Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 24/7/2016 alle 10:19

A volte mi piace 'tornare' al mio primo calcio vissuto da spettatore. Avevo 8 anni ed era il marzo del 1966, allo stadio con mio padre a vedere Varese-Spal. Finì 1 a 1, segnarono per primi i biancorossi, pareggiarono gli estensi. Ma più che della partita ho un ricordo nitido del Franco Ossola, dei tubi e del legno delle sue instabili tribune affollate e 'rumorose', della gioia indescrivibile di un bambino per il gol. Era così iniziata un' insana passione. Parliamo di un tempo lontano. Anche allora in quel football in bianco e nero (in questo caso la Juve non c'entra) i soldi ovviamente contavano ed i 'pedatori' erano divi ben retribuiti, ma lo spesso richiamato 'attaccamento alla maglia' faceva davvero parte dell' ambaradan, ne era essenza viva ed integrante. Anni in cui il varesino Gigi Riva decideva di non lasciare la Sardegna, terra-teatro di un suo 'riscatto'' umano e sportivo, rifiutando un ingaggio favoloso alla corte dei potentissimi Agnelli. Oggi siamo in un'altra epoca, anzi, in un' altra dimensione, una dimensione che non mi appartiene, non solo anagraficamente. Rimangono in piedi i tifosi, romantici allocchi senza speranza. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 61 commenti -
Non sono un' appassionata di calcio, simpatizzo per il Torino che era la squadra del cuore di mio padre. Quello che ho apprezzato nel suo commento è il sentimento che sta dietro, sa di un antico buono.
Scritto da Federica Campi il 24/7/2016 alle 11:41
Caro Rossi, non è che semplicemente stai invecchiando...
Scritto da piero ribolzi il 24/7/2016 alle 12:06
Sono tifoso del Legnano caro Rossi, ma i tuoi sentimenti sono i miei. Più anziano di te, credo che quelli della tua generazione, come quelli della mia, abbiano vissuto in una dimensione, e non parlo solo di calcio, idealista. Da qualche decennio è cambiato tutto, chissà, forse in meglio. Probabilmente la vecchiaia ingigantisce a dismisura i nostri anni migliori, ci fa perdere obiettività e fa sì che ci si aggrappi un po' pateticamente ai ricordi.
Scritto da claudio colombo il 24/7/2016 alle 12:35
Un' altra cosa e per chiudere Rossi, è bello sentirsi degli allocchi.
Scritto da claudio colombo il 24/7/2016 alle 12:39
Bel ricordo. Mi permetto di aggiungerne uno mio. Poco più che ventenne in un freddissimo 1 gennaio del 1961, Torino contro Inter al Comunale. Da Novara raggiungiamo un po' a fatica uno stadio strapieno, le auto erano molto meno veloci e noi ancora un po' brilli per i festeggiamenti per l' anno nuovo. Vinciamo noi con un gol di Mariolino Corso sul finire del primo tempo. In porta Vieri per i granata e Buffon per i nerazzurri, antenato del Gigi nazionale. All' uscita nella incredibile ressa, il mio amico Giandomenico perde una scarpa. Ritorno divertentissimo pieno di sfottò. Il nostro amico, torinista, torno' a casa con una sconfitta in più ed una scarpa in meno. Fu divertentissimo, un ricordo indelebile.
Scritto da pietro magni il 24/7/2016 alle 13:08
Per chiudere ricordo che quell' anno con Herrera per la prima volta all' Inter, la Juve vinse il campionato in modo fortunoso e roccambolesco. Ci fu un famoso Juve-Inter con le squadre vicinissime in classifica, sospesa per invasione di campo da parte dei tifosi bianconeri. In un primo momento venne assegnata la vittoria a tavolino per 2 a 0 ai nerazzurri. Poi venne revocata la decisione e optato per la ripetizione della partita. Dimenticavo, Agnelli era presidente della Juve ma anche, guarda caso, della Federazione Gioco Calcio. Dimenticavo ancora. La partita venne ripetuta e Moratti padre, per protesta, fece scendere in campo la squadra primavera. La Ladrentus vinse 9 a 1 e l' unico goal nerazzurro fu segnato da un debuttante e giovanissimo Sandro Mazzola.
Scritto da pietro magni il 24/7/2016 alle 13:34
Bei commenti @pietro magni. Per quanto riguarda la Juve nessuna sorpresa, sono quel che sono da anni, direi da sempre. Hai accennato a Novara. Mio padre in quella città ci ha studiato e, diciottenne, giocò nella seconda squadra cittadina, la Sparta. In tempo di guerra i campionati nazionali vennero sospesi e si giocavano solo tornei interregionali. Papà ebbe modo di scendere in campo contro squadre blasonate ed anche contro la Juve. Proprio in una partita contro i bianconeri si ruppe una clavicola. A quei tempi un incidente del genere poteva essere fatale per la carriera e infatti per lui andò così. Dunque diciamo che l' antipatia per quei colori parte da lontano, nel mio caso è anche 'affare di famiglia'. Diciamo in definitiva un' avversione piuttosto radicata.
Scritto da paolo rossi il 24/7/2016 alle 16:09
Ho sempre pensato che la professoressa @Federica Campi, fosse persone di intelligenza superiore. L' ammissione della sua simpatia calcistica per il Toro, mi offre semplicemente un' ulteriore conferma.
Scritto da Ceresium il 24/7/2016 alle 16:48
Purtroppo quel calcio non c'è più, come tante altre cose. Dalla cabina del telefono a gettoni in piazza, al mangianastri, dalla Polaroid alla calcolatrice elettronica e avanti così. Una volta il calcio era anche business, oggi è il contrario ed è la finanza che usa e manipola lo sport professionistico come suo strumento. Il calcio dei sentimenti è come quegli oggetti descritti all' inizio di questo breve commento. Tutta roba che non esiste più e che al massimo possiamo ricordare con nostalgia.
Scritto da Guevara il 24/7/2016 alle 17:43
Anch'io mi ricordo un Varese-Spal se non erro del 1976. Finì 4 a 3 per noi che segnammo due reti negli ultimi minuti. Fantastico, ma altri tempi caro Rossi. Oggi non si va più allo stadio con la famiglia, oggi non si va più allo stadio, perdendo in questo modo un' emozione incredibile. Del resto gli impianti sono indecenti e la televisione molto più comoda. Mi chiedo come mai all' estero gli stadi sianosempre pieni ed invece vuoti da noi. Qualcosa non quadra!
Scritto da Massimo Cova il 24/7/2016 alle 18:18
Certo che sto invecchiando @piero ribolzi, ma non tutto quel ci siamo lasciati alle spalle è sostituito in meglio da ciò che viviamo. Basterebbe averne almeno una minima porzione di consapevolezza.
Scritto da paolo rossi il 24/7/2016 alle 19:54
Nel calcio di soldi ne sono girati sempre ed i "pedatori", per usare il tuo inusuale ma azzeccato termine, non sono mai stati dei poveri cristi. Detto questo eravamo in un altro film, bandiere e maglie contavano, il legame non era soltanto economico ma esisteva un fondo di idealità, esattamente come per la politica. Questi tempi ci offrono l' effimero, il profitto e poco altro, nello sport come appunto, in politica.
Scritto da Antonio il 24/7/2016 alle 22:41
"Romantici allocchi senza speranza", in questa suggestiva chiusura del post è condensato lo stato delle cose. Il calcio sta in piedi grazie ai tifosi, ai suoi spettatori, quelli che pagano il biglietto per la partita, l' abbonamento allo stadio e quello alla TV, quelli che soffrono e gioiscono per i propri colori. Ma questi tifosi non vengono considerati e nemmeno rispettati, sono i pesci che stanno nel laghetto della pesca sportiva, contano unicamente per rimpolpare un settore governato dal denaro ed in crisi. La loro passione è superflua, viene dopo, prima gli affari e basta! Procuratori senza scrupoli, società mezze fallite, giocatori viziati e prime donne ancor prima di scendere in campo, partite aggiustate quando non vendute e non possiamo più parlare di casi isolati. Non c'è che dire, uno scenario desolante.
Scritto da Giorgio Riva il 25/7/2016 alle 09:31
Se c'è gente che prende lo stipendio, generalmente in nero, di un impiegato per giocare in Prima Categoria vuol dire che questo calcio con lo sport vero, non ha niente a che fare.
Scritto da Marcello il 25/7/2016 alle 14:20
In un tempo dove le identità sono considerate scatole vecchie ed arrugginite, riferimenti sorpassati e residui di un mondo antico, pensare che il calcio, con i suoi collegati grandi interessi economici e finanziari, possa avere anche una particella di romanticismo e sentimento, è pia illusione.
Scritto da Mario V. il 26/7/2016 alle 11:41
Fuori tema. Qualcuno spieghi al consigliere Andrea Bortoluzzi che nessuno vuole mettere in discussione la "sacralità laica" di Palazzo Estense, ma che quel luogo non è in ogni caso il Vaticano ed i consigli comunali non sono udienze con il Papa, che tra l'altro è uomo alla mano. Inni nazionali, cravatte obbligatorie per i maschietti, magari abiti lunghi per le signore. Se questo è il contributo dei consiglieri eletti nella Lista Galimberti andiamo molto bene. Siamo tra il triste ed il ridicolo.
Scritto da Adriano il 27/7/2016 alle 16:24
@Adriano, sono senza parole.
Scritto da paolo rossi il 27/7/2016 alle 20:05
A Varese proporrei invece un inizio lavori ancor più elegante prima di ogni consiglio comunale: le dame da una parte, i cavalieri dall'altra che si incontrano al centro del salone per poi lietamente danzar sulle note di un minuetto. Un' aristocratico ballo propiziatorio consono al blasone della Città Giardino. Ovviamente anch'io tassativamente vieterei il volgare uso di telefonini, tablet e ammennicoli vari. Per eventuali urgenze di comunicazione assalenti i signori consiglieri del Principe, si potrebbero mettere a lor disposizione dei "piccioni viaggiatori", pronti ad eseguire il loro compito, sull' ' uscio della Corte. Comunque sia, siamo gente semplice e popolare che di buon grado accetta quanto qualche illuminato neo eletto, di Real Casa riferimento, ha voluto sapientemente proporre. Quindi grazie a messer Galimberti, nouvelle Duca d' Este, un grazie di cuore anche agli Iniziati nobili cavalieri, proponenti siffatto tuffo nel passato che tutti noi rimembriamo ma che riassaporeremo con adeguato fasto.
Scritto da Ceresium il 28/7/2016 alle 00:24
Divertente Ceresium, un unico piccolo appunto: un aristocratico si scrive senza apostrofo.
Scritto da piero ribolzi il 28/7/2016 alle 07:52
Caspiterina prof @ribolzi, mi hai colto in fallo, l'errore c'è. Se infatti, per farti un esempio, scrivessi, così dico a caso: "sei un acefalo", l' apostrofo non ci sta. Come vedi sono un ometto che impara abbastanza in fretta.
Scritto da Ceresium il 28/7/2016 alle 10:57
Ridicolo, semplicemente ridicolo. @Ceresium, la tua rappresentazione, tra (immagino) candelabri d'argento, lampadari di cristallo e tappeti rossi, è insuperabile. Farei precedere, se possibile, il ballo propiziatorio da un messaggio augurale del granduchino di Rignano o, in alternativa, della marchesina di Laterina.
Scritto da domenico nitopi il 28/7/2016 alle 18:02
Non ci avevo pensato @nitopi, l' introduzione epistolare dei nobili che hai opportunamente richiamato, rappresenterebbe adeguato inizio alla Istiituzional Celebrazione. Già che ci sono penso sarebbe opportuno ritagliare un ruolo per @piero ribolzi ed i suoi. In occasioni del genere non dovrebbero infatti mancare solerti e fedeli maggiordomi che, con devota discrezionalità e tatto, con incedere sicuro ma felpato, potrebbero servire calici di vino pregiato e quant' altro. Naturalmente in livrea e muniti di regolamentari guanti bianchi. Questo è il rispetto che si deve, questo l'arcano rituale dei nostri padri e dei padri dei nostri padri che va reiterato nel tempo. Cosi sia.
Scritto da Ceresium il 28/7/2016 alle 19:55
Bravo Fabrizio Mirabelli, mentre i consiglieri di Galimberti, come prima azione in consiglio, propongono la giacca e cravatta per gli uomini e l' abito elegante per le signore nel corso delle sedute, lui raccoglie le firme di più della metà dei consiglieri chiedendo che il Predidente del Molina Campiotti, affiliato alla Lega Civica di Malerba, venga a riferire su fatti che interessano la prestigiosa Fondazione varesina. Il sindaco ed i suoi alfieri saranno costretti ad uscire da un compromettente silenzio di copertura.
Scritto da Adriano il 30/7/2016 alle 14:48
Per quanto riguarda le Partecipate del comune di Varese i criteri saranno quelli della competenza e delle capacità. Naturalmente nessuno dubita che le scelte in tal senso fresche di giornata fatte dal sindaco Galimberti, non rispondano a queste caratteristiche. Guarda caso però, visto che la politica c'entra, uno proviene da Forza Italia l' altro dall' Udc. Non mi si dica che è un caso. La verità è che questa maggioranza è poco di sinistra, molto di centro destra. A proposito di allocchi!
Scritto da Adriano il 1/8/2016 alle 18:45
@Adriano, delle due persone nominate oggi nelle Partecipate del comune di Varese, conosco solo Minonzio, persona perbene, bravo amministratore pubblico e professionista qualificato. Sono certo che farà bene. Per il resto...anche in politica le cambiali vengono spesso onorate.
Scritto da paolo rossi il 1/8/2016 alle 23:03
In tema di allocchi.Le nomine di Galimberti sono quanto di più politico e vecchio ci sia: le 2 persone scelte,saranno brave e oneste per carità,ma dire che su 40 curricula questi erano i migliori,è francamente ridicolo,conoscendo alcuni dei 38 esclusi.Non so se il sindaco vuole stupire e fare lo stravagante ma a me pare solo animato da protagonismo malcelato e da scelte in politichese antico,visto che i nominati sono ex amministratori politici di lungo corso.Faccia pure ma non tutti son allocchi
Scritto da Angelo mr il 2/8/2016 alle 12:20
Ancora qualcuno crede alla favola del successo del centrosinistra a Varese? Le presidenze sono andate a due di gia' schierati di centrodestra e di dubbie competenze (l'uno, a che risulti, laureato in fisica; l'altro, agente assicurativo) i ruoli di consiglieri a due trombati alle elezioni: in linea con i criteri di competenza e merito tipicamente renziani. Dubito che non ci fossero candidati migliori. Ha ragione Mirabelli: la Giunta Fassa era più di centrosinistra. Dureranno poco.
Scritto da domenico nitopi il 3/8/2016 alle 10:02
@Nitopi, so molto bene che le sconfitte possono bruciare, ma vanno accettate. Si chiama democrazia. I varesini di centrosinistra hanno scelto Galimberi come loro candidato, lui ha vinto potendo affrontare l' elezioni da candidato sindaco di Varese per poi alla fine vincere al ballottaggio. Le scelte successive possono piacere o meno, ma sono lecite e perfettamente in linea con ciò è stato detto in campagna elettorale.
Scritto da piero ribolzi il 3/8/2016 alle 12:27
@piero ribolzi, detto che, ad occhio e croce, non mi sembra che a @domenico nitopi serva la tua lezioncina bonsai sulla 'democrazia', posso essere d'accordo con il tuo commento, a patto di una piccola aggiuntina finale quanto scrivi che le attuali scelte di Galimberti e c. sono in linea con quanto è stato detto in campagna elettorale. Aggiungerei infatti che le attuali scelte sono in linea con quanto 'detto' durante il periodo elettorale (e forse anche pre-elettorale) ma anche 'concordato'. Così, tanto per non prenderci in giro.
Scritto da paolo rossi il 3/8/2016 alle 16:16
Galimberti ha vinto e può fare le scelte che vuole.Non può pero' spacciarle per novità, per merito e competenza.Stanti i curricula diversi altri avrebbero potuto meglio figurare. Qui invece trattasi di banale scelta politica di stampo antico,degna della solita deprecata spartizione partitocratica.Nessuna attenuante per il sindaco che comincia male,dopo l'investitura di Malerba.Segnali pessimi che mi fanno già pentire di un voto dato in fiducia.
Scritto da andrew il 3/8/2016 alle 21:51
@andrew, che posso dirti? Forse ribadire che, per quanto riguarda Varese, non mi aspettavo niente di diverso? Ebbene ti giuro che è così. Galimberti ha fatto un' ottima campagna elettorale, ne sono arciconvinto e lo affermo senza alcuna ironia, ma ha vinto soprattutto per le divisioni della Lega e del centro destra e grazie al forfait varesino del M5S. L' accordo con Malerba parte da lontano. Oggi si chiude il cerchio dovendo qualcuno onorare i contenuti di un contratto siglato da tempo, ben al di là quindi dell' indiscusso valore dei nomi proposti. Anche all' interno del Pd registro che chi alle primarie non ha sostenuto il nuovo sindaco è stato messo da parte. Sono scelte, sono scelte politiche, ma sai che novità! Ci stanno, per carità, ma è roba già vista, metodi di una scuola di antichissima e solida tradizione. Se sarà scelta adeguata o meno lo vedremo presto. Un unico invito. Che si abbia un pizzico di pudore quando si parla di cambiamento, nuova fase o nuova politica. Si è data una bella sistematina alla carrozzeria della vecchia quattroruote, una buona cosa, ma il motore è sempre il vecchio diesel di una volta.
Scritto da paolo rossi il 5/8/2016 alle 19:49
A proposito come consiiderare la vendita del Milan ai cinesi,penso che non solo Berlusconi ma anche il Governo dovrenbbe saperne di piu' prima di dare parti importanti del calcio e dell' economia all'estero.Molti elettori della lega vorrebbero che anche nella politica lasciasse ad altri ma non a chi sceglie lui,i partiti non sono aziende e senza primarie molti di destra si asterranno.Anche i tifosi della Lazio hanno chiesto a giapponesi per esempio ad aziende di moto di comprare la Lazio.
Scritto da Marco De Rosa il 6/8/2016 alle 15:31
Caro @ Marco de Rosa, da nerazzurro dell'Ambrosiana-Inter vivo questi momenti (anche per i cuginastri del Milan) con profonda tristezza perché tutto ciò che ora viviamo, sa sempre più chiaramente di effetti non identitari, territoriali, ideali, ma derivazione, se non frutto, di un ambito di football ed altro, modellato senza cuore, intriso sempre più di business, interessi, profitti. Cosa vuoi che ti dica un bambino che all' alba dei sessanta crede ancora stupidamente ai colori di una maglia, ad una passione che lo ha formato, sportivamente ammagliato e piacevolmente divorato dentro? Che Milano, che quella Milano che rispetto, amo, adoro, non sia più nostra, non sia più mia, anche se dal punto di vista semplicemente calcistico, scatena semplicemente in me una struggente tristezza, mi deprime dilaniandomi dentro. Inter e Milan, a questo punto, per me non fa nessuna differenza. Farò sempre il tifo per Babbo Natale, il mio babbo natale degli anni migliori. Sapendo, da oltre 50 anni , che i regali sotto l' albero verranno messi lì da commoventi genitori che vogliono alimentare una stupenda e magica storia, che soffiano su di una meravigliosa fiaba. Chi, in qualche modo, vorrà stroncarla, offuscarla o quant' altro, in nome di quel che vorrà, sappia che dovrà passare sul mio cadavere.
Scritto da paolo rossi il 6/8/2016 alle 16:25
UN POLIZIOTTO E' MORTO A VENTIMIGLIA IN TAFFERUGLI CON MIGRANTI.APRIAMO UN CONTO CORRENTE PER AIUTARE LA FAMIGLIA;CONTATTATEMI AL 3382577696.
Scritto da aldo passarello il 7/8/2016 alle 10:18
@Passarello, spiace per il povero poliziotto, ma è morto per infarto, i tafferugli non c' entrano niente. So che a qualcuno farebbe comodo che un uomo delle forze dell'ordine ordine venisse colpito a morte durante una manifestazione del genere, ma per fortuna e per ora, non si segnalano tristi accadimenti del genere.
Scritto da Adriano il 8/8/2016 alle 14:24
Adriano, preferisco dialogare col mio cane...
Scritto da aldo passarello il 8/8/2016 alle 14:48
E fai bene @passarello, anche se qui non si tratta di scomodare il dialogo, qui si tratta di usare un po' di buon senso.
Scritto da Adriano il 8/8/2016 alle 17:10
Caro Rossi, dietro le schermaglie interne al Pd di Varese, dietro alle mosse di Oprandi, Mirabelli ed Infortuna, dicono ci sia il tuo zampino e soprattutto quello di un Marantelli sempre più inviperito...
Scritto da Un uccellino il 8/8/2016 alle 22:39
A confronto di alcuni uomini,meglio sentirsi bestie...
Scritto da aldo passarello il 8/8/2016 alle 23:25
@un uccellino, quello che ho detto sul Pd, a Roma come a Varese, è noto. Le persone che hai citato sono grandicelle, prodedono in perfetta e piena autonomia. Per quanto mi riguarda non sono in grado di telecomandare nemmeno la mia gatta. Occhio però, certi piccoli pennuti se li pappa in un sol boccone. È il corso della natura.
Scritto da paolo rossi il 8/8/2016 alle 23:57
Del 'contrattino' all' interno del Pd di cui si parla tanto in queste ore a Varese, ero a conoscenza, tanto è che ne scrissi sul mio blog in termini assolutamente negativi. Leggo oggi che il segretario cittadino Paris sostiene che esisteva nel partito una certa diffidenza non tanto sull' Oprandi (abbiamo infatti visto tutti quanto poi è stata considerata la più votata in consiglio comunale!), quanto su Fabrizio Mirabelli accusato di aver "ritardato alcune operazioni burocratiche" poco prima della presentazione delle liste. Un' accusa gravissima. Conosco bene Mirabelli, il suo limite è proprio quello di essere persona seria ed onesta fino al midollo. Tutte balle, quindi, balle 'spaziali'. Del resto di quel documento era perfettamente a conoscenza anche il segretario regionale. E per ora mi fermo qui, per decenza.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2016 alle 12:31
E'solo un'impressione,o mi sembrate tutti un po " contratti"?
Scritto da aldo passarello il 9/8/2016 alle 17:49
"Contrattino" da tutti gli addetti ai lavori conosciuto,da alcuni rifiutato.Solo tale Paris,segretario del Pd Varese,nega l'evidenza.Paris,gran sodale di Galimberti.Bella coppia e gran brutta figura!E questi signori vogliono far ripartire Varese? Per dove?
Scritto da pd deluso il 9/8/2016 alle 19:28
@paolo rossi, la tua gatta è fortunata, pensa come deve vivere male il cane di @aldo passarello.
Scritto da disillusodallapolitica il 9/8/2016 alle 19:56
@aldo passarello, nessuna particolare 'contrattura', normale dissenso dentro un partito. Sai com'è, un po' di gente perbene e seria ci sta anche nel vituperato Pd. Del resto nel centro destra è successo di peggio. Pensa, tanto per fare un esempio, che Malerba, indicato inizialmente da Maroni quale candidato sindaco di tutta quell' area, è stato respinto al mittente proprio dalla Lega nostrana ed ora, ironia della sorte, si trova a fare il presidente del consiglio comunale votato dal centro sinistra (anche se per fortuna non unanimemente). Ad occhio e croce a destra la contrattura, se proprio così la vuoi definire, è stata forse più evidente. Comunque sia, a destra, al centro come a sinistra, si è materializzata una brutta pagina politica che, dal mio punto di vista, sa molto di 'trasformismo' tant'e che oggi a Palazzo Estense ci troviamo forse difronte, dopo i movimenti di molti saltimbanco, ad una maggioranza definibile, più che di centro sinistra, di centro destra senza la Lega. Il tutto 'chiuso in gloria' dalla presenza in Giunta di un vice sindaco (persona competente, sia chiaro), ma che certamente non è mai stato e non è uomo di centro sinistra e, dalle scelte relative alle tre 'Partecipate', dove due presidenze sono finite ad un ex assessore di Forza Italia ed a (pur stimando il personaggio indicato) a soggetto d' area moderata. Del resto, lo ripeto fino alla nausea, le cambiali firmate in campagna elettorale dovevano essere onorate. Nessuna sororesa. Per chiudere, caro Aldo, diciamo che questa 'contrattura' coinvolge tutta la città, nel suo insieme. Non sono certo una 'vergine pudibonda', ma francamente questo andazzo ha scandalizzato (e non poco) anche un vecchio 'pirata' della politica come me. Saluti corsari.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2016 alle 23:40
@disillusodallapolitica, fuori dalla tua simpatica metafora, non sta a me risponderti, ma siccome conosco bene @aldo passarello (un amico, salvo qualche divergenza politica reciprocamente tollerata) ti assicuro che il suo dog è trattato come un figlio. Dunque se la passa benissimo.
Scritto da paolo rossi il 10/8/2016 alle 00:13
Che amici ho... Nessuno si preoccupa di me,la vera vittima di un pastore made in China che mi schiavizza. Un Giovedi' dovro' decidermi a chiedere aiuto a Speed..Galimberti.
Scritto da aldo passarello il 10/8/2016 alle 07:30
"Nihil sub sole novum"
Scritto da Ceresium il 10/8/2016 alle 08:26
"Centrodestra senza la Lega" penso sia la migliore tra le possibili definizioni della attuale, temporanea situazione politica varesina. Oltre al vicesindaco (le cui competenze, a che risulti, riguardano piante e fiori), come non ricordare, tra gli altri, il caso Iannini, già candidato sindaco del centrodestra a Ranco? Aldo, tu che sei passato da via Grandi, dovresti sapere più di noi su quellli che provengono da destra. Facci sapere. Che dire poi su Paris? Se il contrattino è stato imposto...
Scritto da domenico nitopi il 10/8/2016 alle 11:35
... a sua insaputa, non fa una bella figura; se ne era a conoscenza fa la figura, peggiore, del bugiardo. Anche a livello locale si è ormai completata quella "mutazione antropologica" del Pd imposta da Renzi con le conseguenze che tutti stiamo vedendo. Da ultimo, la Boschi: vero e' che con quella bocca può dire quello che vuole, ma non mi sembra di ricordare un ministro (neppure Gasparri) che ne abbia sparate di cosi grosse e su un tema così delicato. D'altronde, il si non ha seri argomenti
Scritto da domenico nitopi il 10/8/2016 alle 11:48
@aldo passarello, da quel poco che capisco, in fatto di libertà, Speed....Galimberti non potrà esserle di molto aiuto.
Scritto da disillusodallapolitica il 10/8/2016 alle 13:33
@nitopi: Matteo Renzi, la tua ossessione! Affidate pure il Paese alla premiata ditta "Grillo & Company", e dopo ne riparleremo.
Scritto da piero ribolzi il 10/8/2016 alle 14:13
Caro Mimmo, la tua richiesta, fatta oggi,mi coglie in contropiede... L'avessi messa all'Ordine del Giorno, poniamo il 25 Luglio, avresti avuto l'unica risposta possibile e facilmente immaginabile.
Scritto da aldo passarello il 10/8/2016 alle 14:49
Ribolzi, ha da veni' Grillone! Huellalalahuhu...
Scritto da aldo passarello il 10/8/2016 alle 16:28
Hai ragione @Ceresium, 'Niente di nuovo sotto il sole', ma sta proprio qui il punto. Chi, con enfasi, si candida alla guida del cambiamento, dichiarando di rappresentarlo, ha il dovere più di altri di manifestarlo concretamente, nei fatti, nelle scelte...nelle nomine, in tutto. Se si modifica solo la confezione, promettendo una 'nuova qualità', ma lasciando il contenuto rigorosamente inalterato, si inganna il 'consumatore'. Insomma, una brutta storia. Se questa è 'modernità' sono strafelice di rimanere nel paleozoico.
Scritto da paolo rossi il 10/8/2016 alle 16:42
Dopo la richiesta di Mirabelli, puntuale ed opportuna, di sentire in Consiglio a Varese, il presidente del Molina Campiotti, esponente di punta della Lega Civica, Andrea Bortoluzzi e Lista Galimberti annunciano che si recheranno direttamente presso la sede di quella fondazione per avere le informazioni del caso. Un' iniziativa di parte e non istituzionale . Sembra più che altro un "diversivo". Quello che veramente sconcerta è il silenzio assoluto sulla vicenda Fini ad ora, da parte del primo cittadino.
Scritto da Adriano il 11/8/2016 alle 12:05
Paolo, "vicenda Fini"? Questo si che e' un bel diversivo.. Huellalalauhuh..
Scritto da aldo passarello il 11/8/2016 alle 17:07
Leggere il caustico intervento su Varesenews a firma dell' ex direttore de 'La Prealpina', il mitico Pierfausto Vedani, in riferimento alle recenti vicende politiche di Palazzo Estense, può essere salutare e persino illuminante. Poco influente sottolineare che il sottoscritto le condivide pur non proveniendo da un qualsiasi pianeta della galassia, ma dalla sinistra Dc.
Scritto da paolo rossi il 12/8/2016 alle 00:22
Se anche uno come Vedani, grande giornalista e da sempre un moderato, scrive considerazioni così chiare e dure nei confronti dei nuovi inquilini comunali, penso non ci sia bisogno di aggiungere altro sul debutto di questa nuova maggioranza che è una fantasiosa variabile del centrodestra varesino.
Scritto da Antonio il 12/8/2016 alle 08:22
@Antonio, come se al "Ballo delle debuttanti" una donzella finisse lunga e distesa dopo il primo giro di valzer. Un' attempata signora sovrappeso che si spacciava per una diciottenne.
Scritto da Ceresium il 12/8/2016 alle 12:45
Non so se sono allocchi o no queli che vogliono le Olimpiadi a Roma nel 2024,la lega Nord si augura almeno per quell'anno di stare all'opposiziione non volendo responsabiità su appalti discussi su una competizione che non gli interessa almeno ai vecchi leghisti.Ci sono interessi già in moto,e si cerca di avere informazioni su tutti gli esponenti dei 5 stelle da poter usare per fare pressioni ed eventualmente fare dimettere la Giunta Raggi e fare nuove elezioni elegendo un Sindaco disponibile.
Scritto da Marco De Rosa il 13/8/2016 alle 15:39
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