Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 6/9/2012 alle 17:20

 Tanto tempo fa in Cina vivevano due amici. Uno era molto bravo a suonare l' arpa e l' altro molto bravo ad ascoltare. Quando il primo 'pizzicava' il suo strumento e cantava di una montagna, il secondo diceva che vedeva la montagna come fosse lì davanti. Quando il primo suonava e cantava di un ruscello, il secondo diceva che sentiva scorrere l' acqua. Passarono insieme diversi anni, poi, quello che ascoltava, si ammalò e morì. Il primo tagliò le corde dell' arpa e non suonò mai più. Da quel giorno, in quelle terre, tagliare le corde dell' arpa è considerato segno di grande amicizia. Una storia semplice e pulita. Una storia, pleonastico dire, non particolarmente accostabile all' amicizia in politica.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 41 commenti -
Caro senatore, diciamo pure che in politica sarebbe sufficiente "fare" indipendentemente dall' amicizia tra i suoi attori che, in quell' ambito, è un optional o merce alquanto rara.
Scritto da claudio colombo il 6/9/2012 alle 17:43
Mors tua vita mea. Questa è la regola in politica, troppi interessi, troppa carriera. L' amicizia, quella vera, è già difficile trovarla nella vita di tutti i giorni figuriamoci un ambientino del genere pieno di pescecani e serpentelli vari.
Scritto da mario macchi il 6/9/2012 alle 18:19
Scusi tanto per l' impertinenza senatore Rossi ma da lei più che storielle ci attendiamo politica.
Scritto da antonio il 6/9/2012 alle 19:11
Ecco, puntuale come un proiettile delle BR (si sarebbe detto nei bei tempi andati) il commento demagogicoqualunquista di @antonio.
Scritto da Claudio Ennam il 6/9/2012 alle 19:30
Questa, caro @antonio, è politica allo stato puro. Possibile che tu non riesca proprio ad accorgertene? Comunque sia basta un rapido e semplicissimo clic per 'volare via'. Meno male che la becco al volo @Claudio Ennam, temo di avere dei seri problemi. Ho provato anche oggi ad inviare un commento sul suo blog, seguendo le sue chiare 'istruzioni di volo,' ma l' aereo è rimasto in pista e non è decollato. Boh, riproverò, per ora mi limito, gioco forza, a leggere. C'è ancora la Scuola Radio Eletra di Torino? Se così fosse andrei ad iscrivermi di corsa.
Scritto da paolo rossi il 6/9/2012 alle 20:04
@antonio ha torto e il suo commento è tanto tagliente quanto fuori luogo. Il pregio di questo blog è proprio che sa essere vario e leggero ma sempre acuto e profondo. Come Il post di oggi anche se si trascina dietro una bella dose di personale amarezza.
Scritto da miriana il 6/9/2012 alle 20:26
Dopo una giornata molto zen - non ho avuto connessione per tutto il giorno - sfrutto l'essenza 'ruspante' del blog del senatore: scrivere senze rileggere. Si è  più autentici ma si rischia di scoprirsi troppo. Via, senza rete! Butto giù i primi e immediati commenti che mi sono venuti in mente,  1. Se ha scritto questo post dopo che gli han detto che i colleghi lo snobbano, vuol dire che se ne infischia e che lui scrive, legge e conversa con chi lo ricambia. Bravo @Paolo!  2. E' un grazie a chi lo segue da tempo, e smetterà il blog quando gli amici spariranno. 3. "A volte è solo uscendo di scena che si può capire che ruolo si è svolto. "  Questo è un po' più meditato, consolatorio ed è un aforisma di un barone ebreo polacco che, dopo la prigionia nel campo di concentramento di Tarnopol, scrisse solo  Pensieri spettinati.  
Scritto da Nicoletta il 6/9/2012 alle 21:18
In politica purtroppo le "amicizie" sono temporanee e si affievoliscono col tempo, perche' molti le coltivano per interessi personali e di carriera. Solo se riescono a superare l'opportunismo del momento e si basano su solide convinzioni condivise e su affinita' progettuali sono destinate a durare. Come gia' Diogene che con la lanterna cercava l'Uomo, cosi' io da tempo vado cercando un punto di riferimento valido che porti avanti le mie idee e le mie aspirazioni. L'avro' trovato? Ancora non so..
Scritto da giovanni dotti il 6/9/2012 alle 22:03
Originale ed intelligente il commento di @Nicoletta che rimarrebbe tale anche se si scoprisse che quella del senatore è solo un po' di amarezza e di rifiuto per un mondo, come è quello della politica, fatto di ipocrisia e di rapporti falsati.
Scritto da Giorgio Riva il 7/9/2012 alle 07:41
@Nicoletta, Lei e'molto intelligente ma troppo "ermetica". Non capisco il suo 3* punto (...uscendo di scena...). Me lo vorrebbe spiegare? Immagino che non voglia riferirsi al Senatore, e spero che nessuno di voi voglia mollare. Che il vostro motto sia e resti il virgiliano "AUDERE MEMENTO!". Giovanni Dotti
Scritto da giovanni dotti il 7/9/2012 alle 08:04
@Nicoletta è come un bravo e valente critico d' arte che ha in simpatia un pittore di medio livello. Nobilita, con la sua intelligenza e rendendola gradevole, anche una semplicissima tela.
Scritto da paolo rossi il 7/9/2012 alle 08:18
Senatore, qual è la difficoltà che non le consente di scrivere sul mio blog? Ho provato a entrare, come semplice utente, senza i privilegi di amministratore, e non ho avuto problemi. Sotto i post si clicca su "commenti" o, molto più spesso... su "Nessun commento". Si scrive nella "finestrella" e si firma come Anonimo o con il proprio nome o ancora con un nick. Infine si clicca sul pulsante "Pubblica". E io pubblico. ;-)
Scritto da Claudio Ennam il 7/9/2012 alle 10:22
Hei hei, piano con questi complimenti! A meno che, dopo esservi fatti l'idea di me così intelligente, non siate disposti a perdonarmi qualsiasi stupidaggine io debba aver scritto o scrivere in futuro. Comunque, gentile sig. @Giovanni Dotti, ammetto di aver voluto essere ermetica. Le propongo una domanda: immagini che il nostro senatore sia uno dei protagonisti del racconto. Lei se lo immagina nei panni di chi suonava o di chi ascoltava? Farebbe differenza?
Scritto da Nicoletta il 7/9/2012 alle 11:00
@Nicoletta. L'unica cosa che auguro al senatore e di non essere l'arpa: di non essere suonato. ;-)
Scritto da Claudio Ennam il 7/9/2012 alle 11:15
Cara @Nicoletta, puoi scrivere quello che vuoi e lo sai benissimo. Il giorno che arriveranno critiche, anche caustiche, farò quello che ho sempre fatto: le accetterò. Naturalmente con eventuale diritto di replica. Una cosa: se scrivo che sei 'intelligente' è perchè lo penso. Non me ne frega niente di 'lisciare peli' a destra ed a manca. Gentile @Claudio Ennam è esattamente quello che ho fatto. Quando parlavo di istruzioni di volo mi riferivo proprio a quanto contenuto nel suo ultimo commento. Procedura che ho seguito come un del tutto inesperto ma diligente allievo. Che una forza occulta mi stia boicottando? Ho però letto che anche qualcun altro ha avuto difficoltà, meno male. Non sono lo 'scemo del villaggio', per lo meno sono in buona compagnia. Consolatorio.
Scritto da paolo rossi il 7/9/2012 alle 11:17
@Claudio Ennam ha ragione, potrebbe capitare anche di essere suonato. A qualcuno piacerebbe assai, ma è una soddisfazione che tendo a non concedere tanto facilmente. A pensarci bene nella vita si è un po' tutto, musicisti, ascoltatori e...anche strumenti. Va a periodi, l' importante è vivere la condizione contingente sempre con dignità o almeno di esserne convinti.
Scritto da paolo rossi il 7/9/2012 alle 11:33
Senatore, non so se lei scrive queste cose perchè le piacciono veramente o perchè vuole fare l' originale a tutti i costi. Come quando simpatizza con qualche fascista.
Scritto da Guevara il 7/9/2012 alle 12:02
@Guevara, qui scrivo molto semplicemente ciò che mi piace scrivere. Storie Zen incluse. Punto. Sulla 'ritornante' questione del fascismo è avvilente constatare che c'è ancora chi finge di non capire. Tanti anni fa Pier Paolo Pasolini (direi uno di sinistra) scriveva qualcosa di attuale: "Esiste oggi una forma di fascismo archeologico che poi è un buon pretesto per procurarsi una patente di antifascismo reale. Si tratta di un antifascismo facile che ha per oggetto e obiettivo un fascismo arcaico che non esiste più e non esisterà mai più." Ora, caro Che (un personaggio, quello autentico, che per me è un vero mito, uno dei pochi) cerca di leggere questa frase con un briciolo di attenzione e visione prospettica e non da tifoso integralista della curva sud con addosso la maglietta aderente della squadra del cuore. Siccome ti considero sì un bieco conservatore, ma uomo sveglio...
Scritto da paolo rossi il 7/9/2012 alle 13:08
Alcune donne sono capricciose. Guardate la @Nicoletta. Quando uno le critica si offendono sdegnosamente, scomodando la superiorità di genere, quando qualcuno le elogia gratificandole con un "è intelligente", non va bene perchè forse si sentono prese in giro. Lo dico da estremista. A qualcuna di loro il femminismo ha fatto e fa male. Senatore, lei può scrivere quello che vuole. Noi intanto sentiamo nell' aria odore di polvere da sparo.
Scritto da Ceresim il 7/9/2012 alle 13:46
@Ceresium è conflittuale di natura ma stavolta ha preso un granchio fraintendendo in pieno @Nicoletta. Il senatore, invece, ha il suo stile ed il suo modo di gestire il blog. A me piace così e non sto qui a ripetermi con i soliti complimenti. La politica si può fare in modo diverso, anche con sobrietà e leggerezza, anche con ironia ed originalità. Certo non sempre è facile, anzi è il contrario, ma il tentativo merita simpatia ed incoraggiamento. E questo è un tentativo che dura con buon successo da tempo, evviva.
Scritto da Borghi S. il 7/9/2012 alle 16:13
Mi va bene tutto ma caro il mio bravo senatore fascismo ed antifascismo sono due situazioni chiare divise da un muretto di cemento armato che si deve vedere bene. Non confondiamo le acque, non mischiamo quello che deve stare distinto tirando in ballo un Pasolini che per esempio a me non mi è mai piaciuto. A furia di essere intellettuali diversi si diventa molto simili a quelli che stanno dall' altra parte della trincea. Alla fine si è conformisti dell' anticonformismo. C'è il bianco è c'è il nero, il giorno e la notte, l' inter ed il milan e potrei stare qui ore ed ore. Fare diventare tutto grigio è ingiusto e molto pericoloso.
Scritto da Adriano il 7/9/2012 alle 16:20
Caro senatore, sono a casa di un amico e con il suo pc ho inviato un commento sul mio blog. Nessun problema. Già che c'ero ne ho mandati un paio anche ad Adamoli e uno, questo, anche a lei. Il mio amico mi ha detto che adesso devo pagare. Un tot a commento. Dai nemici mi guardo io...
Scritto da Claudio Ennam il 7/9/2012 alle 16:27
@Ceresium, lei ha ragione. I capricci delle donne, soprattutto le femministe, sono proprio antipatici. Io però, a parte l'aver superato l'età dei capricci, non riesco proprio a ricordare di essermi offesa sdegnosamente per una critica. Quanto agli elogi, non mi sento presa in giro se qualcuno nota l'intelligenza, il fatto è che si tende a farlo notare solo per le donne. E' così scontato che gli uomini lo siano sempre?
Scritto da Nicoletta il 7/9/2012 alle 16:39
Riflessione razionale che non fa una grinza cara @Nicoletta. Succede per le 'categorie' discriminate. "E' un extracomunitario, un marocchino, ma è rispettoso ed intelligente".
Scritto da paolo rossi il 7/9/2012 alle 17:40
Senatore, adesso basta, lei sta "lisciando il pelo" a @Nicoletta.
Scritto da Ceresium il 7/9/2012 alle 17:55
@Adriano, di muretti in politica ce ne sono quanti ne vogliamo. Alcuni ancora utili e delimitanti un 'territorio', altri sono perfettamente superflui. Sto solo cercando di dire che bisognerebbe provare ad uscire da certa rigida retorica di sinistra e di destra, e fare tesoro di quanto la storia ci consegna ogni giorno che passa. La mia generazione è cresciuta con l' insegnamento forte di che cosa è democrazia e cosa dittatura e mi sta benissimo, ma anche che alcuni nostri morti ammazzati sono di serie A, altri di B e forse altri ancora di seconda divisione. Mi sta meno bene. La provocatoria frase di Pasolini che ho richiamato, mi sembrava illuminante.
Scritto da paolo rossi il 7/9/2012 alle 18:12
Caro Paolo, mi ritengo un uomo fortunato perché ho avuto ed ho amici e amiche, non tantissimi ma tutti sinceri, disinteressati. Sono amicizie nate da frequentazioni giovanili, altre sono nate in età matura, altre sono nate quando già i miei capelli erano diventati bianchi. Amicizie nate tra i banchi del Liceo, in collegio, nel mondo del lavoro, nell’attività politica e sociale ( comprese quelle legate all’impegno religioso). Per strada qualche amico l’ho perso. Ho perso Eduardo, il mio migliore amico è morto di tumore lo scorso il 29 maggio 2011, ma lui è come se ci fosse ancora: qualche volta gli scrivo, la “finzione” ( ma forse non è solo tale) di parlargli ancora mi aiuta a scavarmi dentro, esattamente come mi succedeva con lui, prima che ci lasciasse. Eduardo era salernitano come me e come me emigrato al nord per lavoro. Ha fatto il capotreno per 40 anni e per molti anni è stato presidente e animatore del circolo culturale dei ferrovieri della Stazione Centrale a Milano. Era innamorato del teatro, dei libri e della Parola, la Bibbia e per questo era anche un grande estimatore del Card. Martni. Appena andato in pensione ha cominciato a studiare l’ebraico antico per leggere la bibbia nella sua bellezza originale! Ci eravamo conosciuti in collegio, nei primi anni ’60, ma l’amicizia vera, profonda, fatta di lunghi dialoghi, di reciproche confessioni, di un conversare mai banale che tutt’ora vivo come un dono è cresciuta col tempo ed è esplosa solo qualche anno prima che lui morisse. Spesso veniva lui a Varese, lo prelevavo in stazione ( naturalmente viaggiava rigorosamente in treno ! ) e poi con la mia auto raggiungevamo le tre Croci al Campo dei Fiori e lì seduti su quei gradini o camminando lungo il sentiero che porta al forte di Orino, , camminando, meditavamo e conversavamo di tutto e così, giorno dopo giorno, la nostra amicizia cresceva...e crescevamo anche noi. Gli amici vivi non li cito, sono tanti, ma tutte queste amicizie le considero ancora “in fieri” le curo perché crescano bene e durino a lungo. Sì, Paolo, io credo che l’amicizia vera e disinteressata sia possibile, anche in politica...merce rara certo, ma possibile. Certo non la pensava così Stalin che in ogni “amicizia” vedeva il germe del complotto, non la pensava così neppure uno dei tanti direttori che ho avuto in 6 anni di collegio che in ogni amicizia vedeva “un’amicizia particolare, morbosa” . L’attività politica di per sé dovrebbe essere terreno fertile per un sano rapporto d’amicizia, ma questo richiede l’ancoraggio a valori forti che pare non “tirino” più come una volta, anzi fanno sorridere: parlo di leltà, di bene comune, di solidarietà, sobrietà, trasparenza, coerenza ecc... Oggi i terreni di coltura più diffusi nei laboratori della politica ho paura che siano quelli adatti alla nascita e allo sviluppo di egoismi individuali sfrenati e carichi di invidia per i successi altrui, più che di amicizie vere, per loro natura altruiste. In proposito, Aristotele, nella sua “Etica Nicomachea” scriveva: “ l'amicizia per il prossimo affonda le proprie radici nell'amore che si ha per sè. L'amico viene considerato un altro se stesso, e vengono a lui estesi i sentimenti di amore che si hanno per sè. L'uomo virtuoso gioisce nel contemplare la virtù dell'amico, perchè la sente come propria. Gli uomini cattivi invece non sono amici di se stessi, e quindi non possono provare amicizia per nessun altro”.
Scritto da giovanniderosa il 7/9/2012 alle 22:22
Mi sembra che il "modo leggero" di fare politica del senatore sia leggero solo nella forma mai nella sostanza. E' un approccio che mi piace molto, come mi piacciono le storie Zen, sempre fresche e profonde, che ogni tanto ci propina. Stamane leggendo un po' i commenti a questo post, mi ha colpito particolarmente la storia di una semplice e pulita amicizia come è quella che ci ha raccontato @giovanniderosa rendendo omaggio al suo amico Edoardo. Grande esperienza umana l' amicizia. Merce rara in generale, diventa rarissima in un ambito dove sgomitamento e carriera non mancano. Ma niente è impossibile!
Scritto da Marcello il 8/9/2012 alle 09:26
Ricordavo che da Salerno, città natale di Michele Santoro, Alfonso Pecoraro Scanio e Mara Carfagna, non fosse mai arrivato niente di buono a parte la scuola medievale di medicina e la pasta trafilata al bronzo.
Scritto da Claudio Ennam il 8/9/2012 alle 13:35
Ma come @Claudio Ennam. Da Salerno è arrivato @giovanniderosa con la sua sensibilità, con la sua intelligenza ed idealità assoluta. Non è poca cosa sa?
Scritto da miriana il 8/9/2012 alle 16:54
@Miriana, non vorrei mai contraddirla ma a me questo @giovanniderosa sembra un po' stronzo.
Scritto da Claudio Ennam il 8/9/2012 alle 18:11
Fa bene il senatore a proporre la politica con una certa leggerezza ma sempre con la massima serietà. Ne abbiamo piene le scatole di tanti professoroni della politica che parlano a vanvera e non concludono mai niente, che un giorno sono di qui un giorno di là a seconda dei loro interessi personali. E guardate, non c'è bisogno di andare a Roma per rendersene conto, anche in provincia di Varese è così e anche dentro il partito democratico.
Scritto da piero ribolzi il 8/9/2012 alle 18:25
Signor @Claudio Ennam, cartellino giallo per lei. Su @giovanniderosa può esprimere tutte le opinioni che desidera ma l' insulto quello non ci sta proprio.
Scritto da paolo rossi il 8/9/2012 alle 18:53
Signor @Claudio Ennam, cartellino giallo per lei. Su @giovanniderosa può esprimere tutte le opinioni che desidera ma l' insulto quello non ci sta proprio.
Scritto da paolo rossi il 8/9/2012 alle 18:53
@Miriana, grazie, ma non credo che al sig Ennam interessi conversare con me o di me. Comunque non conosco nè la signora Carfagna, nè tantomeno Pecoraro Scanio, ma per quanto riguarda Michele Santoro, con cui ho avuto un'assidua e lunga frequentazione, posso solo dire che ne conservo un ottimo ricordo: è stato un amico e compagno generoso, altruista, leale. Ennam come al solito provoca: se non fosse stato per difendere, coerentemente, il nome di un amico non avrei sprecato neppure una parola.
Scritto da giovanniderosa il 8/9/2012 alle 19:02
Accetto il cartellino giallo, senatore. Le ricordo però che quell'essere mi ha dato pubblicamente del baro, sinonimo di truffatore.
Scritto da Claudio Ennam il 8/9/2012 alle 19:21
E' certo che lei @giovanniderosa ed il signor @Claudio Ennam siete molto diversi, lontani, direi agli antipodi, sia come persone (almeno credo) ma anche sotto il profilo delle idee. Siete però uomini colti ed intelligenti ed io, stupida presuntuosa e contemporanemente ingenua, penso che fra persone di questo tipo si possa sempre instaurare un dialogo ed un confronto utile a tutti. Naturalmente dentro un perimetro fatto, almeno, di rispetto reciproco e di adesione comune alle regole del gioco. Sig. @Claudio Ennam, lei sa che la stimo, che mi è simpatico e non sto qui ad incensarla ulteriormente perchè non è il caso. Lei è spesso soda caustica con le persone. Se non si esagera la cosa ci può anche stare. Non si senta per favore oltraggiato se per una volta @giovanniderosa, persona veramente perbene e generosa, ha reagito. Lei lo punzecchia da tempo in mille modi, lei è una zanzarona.
Scritto da miriana il 8/9/2012 alle 21:09
Caro amico Paolo , l' amicizia quando è vera non conosce schieramenti politici e ceti sociali . Un amico c'è e basta , quando un amico mi cerca per necessità o per diletto io do sempre la mia piena disponibilità . L'amicizia non è fascista o comunista , caro @guevara , neanche cattolica o ebrea . L'amicizia vera viene dal profondo del cuore e non si puó pilotare . Non esiste un interruttore per accendere o spegnere un 'amicizia , le conoscenze creano opportunità , le amicizie generano sentimenti.
Scritto da Luca Fava il 8/9/2012 alle 22:24
@Luca Fava, caro Luca, condivido.
Scritto da paolo rossi il 8/9/2012 alle 22:37
Senatore lei è un buono. Perderà.
Scritto da Ceresium il 8/9/2012 alle 22:55
@Miriana, gentilissima Miriana, credo anch’io che @Claudio Ennam e quest’”essere qua” siano molto diversi. Per quanto mi riguarda lei non è né stupida, né presuntuosa, né ingenua...semplicemente ”crede nel dialogo” e cioè nella forza della ragione, contro quella della prevaricazione e la della violenza. Cerca il dialogo per sé e cerca di favorirlo tra gli altri e questo è altruismo vero: come si fa a non apprezzarla, a non volerle bene? Io, ahimè, non sono colto, e per questo non mi lascio sfuggire l’opportunità di imparare ogni giorno qualcosa, da tutti e di tutto, a partire dalle regole o piccoli segreti di un corretto “relazionarsi” e non le nascondo che, in merito, questo blog e soprattutto gli “ aneddoti zen“ di cui ci gratifica il senatore, mi sono stati di grande stimolo. In quanto al dialogo tra Ennam e me , di fatto c’è, è conflittuale,qualche volta sopra le righe, ma c’è. Ha bisogno di un salto di qualità, non so se riusceremo a farlo, ma io non dispero...non porto rancore verso nessuno ma soprattutto non faccio finta di non leggere per non rispondere, insomma quando posso, cerco di non respingere le provocazioni. Mi arrabbio, però, quando il dialogo deraglia a causa di mezze verità, argomenti taroccati, ecc...Sì mi arrabbio, ma non conosco cosa sia l’ira (quella che per noi cristiani è uno dei “sette vizi capitali”, perché da essa scaturisce il desiderio di vendetta, il desiderio del male altrui). Insomma il dialogo, almeno da parte mia e sotto forma di confronto continuerà, magari non allo stesso tavolo, bensì al banco o seduti di spalle, ma continuerà, vedrà, Miriana. Da parte mia anticipo comunque che userò qualche cautela cercando la “giusta distanza reciproca“ come ho già scritto, attraverso un aneddoto, commentando un precedente post (“ blocchi di legno”). In una fredda giornata d’inverno Schopenauer fu sorpreso nel vedere un gruppo di porcospini che si rifugiava in un anfratto e per ripararsi dal freddo si stringevano l’uno all’altro, sino a diventareun’unica massa nera spinosa. Ben presto, però, sentendo ciascuno nella propria carne gli aculei dell’altro, furono costretti ad allontanarsi tra loro. Quando però il gelo s’impadronì dell’anfratto e il bisogno di riscaldarsi li costrinse di nuovo ad avvicinarsi sentirono ancora il dolore delle punture. I porcospini ripeterono più volte questi tentativi, ma finivano sempre sballottati tra due mali, finchè non trovarono la migliore posizione, ossia la giusta distanza reciproca, quella che consente a ciascuno di scaldarsi al calore dell’altro e allo stesso tempo non farsi reciprocamente male. Grazie ancora, signora Miriana.
Scritto da giovanniderosa il 9/9/2012 alle 22:11
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