Ovviamente, in queste ore, su Sergio Mattarella si sta scrivendo e dicendo di tutto un po'. Non ho titoli e nemmeno conoscenza per aggiungere altro. E' un politico che stimo profondamente da anni, per la sua storia, la sobrietà e la modestia, tutte caratterisiche rare e 'fuori moda' della e nella nostra attuale politica. Sarà un ottimo Presidente. Vorrei invece qui soffermarmi brevemente su qualcosa di più 'politico'. Questa elezione è stata un piccolo capolavoro tattico a firma Matteo Renzi, per come è maturata, ma soprattutto per come è stata gestita. Il buon Matteo nell' occasione si è consacrato come leader politico completo e capace, piaccia o non piaccia ma è cosi'. In un sol colpo, oltre alla scelta di un uomo di grande valore, ha ricompattato il Pd, limitando al suo interno spazi di rendita 'dorotea'  a chi si era ultimamente fatto largo lucrando sulle divisioni tra 'renziani' e l' Area Riformista a guida Bersani. Fuori dal Pd ha dimostrato che il Patto del Nazzareno (come ha sempre sostenuto) non era un accordo politico complessivo con il Berlusca da far digerire a tutti, ma solo la ricerca di un' intesa limitata alle riforme. Ha dunque ulteriormente diviso ed indebolito una Forza Italia  già ammaccata per conto suo, addomesticato un NCD che rischia l 'estinzione, ridicolizzato un urlante M5S che perde pezzi ogni giorno, politicamente impalpabile perchè solitaria testimonianza anti-sistema incapace di offrire soluzioni concrete ai problemi dei cittadini che dice di voler tutelare. Infine ha isolato una Lega Nord di retroguardia, sospesa a metà tra una logica di 'valligiana'  tutela territoriale, ed una vocazione di destra nazionale antieuropea. Direi, quindi e compessivamente, non poca cosa e bravo Premier! Certo, ora ci saranno varie ripercussioni, difficoltà e problemi, ma questo sta nelle cose della vita politica. Vedo orizzonti complicati ed impegnativi, non l' arrivo di devastanti cicloni.