Riqualificare e ridurre la spesa pubblica orientandola verso gli investimenti, le infrastrutture, la mobilità, la ricerca, l’innovazione.
Il bilancio dello Stato assorbe circa il 43 per cento della ricchezza prodotta nel Paese. Le spese correnti per il funzionamento della macchina pubblica, al netto degli interressi passivi, assorbono quasi il 91 per cento delle risorse (di cui la maggior parte va in stipendi, pensioni,e trasferimenti agli enti locali) con un incremento annuo costante mentre la spesa in conto capitale è stata nel 2007 solo pari al 4,3 per cento del PIL in continua diminuzione. La spesa per interessi passivi assorbe ogni anno oltre 75 miliardi di euro, pari al 4,8 per cento del PIL. Il costo della gestione del debito pubblico e la spesa pensionistica caratterizzano l’Italia e la penalizzano in confronto alle altre economie europee. Se dal punto di vista quantitativo i margini di manovra nel breve periodo sono limitati e vanno di conseguenza concentrati per modernizzare il paese e le sue infrastrutture, molto si può fare sul piano della qualità e dell’efficienza della macchina amministrativa e dei servizi messi a disposizione dei cittadini e delle imprese.