Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 11/3/2010 alle 14:11

Penso di essere una persona aperta, finanche 'moderatamente trasgressiva'. Detto ciò non amo, soprattutto in politica, 'gesti eclatanti', fuori misura. Viviamo in piena 'cultura dell'apparenza' e oramai si 'conta' non per quello che si sostiene ma, appunto, per come si appare. Nel contempo ritengo, forse contraddicendomi, che la modalità della nostra opposizione dovrebbe un filo adeguarsi. Senza eccessi,  con una buona dose di equilibrio. Si potrà fare? Nel frattempo non ho molto apprezzato il comportamento di ieri, in Aula, dei colleghi dell' IDV, stravaccati per terrra e 'rumorosi' (una comoda moquette per la verità) in segno di protesta per il già tristemente celeberrimo 'legittimo impedimento'. Ho condiviso viceversa il nostro gesto (come senatori PD) di simbolicamente sventolare, poco prima del voto, una copia della nostra Costituzione. Un documento ancora 'prezioso', baluardo di un 'sistema di valori' che potrà certamente essere aggiornato ma che non merita di essere o stravolto o sistematicamente ignorato. Al di là di un' immagine un pò enfatica, sembravamo un trappello di reduci 'armati' di ombrellini sotto la diga del Vajont. Poco prima del crollo.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Devo dire che anche in chi ha portuto osservare la scena attraverso le immagini della televisione l'alzata di costituzioni ha suscitato apprezzamento. I gesti sono importanti perchè parlano tanto e a volte più delle parole stesse. E quei libri bianchi riportati alla vista di tutti han voluto dire tanto: valori, ideali, ricordi, emozioni, certezze, persone scomparse....Ognuno ha associato un valore personale a quello collettivo. E nessuno può deridere un gesto così nobile.
Scritto da Giuditta il 11/3/2010 alle 16:45
Sul comportamento dell'Idv sono pienamente daccordo con lei, ma che Lei faccia il paragone con la diga del Vajont proprio non l'accetto ne da Lei e da nessun'altro, nessuno può permettersi di paragonare il Vajont e la sua tragedia, con delle persone che del Parlamento si fanno beffe e non hanno niente da condividere con Vajont.
Scritto da Walter M il 11/3/2010 alle 16:52
Eppure un vecchio proverbio varesino recita che CHI VUSA PUSE' LA VACA L' E' SUA.....Che Di Pietro abbia fatto lo sforzo di imparare le lingue e, vedendo chi comanda e decide nel nostro paese, ha fatto un corso intensivo di "lumbard", ha studiato la padancultura e ora la sta mettendo in pratica...?
Scritto da Varese e dintorni il 11/3/2010 alle 16:58
Caro Walter M., figuriamoci se proprio uno come me, non ha profondo e religioso rispetto per la tragedia del Vajont. La mia era, lo riconosco, una metafora un pò forzata. Volevo semplicemente evidenziare la gravità della situazione che stiamo vivendo. Se ho offeso qualcuno me ne dolgo. Anche il mio cuore sta, tra l'altro, da quelle parti e quella profonda 'ferita' è anche mia.
Scritto da paolo rossi il 11/3/2010 alle 20:38
Ci sono espressioni, metafore che diventano, grazie alla potenza iconografica della lingua, di luogo comune. Qualcuno le usa ed entrano nel patrimonio linguisticocondiviso Nessuno si inalbera se si dice che un disastro è stato "una Caporetto"...oppure che uno è "conciato come il Belgio (dopo la guerra)". Eppure sono state tutte tragedie. Peggio è chi brucia le bandiere tricolori. Chi specula sui terremotati e li deride. Chi patteggia con la mafia il potere...
Scritto da A.P il 12/3/2010 alle 01:12
Ancora una volta sento dire che bisogna tenere i toni bassi, ma il risultato in questi anni è stato assolutamente perdente: un parlamento mandato all'aria quando si erano vinte le elezioni (e chi gridava che sarebbe crollato presto ha messo pressione ed è riuscito nell'intento), una sconfitta dietro l'altra in quasi ogni campo. La sensazione è che stia bene così, che non si debba "disturbare il manovratore" del tram Italia. Non mi va, sono stufo di questo tram che va dove vogliono loro.
Scritto da Mark il 12/3/2010 alle 10:30
Archivi:
Ultimi post:
(30/4/2017 - 23:56)
(18/3/2017 - 23:20)
(26/2/2017 - 12:05)
(19/2/2017 - 21:29)
(31/1/2017 - 23:46)
(14/1/2017 - 00:03)
(2/1/2017 - 12:35)
(28/12/2016 - 00:49)
(5/12/2016 - 00:46)
(26/11/2016 - 12:34)
Links: