Lotta alla precarietà e al lavoro nero e promozione per tutti di un lavoro sicuro e di una flessibilità sostenibile sono gli standard minimi per indicare la civiltà di un paese. Lo definiscono i parlamentari PD Damiano, Letta e Treu in un recente disegno legge
Ciò significa migliorare le condizioni di lavoro e salariali, ma anche aumentare le opportunità occupazionali e favorire l'inclusione sociale delle persone e dei gruppi in maggiore difficolta: le donne, i giovani, gli anziani.
Diventa quindi indispensabile da un lato controllare l'uso effettivo degli ammortizzatori sociali e dall'altro promuovere nuove possibilità di sviluppo, attraverso la valorizzazione di comportamenti virtuosi che favoriscano l'emersione del lavoro nero, la stabilizzazione del precariato, la formazione e l'apprendimento lungo l'arco della vita, il sostegno ad un invecchiamento attivo.
Nel disegno di legge dei parlamentari PD sono definite infatti le misure per la stabilità e la qualità del lavoro, a partire dal presupposto che la formazione è alla base del nuovo welfare, in quanto condizione indispensabile per accedere alle opportunità offerte dal progresso. Impegno del PD è quindi quello di migliorare gli investimenti nel sistema formativo perchè i lavoratori italiani non siano (come ancora spesso accade) in difficoltà nel competere dentro le strutture della società moderna
Un secondo pacchetto di misure riqualifica gli strumenti che favoriscono la stabilità, come ad esempio l'apprendistato, che consente un passaggio graduale e incentivato del giovane dalla formazione al lavoro stabile.
Appositi percorsi di formazione sono indirizzati anche ai lavoratori ultracinquantenni, ai quali sono destinate inoltre misure volte a favorire l'invecchiamento attivo, con proposte di allungamento della vita lavorativa su base volontaria e la rimozione del divieto di cumulo tra pensione e lavoro.
Significative proposte riguardano inoltre anche il rapporto di lavoro, il mercato del lavoro, la garanzia di retribuzioni e que e dignitose. A tale proposito il PD propone di sperimentare la forma del salario minimo, già applicato nel resto d' Europa,