Intervenendo oggi a Confcooperative, Pierferdinando Casini ha dichiarato che Bossi sarà per il Popolo della Libertà ciò che Bertinotti è stato per Prodi: “domani i veti di Bertinotti saranno sostituiti dai veti di Bossi.”

La spudoratezza di queste dichiarazioni ha dell’incredibile: è come il bue che dice cornuto all’asino.

Ma è lo stesso Casini che per cinque anni ha presieduto la Camera perennemente impegnato a compiacere l’opposizione di sinistra e con il torcicollo perché costantemente rivolto a redarguire solamente i suoi alleati di centrodestra?

E’ il Casini dell’UDC di Tabacci, impegnato fin dal giorno del suo insediamento in un opera di opposizione interna al Governo Berlusconi?

E’ il Casini del partito il cui segretario era il ribaltonista Follini?

Capisco che per il bel Pierferdy i programmi non siano importanti, per noi del Popolo della Libertà, invece, sono un vero e proprio contratto con i cittadini al quale ci riteniamo moralmente vincolati.

Con la Lega Nord di Bossi abbiamo sottoscritto un programma elettorale che ci vincolerà e ci vedrà ancora una volta lavorare per cinque anni con piena coerenza e lealtà. Su temi non inseriti nel programma invece, ogni componente della coalizione avrà non solo il diritto, ma anche il dovere, di far valere le rispettive idee e sensibilità in Parlamento, luogo del confronto per eccellenza.

Stia sereno il bel Casini, non abbiamo nulla da dimostrare agli Italiani, la storia del Governo Berlusconi, unico nella storia a durare un’intera legislatura, ne è la prova evidente.