 alle 16:16
“Formidabili quegli anni”! I capitalisti ghigliottinati, i preti mutilati, i santi bestemmiati. Dio morto nelle paludi della Vandea. Non restò più nulla di quella regione attaccata a un crocefisso ormai rovesciato, sputacchiato. Le donne furono violentate, uccise, massacrate; i loro bambini calpestati dagli zoccoli. In quelle terre bagnate dalla Loira e più ancora dal sangue, furono lasciati in vita soltanto asini e somari, vestiti con abiti talari e mitrie poggiate fra le lunghe orecchie. La repubblica sterminava chiunque si opponesse alla sua marcia. “La morte è soltanto un sonno eterno”, fece scrivere Saint Just agli ingressi dei camposanti. Neppure la consolazione dell’aldilà. “Formidabili quegli anni”!
Scritto da Max Liberti il 15/7/2012 alle 18:13
A leggere il commento intriso di intelligenza caustica del brillante @Max Liberti mi vengono in mente i versi del Pascoli de "L' aquilone": "C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d' antico..."
Scritto da paperoga il 15/7/2012 alle 20:02
Ci è arrivato, paperoga! Lei è intelligente oltre che simpatico. Ora il flit, senatore! E' tornato. Lo sapevo. A volte tornano! Guardi che il suo blog si svuoterà, quello è come la peste. Proprio oggi che hanno dato la notizia che l'ultimo criminale nazista è stato finalmente preso. Laszlo Csatary, si chiama, quello sbudellato. In galera! In galera! Sa quanti ne ha uccisi? Nessuno lo sa con certezza ma in galera! In galera! Spero gli diano l'ergastolo. Di più non si può? L'ergastolo, allora!
Scritto da Claudio Ennam il 15/7/2012 alle 21:08
Se non si è svuotato con @Claudio Ennam, senatore, il suo blog non si svuoterà mai, neanche dovesse scrivere Beelzebub in persona.
Scritto da Ceresium il 16/7/2012 alle 09:27
Signor @Caludio Ennam, se posso permettermi vista l' età e la mia poca esperienza, non rincorra i suoi fantasmi, se ne deve liberare e non rinverdirli con un' ossessione che le fa solo male. Non sono un ipocrita "quell' uomo" che lei dice di vedere ancora fra noi con un vestito nuovo, era a volte durissimo, ma è sempre stato sincero nelle sue affermazioni, anche in quelle tremende che ogni tanto esternava. Non la voglio urtare ma a volte mi era anche simpatico, se mentissi proprio con uno come lei mi sentirei un' ipocrita. Questo mondo virtuale va accetato per quello che è comprese le sue devianze, le sue bugie ed i doppi giochi. L' importante è che rimanga l' angolo che è, trasgressivo, originale, non preconfezionato, un luogo che ci faccia passare in modo intelligente un po' del nostro tempo. Non si faccia venire inutilmente il fegato grosso come un pallone anche se capisco, non si offenda, che anche le sue forzature talvolta facciano un pizzico parte del gioco, un gioco che a lei piace da morire, si capisce al volo. Abbia cura della sua persona. La fortuna di essere intelligenti e simpatici è merce rara di questi tempi e non va sprecata. Mi perdoni ancora se probabilmente sono andata oltre il dovuto, l'ho fatto mi creda, con sincero affetto.
Scritto da miriana il 16/7/2012 alle 10:19
@miriana-democristiana, fa doverosamente rima! Negli anni settanta c'era una canzoncina di Cochi e Renato che recitava: "La gallina non è un animale intelligente, lo si capisce, lo si capisce da come guarda la gente." Sostituire "guarda la" con "scrive alla" ed i giochi sono fatti.
Scritto da Ceresium il 16/7/2012 alle 11:09
Oh, Miriana, il suo garbo, il suo equilibrio, la sua intelligenza! Grazie. Avessi avuto una figlia come lei invece di quel cretino di Davide! A volte penso che non sia mio figlio, mi somiglia, è vero. Ma quante persone si somigliano senza condividere una goccia dello stesso sangue. Lei è proprio carina e ricambio l'affetto. In quanto a @Ceresium spero che la prossima volta sbagli bottiglia e ingurgiti un bel litro di trielina, così da ripulirlo un po'.
Scritto da Claudio Ennam il 16/7/2012 alle 11:30
La garbata opinione di @miriana è anche la mia. @Ceresium è invece il classico bulletto di paese. In questo periodo se ne sta per ore appollaiato fuori (in tutti i sensi) al tavolino di qualche 'sgangherato' baretto con una sigaretta accesa in una mano e l' inseparabile bicchiere di Rosso Antico nell' altra (uno sforzo degno di un grande equilibrista). Il suo sguardo è vuoto ed assente. Come la sua anima.
Scritto da paolo rossi il 16/7/2012 alle 11:33
Senatore, Paolo per gli amici, lei ha dei guizzi narrativi stupendi. Perché è sempre così modesto?
Scritto da Claudio Ennam il 16/7/2012 alle 12:08
Senatore, tra lei e suo zio Claudio non so chi dei due è più infatuato da @miriana, 'un prodotto' costruito e finto, lo capirebbe anche un bambino. Poi se a voi piace la donna virtuale sia pure. I gusti sono gusti e le devianze sono devianze. Io sono fatto con un vecchio stampo ed al Rosso Antico, signor Paolo, preferisco la Rossa Giovane. p.s. non frequento i bar.
Scritto da Ceresium il 16/7/2012 alle 12:10
@Claudio Ennam, caro Claudio, non credo di essere modesto. I miei sono, come ha scritto, semplicemente dei 'guizzi'. C'è sempre da imparare molto da chi scrive meglio di te (una marea), anche su questo blog. Lei è uno di questi, non vi è dubbio alcuno, originale e sarcastico come non mai, ma anche gli 'scomparsi' @Frank Slade, @Mafalda, @la portinaia, @Alice in wonderland. @Flippo Valmaggia, poi,era superlativo, addirittura impareggiabile. Degli abituè, o fra i 'nuovi', mi piace moltissimo il graffiante @Max Liberti, ma anche la pacatezza della scrittura di @Borghi S., la perfezione quasi 'musicale' di @Angelo Eberli, la 'pulizia' dei mio amico @Luca Fava. E poi c'è @paperoga, come dimenticare il 'cuginastro', che con il personaggio dei fumetti, a dirla tutta, non ha molto a che vedere. In fondo non è male neanche @Ceresium, peccato che sia un po' un pirlun. I suoi sono guizzi sono intrisi di veleno, ma sempre guizzi vanno considerati. L' elenco è dunque lungo e non si chiude qui. Qualcuno, al momento, me lo sarò di certo scordato, ma appena capiterà farò con piacere ammenda.
Scritto da paolo rossi il 16/7/2012 alle 12:31
Porca Troia! L'ho capito soltanto adesso. @Ceresium non è @Ceresium. E' una donna ed è pure gelosa. Attenzione! Sono tornati tutti e due: Olindo e Rosa! La coppia terribile! Le Persone Spaventose sono fra noi.
Scritto da Claudio Ennam il 16/7/2012 alle 12:34
Oltre la bontà o meno del suo intuito e fiuto, caro @Claudio Ennam, la 'citazione' in commento della Premiata Ditta "Olindo e Rosa" è destinata ad essere la migliore, e di gran lunga, della settimana. Credo che smetterò di ridere verso il tardo pomeriggio.
Scritto da paolo rossi il 16/7/2012 alle 12:58
A furia di rammendare e cucire, il nostro sartone è andato insieme e non distingue più gli uomini dalle donne. Speriamo sia impotente altrimenti in giro per Milan che l'è semper Milan, anche noi maschietti dovremo muoverci rasentando costantemente il muro. Porteremo a casa le braghe slisate ma salveremo altro.
Scritto da Ceresium il 16/7/2012 alle 13:36
Piuttosto ci dica senza fronzoli, senatore Rossi, se lei è contrario o favorevole ai matrimoni gay.
Scritto da Antonio il 16/7/2012 alle 15:26
Ok, senza fronzoli @Antonio. Sono contrario ai matrimoni gay. Sono invece favorevole al riconoscimento dei diritti delle persone che vivono la condizione di coppia di fatto a partire dagli omosessuali. A queste coppie vanno assolutamente garantiti i diritti, per fare un esempio, della casa, dell' assistenza sanitaria, dell' eredità ecc.ecc. Come a suo tempo ero favorevole ai DICO che videro la bigotta contrarietà della Chiesa (salvo isolate eccezioni) e dei conservatori più retrivi e integralisti. Lo ritengo, in ogni caso, un passaggio tardivo ma necessario ed importante per un Paese civile quale spero diventi il nostro. Il resto è politica speculativa che non mi interessa anche se, per stare sulla politica spiccia, penso sia normale che in un grande partito ci possano essere opinioni diverse su un delicato argomento di questa portata. I partiti sono stati delle Chiese, oggi dovrebbero esserlo molto di meno, anzi, a dirla tutta, non dovrebbero esserlo affatto. Ricordo comunque e come si sa, che la proposta condivisa dalla recente Assemblea del Pd, ha visto contrari solo il 3% dei votanti il documento finale. A casa mia le minoranze vanno tutelate e salvaguardate e, se fanno cambiare idea a chi vota, possono anche divenire maggioranze. Non conosco altra regola. In democrazia i 'pochi' però devono rispettare la volontà dei 'molti' senza, come abbiamo visto nel caso specifico, scomodare 'medioevo' o amenità varie.
Scritto da paolo rossi il 16/7/2012 alle 15:54
Non condivido, ma almeno è stato sincero e chiaro. Grazie.
Scritto da Antonio il 16/7/2012 alle 16:25
@,mi scusi ,signor Ennam, ho aperto solo ora l'ordinateur. Aveva ragione :non avevano la mia taglia.Sono incantata dalla sua prosa, rapita dalla sua gentilezza,sedotta dalla sua amabilità, ammirata dalla sua cultura. Rifletto sulla mia pochezza e mi dispero. Guardo con orrore i miei cellulitici glutei e....sorrido. Qualcosa ci accomuna.
Scritto da La timida il 16/7/2012 alle 16:56
@Antonio, io sono favorevole all'incesto e ai matrimoni fra consanguinei diretti, maggiorenni, consenzienti. Padre e figlia; madre e figlio; fratello e sorella. E, perché no, sorella e sorella; fratello e fratello. @Antonio, senza fronzoli, mi dica se è d'accordo o contrario. Qual è il limite? Chi lo fissa e perché? L'incesto è contro natura? Anche prenderlo nel culo è contro natura. La Storia, non solo il Mito, ci riporta a grandi rapporti omosessuali ma anche a grandi, sontuosi incesti. E allora? Dica, dica, @Antonio, senza fronzoli, la prego.
Scritto da Claudio Ennam il 16/7/2012 alle 17:09
Mi sto chiedendo da tempo, arrovellandomi molto, a quale Rotary sia iscritto il Barone Ennam. La sua finezza di pensiero e di gergo rasenta la commozione.
Scritto da Ceresium il 16/7/2012 alle 20:41
Io ho la pancia, @la timida, ma sono privo di glutei. Ho le gambe secche e la pancia, come un porco di montagna. Faccio schifo. Ha ragione lei: qualcosa ci accomuna.
Scritto da Claudio Ennam il 16/7/2012 alle 20:45
A quale mio commento si riferisce, @Ceresium?
Scritto da Claudio Ennam il 16/7/2012 alle 20:47
Ah ecco chi stavo colpevolmente dimenticando nell' elenco delle 'belle penne' che ho, con eccessiva fretta, redatto oggi. @La timida, caspita, come potevo scordarmela, che stupido, lei è davvero sagace, corrosiva, in una parola di sintesi... formidabile!
Scritto da paolo rossi il 16/7/2012 alle 21:36
Signor @Claudio Ennam, c'è solo l' imbarazzo della scelta. Spesso mi permetto dire che va sopra le righe, o meglio usa le parole come un macete anche se anch'io mi associo, sempre malvolentieri, al parere del senatore quando scrive delle sue indubbie qualità di scrittura.
Scritto da Ceresium il 17/7/2012 alle 08:52
Ma come signor @Claudio Ennam, proprio lei che è un cultore del "fronzolo" mi prende in giro? Un po' di coerenza, perbacco.
Scritto da Antonio il 17/7/2012 alle 13:24
La ringrazio @ senatore Rossi, per la sua cavalleria. Quando leggo espressioni come "impone delle virtù", "uomo nuovo" mi angoscio. Comitati di salute pubblica, campi di lavoro, gulag, campi di rieducazione, violenze, ingiustizie, tricoteuses mi vengono alla mente.
Scritto da La timida il 17/7/2012 alle 14:00
Che fa, @Antonio, svicola tutto a mancina? Chi è lei, Svicolone? Un leone (di montagna) proprio buonino? Lei non può sottrarsi ai miei quesiti: sono seri, sono seri, sono seri. Anzi, sa cosa le dico? Sono seri.
Scritto da Claudio Ennam il 17/7/2012 alle 14:06
Oggi , dialogando con mia figlia Giulia diciannovenne ,mi lamentavo di quanto la politica sia vecchia e destinata al declino . Lei mi ha guardato e mi ha detto : " papà è colpa di noi giovani , non ci interessiamo abbastanza alla politica ! Se ce ne freghiamo non possiamo pretendere di rinnovarla ! Stavo per darle ragione poi ,pensandoci su , le ho detto : " È colpa nostra , non siamo capaci di educarvi alla politica . "
Scritto da Luca Fava il 17/7/2012 alle 22:58
@Luca Fava, caro Luca, non per fare il solito 'taglia e medega', ma 'In medio stat virtus. In fondo avete ragione entrambi e, se è consolante, vivo la stessa identica situazione con mio figlio. Non è necessario che tutti facciano politica, ma è importante che tutti, almeno un po', si interessino ad essa, indipendentemente da dove ci si colloca, altrimenti il solco tra cittadini ed istituzioni diventerà inevitabilmente ancora più marcato e, 'alla fin della fiera', saranno i soliti 'pochi' a guadagnarci. Noi educhiamo scarsamente i nostri figli alla politica, ma oggi il terreno è meno ferile rispetto a quello nel quale vivevamo alla loro età. In fondo, a guardar bene, anche i nostri genitori non è che ci chiedessoro un preciso impegno in tal senso. Tempi diversi che non ci siamo scelti, ma che abbiamo incontrato ed anche subito, non solo in senso strettamente negativo. Sul finire degli anni '70, in pieno condizionamento sessantottino (da qualsiasi parte della barricata si stava o si credeva di stare), la necessità di appartenenza, dovuta all' enfatizzazione 'ideologica', spingeva con forza 'tsunamica' ad una scelta. Quegli anni formidabili e al tempo stesso terribili (terrorismo, guerra fredda ecc.) reclamavano un cambiamento rispetto al quale la nostra generazione era fisiologicamente più sensibile. Oggi la dominante 'cultura dell' apparenza', bombarda quotidianamente i giovani e non solo loro, con falsi e frivoli miti e/o obiettivi di vita. Non è colpa loro, è quello che oggi siamo in grado di offrire e proporre. Poca roba. Le responsabilità sono soprattutto nostre ma, un po' persi gli 'ardori giovanili', fatichiamo anche noi a trovare ed indicare nuove vie e prospettive praticabili. La nostra è una generazione di delusi ed amareggiatil. Certo è che viviamo tempi di decadenza non solo economica, ma anche politica e culturale. Rinnovare è difficile, soprattutto sul piano pratico. Le incrostazioni calcaree sono diffuse e profonde. E' venuto il tempo di cambiare prima che sia troppo tardi e, in questa logica, ognuno di noi deve riprendere con coraggio a fare la sua parte. Complicato e difficile, non vi è dubbio, ma doveroso e non impossibile. Dobbiamo provarci per offrire alle generazioni future prospettive migliori. Amen.
Scritto da paolo rossi il 18/7/2012 alle 07:29
Caro senatore mi piace moltissimo questo suo ultimo commento provocato dalla intelligente sollecitazione del suo amico @Luca Fava.
Scritto da Borghi S. il 18/7/2012 alle 08:20
Meglio del solito senatore. E poi non dica che sono una carogna. Ho slanci di generosità che sono incredibili.
Scritto da Ceresium il 18/7/2012 alle 08:28
Ma anche slanci di sublime 'pirlaggine', caro maestro @Ceresium.
Scritto da paolo rossi il 18/7/2012 alle 08:47
Perché mai un giovane dovrebbe interessarsi alla politica? L'esempio ha un alto valore pedagogico e lo sguardo obliquo di Lombardo che esempio può mai essere? @Luca Fava, lui come tutti noi, è escluso dalla politica e quindi non può educare a essa. Lo chiamano talvolta per fargli credere che conti: "vieni, Luchino, vieni ad apporre una croce sull'apposita scheda che siamo in democrazia, e poi lasciaci lavorare, coglione. Lui, coglione come tutti noi, crocefirma sull’apposita scheda, siamo in democrazia!, e torna da sua figlia per intrattenere quegli oziosi dialoghi generazionali: è nato prima l’uovo o la gallina?
Scritto da Claudio Ennam il 18/7/2012 alle 08:49
Robespierre, buono o cattivo? Come molti che hanno lasciato traccia, chiari e scuri. Di certo una grande carica ideale. Solo con grandi obbiettivi, condivisi, si muovono popoli e si fa la storia. Come genere umano abbiamo la possibilità e gli strumenti per evitare i dolori e le nefandezze che la storia ci racconta e ancora accadono. Basta volerlo. L'Italia può avere un ruolo importante se inizia a credere, collettivamente, in sè.
Scritto da FrancescoG. il 18/7/2012 alle 12:12
Il suo amico @Claudio Ennam, perchè è giusto rendersene conto, cannella con la solita ironia imbevuta di soda caustica, il commento di @Luca Fava ma non ci vuole molto a capire che è come se dichiarasse di deprecare anche il suo. Io ne sarei felice, magari a lei dispiace.
Scritto da Ceresium il 18/7/2012 alle 13:49
@claudio Ennam non è stato offensivo nei miei confronti e tantomeno nei confronti di Paolo , è stato ruvidamente realista . Quindi @ceresium il tuo ultimo commento è praticamente inutile .
Scritto da Luca Fava il 18/7/2012 alle 14:49
Perfetta sintesi su Robespierre e sull' Italia, quella di @FrancescoG.
Scritto da mario macchi il 19/7/2012 alle 07:34
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