Fai vincere la lealtą verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 23/5/2013 alle 20:50

 Anni fa l' editore Macchione pubblicò una vecchia storiella bosina su commercianti e avvocati. Secoli addietro in Corso Maggiore (oggi Matteotti) a Varese i tanti macellai del luogo esponevano le loro mezzene ed altre prelibatezze sotto i portici. Dietro le colonne si aggirava furtivo il bracco di un noto avvocato varesino. Il cane, alquanto scaltro, si era fatto un nome di imprendibile razziatore di salsicce e quant'altro. Gli esercenti non avevano il coraggio di affrontare di petto il suo proprietario, vero e proprio signorotto locale, un tipetto alquanto prepotente. Finchè, esasperati, scelsero uno fra loro e passarono all' azione. Questi si presentò presso lo studio dell' uomo esponendogli quello che all' apparenza sembrava un banale quesito: "il proprietario di un cane deve rispondere in denaro per eventuali danni provocati dall' animale?". "Certo rispose sicuro l' avvocato". "Ebbene, replico il commerciante, il vostro bracco ecc. ecc..."ed elencò danni per un ammontare di 50 denari. Il professionista non fece una piega e pagò sull' unghia il dovuto. Il macellaio tornò raggiante tra i colleghi, avevano vinto e 'messo al muro' il sciur avucat. Prenotarono subito la migliore trattoria per provvedere ad adeguati festeggiamenti. Più tardi Il coraggioso sindacalista, l'eroe della giornatasi incamminò baldanzoso verso casa per cambiarsi i panni da lavoro già pregustando una gioiosa seratina con gli amici. Ad aspettarlo sull' uscio la moglie che gli consegnò una busta. Era la parcella dell' avvocato. Per la pomeridiana consulenza veniva indicata la richiesta di un compenso pari a 60 denari. Si racconta che i commercianti annullarono frettolosamente le prenotazioni al ristorante che quella stessa sera ospitò le grida ed i festosi canti degli avvocati varesini.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 7 commenti -
Bella storiella ed altrettanto bella la lotta tra commercianti ed avvocati. Non avevo dubbi che a prevalere fossero i secondi.
Scritto da claudio colombo il 23/5/2013 alle 22:26
Io sto con il bracco.
Scritto da Ceresium il 24/5/2013 alle 07:50
Il sapere e' potere.L'istruzione unita all'intelligenza e -perche'no?- ad una certa dose di astuzia prevalgono sulla giustizia nuda e cruda.Cosi'e' sempre stato e sempre sara',inutile farsi illusioni.Nella vita come nella politica,dove purtroppo furbi e furbetti spadroneggiano formandosi veri e propri clan di lacche'che li sostengono acriticamente per trarne personali vantaggi.Sintomatico in proposito il vecchio nucleo(o apparato) dirigente dell'ex PCI che continua imperterrito con questi metodi
Scritto da giovanni dotti il 24/5/2013 alle 09:27
Non conoscevo la storiella,ma non ho fatto fatica ad indovinare come sarebbe andata a finire.
Scritto da Angelo Eberli il 24/5/2013 alle 10:18
Una storia di altri tempi di assoluta attualitą.
Scritto da mario macchi il 24/5/2013 alle 12:30
Post simpatico ma preferisco vedere il senatore cimentarsi sul terreno politico pur avendo il sottoscritto idee diverse dalle sue.
Scritto da Antonio il 24/5/2013 alle 13:31
Speriamo che la varesinitą possa esprimersi anche con racconti diversi. Comunque ben scritto e divertente.
Scritto da Giorgio Riva il 24/5/2013 alle 18:31
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