Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 28/9/2014 alle 13:34

 "Non è affatto vero che sono i poveri ad avere più desiderio di beni materiali, sono i ricchi. Non è vero che sono gli impotenti quelli che desiderano di più il potere, sono i potenti. I poveri, inizialmente, desiderano ciò che serve alla vita; gli impotenti, inizialmente, desiderano essere protetti dalle prepotenze...A ben pensarci, è questa tendenza all' illimitatezza che porta con sè la prevaricazione, la sopraffazione e lo sconvolgimento delle regole del vivere comune. La radice di tutti i nostri problemi politici non sta forse qui?"  Gustavo Zagrebelsky.

C'è da chiedersi se questo sia un problema di ordine naturale o culturale. Non credo che l' uomo sia così, credo che la questione sia essenzialmente culturale, e dunque a questo livello bisogna operare per sconfiggere o limitare tendenze perniciose di socialità oggi dominanti e divenute 'abitudine comune'.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 59 commenti -
Bellissimo tema senatore, impegnativo perchè prima che politico ed economico, è filosofico. Ho poco da aggiungere in quanto condivido Zagrebelsky e la sua breve considerazione a latere. Sono soprattutto d' accordo sul fatto che l' ambito culturale sia quello prioritario e più importante, sul quale "lavorare". Politica ed economia arrivano dopo, come conseguenza.
Scritto da Federica Campi il 28/9/2014 alle 14:08
Onorevole, questa è buona filosofia, ma rimane tale. I problemi ora ed in Italia sono altri. Non ci si può rifugiare nei concetti astratti. Per esempio, senza andar lontani, sulla vicenda dell' Art. 18 non hai preso una posizione chiara.....
Scritto da Veritas il 28/9/2014 alle 14:28
Sono i ricchi che nella storia hanno sempre provocato ad esempio guerre e devastazioni per incrementare il loro status economico. Qualche volta, per far questo, hanno scomodato ed utilizzato religione, il valore della libertà e c., ma la sostanza è quella che ho detto. I poveri qualche volta si sono ribellati, qualche conquista l' hanno ottenuta, ma poi quasi sempre i ricchi hanno ripreso le redini in mano. Cambiare questo ordine di cose è difficile, ma bisogna provarci.
Scritto da mario macchi il 28/9/2014 alle 14:39
@Veritas, sulla questione art.18 ed altro mi pareva essere stato sufficientemente chiaro attraverso quanto espresso nel precedente post, commenti inclusi. Per altro ho letto oggi sul Corsera un' intervista a Massimo D'Alema che in larga parte condivido. Credo di poter essere accusato di tutto tranne che essere considerato filo dalemiano giacchè su diverse cose di partito e non la penso molto diversamente da 'baffetto'.
Scritto da paolo rossi il 28/9/2014 alle 16:03
Può essere che il tema di fondo sia quello culturale ma non ci si può confinare li'. Bisogna agire partendo dall' aiuto ai più deboli ed alle fasce sociali non tutelate e nemmeno protette. Se da questo punto di vista penso a Renzi come uomo di sinistra mi viene da ridere.
Scritto da Adriano il 28/9/2014 alle 16:56
Senatore, ma Zagrebelsky è povero?
Scritto da Ceresium il 28/9/2014 alle 17:20
Natura o non natura mi interessa relativamente. Quello che so e che vedo mi interessa di più. C'è chi sfrutta e chi è sfruttato, chi è onesto e chi disonesto. Anche qui nel nostro mondo fortunato, rispetto a quello che avviene in altre parti del globo, c'è una profonda ingiustizia che va combattuta sul piano politico e che sempre ci sarà se non si daranno a tutti le stesse opportunità. Di fronte a questo e per questo, penso che al di là della facciata quella di Renzi sia una politica di destra.
Scritto da Guevara il 28/9/2014 alle 18:08
Non ho dimestichezza con certa teoria da salotto. Guardo al sodo, guardo ai fatti, quindi guardo anche alle disparità che il segretario di un partito una volta di sinistra e in aggiunta presidente del consiglio, vuole perpetrare con la sua politica moderata anche se vestita di nuovo.
Scritto da Antonio il 28/9/2014 alle 18:50
A me pare una cosa tanto semplice, quanto facile da confrontare con la realtà. Lavoro senza la tutela dell'art.18, ma non per questo mi ritengo un lavoratore inferiore o di serie B come mi classifica il Renzilvio, per cui non chiedo che altri abbiano la mia condizione contrattuale. Forse qualcuno è solo l'utile idiota di turno, che ora finge di essere attaccato dai poteri forti, tanto qui si bevono di tutto.
Scritto da disillusodallapolitica il 28/9/2014 alle 19:30
Fino a quando non ci renderemo conto che per migliorare e progredire c'è bisogno di una sostanziale "rivoluzione" culturale rimarremo sempre al palo. Far girare in un senso più "umano" il mondo dovrebbe essere compito anche della politica, un compito immane, difficilissimo, ma al tempo stesso esaltante e da perseguire ovunque viviamo.
Scritto da claudio colombo il 28/9/2014 alle 22:21
Inculcare nel popolo certi valori morali è sempre stato compito della Religione più che della politica.La quale anzi li ha quasi sempre disattesi.Potrebbe imporli per legge,con pene severe per chi sgarra,ma se ne guarda bene dal farlo per non incorrere poi essa stessa nelle maglie della giustizia. La Chiesa negli ultimi decenni è venuta meno al suo compito,inseguendo la politica per vantaggi personali. Riuscirà Papa Francesco a riportarli in vigore?Perché dalla politica non possiamo aspettarcelo
Scritto da giovanni dotti il 28/9/2014 alle 23:52
Caro @Guevara, è sconcertante che certi discorsi semplicistici vengano da chi sta a sinistra. Finché ragionate con i vostri paraocchi senza andare alla vera radice delle cose non si cambierà mai un bel niente. Voi siete i migliori inconsapevoli alleati di quelli che sfruttano il mondo. Che il cambiamento debba avvenire attraverso pensieri come quelli proposti nel post mi sembra scontato. Se voi li ritenete ragionamenti salottieri significa che davvero siete immobili, stereotipati e conservatori.
Scritto da ex-Margherita il 28/9/2014 alle 23:55
Guevara, sai che la bestemmia non è ammessa nel blog. Corri in Chiesa a confessarti.... Ciao, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 29/9/2014 alle 07:53
@Aldo Passarello, insisti sempre con il concetto di destra che non c'è piu. Forse è sparita o è inconsistente quella alla quale facevi e faresti riferimento tu, quella partitica e storica. Ma stai tranquillo, guardati bene in giro, ti accorgeresti che la destra è viva e vegeta, solo che ha preso forme estetiche diverse, al passo con il cambiare dei tempi.
Scritto da Guevara il 29/9/2014 alle 08:36
Non condivido l' idea di chi sostiene che certi pensieri siano sterili perché solamente accademici. Se la politica riscoprisse un valore ideale più alto accrescerebbe a tutti i livelli di conseguenza anche la condizione sociale di una comunità. Il pensiero semplicemente pragmatico ha sempre fiato corto e, al massimo, può risolvere solo alcuni problemi contingenti. Il mondo potrà cambiare solo se si coltiverà un ideale più complessivo ed elevato. Ne sono convintissimo.
Scritto da pietro magni il 29/9/2014 alle 12:58
In Italia il 10% della popolazione detiene il 50% della ricchezza; il restante 90% deve dividersi l’altra metà. In questa parte, qualcuno riesce a ritagliarsi un reddito che gli consente una vita decorosa, altri fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Qualcuno deve rivolgersi a istituzioni benefiche per potersi sfamare. Ciò che più mi inquieta è che di questi tempi, i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. I ricchi hanno soldi che consentono loro di fare altri soldi per fare ancora altri soldi. I poveri? Sempre più depressi se non disperati.
Scritto da Angelo Eberli il 29/9/2014 alle 14:08
Caro Guevara, l'unica cosa che distinguo nitidamente guardandomi intorno,è una sinistra,che per giustificare la propria stessa esistenza sempre "contro"e mai "pro",ha bisogno di inventarsi una destra che non c'è più..,perché i nipotini spuri di Giorgio Almirante hanno pochissimi ideali,ma in compenso tanto,ma tanto appetito. Buon pomeriggio, Aldo Passarello
Scritto da aldopassarello il 29/9/2014 alle 16:23
Le profonde disparità e l' accumulazione della ricchezza di pochissimi rispetto alla stragrande maggioranza degli uomini, esistono da quando c'è l' uomo e ci saranno sempre se a governare i popoli saranno capitalismo (quello della finanza mondiale) e capitalismo di Stato (quello dei paesi comunisti). E' un fatto inevitabile. Due grandi avevano prospettato qualcosa di diverso, Gesù Cristo e Carlo Marx, ma Chiesa e marxismo hanno rovinato tutto.
Scritto da Borghi S. il 29/9/2014 alle 18:10
Discorso difficile da fare, ma non c'è altra via. Solo una profonda e radicale azione valoriale e quindi culturale può ribaltare un mondo in cui le ricchezze sono detenute da minoranze sempre più aggressive e prevaricatrici. Cambiare dalla sera alla mattina non è possibile, introdurre nella vita politica e sociale, a tutti i livelli, elementi e stimoli differenti dagli attuali così materiali, è un dovere da parte di tutte le persone civili che hanno a cuore non sol se stesse ma anche gli altri.
Scritto da nostalgiasocialista il 29/9/2014 alle 19:08
Discorso difficile da fare, ma non c'è altra via. Solo una profonda e radicale azione valoriale e quindi culturale può ribaltare un mondo in cui le ricchezze sono detenute da minoranze sempre più aggressive e prevaricatrici. Cambiare dalla sera alla mattina non è possibile, introdurre nella vita politica e sociale, a tutti i livelli, elementi e stimoli differenti dagli attuali così materiali, è un dovere da parte di tutte le persone civili che hanno a cuore non sol se stesse ma anche gli altri.
Scritto da nostalgiasocialista il 29/9/2014 alle 19:08
Ho anticipato in piccolo l'intervento di D'Alema, sono gli "altri" che si sono fatti bindolare dal Renzilvio. @aldo passarello, chi si sta inventando qualcosa è uno solo, quel Renzilvio, che sparla di cambiare le cose da sinistra.
Scritto da disillusodallapolitica il 29/9/2014 alle 20:23
Non si può che condividere questo richiamo se pensiamo che l' uomo non sia un animale solo ma un essere che vive dentro un branco.
Scritto da piero ribolzi il 29/9/2014 alle 20:27
@disillusodallapolitica, anticipare il verbo dalemiano è così esaltante? No dai! Comunque il nome Renzilvio mi piace, è azzeccato, tiene insieme due personaggi identici che si distinguono solo perchè vestono magliette dai colori diversi. Sono l' icona di un Paese poggiato sull' espediente mediatico che, in una terra arida culturalmente, prevale e tinge anche l' orrido di suprema qualità. Esattamente come cibo in scatola per cani travasato su un piatto di candida porcellana ed esposto nella vetrina di una rinomata gastronomia.
Scritto da Ceresium il 29/9/2014 alle 21:08
IL pd con chi sta con i ricchi e poveri?Renzi ha detto 100 vole che a lui interessa dare lavoro a chi non ce l'ha,di fare il bene del paese ecc ecc .Nessuno capisce che l'articolo 18 non si puo' risolvere in modo oggettivo,bisogna valutare le situazioni personali,c'è dfferenza tra essere licenziati a 20 anni facendo il cameriere ed essere licenziati a 50 anni facendo il metalmeccanico ,in questo caso se licenziati non si trova lavoro,lo capisce ?Uguaglianza significa rendere tutti poveri?
Scritto da Marco De Rosa il 29/9/2014 alle 21:26
Legittimo criticare Renzi, ma i conti si fanno alla fine. Rimane l' astio di una vecchia guardia che esce sconfitta anche all' interno degli organi democratici del PD come stasera in direzione. È' in atto un nuovo corso che ottiene anche un grande consenso elettorale esterno. La democrazia fa il suo corso e non è fatta di prepotenza bensì di confronto e poi di voti. Quando la maggioranza l' avevano altri decidevano loro, peccato però che il PD non decollasse, ora vedremo. Intanto sono soddisfatta e fiduciosa.
Scritto da una rottamatrice il 29/9/2014 alle 23:50
@Ceresium, hai argomentato benissimo le parole di D'Alema, io non sarei stato capace di spiegarle in maniera più chiara.
Scritto da disillusodallapolitica il 29/9/2014 alle 23:52
@disillusodallapolitica, il mio giudizio politico su D' Alema è pessimo anche quando, a volte, dice qualcosa di condivisibile come ce soir. Personaggio colto, intelligente, raffinato e al tempo stesso ambiguo. Ha tocchi di classe, quando giocavo a calcio di quelli come lui si diceva che "trattavano bene la palla". Peccato che gioca per se stesso e raramente fa vincere la sua squadra. Si ama, per lui conta solo fare il suo golletto, se alla fine se ne prendono 5 o 6 pazienza. Mi ricorda il varesino Adamoli, anche se quest' ultimo ha calcato campi di gioco più periferici.
Scritto da Ceresium il 30/9/2014 alle 00:29
I civatiani varesini dovrebbero considerare la posizione del loro leader nazionale ed anche sul nostro territorio agire di conseguenza invece di reggere la coda.
Scritto da Veritas il 30/9/2014 alle 08:36
Matteo Renzi mi ricorda Pasha Antipov, il Comandante bolscevico Strelnikov del Dottor Zivago. Me lo ricorda non per l'idealità che il vostro premier possiede in dosi risibili, ma perché viaggia nella steppa sul suo veloce treno d'acciaio senza guardare in faccia a nessuno. Un treno che corre imperioso verso il nulla lasciandosi dietro macerie e distruzione.
Scritto da Ceresium il 30/9/2014 alle 14:38
@Ceresium, mettere tutti nel pentolone non è sempre una cosa positiva. Non tutti i minestroni vengono buoni. La politica conta è la fanno gli uomini. Qualche volta bisogna sceglierne qualcuno e credimi, ce ne sono di buoni e meno buoni, come per quanto riguarda le idee. A te non va bene niente e nessuno, o sei esigente a livelli patologici o vieni direttamente da un' altra galassia dalla quale, secondo me, ti hanno anche cacciato via.
Scritto da una rottamatrice il 30/9/2014 alle 16:05
@Ceresium, il mio giudizio su D'Alema non lo conosci, però è molto negativo, so però ascoltare e valutare, a differenza di Renzilvio che non ha capito niente, tanto da fare una replica banale, sterile e stizzita che si addice perfettamente al personaggio. Tempo fa si discuteva del populismo non solo a dx, ora il PD ne è sommerso, su questo un leader intelligente avrebbe dovuto riflettere e replicare, ma bisogna saper ascoltare, e questi come ho già detto non lo sanno fare.
Scritto da disillusodallapolitica il 30/9/2014 alle 18:04
@disillusodallapolitica, si vede che per te consenso, voto e democrazia sono concetti astratti, veri e propri optional.
Scritto da una rottamatrice il 30/9/2014 alle 18:18
@disillusodallapolitica, si vede che per te consenso, voto e democrazia sono concetti astratti, veri e propri optional.
Scritto da una rottamatrice il 30/9/2014 alle 18:18
Onorevole senatore Paolo, l' altro giorno hai scritto che ti è piaciuta l'intervista di D' Alema al Corriere della Sera. Hai gradito anche la spocchia palesata nel suo intervento in direzione?
Scritto da una rottamatrice il 30/9/2014 alle 18:22
@una rottamatrice, si è proprio come dici tu, non capisco come hai fatto a scoprire la mia indole autoritaria. E dimmi un pò, il buon professore Cacciari di cosa lo vuoi accusare, di alto tardimento ai valori della democrazia???
Scritto da disillusodallapolitica il 30/9/2014 alle 18:52
Cara @una rottamatrice, di D' Alema ho qui già detto e scritto in lungo e in largo. Vado controtendenza; a me è sempre piaciuto molto anche se raramente ho condiviso le sue idee.
Scritto da paolo rossi il 30/9/2014 alle 18:54
Alcuni dati dicono che c'è un alta disoccupazione giovanile,qualcuno potrebbe dire che abolendo l'articolo 18 gli imprenditori assumeranno,io non ci credo ,finche' non andranno in pensione gli ultra 60 enni non si assumeranno 20 enni non ci sono soldi per assumere tutti.Io credo che un Giudice debba sempre stabilire chi ha ragione e se da ragione al lavoratore,l'indennizzo deve essere adeguato e durare almeno 3 anni o dovrebbe essere lo stesso imprenditore a trovare un nuovo lavoro .
Scritto da Marco De Rosa il 30/9/2014 alle 19:26
D' Alema è borioso anche se un uomo intelligente. Sul piano politico ne ha azzeccate poche e, per quanto mi riguarda, è molto distante dalle mie idee. Trovo però' che Renzi stia esagerando. È' poco rispettoso degli avversari, soprattutto adesso che è uscito nettamente vittorioso.
Scritto da piero ribolzi il 1/10/2014 alle 09:52
Caro @piero ribolzi, vengo da una "scuola politica" in disuso che però ha fatto del rispetto degli avversari un punto fermo. Lo scontro può essere anche duro ed aspro, ma l' ulizizzo, per altro frequente, dei colpi bassi, quello della "pugnalata alle spalle" o quello della denigrazione, non solo mi sono estranei, mi disgustano. Poi, con il tempo non essendo 'anima candida', ho imparato a difendermi. Ma questa è un' altra faccenda.
Scritto da paolo rossi il 1/10/2014 alle 11:00
Dei comunisti sappiamo, ma gli anche gli ex pci, ds ecc. una volta impossessatisi sul nascere del PD, che per loro era una semplice continuazione della loro storia politica, quando avevano mezzo voto in più lo esercitavano con arroganza nei confronti delle minoranze interne. Ora vivono quello che hanno provocato fino a ieri agli altri. Il proverbio è vecchio ma sempre valido: " Chi la fa l'aspetti".
Scritto da nostalgiasocialista il 1/10/2014 alle 11:45
Dei comunisti sappiamo, ma gli anche gli ex pci, ds ecc. una volta impossessatisi sul nascere del PD, che per loro era una semplice continuazione della loro storia politica, quando avevano mezzo voto in più lo esercitavano con arroganza nei confronti delle minoranze interne. Ora vivono quello che hanno provocato fino a ieri agli altri. Il proverbio è vecchio ma sempre valido: " Chi la fa l'aspetti".
Scritto da nostalgiasocialista il 1/10/2014 alle 11:45
L' odio atavico tipicamente psi di @nostalgiasocialista nei confronti degli ex comunisti, diesse e quant' altro, lo porta ad esprimere considerazioni non tanto annebbiate quanto completamente fuori dalla realtà.
Scritto da mario macchi il 1/10/2014 alle 14:38
Ho seguito la direzione PD:tutto da programma,compresi i voti che fotografano la forza delle componenti. Certo D'Alema è sarcastico ma nel caso-lavoro,art18, aveva ragioni da vendere;Renzi,anche dopo la direzione ,m'appare sempre più un bulletto tignoso e rancoroso,aldilà dei sorrisi.Mette ansia,crea confusione,denigra chi non la pensa come lui,ne inventa una ogni giorno mentre le soluzioni ai vari problemi tardono.il 2018è lontano,speriamo c'arrivi con risultati ma il dubbio è forte.
Scritto da votante PD il 1/10/2014 alle 15:33
@votante PD, D' Alema non è sarcastico, è arrogante. Non si è mai distinto per iniziative politiche significative prima nel pci e poi nelle sigle successive che hanno caratterizzato la presenza dei comunisti o ex comunisti in questi anni. Un buon diplomatico, quando però ha convenienza ad esserlo. Ora la sua parabola è discendente perché a non esserci più è quella politica da soffitta della stravecchia sinistra alla quale lui è sempre ancorato. Dire cose giuste sull' art.18 è irrilevante.
Scritto da nostalgiasocialista il 1/10/2014 alle 16:05
Non ho capito in quali casi l'articolo 18 dovrebbe ancora applicarsi e chi stabilisce se ci sono discriminazoni .I lavoratori sarebbero i primi a non voler tornare da dove sono stati licenziati se ci fosse molta scelta dei posti di lavoro ma non c'è.IL clima nelle fabbriche è pesante perche' se il datore di lavoro pu' licenziare senza reintegro non puo' chiedere collaborazione e i lavoratori licenziati anzi sono pronti a denunciare qualsiasi problema di sicurezza sul lavoro in azienda ecc,
Scritto da Marco De Rosa il 1/10/2014 alle 19:55
Onorevole, sei con Renzi ma ti piace D' Alema, voti Matteo ma non sei intruppato con i renziani. A Varese non si capisce la tua collocazione. A che gioco giochiamo?
Scritto da Veritas il 2/10/2014 alle 11:14
Ma quale gioco @Veritas, ho una considerazione 'sacrale' della politica per giocarci sopra e paradossalmente, come uomo di partito, ho sempre sofferto essere catalogato dentro un partito. Figurati se adesso devo mettermi (o farmi mettere) una maglietta tutte le volte che apro bocca.
Scritto da paolo rossi il 2/10/2014 alle 12:01
Sei il solito democristiano Paolo Rossi, non mi hai risposto.
Scritto da Veritas il 2/10/2014 alle 12:33
@Veritas, quando posso rispondo a tutti, anche a quelli che mi chiedono cose, naturalmente dal mio punto di vista, poco intelligenti.
Scritto da paolo rossi il 2/10/2014 alle 12:44
@Veritas, faresti venire l'orchite anche ad un eunuco.
Scritto da Ceresium il 2/10/2014 alle 13:50
Scendiamo nel pratico. Renzi mi piace ma poi bisogna entrare appunto nel CONCRETO. Per esempio, insieme al suo ministro ciellino milanese Lupi, ha deciso di affossare Malpensa. Questa non è una scelta da contestare per difendere una bandiera, si tratta di tutelare concretamente il lavoro di tanta gente e le esigenze dell' imprenditoria locale. Linate è un aeroporto degno di un Paese non dico povero ma quasi. Malpensa è una struttura nuova e moderna ad un tiro di schioppo da Milano. Rimarrà vuota.
Scritto da ex-Margherita il 2/10/2014 alle 14:27
Ho chiesto in quali casi si dovrebbe ancora applicare l'articolo 18 e chi decide se c'è discriminazione non si capisce se etnica,religiosa,sessuale ecc,Di certo gli imprenditori vorrebbero piu' liberta' di licenziamento in questo caso non si stupiscano se i licenziati chiederanno controlli fiscali e sanitari sull''azienda e ogni cosa possa creare problemi,se c'è un conflitto non si guarda in faccia a nessuno.I licenziati faranno un sito internet per tenersi in contatto e decidere iniziative.
Scritto da Marco De Rosa il 2/10/2014 alle 19:22
@una rottamatrice, il ministro Poletti dice che nella proposta avanzata del governo sul mercato del lavoro vi sono dei vantaggi per i lavoratori: sai dirmi quali? Io credo che non c'è ne siano, per di più vogliono dare ai lavoratori il TFR in busta, non è che serve a pagare gli aumenti futuri del governo visto che per 80 euro ancora non ci sono i soldi, figurati x le multinazionali che verranno a fare la spesa in Italia.
Scritto da disillusodallapolitica il 2/10/2014 alle 21:07
@dissillusodallapolitica, ho ben visto cosa hanno fatto per i lavoratori i governi della pseudo sinistra e in particolare quanto sono stati aiutati dal sindacato. Per non parlare di cosa hanno fatto per i precari.....zero assoluto. Facile ora criticare Renzi che comunque rispetto ai suoi predecessori mi sembra abbia due marce in più. E in Europa si sta posizionando con dignità, non come quelli che andavano solo a prendere bastonate ed ordini.
Scritto da una rottamatrice il 3/10/2014 alle 09:16
@una rottamatrice, ti consiglio di vedere "The prestige", un bellissimo film per la regia di Christopher Nolan del 2006, oggetto di tesina di Matteo alla Scuola Radio Elettra di Turin. E ringraziami per l' accostamento che rasenta la generosità estrema visto che il nostro amico ricorda molto di più quei tizi con le tre carte su di un tavolino sgangherato fuori le migliori stazioni ferroviarie italiane. Fuori dalla metafora attenzione, quel 40% di boccaloni si assottiglierà presto. L'italica gente, affoga nel difetto, ma sa usmare l' imbroglio, annusata la qualità dell' aria sarà veloce nel tirare giù dal palco il meglio del suo simile.
Scritto da Ceresium il 3/10/2014 alle 15:34
Di sicuro è povera di contenuti la politica,i giornali di destra hanno interesse a sottolineare le divisioni del pd per non parlare di quelle del centro-destra con accuse reciproche di spiarsi e farsi dossier fra gli stessi "alleati" e soprattutto con inviti all'astensione a tutti gli elettori di destra diversi da Forza Italia come del resto è gia' avvenuto alle ultime elezioni politiche per cambiare.Se qualcuno avesse dei dubbi lo chieda alle manifestazioni di destra e su twitter @renzobossi
Scritto da Marco De Rosa il 3/10/2014 alle 17:48
@una rottamatrice, io so cosa ho fatto io con tantissimi altri per i giovani contro il precariato, al tempo del governo Prodi. Una bella iniziativa (anche se a me non mi toccava per niente), quindi esiste una parte che ha cercato di fare in positivo qualcosa, mentre altri stavano alla finestra. Ora come te lo ha spiegato anche Sallustri, Renzilvio sta facendo una politica che era ancora precedente al governo Prodi. Vero Renzilvio va a doppia velocità: si ma all'indietro.
Scritto da disillusodallapolitica il 3/10/2014 alle 18:52
" Siedo sulla schiena di un uomo, soffocandolo, costringendolo a portarmi, e intanto assicuro a me e agli altri che in realtà sono pieno di compassione e cerco di migliorare la sua sorte con ogni mezzo possibile, tranne che scendere dalla sua schiena ". Lev Tolstoj - Che fare?
Scritto da La timida il 4/10/2014 alle 11:16
@La timida, iscriviti al PD, avrai tanti che penderanno dalle tue labbra.
Scritto da disillusodallapolitica il 4/10/2014 alle 12:45
Archivi:
Ultimi post:
(30/4/2017 - 23:56)
(18/3/2017 - 23:20)
(26/2/2017 - 12:05)
(19/2/2017 - 21:29)
(31/1/2017 - 23:46)
(14/1/2017 - 00:03)
(2/1/2017 - 12:35)
(28/12/2016 - 00:49)
(5/12/2016 - 00:46)
(26/11/2016 - 12:34)
Links: