Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 2/8/2013 alle 18:46

 'Il mercato' ha sempre avuto un' importanza considerevole per l' economia locale. A Varese, prima del '400, era il più significativo dell' area prealpina. Originariamente si teneva alla Motta, allora assai diversa dall' attuale piazza. Rimase lì per secoli, fino al 1868, quando vennero abbattuti alcuni edifici presso l' attuale piazza Repubblica dove venne livellato il terreno per far posto alle bancarelle. Tra gli edifici rasi al suolo, Palazzo Griffi, un quattrocentesca 'struttura' gotica nel tempo, in successione, diventato Convento dei Gerolimini, Teatro comunale ed infine Caserma. L' area, predisposta appositamente per gli ambulanti, la dice lunga sull' importanza a quei tempi del mercato e sul considerevole 'peso politico'  della categoria. Poco più di cent'anni  dopo l' attività mercatale venne spostata nell' odierno sito di Piazzale Kennedy.  Da qualche tempo si discute circa la possibilità di riattivare, almeno parzialmente, il mercato nella vecchia Piazza d' Armi, a ridosso quindi dell' oramai cadente e decadente Caserma Garibaldi.  E' un' idea, ma l'area necessiterebbe di una radicale sistemazione. Quell' antico e vantaggioso 'peso politico' pare però negli anni essersi di molto affievolito. Ora lo detengono e, soprattutto, lo esercitano altri.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 12 commenti -
Ma come, c'è in campo la sentenza di condanna inflitta a Berlusconi e qui si parla di mercato?
Scritto da un democratico il 2/8/2013 alle 19:30
@un democratico, ma cosa dici! L' argomento del 'mercato' mi sembra attualissimo.
Scritto da paolo rossi il 2/8/2013 alle 20:05
Qui al mare si fanno buoni acquisti con i "vucumprà". A casa il 40% dei mercatari sono asiatici il 30% nordafricani quel che rimane è roba nostrana. Questa è la globalizzazione ragazzi, vi aspettavate che generasse qualche cosa d' altro? Vogliamo limitare i danni mettendo in campo una bella dose di sano razzismo? Che differenza c'è tra un orango, un uomo nero ed uno nordsvedese bianco come il latte, dagli occhi azzurri e con una fluida chioma bionda? Sfumature per un venusiano che dovesse incontrarci, credetemi, sfumature. Come per noi "esseri superiori" è un ramarro verde vicino ad uno a pois. Comunque, se volete, accomodatevi. Contrapporsi alla globalizzazione, alla miscelania, al frullato, è come ripararsi con un ombrellino nel mezzo di un nubifragio. Io non ci provo nemmeno. Rispetto la natura, è la mia regina ed io non vado contro il suo volere. Buone vacanze a tutti.
Scritto da Ceresium il 2/8/2013 alle 20:49
@Ceresium, mi sa che al mare hai fatto il pieno di benzina. A cosa va la tua macchina? Vino bianco, birra o superalcolici?
Scritto da un democratico il 3/8/2013 alle 08:17
Nervosetto ed intollerante il sciur @un democratico. Vivi e lascia vivere caro amico e poi occhio, guarda che il fegato patisce enormemente, oltre l' alcol, anche livore ed incazzismo cronico.
Scritto da paperoga il 3/8/2013 alle 14:50
Dite pure quello che volete, ma @Ceresium sostiene una verità assoluta.
Scritto da una rottamatrice il 3/8/2013 alle 16:59
Scusa senatore se mi permetto, ma in mezzo a questo grande casino politico che ci tocca sopportare, una tua qualche valutazione potrebbe essere interessante. Con immutabile stima, Mario
Scritto da mario macchi il 4/8/2013 alle 10:05
Caro @mario macchi, lo farò di sicuro. Intanto mi godo il dibattito politico grazie a Varesepolitica sul bel blog di Giuseppe Adamoli. Mi sembra accattivante e pieno di spunti utili ed interessanti.
Scritto da paolo rossi il 4/8/2013 alle 12:21
Senatore, non cerco conforto sul tuo blog ma trovo singolare il trattamento riservatomi su quello di Adamoli. Firmo con uno pseudonimo, penso si possa. Ho espresso sul tuo blog, come su quello di Giuseppe, critiche, anche rivolte ad alcuni attori del PD locale, ma mai personali. Da Adamoli ora mi si dice che se si parla di persone non lo si può fare anonimamente. Ma in passato ho letto commenti personali pesanti, anche contro di te, che sn stati pubblicati senza problemi . Erano tutti firmati?
Scritto da una rottamatrice il 8/8/2013 alle 11:06
Cara @una Rottamatrice, non devi chiedere a me. Per quanto mi riguarda sono del parere che quando non si insulta o non si offende sul piano personale, sia giusto pubblicare il commento, anche quello 'sgradevole', siglato con un nickname, . Naturalmente l' anonimato protegge molto (forse troppo) e, da questo punto di vista, spesso ne fa decisamente le spese una forma minima, credo indispensabile, di lealtà. Comunque sia chi non si manifesta apertamente ha sempre un vantaggio e questo non sempre è giusto.
Scritto da paolo rossi il 8/8/2013 alle 13:55
Per quanto riguarda i blog politici, la mia scelta l'ho fatta da tempo ed ho spiegato, per quel che può valere, perchè non ne frequento più alcuni. Inutile tornarci. Sull' anonimato o meno, mi pare che dalle nostre parti si viva e si respiri una bella arietta di becero provincialismo. Il mondo dei blog è pieno di nickname, dirò di più, è quasi una caratteristica fondamentale. Poi se uno censura solo quello che fa comodo censurare dimostra pochezza politica, culturale e, in particolare, umana.
Scritto da Ceresium il 8/8/2013 alle 15:11
Caro @Ceresium condivido pienamente. Ho scritto sempre commenti senza insultare nessuno anche se qualche volta ho espresso critiche pesanti. Su questo blog e su quello di Adamoli a volte ho letto commenti feroci e personali. Il senatore ha sempre tollerato, fino a ieri anche Adamoli. Ma ora il segretario cittadino del PD Molinari non si può toccare e allora basta anonimi. Democristiano protegge democristiano.Tristissimo!!!!
Scritto da una rottamatrice il 9/8/2013 alle 09:26
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