Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 19/10/2012 alle 13:38

 Queste Primarie rischiano di trasformarsi in un boomerang per il Pd. Bersani poteva evitarle, lo statuto glielo consentiva, ha deciso di affrontarle. Visto il clima, credo abbia fatto bene. Matteo Renzi, su alcune questioni che riguardano il partito e la sua struttura, ha ragione. Ma il 'giovane della casta contro la casta', rimane prodotto della crisi e non la sua soluzione. Sta girando l' Italia evitando il simbolo del PD, parla poco di lavoro e di temi economici. Da qualche ora dice di aver accantonato 'la rottamazione'. Ieri ha dichiarato su 'La Repubblica', a proposito di come si stanno finanziando queste primarie: "Bersani e Vendola dimostrino di essere diversi da Fiorito". Capisco l' enfasi elettorale, comprendo i toni di un' accesa competizione, ma una scellerata dischiarazione del genere mi basta ed avanza per essere straconvinto di aver fatto bene a sostenere Bersani. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 92 commenti -
Con chi sta Renzi, se ce ne fosse stato ancora bisogno saperlo, lo abbiamo visto tutti ieri a Milano. Un impiegatuccio delle Banche, un loro semplice commesso ha più dignità ed autonomia politica di lui. Per carità, Vendola tutta la vita.
Scritto da Antonio il 19/10/2012 alle 14:04
Finalmente è chiaro, certa politica lobbistica italiana usa Renzi per stroncare quella riformistica di Bersani. In Italia i riformisti, con le buone, ma quando serve anche con le cattive, vanno annientati. Il ragazzo fiorentino, che non ha mai lavorato un giorno della sua vita, vive l' illusione del leader ma è una semplice pedina di una politica distruttiva che vuole solo mantenere intatto il suo potere e la sua forza. Renzi da un lato ma soprattutto Monti dall' altro sono le sue teste d' ariete.
Scritto da pietro magni il 19/10/2012 alle 14:22
Purtroppo di scellerate dichiarazioni Renzi ne ha collezionato una lunga collana e questa non sarà l'ultima vista la stoffa dell'ormai ( lo dichiara lui ) ex rottamatore. Sono queste dichiarazioni folli che cancellano anche le buone intenzioni ed interessanti idee che talvolta emergono dalla bocca del giovane sindaco di Firenze. Francesco non dica che si tratta di astio se io affermo che dare in mano il Governo dell'Italia a Renzi sarebbe come affidare una Ferrari F.1 al mio nipote di 5 anni
Scritto da A.Vaghi il 19/10/2012 alle 14:24
Sono un moderato e non ero troppo interessato alle primarie del PD. Ho amici di destra che, pur di far saltare questo partito e la sinistra in genere, sono intenzionati a votare, in queste primarie, per Renzi. Naturalmente è tutta gente che poi, alle elezioni politiche, voterà dall' altra parte. Il sindaco di Firenze mi attirava, ho presto cambiato idea. Più lo conosci e più lo eviti. Può darsi che anch'io farò come quei miei amici, ma se decidessi di votare alle primarie, a questo punto piuttosto sosterrò Bersani, dopo vedrò.
Scritto da Giorgio Riva il 19/10/2012 alle 14:31
Sono un deluso della Sinistra,con la S maiuscola;tornerò a votare adesso, convintamente, per Bersani e per DAlema: Sì,per D'Alema,e Veltroni,2 persone diverse ma che sono la Storia della Sinistra Italiana,con luci ed ombre. Che non siano più in Parlamento non è un problema ma non si rottamano i Protagonisti della nostra Storia e Vita Politica.Siamo ancora capaci di distinguere i leader dai demagoghi-battutisti,che fanno riunioni segrete con finanzieri spregiudicati.
Scritto da BERNARDO B. il 19/10/2012 alle 15:06
Caro Paolo, visti certi toni, ma visto anche certi programmi o non programmi (nel blog di Adamoli ho appena scritto che vorrei che Bersani, Vendola e Renzi uscissero dalle fumisterie o eccessive vaghezze programmatiche) direi che l'Area Democratica o ex area Franceschini, cui tu ed io, assieme ad altri facciamo riferimento, ha in questo momento un compito non da poco. Premetto che abbiamo fatto bene, per le ragioni più volte indicate anche da te, a sostenere Bersani. Un sostegno ben caratterizzato peraltro, nel senso che la nostra idea di partito è diversa da quella di Bersani e dei bersaniani, come diversa da quella di Renzi. A Bersani diciamo: non ci convince il lento civolamento del P.D. su una posizione socialdemocratica per il semplice fatto che con "democratico" il P.D. ha la pretesa di essere rappresentativo dll'elettorato sia della sinistra riformista sia del centro moderato, senza delegare necessariamente a Casini o a chi per lui di rappresentare il centro. A Renzi diciamo: forse la sua idea di partito si avvicina a quella "maggioritaria"di tipo veltroniano, che a noi piace, o la non indicazione delle alleanze è semplicemente una furberia dal fiato corto? A Vendola, poichè c'è anche lui, abbiamo poco da dire, se non che dovrà rispettare, se rimarrà con noi, l'esito delle primarie e del programma elettorale condiviso, evitando con dichiarazioni incaute prima, con pretese incaute dopo, di farci fare, in caso di successo, la fine dell'Unione. Il sostegno a Bersani dunque non esaurisce nel mediolungo periodo, ma anche nel breve, il nostro lavoro. A partire dal far capire ai duellanti che non ci piace il rumore delle sciabole sguainate minacciosamente da Renzi o da taluni renziani da una parte, da certi bersaniani soprattutto, più che da Bersani, dall'altra. Auguspicando la vittoria del segretario, non sfiamo sfascisti e dobbiamo impedire che il vincitore delle primarie si trovi con le sole sue truppe, per la defezione degli sconfitti. A parole ognuno per il momento assicura il leale appoggio in campagna elettorale a chi sarà consacrato dalle primarie. Speriamo sia così! Si cominci allora a porre fine alla demagogica e populistica "rottamazione", per quanto mediaticamente efficace; si eviti un continuismo senza rinnovamento. Un gruppo dirigente all'altezza dovrebbe essere in grado di definire al proprio interno una soluzione ragionevole in termini di numero di mandati o di anni in parlamento, per evitare che anche noi si venga omologati alla "casta" longeva, spendacciona e spesso corrotta. (ma il nostro gruppo dirigente è all'altezza in questo caso?). Ancora: Bersani, Renzi, Vendola e altri eventuali candidati comincino a scendere nei dettagli e nel concreto dei problemi: lavoro/occupazione e sviluppo; stato sociale; spending review; tasse; green economy, nuove fonti energetiche e così via. Non sfuggano alle questioni concrete (e sta un poco anche a noi ed alla stampa evitare fughe o elusioni) in modo da farci capire che cosa ci aspetta nel caso che uno di loro guiderà il governo post elettorale. Un'ultima osservazione. L'Area Dem., proprio per la sua idea di partito, è stata per me il tentativo più serio di fare del P.D. un qualcosa che andasse oltre le vecchie appartenenze, senza sopprimere o negare queste ultime, ma superandole in una sintesi nuova; sintesi in base a cui ciascuno di noi (alludo ai più anziani anagraficamente e di militanza) non si sentisse più tanto un ex d.s. o un ex. popolare o un ex socialista, ma semplicemente un democratico. Ebbene, proprio perchè convinti di questo, dovremmo anche come Area Dem. proporci o riproporci in provincia con la forza di un messaggio che sta a pieno titolo nel partito democratico, ma che non è omolagabile alle attuali sue componenti maggioritarie, a livello sia provinciale, sia regionale, sia nazionale. A Varese forse siamo pochi, ma la qualità -lo sappiamo-non è data necessariamente dal numero, ma dalla forza delle idee. E noi di idee, lo dico senza spocchia, ne abbiamo.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 19/10/2012 alle 15:10
Matteo Renzi per chi sta a sinistra è come un rapanello: rosso di fuori ma bianco nel cervello. E' l' imitazione di Paperopoli della politica berlusconiana. E' rimasto il ragazzo di Mike alla Ruota della Fortuna o non so più come si chiamava quel quiz del cazzo. E' una finta. Ora che babbo Silvio ha finito di sguazzare imperioso nello scenario politico, il giullare di Firenze ne è semplicemente uno strascico di coda.
Scritto da Ceresium il 19/10/2012 alle 15:25
Il livore ce lo state mettendo voi. Tutto perchè avete paura di uno che liberamente dice quel che pensa. Vedremo, ma a giudicare dai teatri pieni di gente interessata, non mi pare che Renzi rappresenti qualcosa di tanto isolato o di nicchia.
Scritto da una rottamatrice il 19/10/2012 alle 15:36
Questa politica ha perso qualsiasi dimensione di equilibrio e buon senso, Questa è la politica di una società alla deriva.
Scritto da claudio colombo il 19/10/2012 alle 15:51
Ma quale livore @una rottamatrice, il livore è roba che appartiene ai rivoluzionari della rottamazione pronti a rottamare anche mamma e papà. Diffidare di chi piscia anche sulle proprie radici, diffidare.
Scritto da Ceresium il 19/10/2012 alle 16:02
Spero proprio che Renzi non trionfi. Perchè: 1)spaccherebbe il PD,delegittimando il suo Segretario. 2)frantumerebbe l'alleanza d'intenti con la sinistra di Vendola 3)non saprebbe costruire le alleanze necessarie per vincere le elezioni. 4)ha già fatto troppi danni con le epurazioni di Veltroni e D'Alema,e poi di Bindi,Fioroni,Finocchiaro,ecc 4 grossi motivi,semplicemente indicati e ridotti per spazio,per non votare Renzi e sostenere Bersani,unica possibilità di vittoria per il Pd e Ce.Sinistra
Scritto da Marco-Malnate il 19/10/2012 alle 16:13
@rottamatrice. Renzi pensa liberamente come io penso di essere Brad Pitt. Matteo Renzi è un cialtrone, un cavallo di Troia della destra neocon. Forse è anche un figlio di troia ma questo non mi sentirei di scriverlo. Quindi, non lo scrivo.
Scritto da Claudio Ennam il 19/10/2012 alle 17:59
A Renzi va dato merito di aver vinto le primarie per il Sindaco di Firenze andando contro il candidato del partito e di essere eletto Sindaco.Subito dopo è stato colto anche lui dal famoso "delirio di onnipotenza"credendosi un dono della provvidenza e volendo rottamare tutto, Matteo ha dei buoni numeri ma impari a parlare di programmi,di alleanze,a rispettare le persone e ricordi che sono gli elettori a decidere.Ben vengano tanti giovani preparati che non abbiano però un superbo "ego" smisurato.
Scritto da Ravani il 19/10/2012 alle 18:08
Mi convince soprattutto l' idea che Renzi sia effetto di una crisi e non uomo che possa risolvera. Non è certo uno stupido, è brillante e veloce di mente, ma il suo modo da grillino di procedere è abberrante. Fomenta l' odio tra le sue truppe. Il manichino di D' Alema buttato sotto il camper di Renzi è roba da fanatismo islamico e il sindaco di Firenze, spargendo odio a chili, ne è il responsabile morale. Basta perchè mi viene il vomito.
Scritto da mario macchi il 19/10/2012 alle 18:32
@Claudio Ennam, vede delle cose strane e soprattutto eviti la lettura di spy story, le fanno molto male. La fanno cadere in una dimensione politica schizofrenica.
Scritto da una rottamatrice il 19/10/2012 alle 18:52
@una rottamatrice. David Serra è amico di Renzi, mica mio. Va bene essere moderni ma se uno che si definisce di sinistra ha simili frequentazioni e, soprattutto, veicola le teorie economiche del Tea Party, dovrebbe far venire dubbi anche a una come lei, @rottamatrice, che vive nel mondo dei Playmobil.
Scritto da Claudio Ennam il 19/10/2012 alle 19:19
Tirate fuori gli scarponi, sulla vicenda Renzi mi trovo perfettamente in sintonia con @Claudio Ennam. @una rottamatrice, hai preso un abbaglio con l' Arlecchino di Firenze, un abbaglio che porta alla cecità, una cecità reale, non come quella che minacciavano i preti di campagna e non solo di campagna, quando in confessionale, parlando di autoerotismo e più ispirati dalle loro perversioni che da Dio, minacciavano ingenui adolescenti pieni di ormoni fin sopra le orecchie.
Scritto da Ceresium il 19/10/2012 alle 19:46
Il PD avrà tanti difetti, personalmente non l'ho mai votato ma è l' unico partito in campo che dimostra ancora di avere solidità e un minimo di proposta politica. Le primarie sono uno strumento che questo partito ha introdotto con coraggio dimostrando apertura politica e mentale. Questi i fatti. Il centro destra e la Lega hanno invece perso ogni riferimento con la società. La loro sarà una sconfitta pesantissima.
Scritto da Massimo Cova il 19/10/2012 alle 20:20
Secondo me i "vecchi" della politica, da superare, sono quelli che fanno le vittime, le polemiche e gridano. Non mi pare sia la priorita` dell`Italia frignare. Roba antica e inutile. Si sprecano energie per nulla. Magari arriva qualche voto in più per chi pratica. Ma, come disse qualcuno, "poi che te ne fai?". La politica puo` essere dura anche con uno stile pacato. Ps: Leggo sempre con interesse il sig. Magni e il sig. Riva. Ringrazio per la condivision. Comprendo bene le riflessioni di Riva.
Scritto da FrancescoG. il 19/10/2012 alle 23:25
Un po' lungo @Mariuccio Bianchi ma efficace ed intellettualmente onesto, anche se io non sono del Pd e non conosco più di tanto le dinamiche interne. Grazie a @FrancescoG, ricambio senza sforzo, e quindi non per semplice educazione, i complimenti.
Scritto da Giorgio Riva il 20/10/2012 alle 00:04
Apprezzo e condivido l'appello di@M.Bianchi a superare le divisioni,a sentirci non piu'ex di questo o quel partito ma semplicemente "democratici".Ma non si puo'non tener conto degli"umori"delle persone e delle inevitabili reazioni alle"provocazioni"di Renzi(che ora ha veram.stufato-anche lui pero' l'ha capita!)che emergono da vari commenti,tra cui quelli simpatici ma un po'boccacceschi di@Ennam e@Ceresium,che mi pare colgano nel segno@Ravani(h.18,08)ha ragione invitandolo a parlare dei programmi
Scritto da giovanni dotti il 20/10/2012 alle 00:11
Ma scusate vi sembra normale che uno dica: "Adesso che Veltroni e D' Alema hanno detto che non si ripresenteranno in Parlamento, abbiamo ottenuto quello che chiedevamo. Adesso basta rottamazione, adesso parliamo di contenuti e programmi". Ma uno che dice una cosa del genere è folle e ancor più folli sono quelli che così, dietro "l' onda di pecorismo imperante" sono ancora disposti a votarlo!! A uno del genere non affiderei nemmeno l' incarico di contare alla mattina le uova del mio pollaio. Saremo mica diventati tutti pazzi!!
Scritto da Adriano il 20/10/2012 alle 08:55
@ Adriano, quanto dichiarato da Renzi è qualcosa di molto diverso e di più articolato. Andate avanti a far finta di non capire e vedrete che bella sorpresa.
Scritto da una rottamatrice il 20/10/2012 alle 09:18
Aggiungo che mi associo alle acute considerazioni di@G.RIVA(h.14,31di ieri)che comeOSSERVATORE ESTERNOnon soggiace ad influenze di parte. Spiega bene perche'sarebbe meglio non fidarsi dell'"Arlecchino di Firenze"che ha incantato tanti giovani e meno giov.,pur riconoscendogli il merito di aver dato una scrollata all'immobilismo del vecchio gruppo dirigenziale exPC. Per D'Alema leggersi il commento sul "patto scellerato"del 94 con Berlusconi del giudice Imposimato per capire il male che ha fatto.
Scritto da giovanni dotti il 20/10/2012 alle 09:29
Ma per piacere @una rottamatrice, cosa vignifica rottamare, rottamare i politici in base agli anni di politica fatta o alle legislature? E' questo il rinnovamento della politica italiana? Poca cosa, come voi del resto. Va rottamato ciò che non vale e non funziona. Matteo Renzi, per esempio è uno che per quanto mi riguarda e metaforicamente parlando sarebbe già da tempo dentro il cassonetto dell' umido di casa mia.
Scritto da Adriano il 20/10/2012 alle 09:45
@Una rottamatrice. Se dovessimo rottamare il vecchio e non ciò che non funziona, come dice accortamente Adriano, saremmo rovinati. Prendiamo i blog di Varesepolitica come paradigma. Chi sono i più bravi? @ulderico monti e @Camillo Massimo Fiori, due ultracentenari. Guardate l'energia di @giovanni dotti (classe 1939), di @Giuseppe Adamoli (classe 1940). Io stesso sono un datterone di 73 anni e 120 chili di peso. Eppure reggo. Cazzo, se reggo!
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 10:02
Non sono così drastico come @Adriano, Renzi qualche merito ce l'ha. La questione del rinnovamento di una classe politica vecchia ed autoreferenziale c'è tutta. Detto questo non lo ritengo all' altezza di fare il presidente del consiglio di un paese in crisi quale il nostro e non perchè il nostro sia troppo giovane.
Scritto da Marcello il 20/10/2012 alle 12:53
@Marcello. Renzi è uno squalo. Con il permesso del senatore pubblico un post scritto stamattina sul mio blog. Il titolo è "Matteo Renzi, il Cayman(o)".Con Matteo Renzi stiamo assistendo alla replica del copione che era stato seguito nel portare al potere Bill Clinton nel 1992 e Tony Blair nel 1996. Selezioni un giovane aspirante leader da un partito di sinistra (Democratico, Laburista, ex-partito comunista...) che dia segno di fare la "svolta liberale" e poi il mondo della finanza si coagula intorno a lui. Nel caso di Clinton, la sua amministrazione da Bob Rubin (ex-capo di Goldman Sachs) in giù era targata Wall Street. Nel caso di Tony Blair, da Lord Levy (il suo grande raccoglitore di fondi) in giù erano banchieri (private equity, gestori) della City. Con Matteo Renzi, dopo che un mese fa Bill Clinton lo ha "battezzato" ufficialmente come l'Uomo Giusto in Italia, c'è Roger Abravanel, ex Grande Capo di McKinsey-Banche, per venticinque anni eminenza grigia che ha orchestrato tutte le ristrutturazioni bancarie e piazzato gli uomini McKinsey, da Profumo a Matteo Arpe, da Nagel a Pagliaro e a David Serra, il quale gestisce il fondo Algebris alle Cayman. Questa è la politica vera nel XXI secolo. Devi incontrarti e capirti con l'elite finanziaria globale per la quale l'ideale è che uno venga dal partito di sinistra e poi faccia la "svolta liberale". Per Renzi è stata "il discorso di Verona", in cui ha dato il segnale che è un amico della finanza e della banche (parola in codice "liberale"). Subito dopo è stato riconosciuto dai suoi rappresentati in Inghilterra e in America e ha ricevuto l'investitura ufficiale quando in settembre Clinton è venuto a Firenze apposta per incontrarlo. L'equivalente di Giovanni Battista che battezza Gesù. Ora, leggendo le cronache degli ultimi giorni, per Renzi si è aperta la strada della "sotto-elite" finanziaria di Milano. Altro che i Meet-Up, il Blog, la "Rete" e le nuotate di Grillo... questo è il vero potere, perché è quello dove ci sono i milioni. E anche i miliardi.
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 13:30
Dunque dunque, a sentire oggi Renzi sembra che il nostro baldo giovane si è incontrato, a porte chiuse, con i "Caymani" della finanza capitanati dal prode Davide Serra per parlare della Fiorentina, di Topolinia, delle missioni spaziali cinesi e, seppure di volata, della ricetta del "castagnaccio" della nonna. Amici compagni e camerati, il ragazzo della via Pal, oltre che valere poco più di una figurina Panini anni sessanta, ci piglia pure per il culo, fantastico!!! Chissà se la gente una volta, almeno una volta, almeno una SOLA volta, aprirà gli occhi. Dubito.
Scritto da Ceresium il 20/10/2012 alle 13:48
E intanto Grillo cresce, cresce, cresce nei sondaggi e vola intorno al 22%. Da una parte un valletto di Mike, dall' altro un comico della prima repubblica. Cazzo, ma il buon Pierluigi da Piacenza al confronto sembra De Gasperi.
Scritto da Ceresium il 20/10/2012 alle 13:57
Concordo, Primarie inutili. Ma non per lo Statuto. Per ciò che, e lo sappiamo tutti, accadrà la sera dell'apertura delle urne. In Parlamento non ci sarà una maggioranza qualificata per governare, di sicuro al senato. e allora si dovrà ricostituire l'attuale maggioranza, magari allargata, con un premier sopra le partiti, anzi i partiti. Poi al governo entreranno ministri politici (vero D'Alema?). Dunque Primarie inutili concordo, e usiamo parole di verità anche sul resto.
Scritto da GIANNI BASSETTO il 20/10/2012 alle 13:58
In modo molto colorito ma per questo piu' intellegibile@C.Ennam e@Ceresium(mi vien quasi il dubbio che siano la stessa persona)dicono quasi le stesse cose ed espongono alcuneVERITA'che forse qualcuno preferirebbe non sentire.Ma prima di ogni decisione e'bene che le persone siano adeguatam.informate,poi libere di votare come vorranno(salvo poi pentirsi amaramente quando capiranno di esser stati fregati!).Mi spiace solo che la fregata la piglieremo anche noi...come abbiamo visto negli ultimi20anni
Scritto da giovanni dotti il 20/10/2012 alle 15:09
@Una rottamatrice. Cosa rispondi adesso a @Ceresium e a me? Ti si è seccata la lingua? Vuoi una pastiglietta Valda? Vai, vai sul camper del tuo squaletto.
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 15:43
@Claudio Ennam e @Ceresium, potete dire quello che volete, la vostra concezione estremistica della politica e della storia porta voi e quelli della vostra risma a pensare a lobby finanziarie più o meno occulte, a potentati che decidono tutto e per tutti. Quelli come voi non vanno un centrimetro in avanti e sono solo spettatori degli avvenimenti. Mentre Renzi riempie piazze e teatri voi in tre o quattro al bar, ricordate nostalgici le gesta del Duce e di Mao Tse Tung. Siete patetici e ridicoli.
Scritto da una rottamatrice il 20/10/2012 alle 17:50
@Una rottamatrice. Anche Lady Gaga riempie piazze e teatri.
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 18:28
Mi permetto di dire da neofita della politica che Renzi non è credibile ed ogni giorno che passa si rivela sempre più strumento di una regia più grande di lui e soprattutto sopra di lui. Non so se Bersani sia davvero un riformista, mi rendo conto che certo potere finanziario non lo vuole come Presidente del Consiglio, questo dovrebbe essere ormai abbastanza evidente. Di certo uno come lui mai avrebbe partecipato ad un incontro chiuso con gente della finanza "caymanista", come ha scritto qualcuno e con un pelo sullo stomaco lungo un chilometro, come quella incontrata dal Kennedy di Valdarno. Piuttosto mi hannorferito che a quell' incontro a porte chiuse ha partecipato anche il Consigliere regionale varesino Alessandro Alfieri. Vi risulta sia vero o è la solita bufala?
Scritto da miriana il 20/10/2012 alle 18:56
E' vero @Claudio Ennam, a pensarci bene ha ragione. Anche quel coglione del Duce riempiva le piazze, a suo tempo.
Scritto da una rottamatrice il 20/10/2012 alle 19:05
@Una rottamatrice. Se non altro, quel coglione del Duce ha governato vent'anni una nazione. Renzi non riesce ad amministrare neppure una città di 370.000 abitanti. E lei gli fa da zerbino. Ma non si vergogna @rottamatrice? Un po' di dignità, povera figlia!
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 19:30
@Miriana. E' la solita bufala.
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 19:31
@Miriana. E' la solita bufala.
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 19:31
Vergognarmi signor @Claudio Ennam? Il suo duce era un dittatore, un dittatore delle banane anzi, dei broccoletti. Ha governato con la violenza, la sopraffazione, l' intimidazione, ci ha portati in Africa a fare i colonialisti di serie bi, ci ha infilati in una guerra idiota che l' Italia ha perso da idioti, ha consegnato migliaia di ebrei come lei, anche se dubito che lei lo sia veramente, nelle mani dei macellai nazisti. Un bel campione il Benito. E non mi venga per favore a parlare delle bonifiche e delle colonie e di altre stronzate del genere perchè sono debole di intestino. Mi pare che in Valcuvia, tra qualche giorno, è stata organizzata una bella cenetta tra nostalgici fascisti. Si faccia invitare, è una tranquilla mangiatina tra bravi ragazzi e si troverà a suo agio.
Scritto da una rottamatrice il 20/10/2012 alle 20:21
@Una rottamatrice e @Claudio Ennam, scusate, ma ne avete ancora per molto?
Scritto da Giorgio Riva il 20/10/2012 alle 20:37
Sono stufo di vedere che riunioni e decisioni politiche importanti avvengano segretam.in case private(villa di Arcore)o in circoli ristretti(dei banchieri a MI)al di fuori di sguardi"indiscreti".Sembrano"complotti"piu'che consultaz.democratiche!L'Arlecchino di Firenze sta proprio esagerando,ci faccia almeno sapere(ev.tramite il ConsigliereReg.Alfieri,che si dice fosse presente)di che cosa di tanto segreto hanno parlato.I Cittadini hanno il diritto di sapere prima di andare a votare perlePrimarie
Scritto da giovanni dotti il 20/10/2012 alle 21:57
@Una rottamatrice. Fascista io? Probabilmente sì, lo sarei stato, ma fino al 1938. Intendevo dire se lei non si vergogna a reggere la coda di un essere insulso come Renzi, una marionetta nelle mani degli hedge fund. Che inizio! Soprattutto, che fine. p.s. abbia pazienza, @Giorgio Riva, quando inizio ci metto un po'. Non ho il suo ardore giovanile, non rischio certo di avere un eiaculatio precox. Con @Una rottamatrice ho una storia d'amore e voglio godermela.
Scritto da Claudio Ennam il 20/10/2012 alle 22:27
Passo falso quello di Renzi. Non penso che lui sia prodotto politico costruito dalle lobby finanziarie italiane ed estere, penso che ne sia strumento. Comunque sia condivido il pensiero di chi dice che Bersani, che ha una provenienza ed una storia lontana dalla mia, ha in mente una politica riformista che i suddetti ostacoleranno in tutti i modi possibili ed immaginabili. E' vero piuttosto che in Italia chi vuole cambiare e liberare la politica dai poteri forti ha sempre fatto una brutta fine.
Scritto da Andrea Zocchi il 21/10/2012 alle 09:23
I banchieri,i finanzieri,gli economisti di rango che stanno con loro e tanti di "quelli che contano"-che odiano la Sinistra ma sanno che vincera'-appoggiano Renzi, e 'ormai evidente e boicottanoBersani e Vendola.Ci sarà bene un perchè. Renzi il furbetto sta al gioco per emergere e prendere piu'voti possibili, ma poi chi ci assicura che farà una POLITICA DI SINISTRA? Con questa gente che lo sostiene (che vorrà riscuotere quanto gli ha dato) sarà molto ma molto difficile. Già ci ha provato D'Alema coi risultati
Scritto da giovanni dotti il 21/10/2012 alle 09:30
Aggiungo che se anche e' vero che D'Alema e' da rottamare (per tutti i danni politici che ha combinato) il giovinotto di Firenze - che si crede più intelligente di tutti - poteva evitare di sbeffeggiarlo con la trovata del manichino con la sua maschera sotto il camper: lui meriterebbe di esserne messo alla guida vestito da Arlecchino, senza neanche bisogno di cambiare la faccia!
Scritto da giovanni dotti il 21/10/2012 alle 09:47
Ogni giorno che passa Renzi convince sempre di meno. Peccato, aveva forse dato una sferzata alla politica ma quello che sta dietro al Sindaco di Firenze comincia a diventare non solo pesante ma soprattutto imbarazzante. Ha parlato solo di rottamazione fino a ieri, oggi dice che bisogna parlare di contenuti. Per un politico in ascesa questa mi sembra una gaffe imperdonabile e la dimostrazione di un vuoto. Non so ancora se voterò alle primarie ma se deciderò di farlo non disperderò il voto scegliendo Vendola o la Puppato ma, anch'io turandomi sinceramente un po' il naso, Bersani.
Scritto da camilla il 21/10/2012 alle 13:12
Cara @Camilla, politicamente parlando, Renzi è un celebroleso. Un manichino addestrato da esperti comunicatori di origine Mediaset. Chi conta davvero in questo maledetto paese si è trovato un utile bamboccio sulla strada, utile a far saltare un disegno politico che a loro non piace. Utile quindi, questo è certo, ma come la carta igienica. Non so se voterò a queste primarie, un avvenimento di finta democrazia. Come ho scritto sul blog dell' esimio Adamoli, se quella mattina mi sveglierò per tempo, non pioverà ecc. ecc., analisi del sangue alla mano e tappandomi anch'io il naso (ed altro), voterò il Governatore di Puglia. Stimo molto anche uno che è lontano chilometri e chilometri da me, il buon Tabacci, un testa pelata con sale in zucca mantovana, ma non ho mai votato un democristiano nemmeno per la Pro Loco, vorrei finire i miei giorni senza doverlo fare.
Scritto da Ceresium il 21/10/2012 alle 13:31
@Ceresium, spiegami, quali sono, invece, secondo te i momenti di autentica democrazia?
Scritto da paolo rossi il 21/10/2012 alle 20:06
Caro Paolo, ho letto ed apprezzato la lettera di sostegno a Bersani sottoscritta dagli amici di AreaDem. Personalmente non ho contribuito alla sua elezione come segretario. Tuttavia, gli riconosco di aver ben gestito la fase che ha seguito la caduta di Berlusconi. L’unico rimprovero che gli faccio è aver consentito a Renzi di candidarsi alle primarie: un’apertura del tutto inutile per il PD, che deve imparare a gestire le proprie differenze interne nelle sedi congressuali e del tutto controproducente per la coalizione e per la genuina rappresentatività della competizione delle primarie.
Scritto da Leonardo C. il 21/10/2012 alle 21:19
Caro @Leonardo C., anch'io, come sai, non ho votato Bersani al congresso (che è comunque avvenimento assai diverso da queste primarie). Il rimprovero che fai a Bersani in fondo in fondo ci può stare, ma pensa cosa sarebbe successo se il segretario del PD non avesse deciso di aprirle ad altri candidati del partito. In definitiva, quindi, penso che la sua sia stata una scelta coraggiosa ed intelligente.
Scritto da paolo rossi il 21/10/2012 alle 21:39
@Ceresium è sotto un tavolo, completamente ubriaco. Se mai dovesse riprendersi, potrebbe rispondere che momenti di autentica democrazia sono, per esempio, i referendum. Quelle cose il cui esito non viene tenuto in considerazione quando lede gli interessi del Potere.
Scritto da Claudio Ennam il 21/10/2012 alle 22:31
Non sono un amante delle primarie. Vanno bene in America, da noi la musica è un' altra. Lo scontro Bersani/Renzi non mi appassiona. Entrambi non sono di sinistra anche se fra i due il segretario pd è una persona seria nonostante il suo capo di segreteria era, fino a qualche tempo fa, un certo Penati. L' altro è un bluf, tra una battutina e l' altra, tra una cenetta e l' altra con un certo mondo finanziario. Critica la gente che fa politica come professione, la casta, e lui non ha lavorato un minuto della sua vita. Stamattina io timbro il cartellino, come sempre. Posso perfino aver rispetto per chi vive di politica, ma non ne ho per chi dice di non averne facendo invece parte da sempre di quella categoria.
Scritto da Guevara il 22/10/2012 alle 07:41
@Claudio Ennam, il sarto pensatore de Milan, forse non-ebreo ed ora referendario convinto, è al mio pari avvezzo all' insulto. Se non fosse omone infarcito e ripieno dei soliti luoghi comuni e paroline d' ordine della destra, che lo ossessionano un po' troppo sul "chi c'è dietro a Renzi", starebbe benissimo con il giovane sindaco di telemike.
Scritto da Ceresium il 22/10/2012 alle 08:53
Caro#Guevara,apprezzo e condivido il tuo ragionamento,anch'io ero un lavoratore come te e mi alzavo presto la mattina per correre al lavoro,per cui comprendo la tua rabbia,piu'che giustificata,per chi ha vissuto sempre e solo di politica.Ma perche'dici che Bersani non e'di Sin.?Capisco che sei per Vendola,ma nella Sin.per fortuna ci sono anche i "moderati",quelli che Berlusca vorrebbe tutti con se'.Vuoi che costoro vadano nel PDL o nel Centro o in qualcosaltro di simile?Cosa proporresti di fare?
Scritto da giovanni dotti il 22/10/2012 alle 09:12
"E' vero piuttosto che in Italia chi vuole cambiare e liberare la politica dai poteri forti ha sempre fatto una brutta fine". Sottoscrivo @Andrea Zocchi.
Scritto da FrancescoG. il 22/10/2012 alle 10:16
@Ceresium. Renzi è infrequentabile per le sue frequentazioni. Te lo ricordo, prima che ti riattacchi alla bottiglia. E ringraziami di avere risposto per te. Tu, al massimo, sai dire: Bonarda, Sangiovese, Lambrusco...
Scritto da Claudio Ennam il 22/10/2012 alle 10:19
@Claudio Ennam, è senza argomenti. L' unica sua risposta è darmi gratuitamente dell' ubriacone senza nessuna logica e nessun perchè. Quando non sa cosa dire il nostro... insulta. Tipico di quelli che stanno dalla sua parte politica. Già visto e rivisto.
Scritto da Ceresium il 22/10/2012 alle 11:18
@Ceresium. Io argomento tutti i giorni sul mio blog. Se tu sapessi leggere, forse lo capiresti. Inoltre, non hai ancora risposto alla domanda del senatore. Se vuoi che ti suggerisca un'altra risposta, oltre a quella che ho già dato, chiedimelo: è gratis.
Scritto da Claudio Ennam il 22/10/2012 alle 12:31
Renzi non mi piace ma non condivido nemmeno la tua scelta di stare con Bersani. Solido, serio e tutto quello che vuoi ma l' uomo è responsabile, con altri, di aver affossato quell' idea del PD del Lingotto che poteva dare un certo senso e respiro politico al riformismo italiano. Ora il PD è come i vecchi DS dopo un un intervento di cosmesi. Almeno questo dovresti riconoscerlo.
Scritto da paperoga il 22/10/2012 alle 17:37
Sono di corsa @paperoga, giuro che ti risponderò prossimamente in modo più articolato. Dunque, mi pare che le primarie si facciano per indicare il candidato del centro sinistra a presidente del consiglio. Ritengo Bersani il migliore della rosa, e di gran lunga. Voterò convinto per lui senza, per questo, essere bersaniano. E' in buona parte vero che il PD ha perso quella connotazione di 'nuovo riformismo' che aveva caratterizzato la sua nascita. Diciamo che in diversi si sono adoperati per tornare al "rosso antico" e questo non va bene. @FrancescoG ha ragione, ogni qualvolta si toccano i così detti 'poteri forti' e certe lobby politico-finanziarie, in Italia come all' estero, si passano guai seri. Chi detiene il denaro vuole continuare e consolidare il suo status e, i politici (quelli che consideriamo pezzi da novanta) sono sempre più spesso solo delle pedine. Quando non servono vengono rottamati, quando sono d' ostacolo...Poi ci sono quelli sempre servizievoli e scendiletto e questi possono stare moderatamente tranquilli.
Scritto da paolo rossi il 22/10/2012 alle 18:37
Sulla scomodità di certo riformismo nel mondo non vi è alcun dubbio. Penso a Olof Palme, leader socialdemocratico svedese di qualche anno fa. Il suo assassinio è in parte ancora avvolto nel mistero. Hanno cercato di farci bere di tutto. Ora il suo nome è quasi finito nell' oblio. La semplice e pura verità è che ha pestato alcuni piedi sbagliati. Altro che non esistono le lobby mondiali, esistono, si muovono, condizionano e, quando serve, agiscono.
Scritto da Borghi S. il 22/10/2012 alle 20:32
I suoi dubbi sono fondati @Borghi S. La storia contemporanea è piena di vicende da questo punto di vista terrificanti. In Italia Aldo Moro è stato ucciso perchè la sua politica, e quella di Berlinguer, aveva avuto la spudoratezza di costruire un passaggio politico per realizzare l' alternanza. Un' alternanza che nei paesi occidentali non esisteva solo da noi. Americani da un lato e Russi dall' altro, per ragioni opposte ma convergenti, non volevano rinunciare alla loro influenza. Gli Usa volevano controllare il governo di un Paese come il nostro geograficamente e politicamente determinante in area mediterranea, i sovietici non volevano perdere il controllo del PCI che tra eurocomunismo e altro cominciava a camminare da solo. I poteri forti, i potentati economici e finanziari volevano a loro volta sguazzare in acque tranquille, soprattutto da loro controllate e Moro, con la sua "strana" politica, era scomodo, scomodissimo. Quello che è avvenuto ce lo ricordiamo tutti molto bene. Dopo di che, balle su balle, su balle ancora da riversare ad un' opinione pubblica superficiale e distratta, anzi, distraibile. Basta controllare i mezzi di comunicazione ed i giochi sono fatti.
Scritto da claudio colombo il 22/10/2012 alle 21:11
Devo a malincuore dire che quelle di @Borghi S. e @claudio colombo sono "sante parole".
Scritto da mario macchi il 22/10/2012 alle 21:46
Certo signor @giovanni dotti, sono d' accordo, senza alleanze con i moderati vince sempre la destra. Intanto però, con questa scusa, anche la sinistra porta avanti politiche sempre più moderate ed annacquate non facendo fino in fndo il suo "dovere fisiologico" che è stare ed aiutare concretamente chi nella nostra società ha più bisogno ed è in difficoltà.
Scritto da Antonio il 23/10/2012 alle 08:02
Caro@Antonio-h.8,02-vedi che e' necessario stare coi piedi per terra? I "moderati" in Italia sono ondeggianti,e sono distribuiti in diversi partiti,forse per convenienza,ma e' cosi'.Per questo bisogna rassegnarsi,la Sin.puo'andare al governo solo col loro appoggio e pertanto non potra' mai fare quelle vere politiche di sin. che tu e tanti altri vorrebbero.Che cio'sia un bene o un male per il paese non saprei, certo e' che una svolta radicale (conRenzi non proprio)al momento la vedo molto lontana
Scritto da giovanni dotti il 23/10/2012 alle 08:47
Mi allineo a Paolo Rossi ed ai signori Colombo, Macchi, Borghi. Aggiungo al triste elenco di "neutralizzati" (così parlavano le spie, tra loro) Allende, Sankara, Kennedy, Mattei. I primi che mi vengono in mente, per restare nel dopoguerra.
Scritto da FrancescoG. il 23/10/2012 alle 12:03
Caro @giovanni dotti, i moderati non si dividono nei partiti per una scelta chiamiamola tattica, ma per 'vocazione' naturale. Sono una realtà in movimento, un movimento consistente e fluttuante. La politica, soprattutto quella del centrosinistra, non può limitarsi a riconoscerlo ma vi è la necessità di inglobarne almeno una parte atrraverso una politica peculiare, riformista. L' idea di radunare progressisti in un progetto comune e poi allearsi con quello che nascerà (se nascerà) al centro e che rappresenterà buona parte di essi, è un errore. Una delega ad altri, una limitazione. La proposta iniziale del Pd e la sua conformazione originaria, era questa, oggi invece si persegue un' opzione a mio avviso sbagliata che offre ad altri spazi enormi, vere e proprie praterie. Nella fattispecie, lo stesso 'successo' di Renzi si incunea abilmente dentro questo vuoto che siamo stati noi a lasciare colpevolmente libero. Per questo ritengo il disimpegno di Veltroni (rientrato solo in una fase successiva e tardiva) rispetto agli attacchi che anche certa 'conservazione' da sempre presente nel partito, ha elevato, come una scelta gravissima che ha contribuito a snaturare l' identità iniziale del Pd. @Francesco@ quell' elenco che fai è di per sè significativo e come tu stesso scrivi, assolutamente ampliabile.
Scritto da paolo rossi il 23/10/2012 alle 13:55
Giustamente Senatore lei la vede dal suo punto di vista che non può essere il mio. Se il PD assume un atteggiamento democristiano non può certo ottenere consenso e favori di chi nel lavoro vive le difficoltà che oggi attraversiamo. Se per vincere bisogna snaturarsi...
Scritto da Guevara il 23/10/2012 alle 19:17
Non è necessario snaturarsi per vincere @Guevara, ma usare la testa questo si. Le bravate integraliste di Rifondazione e Bertinotti sono costate molto care al centrosinistra ma soprattutto al Paese. L' avvento di Berlusconi e del suo regime "democratico" e ventennale, ci ha messo in ginocchio. Avanti a fare i duri e puri, vedrete che bello!
Scritto da Giorgio Riva il 23/10/2012 alle 21:32
Discutete pure cari "democratici" . Azzuffatevi a più non posso . Tanto prima o poi arriva il castigamatti . Eccome se arriva !
Scritto da Celtico il 23/10/2012 alle 23:36
Non so @Celtico, se arriverà il 'castigamatti', ma almeno non potrai negare che nel PD, a differenza di altri, si discute, magari si litiga... in buona sostanza si fa politica. Comunque sia, con le 'primarie', ci si mette un po' in gioco. Dentro lo scenario povero di questa politica non mi pare poco, non mi pare proprio un 'niente'. Se il PD nei sondaggi (per quel che possono valere) sale, forse qualche ragione ci sarà e non credo che questo fatto sia semplicemente legato all' altrui 'pochezza'. Questo credo vada riconosciuto.
Scritto da paolo rossi il 24/10/2012 alle 08:11
PERCHE' NON STO CON RENZI: Il documento che ho sottoscritto insieme ad altre/i democratiche/i di AreDem chiarisce molto bene il percorso politico che intendiamo intraprendere collaborando con il Segretario Nazionale, il quale già nella Carta d’Intenti evidenzia punti che difficilmente possono non essere condivisibili come “il traguardo è ricostruire quel patrimonio collettivo che la destra e i populismi stanno disgregando: la qualità della democrazia, la dignità di ciascuno, legalità, cittadinanza, partecipazione. La realtà è che mai come oggi nessuno si salva da solo. E nessuno può stare bene davvero, se gli altri continuano a stare male: è questo il principio a base del nostro progetto, sia nella sfera morale e civile che in quella economica e sociale” la cui distanza col metodo Renzi è abbissale ecco perché non sto con Renzi; Quando Bersani dice “Dobbiamo sconfiggere l’ideologia della fine della politica e delle virtù prodigiose di un uomo solo al comando. E’ una strada che l’Italia ha già percorso, e sempre con esiti disastrosi. In democrazia ci sono due modi di concepire il potere. Usare il consenso per governare bene. Oppure usare il governo per aumentare il consenso. La prima è la via del riformismo. La seconda è la scorciatoia di tutti i populismi e si traduce in una paralisi della decisione”, ecco perché non sto con Renzi; Quando diciamo come Democratici che “Per noi il populismo è il principale avversario di una politica autenticamente popolare. In questi ultimi anni esso è stato alimentato da un liberismo finanziario che ha lasciato i ceti meno abbienti in balia di un mercato senza regole” e poi organizziamo Fund Raising party a porte chiuse, ecco perché non sto con Renzi; Riconosco a Renzi la capacità di aver trasferito in chiave italiana la tecnica della comunicazione politica adottata da Barack Obama che il sottoscritto segue da quando il Presidente era un emerito sconosciuto ovvero si limitava a fare l’organizzatore delle comunità religiose di Chicago. Ma Renzi si è fermato lì non andando in fondo a quello che ha animato e anima la persona di Obama e che lo ha portato e sicuramente, ne sono convinto, lo porterà alla riconferma della Casa Bianca ovvero quello di seguire in tutte le sue politiche e non solo nei discorsi un principio banalissimo “Devo prendermi cura di mio fratello, devo prendermi cura di mia sorella” che tradotto vuol dire cito alcuni passaggi del Presidente “Il nostro individualismo è sempre stato bilanciato da un insieme di valori comunitari che costituiscono il collante da cui dipende ogni società sana. I valori della famiglia e della solidarietà fra le generazioni per noi sono importanti. Ed è importante anche la comunità, il vicinato che si esprime nelle opere di pubblica utilità o nelle società sportive. Sono importanti il patriottismo e i doveri della cittadinanza, l’orgoglio e il senso di appartenenza alla nostra Nazione. Consideriamo importante anche la fede in qualcosa di più grande di noi, che può esprimersi in una religione organizzata o nell’etica individuale. E per noi sono importanti anche i comportamenti che riflettono la reciproca considerazione: onestà, correttezza, umiltà, gentilezza, cortesia e compassione”, e non vedo nulla di tutto questo sia nella proposta ma soprattutto negli atteggiamenti renziani, ecco perché non sto con renzi; Sempre nella carta d’ intenti quando diciamo che per noi Democratici parlare di uguaglianza significa guardare la società con gli occhi degli “ultimi”, di coloro che per vivere faticano il doppio perché sono partiti da più indietro o da più lontano o perché sono diversamente abili. Se poi guardiamo alle generazioni più giovani, il tema dell’uguaglianza si presenta prima di tutto come possibilità di scelta e parità delle condizioni di accesso alla formazione, al lavoro, a un’affermazione piena e libera della loro personalità anche qui Renzi nel copiare Obama avrebbe dovuto studiarlo attentamente e si sarebbe accorto quando dice che “Oltre all’individualismo , l’etica comprende anche un altro ingrediente. Si tratta della convinzione che tutti insieme formiamo un popolo. Se nel Sud c’è un bambino che non sa leggere, la cosa mi riguarda anche se non è mio figlio. Se da qualche parte c’è un anziano che non può permettersi le cure e deve scegliere se comprare le medicine o pagare l’affitto, la mia vita è più povera, anche se non si tratta di mio nonno. Se una famiglia di arabi-americani subisce ingiuste vessazioni, a essere messe in repentaglio sono anche le mie libertà civili. E’ questa convinzione fondamentale, ossia devo farmi carico di mio fratello e mia sorella, che fa andare avanti questo paese. E’ ciò che ci permette di perseguire i nostri sogni individuali e allo stesso tempo di sentirci come membri di un’unica famiglia” , non ho intravisto, se non attacchi alle persone che mal si conciliano con quanto Obama dice, sia negli atteggiamenti che nel programma queste cose, si parte dagli ULTIMI non dalla FINANZA, ecco perché non sto con Renzi; Riprendo dal programma di Renzi il punto che personalmente ritengo il più importante quello sul WELFARE. Renzi dice: Le forme di welfare pubblico dovranno essere integrate dalle esperienze più virtuose provenienti dal mondo del welfare privato (senza che quest’ultimo vada a sostituire il welfare pubblico). In che modo? da uno studio da me condotto questo Paese fra 3 anni si troverà a dover applicare a regime la riforma DINI (sistema di calcolo contributivo puro) se aggiungiamo la disoccupazione giovanile che ha raggiunto quota 35% significa che abbiamo bruciato non UNA ma DUE generazioni che nel 2020 domanderanno assistenza e non previdenza che non riusciremo a soddisfare in mancaza di risorse adeguate per una domanda straordinaria. In queste condizioni il PRIVATO investirà senza aumentare i costi dei servizi pubblici? Quanti sanno il costo procapite diun servizio pubblico oggi rispetto allo stesso servizio fatto dal privato? Nel welfare (previdenza e assistenza) siamo nel primo caso allo 0,04 € nel secondo caso siamo a 1,€ tirate voi le conseguenze. Renzi continua e dice "Sono ormai estremamente diffuse soprattutto nelle regioni del Nord forme di complementarità al welfare pubblico sviluppate, da parte delle imprese, delle cooperative, delle associazioni del non-profit (cd. “welfare aziendale, sindacale, cooperativo”). Di cosa sta parlando? a cosa si riferisce? devi contestualizzare caro Renzi altrimenti ti rispondo che se parliamo di welfare pubblico NON ESISTONO queste forme di cui parli. Su questo versante, occorre: 1. semplificare la legislazione sul Terzo Settore a partire da una vera attuazione della legge sulla Impresa Sociale bloccata da anni da veti ideologici, ma in grado di contribuire alla creazione di nuova e soprattutto “buona” occupazione; mi risulta che questa legislazione per come è fatta garantisce un buon 30% dell'evasione fiscale visto che viene utilizzata per creare NO PROFIT PER PROFIT, danneggiando il VERO terzo settore; quindi se riforma devi fare la fai per impedire questo e tutelare gli altri. 2. riformare organicamente la disciplina delle associazioni, delle fondazioni e delle altre istituzioni di carattere privato senza scopo di lucro riconosciute come persone giuridiche, delle associazioni non riconosciute come persone giuridiche (libro I Titolo II del codice Civile); Questa è ancora più fumosa oltrechè fatta con una terminologia che sa di altri tempi. 3. favorire nuove formule per le “clausole sociali” negli appalti pubblici per garantire sempre più opportunità lavorative per le fasce deboli del mercato del lavoro; Quali sono queste nuove formule e soprattutto prima di farle per l'occupazione le devi riformare per impedire che la mafia si infiltri negli appalti e vedrai che l'occupazione sarà la normale conseguenza impedendo per es alla 'ndrangheta di aprrofittarsi dei poveri di questo paese. 4. creare patti territoriali nel sociale che superino gli attuali piani di zona e che abbiamo la capacità di coinvolgere tutti i soggetti pubblici,privati e del privato sociale (Terzo Settore e Non profit) per la costruzione di un Welfare plurale ed attivo. Ma esiste un TERZO SETTORE PROFIT? e cosa vuol dire welfare plurale ed attivo? Forse plurale inteso che ci entra il privato? e attivo? certo chi non ha mai dovuto alzarsi anche di notte per fare i turni, non ha mai timbrato un cartellino di lavoro e tantomeno subito CIG e CIGS nella sua vita come fa a conoscere se non per sentito dire come questo Paese garantisce il sostegno al reddito. ECCO PERCHE’ NON STO CON RENZI Il lavoro è il pilastro fondamentale su cui si basano le nazioni e le società. In Italia la COSTITUZIONE tutela una serie di diritti dei lavoratori garantendo in particolare quelli delle fasce più deboli come le donne. • L'art. 1 stabilisce che L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. • L'art. 4 sancisce che " La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. • L'art. 35 tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni curandone anche la formazione e l'elevazione professionale. • L'art. 36 sancisce il diritto del lavoratore ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. • L'art. 37 estende alla donna gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Il codice civile all'art. 2110 tutela anche il periodo di gravidanza e di puerperio. • L'art. 38 tutela l'assistenza sociale e le forme di previdenza. • Il diritto di sciopero è garantito dall'art. 40 ed è regolato dalle leggi. • L'art. 41 è un crocevia nel quale si incontrano le esigenze del capitale e la sicurezza nel lavoro: l'iniziativa economica privata è libera, ma non può recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. • L’art. 46 prevede, ai fini dell’elevazione economica e sociale del lavoro, il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende secondo quanto stabilito dalle leggi. INVECE COSA STA SUCCEDENDO IN VIOLAZIONE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI Passera, giorno 17 alle ore 17, incontrando i direttori generali delle associazioni d’impresa come Abi, Ania, Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza Cooperative li ha ammoniti a non chiudere con i sindacati accordi che non rispettassero certe pregiudiziali. Pena la non concessione delle risorse stanziate per la detassazione del salario di produttività. Paradossalmente questa richiesta, accolta dalle altre sigle è stata respinta da Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria. Ma quali sono queste pregiudiziali? Sono tre di carattere generale accompagnate dalla definizione di 5 “criteri” necessari per considerare effettivamente migliorativi della produttività, e quindi meritevoli di sconto fiscale, gli aumenti del salario: Primo criterio: è “il superamento degli automatismi” nei contratti nazionali, in altre parole, il recupero dell’inflazione pregressa non deve più essere considerato come base per gli aumenti salariali. Il secondo criterio: è che gli aumenti dei contratti nazionali siano “in tutto o in parte” erogati a livello aziendale attraverso accordi aziendali di produttività, con grandi disparità di trattamento dei lavoratori TUTTI andando contro al principio di UGUAGLIANZA; Il terzo è che le parti sociali chiedono che il legislatore faccia delle norme per delegare ai contratti aziendali una serie di “materie oggi regolate dalla legge”. Cioè il Codice Civile e lo Statuto dei Lavoratori, in questo modo si scaridinano i pilastri produttivi/lavorativi di questa Nazione (es. FIAT ne è la dimostrazione); Come sappiamo queste materie, per le quali servirebbero delle leggi ordinarie (ma il governo pensa basti un semplice decreto ministeriale), fanno parte dei cinque criteri specifici indicati da Passera; per avere il bonus, nei contratti aziendali se ne devono obbligatoriamente prevedere almeno due. E sono novità esplosive, che cambierebbero radicalmente i rapporti di forza tra azienda e datore di lavoro. Novità che farebbero impallidire la blanda modifica dell’articolo 18. La prima è la “fungibilità delle mansioni nell’ambito dell’organizzazione aziendale”, ovvero, il demansionamento rispetto al quale si potrà prendere un funzionario o un dirigente e metterlo alla catena di montaggio o a uno sportello, riducendogli ovviamente lo stipendio. La seconda è “l’incremento del normale orario di lavoro effettivo alla soglia legale delle 40 ore settimanali”. Cosa vuol dire? Vuol dire che dove i contratti stabiliscono 38 ore di lavoro settimanali, bisognerà salire fino a 40. La terza sono i “modelli flessibili e multiperiodali dell’orario di lavoro”: significa che quando l’azienda vuole si lavora 60 ore, e quando non vuole se ne lavorano 20 alla settimana. Purché su base annua se ne facciano in media 40. La quarta novità è la “distribuzione flessibile delle ferie”: ovvero, al massimo si potrà stare in vacanza due settimane di seguito. Gli altri giorni saranno stabiliti dalla “programmazione aziendale, anche non continuativa”. La quinta novità sono ”sistemi idonei a contemperare il fondamentale diritto alla riservatezza del lavoratore con il diritto del datore di lavoro al controllo della produttività”,ovvero, controllo a distanza dei dipendenti: telecamere, computer, e quant’altro la tecnologia permette. Confindustria, che MAI avrei sospettato che un giorno dicesse queste cose, le ritiene inutili e pericolose per il sistema delle relazioni industriali. In più, c’è un sospetto: «È curioso - osserva con malizia un collaboratore del presidente Squinzi -, queste novità illustrateci all’ultimo minuto da Passera combaciano esattamente con quelle formulate dai banchieri dell’Abi, che devono gestire 20 mila esuberi. Possibile che c’entri il fatto che il ministro Passera sia stato a lungo ad di Banca Intesa?» RENZI farà ancora dei FUND RAISING PARTY con chi vuole scardinare le fondamenta costituzionali di questo PAESE? ECCO PERCHE NON STO CON RENZI.
Scritto da Giuseppe Calderazzo il 24/10/2012 alle 13:44
Va bene il tuo Editto @Giuseppe Calderazzo, anche se è sempre meglio dire che si sta con qualcuno e non contro qualcun' altro. Ma non ci si può fare niente, voi di AreaDem siete così. Per questo avrete vita breve.
Scritto da Adriano il 24/10/2012 alle 14:56
Caro Adriano definire un editto delle questioni di merito è superficiale e pericoloso quanto lo è lo stile renziano che con la tua epigrafe ' sarete presto destinati a sparire' la dice lunga di come si intenda governare questo Paese. O con me e contro che ricorda altri tempi.
Scritto da Giuseppe Calderazzo il 24/10/2012 alle 16:21
Signor @Giuseppe Calderazzo, non si offenda ma a leggere il suo interessante commento mi va insieme la vista. Considerando che non ho ancora trent'anni mi immagino che per altri meno giovani di me, la difficoltà possa essere anche peggiore.
Scritto da Camilla il 24/10/2012 alle 19:57
@Camilla. Confermo. Io sono svenuto alla dodicesima riga. L'errore è stato cercare di scrutare la fine del commento di @Giuseppe Calderazzo.
Scritto da Claudio Ennam il 25/10/2012 alle 06:05
Egr.Sen. penso che questo argomento sia stato commentato abbastanza e stia quasi per essere chiuso; quindi chiedo il permesso di andare fuori tema ! Qualche giorno fa ti ho inviato copia di una mia lettera già inviata anche ad alcuni giornali, relativa a delle proposte per ridurre le spese elettorali. Puoi dire a me ed agli lettori se dette proposte sono sensate oppure no ? E se sì perché un Senatore non le fa presente al Ministro competente ? Ringrazio e porgo cordiali saluti. Martino Pirone
Scritto da Martino Pirone il 25/10/2012 alle 10:31
Sig. Calderazzo la sintesi non é una dote che le appartiene . Tanta fatica sprecata , visto i contenuti del commento .
Scritto da Celtico il 25/10/2012 alle 12:03
Chiedo scusa @Martino Pirone, ma ho visto soltanto una tua mail dal titolo "Perchè non annullare Province e Prefetture?" Mi scuso anticipatamente per la distrazione. Ho cercato più volte in archivio, ma non trovo il 'pezzo' in questione. Ti chiedo quindi di inviarmi nuovamente le tue considerazioni a proposito delle 'spese elettorali'.
Scritto da paolo rossi il 25/10/2012 alle 14:01
Quando vuole @Celtico sa scrivere in "punta di tastiera". A me è simpatico. E' di estrema destra? Meglio.
Scritto da Claudio Ennam il 25/10/2012 alle 14:32
Che fare? Cari amici, la rapida evoluzione del quadro politico pone anche a noi del P.D. problemi nuovi e qualche ostacolo in più. Quello che sembrava fino a qualche tempo fa (ai soli politicamente ingenui in realtà) una strada in discesa verso l'auspicato trionfo elettorale della primavera preossima si è senz'altro complicato. Il ritiro - pensiamo definitivo- di Silvio Berlusconi apre indubbiamente uno scenario inedito e tutto da scoprire. La polarizzazione del P.D. con le primarie si intreccia a questo punto con il ritiro del cavaliere: Bersani ha spostato il partito su posizioni -lo dico in grossolana sintesi per intenderci- socialdemocratiche, cioè di un partito di sinistra riformista che guarda al centro; Renzi da par suo, al di là della guasconate sgradevoli, anche se efficaci, sulla rottamazione, rappresenta il lato moderato, liberale del P.D., cioè di un centro che guarda a sinistra. Niente di male, lo sapevamo. Il punto però è che mai come ora i due sfidanti (non me ne vogliano la signora Puppato e Vendola) devono mettersi una mano sul cuore e rassicurare più di prima che, finite le primarie, non solo lo "sconfitto" si metterà al servizio del "vincitore" (altrimenti saremmo alla vigilia della nascita di un nuovo partito), ma che il "vincitore" assuma il meglio del programma dello "sconfitto". In altri termini il P.D. deve assolutamente proiettare al di fuori di sè l'immagine di essere un vero partito di centrosinistra, unito e pronto a dare all' Italia la svolta di cui il Paese ha bisogno; un partito in cui i veri democratici, sia in versione liberale sia in versione neo Keynesiana, hanno trovato la loro casa. In tal senso il programma, sia da parte di Bersani, sia da parte di Renzi, al di là della personalizzazione del confronto, dovrebbe diventare un po' più centrale nell'ultimo mese di campagna elettorale. Alla fine dei conti ai cittadini elettori interessa sapere come si intende procedere sulla triade rigore-equità, crescita: continuando senza "se" e senza "ma" con l'agenda Monti o apportando quelle correzioni, pur compatibili con lo stato della nostra economia, che siano funzionali ad una maggiore equità sociale e possano rilanciare la crescita? Questo, a mio parere, ciò che Bersani e Renzi possono e debbono fare o meglio dirci. Non è detto che basti. La rapida evoluzione del quadro politico suggerisce scenari anche diversi: che faranno Casini e l'U.D.C. a questo punto? Saranno risucchiati in un rassemblement di centrodestra, con la benedizione più o meno esplicita del Vaticano o, resistendo alle sirene del centrodestra, manterranno quell'ipotesi di costituire il centro esterno del centrosinistra targato P.D., come molti di noi vorerebbero. Le incognite sono molte, a partire dall'esito, non ininfluente per me, della tornata elettorale in Sicilia.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 25/10/2012 alle 15:18
Egregio Senatore, come cortesemente richiestomi, comunico alcune proposte che avanzai in una lettera ai giornali nel 2008 per un risparmio delle spese elettorali, fiducioso di un tuo interessamento in proposito: 1) accorpamento delle consultazioni elettorali in una sola data, quando sono a poca distanza una dall’altra; 2) svolgimento delle elezioni in una sola giornata (la domenica); 3) stampare una volta per tutte il testo delle disposizioni elettorali, che viene distribuito ad ogni tornata a tutte le sezioni, affidandone la custodia a ciascun Comune ed, eventualmente, se necessario, stampare per le elezioni successive solo dei fogli di aggiornamento (oggi se ne stampano centinaia di migliaia di copie per ogni tornata elettorale, con enorme spesa); 4) utilizzo di urne elettorali di plastica ripiegabile riutilizzabili per successive elezioni (le urne attuali di cartone vengono usate per una sola tornata elettorale, quindi con costi di produzione e di trasporto nettamente superiori).
Scritto da Martino Pirone il 25/10/2012 alle 18:34
Scellerata mi sembra la discussione di oggi al Senato sulla informazione e sul vile tentativo di limitarne la liberta' (che con la diffamazione alla Sallusti non c'entra niente - questa si' e'un reato che si deve punire!)
Scritto da giovanni dotti il 25/10/2012 alle 21:12
Caro @Martino Pirrone, mi sembrano proposte molto semplici ma razionali per questo temo che difficilmente verranno prese in considerazione, ci si può però provare. Entrare in un nostro seggio, nella migliore delle sensazioni provabili, sembra che il tempo si sia fermato, nella peggiore, di votare in Uganda. @giovanni dotti, lunedì licenzieremo un provvedimento così così. Nessuno può ledere il diritto di informazione ma al tempo stesso chi informa non può scrivere falsità come per esempio avvenuto nel caso Sallusti. Penso che cambierà qualcosa anche nella gestione dei blog. La discussione degli e sugli emendamenti è in pieno corso. Lunedì vedremo.
Scritto da paolo rossi il 26/10/2012 alle 08:14
Caro @Martino Pirone, nel mio commento ti ho aggiunto nel cognome una erre. In questo caso un' aggiunta che non fa mai piacere. Me ne scuso.
Scritto da paolo rossi il 26/10/2012 alle 08:20
Oggi scriverò un nuovo post. Mi scuso per il ritardo ma è stata una settimana travagliata e, oltre tutto, noto che spesso i commenti deviano 'dal tema' proposto. Questo per me fa un po' da deterrente alla scrittura. Ad altri capita meno che a me, si vede che sono più bravi nel contenere la discussione entro un preciso perimetro come, a volte ma non sempre, è giusto fare.
Scritto da paolo rossi il 26/10/2012 alle 08:26
Che questo signor @Claudio Ennam fosse di destra non c'erano dubbi. Nonostante questa sua appartenenza, fatemelo dire, è un uomo di buona cultura che scrive anche bene. Certo quando esprime considerazioni positive su @Celtico, che ha tutta l' aria di essere uno di quelli che alla domenica va allo stadio in curva senza neanche vedere la partita, significa non solo che è appunto di destra, ma che è un fazioso, uno che in nome dell' appartenenza alla causa nostalgica non distingue più l' erba buona da quella cattiva. Sono di sinistra per tradizione, per necessità, per condizione economica, vun uperari e per questo di solito non mi piacciono i fascisti, a prescindere. Questo Ennam però lo trovavo intelligente ed intrigante, vorrei dire intellettualmente onesto come si diceva una volta. Queste cadute di stile dimostrano che mi sbagliavo.
Scritto da Adriano il 26/10/2012 alle 09:16
Rossi, scriva tutte le volte che vuole e quello che vuole. Non è obbligato a propinarci il suo verbo tutti i giorni e su tutti gli argomenti del mondo. Spesso non sono in sintonia con lei, ma mi piace scrivere sul suo blog perchè è alla portata di tutti, anche di uno semplice come me. Naturalmente meno fa il democristiano e più l' uomo di sinistra e più mi piace, ma non si può pretendere troppo ed anche questa considerazione rischia di diventare materia da tifo calcistico e non un pensiero serio.
Scritto da Adriano il 26/10/2012 alle 09:29
@Adriano mi 'inserisco' in diretta. Mi fa molto piacere che il blog sia seguito anche da gente semplice, normale e che non 'ostenta'. In particolare avere poi opinioni diverse è fondamentale soprattutto in e per un blog. Anche le critiche dure, che a me non fanno certo piacere, sono in questo senso utilissime, indispensabili. Condivido il tuo pensiero sulle qualità di @Claudio Ennam. In particolare vorrei dirti però che su @Celtico ha ragione lui. Il fatto che quest' ultimo sia fascista, di estrema destra o non so cosa non gli impedisce di essere spesso arguto e dalla battuta pronta e ficcante. Anch'io frequentavo la curva quando ero più giovane e scapestrato. Vorrei però puntualizzare: la partita me guardavo e gustavo tutta. Poi se capitava qualche scazzottata non era mia natura tirarmi indietro. Non un merito, forse un incoscienza. Ma era una roba da ragazzi della Via Pal. E ora sia per questa affermazione che per quella precedente di difesa a @Celtico, se vuoi, puoi dare del fascista anche a me.
Scritto da paolo rossi il 26/10/2012 alle 09:38
Un' incoscienza ci vuole l' apostrofo. Nell' ultimo commento mi è scappato non so dove. Pardon.
Scritto da paolo rossi il 26/10/2012 alle 09:53
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