Non cambiate un governo, cambiate l'Italia.
Daniele Marantelli
inserito il 18/3/2008 alle 21:37

VARESE - Il governo Prodi decide di non decidere, salvo di fatto ratificare con Tommaso Padoa-Schioppa e lo stesso premier, un sì sostanziale alle condizioni “capestro” di Air France. Ma il caso Malpensa-Alitalia rischia di aprire una crisi di rapporti non solo tra il solito “centrosinistra del nord” ma anche tra Prodi e Veltroni.

A che cosa sarebbe servito il bagno di folla varesino del candidato premier del Pd se poi da Roma venisse un diktat che liquida Malpensa senza nemmeno la possibilità di ricostruirsi un futuro affidandosi al mercato?

«Ci sono due punti fondamentali della proposta Air France su cui si gioca davvero la partita: il cargo e soprattutto gli accordi bilaterali per i diritti di traffico», spiega Daniele Marantelli, candidato alla Camera.

Air France vuole tenerlo blindati. Lo scrive chiaramente nella proposta su Alitalia.

«E’ una pretesa inaccettabile, significherebbe mettere un veto su altre compagnie che volessero operare da Malpensa. Salterebbe la prospettiva che Veltroni ha indicato chiaramente: due hub italiani, con Malpensa svincolata da Alitalia. E a cosa sarebbero serviti i finanziamenti che il governo grazie anche alla pressione del Pd e del ministro Di Pietro, ha stanziato per la Pedemontana e il collegamento Arcisate-Stabio? Per non dire della bretella per la Milano-Torino che sta per essere finalmente inaugurata».

Ma se invece, come Padoa-Schioppa e Prodi, sembrano intenzionati a fare, la risposta sarà un sì, senza se e senza ma? O se Air France rispondesse picche?

«Sarei il primo a cavalcare la protesta. Non si può essere liberalisti a giorni alterni e fare i monopolisti quando fa comodo. Ma è chiaro anche che è con Air France che ora si deve trattare. E vorrei che Berlusconi si pronunciasse: cosa ha da dire? Vuole davvero che Alitalia fallisca? Perché purtroppo se si chiude la trattativa, non vedo quali altre possibilità ci siano»

Federico Bianchissi – La Prealpina 18 marzo 2008

Categoria: Economia, Malpensa
Commenti dei lettori: 4 commenti -
Caro Marantelli, leggendo queste righe, si potrebbe anche pensare che in tasca hai la tessera del Senatur, ma a parte le polemiche e tutto, non ti sembra che la questione settentrionale sia interna anche a voi? A me sembra di vedere un centrosinistra che predica male e razzola peggio.... Malpensa ne è l'esempio lampante e devi ammettere che solo la Lega aveva interpretato la pericolosità della cosa. Oggi i sindacati si sono accorti di quello che succederà.....voi quando?
Scritto da Fabio il 18/3/2008 alle 22:12
Marantelli è una persona perbene, merita di rappresentarci in Parlamento e sulla disastrosa vicenda Alitalia/Malpensa il suo imbarazzo è comprensibile; evidentemente per lui non deve essere facile riconoscere che la Lega Nord ha ragione e che la principale questione politica italiana non è "destra contro sinistra", ma "Nord che lavora e produce e Roma Ladrona che sottrae e spreca da 40 anni!"
Scritto da mirko carollo il 19/3/2008 alle 09:55
caro Daniele apprezzo il tuo coraggio: su Alitalia ormai siamo al punto in cui non è possibile più distinguere tra ciò che è detto in modo costruttivo e serio o per comodità o provocazione. Addirittura il ministro (?) Bianchi fa da sponda al cavaliere. Urge togliere Alitalia dal ‘tritacarne’ elettorale, ma dubito succeda, nonostante si invochi lo spirito bipartisan. Allora mi basta una proposta seria come quella del PD, che paradossalmente paga qualche prezzo, ma almeno non cambia ogni giorno
Scritto da roberto il 24/3/2008 alle 15:57
Caro Roberto Per difendere le ragioni di Malpensa non mi sono mai risparmiato. Ho persino firmato documenti con Formigoni, ho votato alla Camera un ordine del giorno della Lega che si proponeva di tutelare l’occupazione. Ho concretamente contribuito a dare un impulso al miglioramento dei collegamenti con l’aeroporto ottenendo dal Governo di centrosinistra i finanziamenti per la Pedemontana e per l’Arcisate-Stabio. Per questo non sopporto le strumentalizzazioni. Per questo ho giudicato qualche giorno fa l’iniziativa di Berlusconi sulla cosiddetta “cordata italiana” un’operazione politica spregiudicata, una patacca. Il Ministro Bianchi fa da sponda al Cavaliere? Cosa ti aspettavi da un Ministro che sosteneva che Malpensa non aveva futuro perché per diversi mesi all’anno era prigioniera della nebbia? Oggi Berlusconi e la Lega applaudono Bianchi. Spregiudicatezza, disinvoltura e superficialità non ci appartengono. Le proposte serie non pagano? Non è detto.
Scritto da Marantelli Daniele il 27/3/2008 alle 17:10
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