Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 24/6/2016 alle 11:58

Non so quali saranno per il resto dell' Europa (quindi per noi) le conseguenze economico-finanziarie dopo il voto britannico, uno scossone senza precedenti rispetto al quale in qualche modo sopravviveremo. La questione è però tutta politica considerando l' inevitabile contagio del 'virus antieuropeista' che si diffonderà ancor di più nel nostro continente. L' Europa degli Adenauer, De Gasperi, Churchill, Spinelli rischia non tanto un ridimensionamento, ma l' estinzione. È un errore pensare ad un evento perimetrabile dentro confini anglosassoni. Da tempo Romano Prodi ammoniva che un' Europa debole politicamente, condizionata ed a guida dei più forti (Germania, Francia), senza unità politica, dominata da certa finanza, non può reggere. Il ritorno al nazionalismo non sarà semplicemente imputabile agli eventi elettorali d' oltremanica. Tralascerei i commenti entusiastici dei Salvini di turno (rimpiango Bossi), sono iene che vivono nutrendosi di cadaveri. Pensando a casa nostra non faccio la Cassandra, ma già a partire da ottobre il Paese rischia di afflosciarsi. 'Mala tempora currunt', è cambiato il giro del vento.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 126 commenti -
Dire che è cambiato il giro del vento è poca cosa. Renzi perderà il referendum, i segnali ci sono tutti. Se non tampona in fretta la situazione cambiando linea interna ed esterna, si aprirà un periodo di instabilità e subito dopo arriverà al potere l' armata Grillina che ci porterà allo sfascio.
Scritto da mario macchi il 24/6/2016 alle 12:04
I britannici sono sempre stati "isolani" e nazionalisti, anche veri sciovinisti. Dell' Europa a loro non è mai fregato niente. Se ne sono stati dentro sempre con un piede fuori. 'Il vento è girato" da tempo in tutto il nostro continente. Se Buxelles è soltanto un luogo di burocrazia e non di democrazia politica, alla fine comanda chi ha più interessi e potere economico. Francesi e tedeschi non rinunceranno mai a qualcosa per l' Europa. Questo è il fallimento di un' idea. Renzi apri gli occhi!
Scritto da pietro magni il 24/6/2016 alle 12:19
Non occorre essere dei grandi analisti per capire quello che è avvenuto in Gran Bretania. Giusto sottolineare che gli inglesi sono da sempre nazionalisti e per niente collaboranti con l' Europa ed in Europa, ma è altrettanto vero che la scelta di chiudersi dentro i propri confini è una normale reazione fisiologica di fronte alla crisi economica, all' immigrazione mal gestita, a un Europa dei più forti e non della politica. Si è fatto l' Euro e non una politica economica uniforme perché ognuno a casa sua ha continuato a fare quello che voleva o doveva fare.Le conseguenze saranno inevitabili.
Scritto da Federica Campi il 24/6/2016 alle 12:41
Siete tutti contrari ad un' Europa così e poi vi sorprendente della reazione dei popoli. Questa Europa è quella della Francia, dei tedeschi, della Finanza, della burocrazia, non della politica. Con una moneta unica per tutti ma con paesi diversi dove ognuno ha situazioni differenti. Andare via da un pasticcio del genere è obbligatorio non una possibilità. Grillo ieri dopo i primi dati elettorali inglesi ha detto che si dovra' stare in Europa per cambiarla. Oggi dopo i risultati si mangia le mani. Salvini caro Rossi ci ha visto giusto, altro che mangiatori di cadaveri.
Scritto da Un leghista doc il 24/6/2016 alle 12:54
Se uno come Prodi, uno dei vostri grandi capi, uno che forse ad un Europa di un certo tipo, ci ha creduto, dice quel che dice, non vi si accende una scritta al neon con su scritto ALLARME? Referendum in GB e referendum di casa nostra sono cose ovviamente diverse, ma attenzione che la gente è stufa anche da noi ed utilizzerà qualsiasi strumento a disposizione per mandare a casa chi governa male.
Scritto da Un leghista doc il 24/6/2016 alle 13:07
La gente è la gente. Purtroppo la colpa è di chi ha voluto un Europa del genere, debolissima e quindi finita in mano ai più forti, inesistente sul piano della sua unità politica, senza nessun peso in ordine a situazioni che riguardano se stessa nel suo insieme (es. migranti), dominata dai burocrati di Buxelles. Forse qualcuno dovrebbe recitare il mea culpa.
Scritto da Giorgio Riva il 24/6/2016 alle 14:31
Non cambia il giro del vento, sta arrivando l'uragano. Tutti a dire che Renzi è quel che è ma comunque intelligente. A giudicare dalla tracotanza di questi ultimi giorni comincio a nutrire seri dubbi.
Scritto da Guevara il 24/6/2016 alle 14:45
Cameron ha dato subito le dimissioni dopo la sconfitta. Stiamo parlando di situazioni diverse, ma se al referendum di ottobre prevalessero i No il buon Renzi seguirà l' esempio del premier britannico come ha promesso in caso di esito negativo? Vedremo presto. Se va avanti a dire che questo referendum è strettamente legato alla sua persona, lo perderà certamente e il nostro Paese si troverà davanti ad un governo tecnico che sistemerà la legge elettorale, poi elezioni che saranno vinte dal M5s.
Scritto da Adriano il 24/6/2016 alle 15:10
Non so quali siano le conseguenze,certo chi invitava a votare per il No all'uscitra diceva che ci sarebberro state gravi conseguenze quindi si puo' dire che cavalcava le paure,la stessa accusa che viene fatta alla lega quando parla di immigrazione.Fare i Referendum è bello e l'Inghiltrerra li ha già fatti,già qualche tempo fa sull'indipendenza della Scozia ecc,di sicuro è corente chi critica il centralismo di Bruxelles e poi rispetta le autonomie al proprio interno ,cosi non fanno le destre.
Scritto da Marco De Rosa il 24/6/2016 alle 15:52
Britannici fuori dall' Europa, in Austria per poco non vincono i fascisti, in Francia l'estrema destra penalizzata dal sistema elettorale, prende milioni di voti, in Germania e neo nazisti crescono ovunque, da noi vota solo la metà degli aventi diritto e il M5S, vicino al 30%, raccoglie anche consensi di sinistra ma per concezione e dirigenza è di destra. I suoi candidati a Roma,Torino, ma io dico anche Napoli, stravincono. Vogliamo parlare poi di Trump in USA? Referendum alle porte se Renzi non fa marcia indietro son dolori.
Scritto da claudio colombo il 24/6/2016 alle 16:15
Caro @claudio Colombo, Renzi sta guidando un governo riformista ed ha cambiato il nostro Paese molto più lui che tutti i suoi predecessori da 20 anni a questa parte. Scelte coraggiose, innovative, certo scelte forti che hanno provocato divisioni, ma funziona in questo modo quando si vuole cambiare davvero.In Europa e nel mondo siamo cresciuti in credibilità. Questo dà fastidio ai soliti detrattori e forse qualche piedino importante è stato schiacciato. Non va bene Il premier? Bene, mandatelo a casa e tenetevi statisti del calibro di Grillo, Di Maio, Salvini, Meloni o magari gli oppositori interni modello D' Alema, Bersani, Cuperlo, Speranza. Dopo ce la racconteremo.
Scritto da piero ribolzi il 24/6/2016 alle 17:43
Renzi e Italia a parte, questo voto in GB sarà un boomerang per gli inglesi. Scozia, Irlanda del Nord, dopo questa spinta autonomistica atta a preservare il proprio recinto, vorranno più libertà, autonomia, indipendenza. Una scelta che gli stessi inglesi pagheranno caramente, questo è certo.
Scritto da piero ribolzi il 24/6/2016 alle 17:56
Situazione più grave di quel che sembra. L' Europa, questa Europa ha messo in evidenza tutti i suoi limiti. L' andazzo su cui si persevera è quello di non voler cambiare, di andare avanti senza slanci. Questo fa comodo ad alcuni Paesi dominanti, non all'' Europa nel suo insieme. Nessuno vuole rinunciare ad un pezzettino del suo orto. Chiaro che una situazione del genere porta alla chiusura, ma la colpa, se di colpa si deve parlare, non è di chi decide di chiudersi in casa con più mandate.
Scritto da Massimo Cova il 24/6/2016 alle 18:34
Ma che Europa è questa. Comandano tedeschi e francesi, comandano i soldi, c' è una moneta unica ma governi nazionali. L' Europa per noi serve per stabilire come deve essere fatta la mozzarella e cosa devono contenere le etichette. Fossi stato inglese avrei votato per uscire da questo scatolone vuoto per la gente e pieno di denaro per gli sfruttatori.
Scritto da Antonio il 24/6/2016 alle 20:02
Si Paolo, è cambiato il giro del vento,ma in meglio.. Firmato: una iena!
Scritto da aldo passarello il 24/6/2016 alle 20:10
Caro @aldo passarello, chiedi per esempio ad un velista com'è il vento: mutevole come una donna capricciosa, incostante, votato al tradimento. Farsi trasportare dal vento può essere piacevole, inebriante, ma bisogna conoscerne a fondo forza e bizzarria. Mettersi con fede assoluta è cieca tra le sue braccia può essere persino letale.
Scritto da paolo rossi il 24/6/2016 alle 20:39
Riporto la più bella che è di Corrado Guzzanti: "Gli inglesi? Gente che andava nuda a caccia di marmotte quando noi si accoltellava Giulio Cesare".
Scritto da Ceresium il 24/6/2016 alle 21:11
Povera Gran Bretania, povera Europa, povera Italia.
Scritto da Mario V. il 24/6/2016 alle 22:05
Slitta la direzione nazionale del PD, slitta come il suo segretario nazionale.
Scritto da Mario V. il 24/6/2016 alle 22:14
In Europa, ma anche in Italia è un disastro. Pensiamo nel nostro piccolo a Varese ed alla nuova amministrazione comunale, forse è meglio per tutti e forse a questo livello qualcosa potrà cambiare veramente, o almeno ce lo auguriamo.
Scritto da ex-Margherita il 24/6/2016 alle 22:48
@Ceresium, istituzionalmente dovrei deprecare la frase di Corrado Guzzanti che hai voluto riportare sul blog. In realtà non ci riesco, è troppo bella.
Scritto da paolo rossi il 24/6/2016 alle 23:09
I britannici sono sempre stati freddi con l' Europa, sarà la loro natura, sarà il loro distorto orgoglio nazionale. Non sono sorpreso da questo voto. Per quanto riguarda l' Europa, se parti con le regole economiche, dalla moneta unica, mettendo in secondo piano la politica, l' identità, è piuttosto evidente che a lungo andare avrai problemi. Questa Europa si è svuotata di politica e si è riempita di finanza, economia e burocrazia. Un vero flop!
Scritto da Nostalgiasocialista il 25/6/2016 alle 07:43
Mancavi solo tu alla festa per Galimberti Sindaco..
Scritto da Veritas il 25/6/2016 alle 15:13
Machisenefrega degli inglesi e del loro stupido nazionalismo. Tanto il loro apporto europeo era pari a zero. Si formalizza una condizione esistente da sempre. Piuttosto preoccupa l' ondata di disfattismo che pervade l' Europa e l' Italia. Tutti buoni a criticare quando non distruggere. Per quanto riguarda il M5S tra Roma e Milano li vedremo all' opera. Grillo poi patetico, si dichiara contro l'Europa ma all' arrivo dei primi risultati corregge il tiro affermando che si deve cambiarla dall' interno. Alla fine i risultati definitivi sono per il No dei GB. Sembra il gioco della sedia, è rimasto in piedi!! Questo e altro è quello che ci dobbiamo aspettare dai rinnovatori della politica!!!!!!!
Scritto da paperoga il 25/6/2016 alle 15:41
Paolo gioisci, tutti i "democratici"antidemocratici hanno ascoltato i tuoi "democratici"lamenti e si stanno organizzando per cancellare "antidemocraticamente"una "democratica"volontà di un popolo. Mala tempora cucurrunt!
Scritto da aldo passarello il 25/6/2016 alle 20:34
Il sogno dei fondatori dell' Europa era politico, questo è un' assemblaggio di nazioni tenute insieme da una moneta unica e da una regia a due. I sudditi della Corona Britannica e la politica inglese non sono mai stati europeisti. Nessuna sorpresa per una scelta che penalizzerà più loro degli altri.
Scritto da Anacleto il 26/6/2016 alle 08:14
E' la fine di un sogno. Non è seriamente concepibile un'Europa senza Regno Unito. E' difficile prevedere cosa potrà accadere. Di sicuro, loro hanno dimostrato, storicamente, di sapere convivere con "sangue, fatica, lacrime e sudore" e risolveranno, meglio e prima di noi, le gravissime questioni che saranno chiamati ad affrontare. E poi i loro principali partners commerciali sono USA, Cina e Germania, mica Egitto e Iran. La vedo più grigia per noi, in sostanza: che siamo pure senza un Governo.
Scritto da domenico nitopi il 26/6/2016 alle 11:53
Leggo che alla festa, il sindaco avrebbe detto, tra l'altro, che già ha risolto il problema del doposcuola. Mitico! Rossi, sei hai qualche amico in comune, fagli sapere che la campagna elettorale è già finita. Anche se, a mio avviso, riprenderà tra qualche anno. Questi, tra dissidi interni e cambiali da onorare, non durano!
Scritto da domenico nitopi il 26/6/2016 alle 12:01
Sempre ottimista il @nitopi. Uno di quelli che vede la luce in fondo al tunnel. La GB ha fatto bene, il nostro Paese è senza governo, il Sindaco, che credere ancora di essere in campagna elettorale, non durerà. È bello avere a che fare con una sinistra storica solida e costruttiva!
Scritto da piero ribolzi il 26/6/2016 alle 12:22
Varese, il neo sindaco Davide Galimberti: "Tornassimo oggi a votare prenderemmo il 70%, 80% dei consensi". Possiamo dire che la modestia non è il suo forte e che un certo tipo di renzismo comportamentale si sta diffondendo a macchia d'olio. Con quali risultati lo vedremo presto.
Scritto da Ceresium il 26/6/2016 alle 15:49
Siamo al neurodeliri. Galimberti dice che se si votasse adesso prenderebbe il 70%. Oggi se non ci presentassimo divisi come cdx e con i m5s in campo farebbe il consigliere comunale. Che arroganza e che miopia ragazzi!!!
Scritto da Un leghista doc il 26/6/2016 alle 16:55
Clamoroso a Varese, sembra che il nuovo sindaco non si chiami Davide Galimberti,ma Stupor Mundi..
Scritto da aldo passarello il 26/6/2016 alle 17:23
Auguri al Sindaco di Varese spero si vedano subito dei cambiamenti, ci sono lunghe liste d'attesa per avere case comunali o licenze e spero tutto avvenga senza problemi.La vittoria di Galimberti ha diviso la lega;per Salvini si tratta di un problema locale per un partito nazionale come vuole essere la sua lega,per Bossi è una dimostrazione che gli interessa più Roma che le zone dove la lega era forte,se dovesse continuare il disinteresse ci potrebbe essere presto una lista Bossi.@renzobossi tw
Scritto da Marco de Rosa il 26/6/2016 alle 17:52
Neanche ha iniziato a lavorare e al sindaco Galimberti piovono critiche un po' stupide e pretestuose. Così si cade nel ridicolo.
Scritto da Giorgio Riva il 26/6/2016 alle 22:54
Brutto colpo quello del referendum britannico. Penso più politico che economico per il resto dell' Europa, che reggerà senza conseguenze particolari. Sarebbe stato diverso se ad uscire fosse stata una nazione che avesse adottato l' Euro, diiverso per loro e diverso per gli altri. Credo che questa situazione costringa l' Europa ad un ripensamento che potrebbe portare addirittura dei benefici.
Scritto da Massimo Cova il 27/6/2016 alle 08:00
Consiglierei un po' di equilibrio al nuovo sindaco di Varese. Avrà anche fatto una buona campagna elettorale ma ha vinto soprattutto per debolezze altrui. Un fatto evidente che andrebbe considerato con attenzione. Su tutto la divisione della Lega e la mancata presenza al via del movimento di Grillo. Evviva ed auguri all' avvocato Galimberti, ma chi si loda si imbroda. Proponga una buona giunta parlando di meno di cose fantasiose, come quando farnetica esaltato di un' attuale ipotetica vittoria elettorale del 70%. È meglio per il centrosinistra e per Varese.
Scritto da Mario V. il 27/6/2016 alle 10:36
Trovo penose le critiche a Galimberti che, dopo dicasi ventitré anni, ha mandato a casa la Lega Nord nel capoluogo. Se posso dirlo con sincerità anche tu Paolo Rossi non hai mostrato un minimo di entusiasmo. Bisogna saper perdere ed accettare il corso ineluttabile degli avvenimenti. Mi aspetterei collaborazione non continue ripicche o distacco.
Scritto da Anacleto il 27/6/2016 alle 13:57
@Anacleto, ti ricordo che sono ancora del Pd. Non credo sia considerato un mezzo crimine aver sostenuto Marantelli alle primarie. Seppur senza alcun cenno di riscontro, mi sono complimentato immediatamente e più volte con Galimberi per il felice esito elettorale. In piazza vado raramente. Per l' Inter (quindi poche volte), il 1 Maggio ed a passeggio in qualche occasione.
Scritto da paolo rossi il 27/6/2016 alle 15:06
Adesso godiamoci la vittoria di Galimberti...e dell' Italia. Tra un po' di tempo torneremo a parlare di Varese e magari ancora di elezioni ed anche di primarie. Farlo adesso sarebbe inopportuno.
Scritto da ex-Margherita il 27/6/2016 alle 20:40
Scusa Paolo Rossi ma non ho capito la storia dei tuoi "riscontri non riscontri" con il sindaco Galimberti.
Scritto da piero ribolzi il 27/6/2016 alle 23:09
Non mi sembra il caso di sollevare polemiche. Lasciamo lavorare il neo sindaco a partire dalla formazione della sua nuova Giunta. Pensare che a sinistra ci sia gente dispiaciuta per la sua elezione fa venire i brividi. Si vede che sono persone che preferivano la Lega. Allucinante!!!
Scritto da Giorgio Riva il 28/6/2016 alle 20:22
Caro Rossi, ti avrei fatto una specie di domanda....
Scritto da piero ribolzi il 28/6/2016 alle 21:29
Ecco @piero ribolzi, come hai scritto stiamo parlando di 'una specie di domanda', non è il caso di insistere e nemmeno di prenderci in giro.
Scritto da paolo rossi il 28/6/2016 alle 22:08
Massimo D' Alema, il signore che da Predidente del Consiglio alla fine degli anni novanta autorizzò i raid ed i bombardamenti italiani sulla Serbia, attacca pesantemente Renzi un giorno sì e l' altro anche sprizzando veleno da tutti i pori. Chissà se avesse ottenuto dal buon Matteo il via libera per fare il Commissario Europeo. Credo che sarebbe diventato renziano di ferro anche lui. Da un "residuo bellico" come lui della sinistra italiana non ci si può aspettare che questo.
Scritto da Giorgio Riva il 29/6/2016 alle 07:20
@Giorgio Riva, con i se e con i ma non si va lontano. Smentendo subito questo incipit, fammi dire che ho la quasi certezza che, allora, chiunque fosse stato Presidente del Consiglio avrebbe fatto altrettanto autorizzando un' operazione di guerra odiosa ed incondivisibile. Non so se il 'leader maximo' sarebbe divenuto renziano nel caso di nomina a Commissario Europeo. Il 'voltagabbadismo', ad onor del vero, è radicato e diffuso ad ogni livello e grado. So però che avrebbe esercitato quel ruolo con capacità e competenza.
Scritto da paolo rossi il 29/6/2016 alle 08:06
Va bene Paolo, ma lui si sta ponendo fuori dal partito. Che se ne vada. Giusto e legittimo fare la minoranza interna, questo però non significa che si possa lavorare contro il PD da oppositore senza accettare le più elementari regole di vita democratica dentro la propria struttura politica.
Scritto da piero ribolzi il 29/6/2016 alle 13:02
Certo @piero ribolzi, se uno non condivide prospettive, linea politica, non rispettando le regole interne di convivenza democratica, farebbe bene ad andarsene. Il punto è come e fino a che punto un oppositore interno può e deve muoversi, ma anche come e con quali limiti deve comportarsi ed agire una 'maggioranza'. Non più di una settimana fa ho letto su Repubblica un bellissimo articolo di Ezio Mauro a proposito dei gravi errori commessi in questa fase, da maggioranza e minoranza del Pd. Non si tratta, banalmente, di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Si tratta di vedere la realtà per quello che è, di avere equilibrio e di ragionare nell' interesse più complessivo del partito dentro la logica del rispetto reciproco, tutte cose che non sanno fare né gli uni né gli altri.
Scritto da paolo rossi il 29/6/2016 alle 14:41
Chi semina vento raccoglie tempesta. Non c'è stato giorno, durante il governo Letta, che l'allora premier non ebbe a subire attacchi, meramente strumentali, da parte di Renzi. Nessuno gli disse di andarsene: neppure quando si faceva le sue Leopolde o andava ad Arcore. Le considerazioni di D'Alema (magari l'avessimo al posto della Mogherini...) in punto Italicum, Costituzione, doppio ruolo, non paiono seriamente contestabili. E infatti lo si attacca con la storiella dei bombardamenti...
Scritto da domenico nitopi il 29/6/2016 alle 16:11
Ovviamente non rimpiango D'Alema: che, tra l'altro, incarna, a miei occhi, la detestata categoria dei politici di professione, alla quale oramai appartiene, peraltro ed a pieno titolo, anche il sedicente rottamatore. Eppur tuttavia, non si può non riconoscergli altro spessore politico (e pure culturale) rispetto agli attuali nani e ballerini. O vogliamo paragonarlo, che so, ai vari Guerini, Rosato, Serracchiani, Boschi (e stiamo parlando delle attuali prime file del PD...)?
Scritto da domenico nitopi il 29/6/2016 alle 16:19
@domenico nitopi, bombardamenti a parte (una scelta che fu purtroppo obbligata ed inevitabile in quel momento storico per un Paese della NATO), condivido le considerazioni che hai espresso su D' Alema, uomo, peraltro, che proviene da una storia alquanto lontana dalla mia. Su Renzi non posso che darti ragione. Ricordo tra l' altro, oltre a quanto hai scritto, Primarie (in quell' occasione votai per Bersani) nelle quali lui non utilizzo mai e di proposito il simbolo del Pd. Per il resto, con il rispetto dovuto, non mi sento di fare paragoni tra 'Baffetto' e gli attuali uomini di prima linea del Pd. Appartengono a categorie differenti (sarebbe come nel basket, per fare un esempio e rendere l'idea, mettere sullo stesso piano giocatori di NBA e cestisti del campionato nazionale). Sui politici di professione non condivido totalmente. Non si raccolgono molti consensi a sostenerlo, ma fare politica a quei livelli e per tanti anni è un lavoro durissimo e faticoso. Uomini ai vertici del Paese e della politica nazionale che (ladri a parte, ma questo è un discorso diverso), guadagnano come calciatori di Lega Pro...
Scritto da paolo rossi il 29/6/2016 alle 16:46
@Rossi, mi sarò espresso male. Lo si attacca, sulla storiella dei bombardamenti, ma non da parte mia. Vorrei ricordare, tra l'altro, che con lui si vinsero le elezioni del 1996, con il PDS al 21%, primo partito di sinistra alle elezioni ed al governo; che D'Alema ebbe la sensibilità di dimettersi da premier per una sconfitta elettorale assai più modesta della scoppola delle recenti amministrative, scoppola che dovrebbe indurre una persona sensata a dimettersi, certamente e almeno, da segretario.
Scritto da domenico nitopi il 29/6/2016 alle 18:55
Sui politici di professione la pensiamo diversamente. Ti posso assicurare che la vita di un operaio che guadagna meno di €.1.500 al mese è assai più dura. Ma non faccio una questione di stipendi. Da sempre dico che venti anni, in politica, possono bastare: i primi dieci a livello locale, i successivi a livello nazionale, se hai stoffa (se sei un Renzi, per intenderci), oppure ancora a livello locale. Poi, si torna a lavorare, come gli altri: non è mica degradante.
Scritto da domenico nitopi il 29/6/2016 alle 19:27
@domenico nitopi, condivido su D' Alema. Non c'è dubbio che la vita di un operaio (ma ci sono anche altre categorie) sia molto più dura di quella di un politico. C' è però una questione di responsabilità che non trovo sia uno scandalo retribuire adeguatamente. Semmai da considerare ci sarebbero piccoli grandi privilegi del tutto anacronistici ed ingiustificati. Infine il 'tetto' di 20 anni come limite di attività politica ad un certo livello, mi pare sia assolutamente adeguato. In questo senso mi piace molto il 'modello' e le modalità connesse, se possiamo definirle in questo modo, vigenti nei paesi del nord Europa.
Scritto da paolo rossi il 29/6/2016 alle 21:17
Lasciamo stare aspetti caratteriali che non c'entrano niente. D' Alema per un certo periodo ha avuto in mano il pallino della politica italiana ma non ha cambiato niente fuori e dentro il suo partito. Se in politica cultura ed intelligenza fanno solo bella mostra accademica non servono molto. Matteo Renzi ha subito avuto capacità di cambiare e di rischiare in prima persona mettendoci la faccia come farà adesso con il referendum di ottobre. Comprendo che questo possa dare fastidio a molti ma è così. C'è differenza tra riformisti e sinistra di conservazione. Aggiungo che quella sinistra non attecchisce più di tanto tra la gente, sarebbe il caso di chiedersi come mai invece di fare sempre i saccenti diversi.
Scritto da piero ribolzi il 30/6/2016 alle 08:01
Paolo, "questione di responsabilità................?
Scritto da aldo passarello il 30/6/2016 alle 08:46
La vicenda della Fondazione Molina è semplicemente paradossale. Con in più Malerba presidente del consiglio comunale dopo che ha insultato pubblicamente Orrigoni e la Lega, occuperà un incarico che dovrebbe essere "al di sopra delle parti. si . Questa l' alleanza che parte da lontano e che dimostra la qualità del nuovo corso del PD e c. a Varese.
Scritto da Adriano il 30/6/2016 alle 11:43
Ma certo @aldo passarello, 'responsabilità'. Se un Ministro della Repubblica guadagna poco di più di un direttore di banca presso qualche filiale, non lo trovo scandaloso (anzi). Se vogliamo invece fare un po' di 'bar' (ma sono certo tu sia lontano dalla pratica), accomodiamoci pure. Si sappia però che questa è demagogia allo stato puro, una scorciatoia volgare, vuota e priva di obiettività (seppure ultimamente con evidente favore di vento). Figurati che io credo che in una città tipo Varese (tanto per fare un esempio), un Sindaco ed assessori debbano essere adeguatamente retribuiti.
Scritto da paolo rossi il 30/6/2016 alle 12:24
Non so se l'inghilterra ha fatto bene,certo pare che a Bruxelles non siano molto dispiaciuti anzi sembra che facciano di tutto per spingere altri a fare altrettanto con istituzioni europee che non danno risposte in materia di immigrazione o per aiutare Comuni in crisi che non possono violare patti di stabilità.Insomma se ci sono cause di insofferrenza aumentano.L'Euro era stato concepito per essere moneta comune come la bandiera azzurra europea ma senza togliere quelle nazionali.
Scritto da Marco De Rosa il 30/6/2016 alle 15:43
Caro Rossi, sostenere certe tesi non è questione di semplice "vento che spinge". È l' antipolitica che con regolarità trova terreno fertile durante i tempi di crisi o di trasformazione. Ci sarebbero una serie di considerazioni antropologiche e di psicologia collettiva da scomodare, ma avventurarcisi sarebbe troppo pesante. Mi limito a condividere la sua simpatia per il modelli del nord Europa. Sono naturalmente anch'essi fallaci, ma migliori di altri. Sobri e lontani da un'idea aristocratica della politica, si basano su un civismo radicato che nasce nella famiglia ed è coltivato pazientemente innanzitutto a partire dalla scuola in tutto il pubblico percorso educativo. Il politico non è un piccolo-grande monarca privilegiato, ma un delegato dei cittadini che esercita un lavoro delicato ed importante. Per questo è ottimamente retribuito, come è giusto che sia, ma non gode di particolari privilegi di casta, insomma niente "extra", poche corsie preferenziali, conduce al di fuori dal suo lavoro una vita normale al pari di tutti. È molto rispettato, non sistematicamente protetto dal sistema. Se sbaglia paga come tutti gli altri, non rimane ancorato al potere per tutta la vita. Finito il suo mandato, dopo un tempo prestabilito non derogabile, lascia spazio agli altri. Una dimensione molto lontana dalla nostra.
Scritto da Federica Campi il 1/7/2016 alle 07:51
Cara @Federica Campi, mi è facile condividere integralmente.
Scritto da paolo rossi il 1/7/2016 alle 08:41
Caro Paolo, adoro il chiacchiericcio da bar e ti chiedo: a chi non lavora,parlamentari compresi,facciamo restituire-via Equitalia- i quattrini rubati alla collettività?
Scritto da aldo passarello il 1/7/2016 alle 09:45
@aldo passarello. Caspita, sai che 'entratona' per le casse dello Stato. Per i politici proporrei in aggiunta anche un pizzico di tortura (tutti ladri e farabutti), per lo meno qualche 'punizione corporale' (so di trovare ampi consensi nell' ambito della tua 'nostalgica' parte politica). Ti confesserò che piacciono anche a me i chiacchiericci del e da bar. Preferisco, se proprio vogliamo spaccare il capello in quattro, quelli di osterie e circoli (i pochi rimasti). Sono ambiti meno sofisticati, genuini e più 'popolari (hai visto? Sono o non sono di sinistra?). Diciamo non sempre però luoghi di verità assolute.
Scritto da paolo rossi il 1/7/2016 alle 10:39
Che i politici abbiano le loro "grattacielanti" responsabilità non ci piove proprio. Che la cosidetta società civile sia meglio...una leggenda metropolitana dietro la quale si nasconde la città dei mediocri.
Scritto da Ceresium il 1/7/2016 alle 14:49
Nessun commento da parte del sindaco uscente Fontana e del subentrato Galimberti, sulla paradossale vicenda della Fondazione Molina. Il primo è stato sponsor politico del Presidente Campiotti, il secondo deve tenersi buoni i nuovi alleati tanto disinvolti ed agili nel saltare sul carretto del vincitore. Allora quando si dice che non è cambiato niente e che poco o niente cambierà nel prossimo futuro, non si può essere consideratii come i soliti sinistroidi disfattisti, qualunquisti, ecc. ecc.
Scritto da Antonio il 1/7/2016 alle 19:43
@antonio, si presto a seguire l' onda delle critiche. Fa molto bene Galimberti a non farlo evitando di intervenire in maniera affrettata. Sono sicuro che al momento opportuno lo farà con la stessa determinazione che ha contraddistinto la sua recente avventura elettorale.
Scritto da piero ribolzi il 2/7/2016 alle 07:53
Su ragazzi, si sa che chi va al molina si infarina..
Scritto da aldo passarello il 2/7/2016 alle 08:55
Egr.@ribolzi,il neosindaco non dirà niente sul Molina.Con la scusa che è una Fondazione a regime privato e che i vertici non li ha nominati lui ma,soprattutto, perché paga la prima cambiale a favore dei sostenitori del gruppo Malerba e C.La seconda cambiale sarà a breve in Consiglio comunale quando Malerba ne diventerà Presidente. Almeno Orrigoni da questi vecchi arnesi della politica con prebende,aveva preso le distanze.
Scritto da andrew il 2/7/2016 alle 13:45
Non so se Malerba verrà nominato presidente del consiglio comunale. Questo è un ruolo che viene proposto dalla maggioranza ma che dovrebbe essere un minimo al di sopra delle parti. Malerba in campagna elettorale ha insultato la Lega ed in particolare Orrigoni anche sul piano personale. Spero che Galimberti abbia il buon gusto di fare altre scelte ma non ci credo. Le cambiali sono cambiali anche per il campione del cambiamento e quando vanno in scadenza si pagano. Questi sono a favore dell' innovazione unicamente con la lingua.
Scritto da Un leghista doc il 3/7/2016 alle 08:46
@un leghista doc, come si diventa 'democratici' quando si perde. Andando oltre, hai ragione, la persona adatta ad occupare quel ruolo ci sarebbe (a Maleba diano altro). Luisa Oprandi; intanto perché è stata nettamente la più votata dai varesini (conterà ancora qualcosa?) poi ha esperienza ed è stimata anche dall' attuale opposizione. Non essendo arrivato alla politica proprio da ieri, ne conosco troppo bene modalità e dinamiche oltre che le più deleterie deformazioni. Salvo improbabili ripensamenti, quindi, non sarà lei ad occupare quel ruolo perché quella carica assegna una dimensione politica e di immagine che può fare ombra. È già molto se spunterà un qualche assessorato (e per sua fortuna è donna, altrimenti vedrebbe un incarico del genere con il cannocchiale). Spero di essere smentito.
Scritto da paolo rossi il 3/7/2016 alle 09:49
Mi pare che, sull'affaire Molina, a distanza di giorni, non ci sia stata alcuna dichiarazione del sindaco, ma nemmeno del PD (che, vado a memoria, mi pare avesse presentato un esposto sulla prestesa incmpatibilità del presidente) e neppure di quell'altro vostro alleato che garantiva che non ci sarebbero stati accordi con la Lega civica. D'altronde, è solo grazie a loro, la parte non propriamente migliore del centrodestra, che avete ottenuto una storica vittoria: e i patti, si sa, si rispettano.
Scritto da domenico nitopi il 3/7/2016 alle 10:25
Rossi, onorevole. Rossi, sostieni questa tesi perché l' Oprandi è della tua corrente politica.
Scritto da Veritas il 3/7/2016 alle 12:49
Caro (si fa per dire) @Veritas. Da quando faccio politica non ho mai abiurato all' idea di appartenere ad una corrente politica, anzi, a partire da quando appartenevo convintamente ad una corrente della sinistra della DC. Ma oggi le correnti stanno in piedi non su di una identità, ma solo su equilibrismi legati al potere. Lasciami dire che ne ho, a questo punto della mia vita politica, abbastanza schifo. Dunque non appartengo nel Pd ad alcuna corrente, a Roma come a Varese. Non ne sono dispiaciuto, solo deluso. Non amo il potere amo la politica...una contraddizione. Ma questi sono i tempi che ci tocca vivere. L' Oprandi, dunque e per venire al sodo della solita provocazione, non appartiene alla mia corrente politica che tanto non c'è più. Convintamente ho appartenuto ad Areadem, fino a quando è esistita. L' idea (ingenua) era quella di modellare e riunire in un partito, su base riformista, storie e percorsi differenti. Appunto una velleità. A livello locale assisto a continui cambiamenti, voltagabbana, mediocrità. Luisa è libera e grande, può posizionarsi dove vuole. Sul piano politico mi ha 'tradito' qualche anno fa quando ha liberamente deciso di diventare 'renziana'. Qualcuno ha approfittato di questa scelta massacrandomi politicamente ma farne a lei una colpa sarebbe un grave errore. Altri sono diventati estimatori di Renzi per solo opportunismo e per questo, pur non facendo nomi che tanto sono noti,, mi basta il mio personale disgusto per l' incoerenza. Da lettiani ora renziani convinti, a anti renziani ora piccoli portavoce locali del premier. Assisto intristito a questo degrado della politica e degli ideali (sic). Quel che ho detto su Luisa è legato alla politica a semplici e personali valutazioni, appunto, politiche.
Scritto da paolo rossi il 3/7/2016 alle 13:19
Rossi ma sei stato sponsor dell' Oprandi e lo sei anche adesso. Questo il dato di fatto. Tutto il resto sono storie di contorno.
Scritto da Veritas il 3/7/2016 alle 17:40
@Veritas, sei un bel concentrato di 'asinate'. Non sono lo sponsor di nessuno. Ritengo molto semplicemente che Luisa Oprandi, per quel che rappresenta, a partire dal consenso e dopo queste elezioni, meriti di avere uno spazio istituzionale significativo. Stop. Lei è totalmente indipendente e fa quel che crede. Mi sono limitato a scrivere quel che penso sul mio blog e non ho fatto in merito richieste specifiche ai 'vertici' del mio partito a Varese con i quali non ho avuto rapporti prima e durante questa vicenda elettorale. Anzi visto che ci sei...salutameli.
Scritto da paolo rossi il 3/7/2016 alle 18:24
Però l' Oprandi l'hai sostenuta.....
Scritto da Veritas il 3/7/2016 alle 20:27
@Veritas, e poi la chiudiamo qui. Luisa Oprandi non entrerà in Giunta a Varese per ragioni evidenti. Non fa parte del 'giro' di Galimberti, ha sostenuto Marantelli alle primarie (uno sfregio), non è addomesticabile. Te lo dice uno che, in passato, sul piano politico, si è sentito 'tradito' dalla medesima. La verità è che al di là delle parole sull' innovazione e sul cambiamento, chi ha vinto nel PD ha cambiato con disinvoltura la 'maglietta' in corsa, non considera più di tanto il consenso della gente (l' Oprandi, piaccia o non piaccia, è stata di gran lunga la più votata di tutto il consiglio comunale), non mi sembra valuti particolarmente la competenza. Insomma, roba da vecchia politica e se lo dice uno come me...Malerba sarà presidente del consiglio comunale perché gli accordi pregressi vanno onorati, così come un uomo perbene, ma di destra, farà il vice-sindaco. Un inizio da anatra zoppa...Naturalmente sarò pronto a ricredermi ma solo dinnanzi ai fatti, non alle balle sbandierate ai quattro venti. Ora, caro Veritas, potrai continuare a scrivere sul mio blog quando vorrai, ma solo se accompagnerai i tuoi deliri ad una mail regolare (che ovviamente non verrà resa pubblica). Una buona serata.
Scritto da paolo rossi il 3/7/2016 alle 20:44
@paolorossi, Luisa Oprandi non potrà essere ignorata e farà parte della giunta di Galimberti. Non andasse in questo modo sarei sorpreso ma credo nella bontà e nella novità di questo nuovo governo cittadino.
Scritto da piero ribolzi il 3/7/2016 alle 23:31
@piero ribolzi, temo resterai deluso. Vivo con i piedi per terra, non mi sfuggono certi segnali e, scusandomi per la presunzione, conosco molto bene le dinamiche di questa politica. Sarei pronto e felicissimo di recitare il mea culpa ammettendo pubblicamente la mia vuota e fastidiosa prevenzione. Ma non andrà così. Buona notte.
Scritto da paolo rossi il 4/7/2016 alle 00:31
Come volevasi dimostrare. Fuori dalla giunta di Varese la più votata e niente nemmeno per il pluridecorato Mirabelli uomo di provata rettitudine capacità ed esperienza per anni ex capogruppo a Palazzo Estense, ma sostenitore di Marantelli. L' agronomo Zanzi vicesindaco e presidente del consiglio comunale il buon Malerba. Davvero un bellissimo cambio di passo. Questa la prima manifestazione dei paladini del cambiamentoE siamo solo al debutto. Però non si dica che questa è una maggioranza di centro sinistra, questa è una maggioranza di centro destra senza la lega.
Scritto da Adriano il 4/7/2016 alle 12:57
E Malerba, e Zanzi e fuori l' Oprandi c'è da dire un unica cosa, VERGOGNATEVI!!!!
Scritto da Antonio il 4/7/2016 alle 13:48
Sarà sorpreso il @p.ribolzi ma io sono indignata.Luisa Oprandi,generosamente votata,la più votata,fuori dalla Giunta,così come il capace e sgobbone Mirabelli;a Civati,giovane rampante,l'assessorato tecnicamente più dificile,con lui abbastanza incompetente.Un ex burocrate ministeriale,peraltro non di Varese, alla Cultura.Ci manca Malerba come pres.del Consiglio e le prime mosse non mi sembrano affatto buone.Quanto a Zanzi e De Simone ricordo lo "strepitoso" apporto di ca.1200 voti per lista!!!!
Scritto da Piera il 4/7/2016 alle 16:28
Di cosa vi lamentate? Questo è comunismo allo stato puro..
Scritto da aldo passarello il 4/7/2016 alle 16:49
Ebbene sì, lo confesso la composizione della Giunta Galimberti ha deluso anche me. Sarebbe ingiusto parlare di nomi, alcuni sconosciuti, ma sembra un po' debole. Affidare la Cultura ad uno che sarà qualificatissimo ma che non conosce Varese non mi è sembrata una scelta opportuna. Su tutti il mancato riconoscimento a Luisa Oprandi candidata addirittura a Sindaco la scorsa volta (allora era adatta oggi non lo è più nemmeno per un assessorato?) e non più di un mese fa nettamente la più votata tra i consiglieri comunali.
Scritto da piero ribolzi il 4/7/2016 alle 19:31
Assessori assai modesti, come il sindaco peraltro, al di sotto d'ogni legittima aspettativa, per esperienza, competenze e capacità. Mi sa che il rilancio di Varese dovrà attendere. Pazienza. Ho ascoltato, poco per la verità, Renzi: comincio a dubitare, pure, della sua intelligenza; non si rende conto che sta consegnando il paese al M5S. Pazienza. PS Ma il vicesindaco, quando si tratterà del verde pubblico, dovrà lasciare la sala della Giunta?
Scritto da domenico nitopi il 4/7/2016 alle 20:34
Egregio@a.passarello, eviti boutade neppure spiritose.Le scelte del sindaco Galimberti non mi piacciono, sono tutto fuorché originali,compresa la nomina del burocrate ministeriale.Non li ho votati ma,nel ruolodi ass.alla Cultura,non avrebbero sfigurato gli eletti come il notaio Bortoluzzi o la stessa prof.Oprandi o la dott. Morlotti.Il comunismo c'entra niente.Questa scelta di ass.esterni è frutto dell'antipolitica e della demagogia.Se uno vuole fare l assessore si faccia eleggere.
Scritto da Piera il 4/7/2016 alle 21:19
Sul piano 'tecnico' la Giunta se la sceglie il sindaco, nulla da eccepire. C'è un però. La gestione di un'amministratione civica è faccenda pubblica, quindi politica. I fatti e solo loro dimostreranno o meno la bontà delle scelte adottate. Non giudico quindi gli uomini e le donne designate nell' Esecutivo. Prendo atto (come ha scritto un renziano come @piero ribolzi), che la più votata in consiglio comunale a suo tempo candidata sindaco (ai tempi quindi sostenuta per quell' importante incarico anche da Galimberti e c.) non è considerata all' altezza o non è stata ritenuta adatta a coprire un ruolo di governo cittadino. Lo ritengo un errore che va oltre la figura dell' Oprandi. Una scelta politica che non considera minimamente l' espressione del voto popolare. Su presidente del consiglio (Malerba) e vice sindaco (Zanzi) si sono dovute onorare cambiali firmate da tempo. Non mi scandalizzo, basta che non mi si venga a parlare di 'nuovo ed innovativo corso'. Roba già vista, roba da vecchia è consumata politica. Registro che, come avevo previsto, nessuno spazio è stato concesso a chi nel centro sinistra aveva legittimamente sostenuto Marantelli alle primarie. Forse non un regolamento di conti, ma poco ci manca. Qualcuno spieghi ai nuovi condottieri che quando si governa bisogna saper fare un passo avanti, che occorre inglobare, compattare, tenere insieme, volare alto, insomma uscire dalla 'sindrome cronica da minoranza'. Abbandonare la guerriglia da Vietcong è doveroso è vincolante perché ora bisogna gestire una città che è cosa ben diversa e complessa dal tramare, dal tagliare teste in un partito autoreferenziale ed oligarchico formato da quattro (rispettabilissimi) iscritti.
Scritto da paolo rossi il 4/7/2016 alle 22:26
Cara Piera, la mia considerazione è serissima: Galimberti ha scelto la Nomenklatura tenendo conto delle fedeltà assolute verso ll capo del momento,non delle competenze. Roba da comunismo puro.
Scritto da aldo passarello il 5/7/2016 alle 09:01
Paolo, il pentitismo ha sconfitto il terrorismo,pensa se non può battere il renzismo...... Io ci sono sempre,.lo sai........ Uellalalauhuhuhuhhu
Scritto da aldo passarello il 5/7/2016 alle 09:06
Ti devo correggere onorevole, alle primarie il neo assessore Civati ha votato per Marantelli.
Scritto da piero ribolzi il 5/7/2016 alle 11:10
Hai ragione @piero ribolzi, con però l'aggiunta di una doverosa precisazione. Il nuovo assessore Civati è da poche ore titolare nell ' Esecutivo comunale,di una delega importante (urbanistica) ed è un 'renziano' della prima ora (a differenza di Galimberti e c. che lo sono dall'altro ieri). Alessandro Alfieri, segretario regionale del Pd, varesino, ha avuto un ruolo centrale nella vicenda elettorale e post elettorale bosina ed è riferimento per la Lombardia di Matteo Renzi. Mi sembra evidente che l' avallo dell' 'operazione Varese' doveva necessariamente passare da lui. Insomma, per mettere il cappello 'renziano' in città non sarebbe stato possibile bypassare Alfieri che di fatto è stato non a caso attore protagonista di questa vicenda assumendosene oneri ed onori e...'spazi'. Oprandi, Malerba, Zanzi presidenti di consiglio, assessori, vice sindaci, tutti nomi e condizioni (cadreghe) che nel bene o nel male hanno lo hanno visto protagonista in senso di corresponsabilità. Per dirla fuori dai denti, politicamente parlando, il neo assessore Civati, dunque, avrà anche votato Marantelli alle primarie, ma nel partito ha nel segretario regionale il suo riferimento. In politica poi a volte si può anche cambiare idea con una certa rapidità. Niente di male, sua chiaro, puntualizzò tutto ciò solo per approfondire ed aggiungere una specifica a quanto hai giustamente sottolineato. Capisco che tutte queste balle alla gente interessino poco, gli addetti ai lavori invece non possono permettersi di analizzare vicende e situazioni in modo superficiale o, peggio ancora, volutamente strumentale.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2016 alle 11:27
@aldo passarello, come forse sai all' ultimo congresso ho votato per Renzi, ma non sono e non mi considero 'renziano'. A Varese, come Milano o Roma, non partecipo ad alcuna 'aggregazione' renziana (a proposito, le correnti ci sono ancora!) e la Leopolda per me deve essere una cugina di terzo grado che non ho avuto il piacere di conoscere e che non bramo di incontrare (purtroppo a volte va così con i parenti lontani). Insomma Aldo, per fartela breve, non credo di dovermi pentire di alcunché.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2016 alle 11:57
Non sono addetto ai lavori,sono semplicemente attento a Varese. La Giunta Galimberti,al netto dello specifico di ogni persona,non suscita entusiasmi , vedasi anche lo scarso rilievo della stampa locale. Guardo quindi a quello che si farà sul campo e ai provvedimenti a breve che sarano adottati,atteso che,finora,il sindaco s'è dedicato a pubbliche relazioni tanto utili per l'immagine quanto inconferenti per un reale cambiamento di Varese.Vedremo,dò credito ma anch'io non apprezzo certe scelte ass
Scritto da Marco M. il 5/7/2016 alle 12:07
Paolo, continui a riconoscerti in questo PD? Uelllalalauhuhuhuhuh..
Scritto da aldo passarello il 5/7/2016 alle 14:33
Il centrosinistra ha mandato a casa la lega dopo 25 anni, non avete ancora iniziato a guidare la città è già state a dividervi dentro il partito, se non basta definirvi come incorreggibili non saprei come chiamarvi.
Scritto da Giorgio Riva il 5/7/2016 alle 14:56
Caro @aldo passarello. Mi riconosco ancora nel Pd, non necessariamente in 'questo' Pd.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2016 alle 15:11
@Giorgio Riva, penso che anche in politica la libertà di espressione, scomoda o meno scomoda, fastidiosa o meno fastidiosa, venga prima di tutto. Non ho mai più di tanto amato il belare del gregge seppure sia persona che adora gli animali.
Scritto da paolo rossi il 5/7/2016 alle 15:17
Giorgio Riva, tu chiamali se vuoi..comunisti!
Scritto da aldo passarello il 5/7/2016 alle 17:31
E basta @Passarello con questa storia dei comunisti. La tua e quella di molti tuoi compari, mi scuso, camerati, è una vera ossessione. Guarda che ci sono in giro fior di professionisti che potrebbero darvi una mano.
Scritto da Antonio il 5/7/2016 alle 17:48
Antonio, stai sereno,non fare il comunista....
Scritto da aldo passarello il 5/7/2016 alle 18:46
Aldo, ti voglio rassicurare. Non ci sono comunisti tra i consiglieri e gli assessori della coalizione vincente. C'è di tutto, pure qualcuno di destra, ed ai vertici, ma comunisti, proprio no; vivaddio! E neppure i metodi mi sembrano comunisti; scimmiottescamente democristiani, forse, ma non comunisti. A proposito, da quando concludi i tuoi interventi con uellalalauh... anzichè con eia eia alalà? Un abbraccio
Scritto da domenico nitopi il 5/7/2016 alle 19:51
Sono delusissima per l' esclusione in giunta a Varese di Luisa Oprandi, la più votata in consiglio. Ho letto il suo intervento sui media nel quale con la consueta signorilità parla della sua esclusione e anche di altro. Nessuna polemica, profondo senso della politica e rispetto addirittura per chi l' ha esclusa per far posto alle vecchie logiche. Una delusione anche Galimberti ed il cerchio magico varesino. Luisa, paga perché libera, autonoma, donna. I responsabili di una scelta che mortifica i cittadini hanno nome e cognome. Dopo aver sconfitto a Varese 25 anni di leghismo, mi aspettavo decisamente altro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scritto da Una rottamatrice il 6/7/2016 alle 09:04
Cara @una rottamatrice, la politica è fatta di scelte che ognuno deve assumere considerando un quadro che deve essere sempre generale, mai particolare. Chi sceglie avendo il potere di farlo, mette in calce alle proprie decisioni nome e cognome per poi risponderne integralmente, nel bene o nel male, con il dovuto e necessario senso di responsabilità. Le ragioni dell' esclusione di Luisa sono ineccepibili e legittime dal punto di vista 'tecnico', a mio modesto avviso una 'follia' dal punto di vista politico. Le motivazioni che tentano di giustificarla, 'ai confini della realtà', contraddittorie al punto da apparire purtroppo persino 'personali'. In realtà sono soprattutto politiche. Con Luisa, anche nel recente passato, ho vissuto momenti di profondo contrasto, oggi solidarizzo non tanto o semplicemente con la sua persona, ma con quanto rappresenta e con la dignità coerentemente manifestata nell' occasione. Purtroppo non siamo semplicemente dentro una condizione dell' 'occasione persa', ma nel pieno un malessere politico radicato e profondo.
Scritto da paolo rossi il 6/7/2016 alle 10:00
A Varese non sono neanche partiti e sono già al ridicolo. Poi qualcuno si chiede come mai il PD è in fase calante, ma come, daiiiiii. Quando la politica bistratta i cittadini, prima o poi si paga. Quel che sorprende non è l' arroganza, quello che sconcerta veramente è che sono principianti, non conoscono neanche l' ABC della politica. Democristiani e socialisti della prima repubblica erano docenti alla Sorbona di Parigi al confronto di rispettabili ma meno dotati insegnanti del CEPU
Scritto da Guevara il 6/7/2016 alle 13:50
Caro Mimmo, non ce ne saranno secondo l'accezione(o l'eccezione se vuoi..)Nitopiana del termine,ma per quella polidburiana(o..burina se vuoi),ce ne sono,eccome! Uellalalauhuhuhuhu
Scritto da aldo passarello il 6/7/2016 alle 14:05
Ho letto il signorile e apprezzabile commento della prof.Oprandi circa la sua esclusione dalla Giunta. Vedo e sento delusione per lei (ed altri) meritevoli.In più Oprandi ha portato,oggi come 5 anni fa, una bagaglio inarrivabile di preferenze,ben oltre quelle del premiato vicesindaco e dell'assessore all'ambiente.Con la probabile scelta di Malerba per la pres.za del C.C.,si chiiude il cerchio di vecchie logiche politiche che Galimberti ha perpetuato,alla faccia dello sbadierato voltar pagina.
Scritto da franco-belforte il 6/7/2016 alle 15:01
Scusassero: tal passarello aldo è un giovanotto giulivo o un anziano che risente del fisiologico invecchiamento cerebrale? Sarà ,il tizio, anche neo o vetero nostalgico del Fascio ma qui mi appare uno spiritoso fuor di luogo. E' solo la mia impressione,con tutto rispetto,neh!
Scritto da Mabiglia il 6/7/2016 alle 15:55
Caro Mabiglia, come faccio a prendere sul serio la tua maleducazione? Meglio continuare a fare lo spiritoso,credimi.
Scritto da aldo passarello il 6/7/2016 alle 18:36
Che strano, la presunta inconciliabilità tra lavoro e carica di assessore non vale per nessuna delle donne lavoratrici entrate a far parte della Giunta di Varese ma solo per Luisa Operandi, la più votata dai varesini, candidata cinque anni fa alla carica di sindaco anche dagli stessi personaggi del PD che oggi non l' hanno voluta tra i piedi come credo sostieni anche tu caro onorevole.Se questa non è una scelta politica spieghino ai tantissimi suoi elettori di cosa si tratta. Peccato, dopo anni di Lega mi aspettavo un debutto diverso.
Scritto da una rottamatrice il 8/7/2016 alle 19:40
Cara @una rottamatrice, la questione non è ovviamente personale, ma squisitamente politica nonostante patetici tentativi di 'depistaggio'. La più votata dai varesini tra i consiglieri comunali, appartenente alla coalizione vincente, non è stata voluta in Giunta e nemmeno destinataria di alcun incarico istituzionale. Punto. Tutto il resto è noia'.
Scritto da paolo rossi il 8/7/2016 alle 22:27
MALERBA pres.del C.Com. è la prima cambiale pagata da Galimberti ad un accordo mai ammesso esplicitamente.Trattasi anche della prima grande bugia di Galimberti e del suo entourage.Se si vuole, anche la prima conferma di metodi da vecchia politica.Bene ha fatto il consig.prof.Crugnola a stigmatizzare l episodio ed avvertire che eventuali altri riconoscimenti all'"inquietante"gruppo dietro a Malerba,comporterebbe la fuoriuscita di Varese2.0 dalla maggioranza.La classe "politica "non è acqua!!
Scritto da m.luisa v. il 9/7/2016 alle 19:03
Questi non sono migliori degli altri: tra alleanze disgustose, logiche spartitorie e silenzi imbarazzati, appaiono pure già divisi. Intendiamoci: la proposta della Oprandi come presidente del consiglio era una polpetta avvelenata (finalizzata ad incrinare gli accordi con la Lega civica), ma il voto a Malerba (anzichè ad Orrigoni, vero capo dell'opposizione) conferma definitivamente come ha vinto, in maniera disonorevole, il sedicente centrosinistra. Un risultato storico.
Scritto da domenico nitopi il 9/7/2016 alle 21:41
Cerco di mantenere un minimo di razionalità, almeno ci provo. Galimberti ha vinto, seppur di pochissimo, le primarie del centro sinistra. Alle elezioni ha portato Orrigoni al ballottaggio per poi batterlo. Si è fatto a sua misura la Giunta, decisione legittima. Gli accordi con Lega Civica per portare Malerba alla presidenza del Consiglio sono datati, così come la carica di vice-sindaco assegnata a Zanzi. Condizioni che non mi scandalizzano (oltre la mia condivisione o meno) mi deprime vederli negati e negarli ancora spudoratamente. L' esclusione poi dalla Giunta di Luisa Oprandi, la più votata dai varesini, manifesta una scelta politica incondivisibile, se non inquietante, come assurda è l' esclusione di un uomo come Fabrizio Mirabelli (ex capogruppo del Pd)...sa di complessiva operazione correntizia e di 'punizione'. Il segretario regionale Alfieri, referente lombardo di Renzi, in tutta questa partita, non poteva essere escluso dai neo renziani (che a dire il vero non l' hanno mai amato, anzi). Lui, pur di esserci, ha sacrificato persone, politica, molto...troppo. Un inizio, dopo 23 anni di potere della Lega a Varese, che lascia molto a desiderare. Siamo passati in un battito d'ali da una grande vittoria ad operazioni vecchia scuola, vecchia maniera, vecchio tutto.
Scritto da paolo rossi il 9/7/2016 alle 23:31
Detto quel che ho detto e scritto ciò che ho scritto, auguro a Davide Galimberti ed alla nuova Giunta ogni bene, nell' unico interesse che conta...quello della città.
Scritto da paolo rossi il 10/7/2016 alle 00:09
Agli oppositori di Galimberti rimangono quelle quattro considerazioni che ho letto anche su questo blog. Il dato politico e un' altro. Finalmente dopo un ventennio abbondante non sventola il vessillo della Lega su Palazzo Estense. Non è un fatto simbolico, anche, è che la gente ha finalmente misurato la loro mediocrità. Tutto è stato perfetto? No di certo, ma non perdiamo di vista l'essenza delle cose. E la più votata se fosse un pochettino più modesta forse...
Scritto da Anacleto il 10/7/2016 alle 09:24
@Anacleto, sarebbe stupido misconoscere l' importanza del 'cambio della guardia' a Palazzo. Ne sono felice. Penso però che tutti si abbia la possibilità di esprimere proprie libere considerazioni benché magari 'scomode'. Si può scegliere di assegnare spazi istituzionali in base al criterio della modestia o dell' immodestia? I criteri per me dovrebbero 'rimanere' due: competenza e consenso. La Giunta è espressione 'esecutiva' del sindaco che sceglie chi vuole rispondendo di questa sua opzione. Non è bestemmiare in chiesa asserire che le scelte di Galimberti siano state fortemente condizionate( un eufemismo) da accordi politici precedenti (Malerba, Zanzi). Nessuno scandalo, ma non mi si racconti 'la storia del lupo'. In fondo non si chiede molto. Come ho già scritto, all' interno del Pd, è stata fatta inoltre una scelta precisa: premiare i fedeli e punire ed escludere gli 'infedeli'. Anche questa una decisione, non tanto innovativa a dire la verità anche se la 'vecchia politica' a partire dalla ancor più vecchia Dc, non avrebbe mai assunto perché allora la politica, una politica piena di limiti e difetti, si faceva però sempre con la testa e non con altri parti del corpo. Che il segretario nazionale del Pd sia sulla stessa lunghezza d'onda dei suoi replicanti bosini non è titolo di merito, è un aggravante.
Scritto da paolo rossi il 10/7/2016 alle 10:09
Quali oppositori? Si constata semplicemente che, finora, non è cambiato nulla. Adesso vedremo anche le nomine in Aspem, Avt, ecc... Verrà premiata ancora la fedeltà o la competenza? A scanso di equivoci (la verità è che amo il mio lavoro, sopra ogni cosa) non presenterò alcun curriculum. D'altronde se la Boschi, a 26 anni di età, era già in un consiglio (e quale) di amministrazione e molti come me, dopo 26 anni di professione, non siedono neppure nel consiglio parrocchiale, un motivo ci sarà.
Scritto da domenico nitopi il 10/7/2016 alle 11:16
@domenico nitopi, ti capisco benissimo; chi in politica cerca, e sottolineo 'cerca', di essere coerente con degli ideali paga purtroppo quasi sempre un prezzo particolarmente elevato. Ho ricevuto un' educazione famigliare prima ed alla politica dopo, piuttosto chiara, imprimente e netta. Non sono un ' integrista' o 'integralista' che dir si voglia (non potrei fare questo mestiere se lo fossi), ma anche la necessaria mediazione ha punti di non ritorno. Gli spazi politici bisogna però prenderseli (almeno provarci) altrimenti saranno sempre gli altri a condurre le danze. È vero, piu passano gli anni e più ti mancano le forze, sei disilluso e senti sempre più spesso odore di sconfitta, ma le partite finiscono al novantesimo minuto ed a volte vanno anche oltre. Bisogna provare a giocarsele fino alla fine, fino si calci rigore. Dopo, 'arrivederci e grazie s tutti'.
Scritto da paolo rossi il 10/7/2016 alle 13:48
Aggiungo che sono piuttosto incazzato soprattutto con me stesso. Ho avuto opportunità importanti che non ho sfruttato come avrei dovuto. Penso sempre che altri (anche sconosciuti), le avrebbero sfruttate decisamente meglio. Non una considerazione di 'modestia' (che sono molto meno di quanto dia a vedere), ma un aggravante. Cercherò di rimediare nel 'finale'.
Scritto da paolo rossi il 10/7/2016 alle 14:11
Paolo e Mimmo, vi sfido ad una goliardata: presentiamo i nostri curricula(contenuto concordato)per le Partecipate? Uellalalauhuhuh..
Scritto da aldo passarello il 10/7/2016 alle 15:32
Benissimo @aldo passarello, il tuo 'urlo' vichingo mi ha quasi convinto. Non mi sottraggo, ma per il lavoro che faccio non potrei gestire le mie piccole-grandi incompatibilità. Oltretutto non sono tagliato per impegni del genere. Mi piace la politica, non l' amministrazione per la quale non sono proprio portato (a dirla tutta sono un disastro). Potrei eventualmente farvi da sponsor, ma con le mie azioni decisamente in ribasso oggi non vi sarei di grande aiuto, anzi, temo il contrario. Un abbraccio.
Scritto da paolo rossi il 10/7/2016 alle 17:24
Aspettiamo Mimmo e poi ci risentiamo..???? Il gusto di essere esclusi e leggere le motivazioni dell'esclusione è impagabile.. Uellalalauhuhuhuhu
Scritto da aldo passarello il 10/7/2016 alle 18:13
Certo @aldo passarello. Se ti va vuoi organizza tu una 'pizzata', quando vuoi. Io ci sono. Un abbraccio.
Scritto da paolo rossi il 10/7/2016 alle 19:37
Leggo oggi su VareseNews che Luisa Oprandi e Fabrizio Mirabelli, due persone che stimo, sarebbero politicamente legati al sottoscritto ed a Daniele Marantelli. Naturalmente parlo per me e per nessun altro. Non mi nascondo dietro un dito, sulla vicenda di queste elezioni ho scritto quello che pensavo, a più riprese e credo dettagliatamente, su questo blog. Ho dato qualche consiglio a chi me lo ha chiesto, non sono stato minimamente contattato a nessun livello e titolo, in questa campagna elettorale, dal Pd di Varese o da Galimberti & c. con il quale per altro ho tentato più volte di complimentarmi per il risultato ottenuto senza ottenere alcun riscontro (ma dormendo, salvo il caldo, serenamente in questo periodo). Le persone indicate rispondono a loro stesse o ad altri, non a me. Non condivido la loro esclusione politica in seno al Pd. Con loro intrattengo semplicemente rapporti positivi e come accennato, di stima, ma la loro azione politica resta libera ed autonoma.
Scritto da paolo rossi il 11/7/2016 alle 12:39
La neo-assessora PERUSIN rilascia a V.N. un'intervista dal titolo"Non faccio politica,controllo i numeri".Dico a lei e al sindaco Galimberti che l'ha scelta:per questo bastano i dirigenti e i ragionieri del Comune,peraltro bravi.Afferma che lei non conosceva prima Galimberti (stessa cosa ha dichiarato l'altro neo-asssesore alla Cultura).Evidentemente il sindaco è uno scopritore di talenti,manco li conosce e li nomina in Giunta:basta il curriculum,come in azienda.Il resto è la solita politica.Mah
Scritto da fiducioso il 12/7/2016 alle 17:35
@fiducioso, che questa sia una giunta di tecnici che conoscono poco Varese arricchita da qualche esponente di destra, e completata da qualche fedelissimo PD rigorosamente vicino al sindaco, non ci sono dubbi. Sulla carta ha vinto il centro sinistra, nella sostanza questa è una maggioranza di centro destra senza la Lega.
Scritto da Adriano il 12/7/2016 alle 23:21
La vittoria di Galimberti ha creato divisioni nel centro-destra,a Salvini non pare importi molto ormai gli interessa più di Roma al contrario di Bossi che ha definito quella di Varese la sconfitta più grave di tutte ,delle altre non gliene importa nulla spec .di Roma.,per questo vorrebbe nel 2018 primarie di centro-destra con due candidati della lega dei quali uno scelto da lui o non garantisce la partecipazione al voto,intanto sta cercando aiuti per fare un giornale tutto suo.
Scritto da Marco De Rosa il 13/7/2016 alle 17:46
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