Caro Lillo, nel mio blog mi sono limitato nella presentazione a sottolineare i risultati raggiunti su Pedemontana, Arcisate/Stabio e addestratori Aermacchi perché erano i 3 obiettivi di fondo che mi proponevo di raggiungere con il mandato parlamentare. Durante la campagna elettorale dicevo che non avrei inondato la Camera dei Deputati di interrogazioni e mozioni, ma che mi sarei concentrato per “sbloccare” problemi da troppo tempo irrisolti.

Tant’è che, unico esponente dell’Ulivo lombardo, una volta eletto decisi di far parte della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici. Insomma, avevo le idee chiare sul da farsi.

Questo non significa sottovalutare altri temi.

Come i finanziamenti legati alle scorie nucleari da Lei ricordati. Desidero informarLa che metà di queste risorse, 2 milioni di euro, sono destinati al Comune di Ispra. L’altra metà, così prevede la legge, va alla Provincia di Varese che li ha suddivisi tra gli altri Comuni vicini al Centro di Ricerche.

Non accampo meriti particolari se non quello di aver considerato sacrosanto il diritto di Ispra di poter accedere a quel finanziamento, così come avveniva per Montalto di Castro, Trino Vercellese, etc.

Altri parlamentari prima di me non si erano accorti di quella opportunità? Peccato.

Nel mio caso si è trattato forse di pura fortuna? Può darsi.

E qui veniamo alla parola chiave. Fortuna.

Mi sto convincendo che forse in questi 20 mesi sono stato solo fortunato. Perché oltre Pedemontana, Arcisate/Stabio, Aeronautica e risorse per compensazioni ambientali, desidero far conoscere un altro fatto che rafforza questa tesi.

Il 24 ottobre 2007 decido insieme ad un amico parlamentare del Pd di Benevento di imprimere un’accelerazione ad un progetto che ci stava molto a cuore.

Quello di proporre all’Unesco il sito “Italia Langobardorum” quale riconoscimento e valorizzazione della civiltà longobarda. Scriviamo al Presidente del Consiglio e al Ministro dei Beni Culturali per chiedere di sostenere nelle sedi opportune la candidatura dell’Italia.

Come è facilmente intuibile questo progetto avrebbe una valenza strategica (culturale, turistica, economica) per i Comuni del Seprio della nostra Provincia a partire da Castelseprio.

Devo dire che il Sindaco di Castelseprio si è speso in prima persona con intelligenza. Dal canto mio ho cercato di dare una mano al nostro territorio, pur sapendo che quel Comune non è amministrato dal centrosinistra.

Ieri il Centro del Patrimonio Mondiale Unesco ha comunicato ufficialmente che la candidatura del sito “Italia Langobardorum” è stata accettata.

Anche in questo caso ho portato fortuna. Mi auguro ora che le Istituzioni (Regione, Provincia, Comuni) e i privati più lungimiranti coglieranno le potenzialità di questa iniziativa.

Spero solo di non essere rimproverato d’aver invaso un campo, quello della civiltà longobarda, che avrebbe dovuto infiammare la passione di deputati che si richiamano costantemente alle nostre radici culturali.

Colgo l’occasione per rivolgere a Lei e ai suoi cari i più cordiali auguri di Buona Pasqua.

Daniele Marantelli