Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 12/3/2010 alle 13:47

E' per me pleonasastico,  a differenza di qualche mio amico di partito, affermare di non aver mai avuto una particolare simpatia per la Lega e per la sua politica. Da sempre. Non esito, però, a riconoscergli dei meriti: l'aver raccolto il consenso tra elettori che erano originariamente di sinistra, destra e centro, di aver ricevuto adesioni da 'persone per bene', di essere una forza popolare con una dirigenza appunto 'popolare' (nel passato solo PCI ed in parte DC erano stati in grado di far  diventare 'classe dirigente' di questo Paese uomini e dirigenti provenienti da classi sociali fino ad allora 'subalterne'), di aver fatto dell'onestà' in politica qualche cosa di più di un semplice riferimento. L'elenco degli aspetti negativi è invece, naturalmente dal mio punto di vista,  interminabile. Su tutto dico 'chiusura antistorica' e 'xenofobia'. In modo forse distorto,  nella Lega si intravedeva però anche qualche autentico 'bagliore riformista'. Oggi siamo nel buio più completo e i 'lupi del nord' accettano, dal Premier e dal suo staff ( e parlo di staff perchè quella del Cavaliere non è una politica 'normale' ma 'aziendale') di tutto e di più. Una politica centralista e romana come non mai, una politica corrotta e distorta degna di un paese terzomondista, una politica consegnata definitivamente ad un'oligarchia ed ai 'poteri forti'. Forse i nostri avranno interessi da tutelare che possiamo sì definire come 'padani'  ma che per me rimangono, più che altro, di bottega. Quel che è certo è che anche a livello locale dove amministrano, non lo fanno poi così bene. Con il potere che hanno dalle nostre parti (che la Dc degli anni 60' al 45% si sognava) potrebbero fare qualcosina di più per il nostro territorio.  Forse hanno le pile un pò scariche, forse hanno disperso le energie o forse, molto più semplicemente, non disdegnano il ruolo assunto di 'valvassini'. Quel che è sicuro è che la loro iniziale 'spinta rivoluzionaria' ora va bene giusto 'per i miei stivali'.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 3 commenti -
Caro Paolo, condivido. Ricordo che la Lega prese il potere negli anni 90 (ce la teniamo da quasi un ventennio) sull'onda della moralità, dando addosso a un vecchio sistema di partiti che veniva presentato come inqualificabile. Ci ricordiamo entrambi il loro corteo per il funerale della DC e lo slogan "uno, vento, mille A..." inneggiante al Procuratore della Repubblica che stava indagando. E adesso tutto tace: il Potere conta ed è meglio tenerselo --- in qualunque modo!
Scritto da mauro prestinoni il 12/3/2010 alle 19:50
E' sotto gli occhi di tutti la profonda differenza tra la Lega delle origini e quella attuale. Il leit motiv è diventato la difesa ad oltranza del particolare, in modo assolutamente autoreferenziale. Anche un campionato del mondo è riuscito a colorarsi di "verde", quasi fosse possesso...di pochi. In realtà della lotta al centralismo restano gli slogan (a parte Roma ladrona ora che a Roma ci sono)...e qualche gesto simbolico sulle sponde del Po...
Scritto da A.P. il 13/3/2010 alle 00:32
@A.P. - Hai ragione. Una profonda, marcata differenza tra la Lega delle origini, quando mieteva in tutte le Regioni del Nord strepitosi, indiscutibili successi... e oggi. E chi non ricorda lo storico "ribaltone" di Bossi (1994) che affondò Berlusconi I° e l'immediato generale "osanna" verso l'Umberto da parte delle opposizioni a quel governo di centro-destra? Quant'acqua è passata da allora... Ricordi che servono per cercare di capire evoluzioni e modifiche e sentire della gente... oggi.
Scritto da Carlo (e amici) il 13/3/2010 alle 11:54
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