Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 14/3/2010 alle 17:01

 Durante le campagne elettorali i candidati intrattengono rapporti intensi e, come è normale che sia, parlano con molta gente. Il problema, se così lo vogliamo definire, è che tendono a dare indistintamente ragione a tutti: persone, gruppi, associazioni, comitati anche 'ideologicamente' molto distanti tra loro.  Al termine di una giornata 'lavorativa', ritengono, quindi, di aver fatto una 'buona semina'. Neanche sono lontanamente sfiorati dal dubbio che forse hanno sostenuto, contemporaneamente, tutto e il contrario di tutto, in una sorta di  fisiologica contraddizione.  L' importante, del resto, è 'ciapà i voti'.  Forse però un poco di coerenza non guasterebbe. Anche perchè, alla lunga, voglio credere che le persone pretendano coerenza.  Mi viene in mente, a questo proposito, una frase in 'Così parlò Zaratustra' di Friedrich Nietzsche:  "E poichè parlavo a tutti, non parlai a nessuno".

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 16 commenti -
Caro Paolo, non credo che il tuo discorso sia completo. Ascoltare tutti e parlare con tutti è un dovere del politico e la coerenza è una delle doti che oggi manca a questo "mondo". Ma c'è anche una questione di "relatività" della vita che non dobbiamo dimenticarci. Un operaio, tanto per fare un esempio, vedrà la fabbrica in modo diverso dall'imprenditore, ma si sta parlando della stessa cosa. Cosa fare? Credo che sia sufficiente mettere il Prossimo prima dei propri interessi...
Scritto da Pietro Resteghini il 14/3/2010 alle 22:47
Brutto vezzo della nostra politica. O meglio, di tutti coloro che continuano a intendere la politica come successo personale. Mai come in questo periodo assistiamo a un pullulare di presenze (a volte forzate) a ogni evento, manifestazione...E ancora vediamo persone improvvisamente loquaci e capaci di discutere e intervenire in merito a ogni questione. Ma gli elettori sono imprevedibili....e intelligenti. Forse questo tanti politici lo scordano troppo spesso!
Scritto da Punto e virgola il 15/3/2010 alle 01:31
Ho sentito che i candidati di centrosinistra DEVONO rispettare un tetto massimo di spese per la campagna elettorale. Mi sembra invece che sia una gara a chi è più originale. Potreste poi rendere pubblici i costi di questa campagna pubblicitaria (diamole il suo nome)? Pubblicateli sui giornali se effettivamente i candidati varesini del PD sono stati rispettosi della crisi e della fatica in cui versano tante famiglie...
Scritto da A.P. il 15/3/2010 alle 01:36
Il buonismo del signro Pietro mi pare eccessivo. Ma se un vostro candidato è andato anche a CasaPound a fare una chiacchierata pre-elettorale!!!! Concordo con il senatore...Per ciapà i voti alcuni sono disposti a tutto, anche ad offendere gli elettori veri, gli antifascisti, quelli che ci credono e che quando vedono certe mescolanze (anche con la Lega a cui qualcuno dei vostri fa grandi inchini...) votano magari altro!
Scritto da Democratico il 15/3/2010 alle 09:18
Caro Pietro, è ovvio che il politico deve parlare con chiunque. Il problema è che non può 'dare ragione sempre a tutti'. Cosa che, soprattutto in campagna elettorale (ne ho vissute direttamente diverse), avviene spessissimo. Ad A.P. dico semplicemente che sottoscrivo le sue considerazioni. La verità è che qualcuno spende un mare di soldi. Da dove arrivano? Sono tutti del candidato? Credo sia un diritto dell'elettore saperlo con precisione.
Scritto da paolo rossi il 15/3/2010 alle 09:21
Bene signori, se il Democratico non ha nemmeno il coraggio di firmarsi per nome, spiego personalmente come sono andate le cose fra Alessandro Alfieri e Casa-Pound: sono semplicemente venuti ad un incontro pubblico a Gallarate, a parlarci di una proposta sulle ragazze madri che noi abbiamo ascoltato. Sul resto con loro c'è divergenza, ma Alessandro è stato chiaro. E per favore signori, se dovete solo fare chiacchiere da bar, tenetele al bar...
Scritto da Pietro Resteghini il 15/3/2010 alle 10:43
Potrebbe essere un suggerimento per il direttore di Varesenews....una bella inchiesta riassuntiva di spese e sponsor dei candidati! Altra questione: ho saputo che anche qui al nord è in voga la promessa di posti di lavoro, di incarichi istituzionali, di "ti do una mano poi io...". Quelli che fanno così stanno infangando anche il vostro partito, perchè non rappresentano l'alternativa in alcun modo! Hanno addosso il puzzo stantio di vecchi carrierismi....
Scritto da punto e virgola il 15/3/2010 alle 10:44
E aggiungo una cosa per il signor Democratico, il buonismo non è nel mio carattere ed è proprio gente qualunquista e benpensante come lei che combatto. Sono cristiano, e la posizione da me espressa è quella che leggo nel Vangelo. Se lei non è d'accordo, non si preoccupi di darmi spiegazioni, non mi interessano. Stia solo attento a non confondere un buonista con un cristiano combattivo...
Scritto da Pietro Resteghini il 15/3/2010 alle 12:23
Il Democratico non si firma perchè ....a Gallarate c'ero e non sono più tanto sicuro di riconoscermi in alcune scelte e quindi mi firmo Democratico con la d maiuscola ritenendolo un aggettivo qualificativo fondamentale della mia persona e non una attribuzione partitica (in quel caso avrei scritto minuscolo).
Scritto da Democratico il 15/3/2010 alle 12:32
Caro Pietro il problema che ti sfugge è che non c'è stata nessuna presa di posizione pubblica che rimarcasse la distanza tra Alfieri e Casa Pound e questo perchè fa comodo "il non dire". Questa è la differenza tra il pensare di essere un leader politico e l'esserlo davvero......
Scritto da un guelfo nero il 15/3/2010 alle 13:32
Sottoscrivo totalmente il pensiero di Paolo. Io continuo a credere che esiste una moralità dei fini ed anche una dei mezzi. Chi fa politica non deve blandire l'elettore. Non deve dare ragione al proprio interlocutore a seconda di chi si trova d'innanzi. Chi fa politica deve avere "le palle" di dire quello che pensa, anche dei no e di pagare per la propria posizione. Oggi troppi non fanno questo, ma fanno del marketing......
Scritto da roberto molinari il 15/3/2010 alle 13:34
@ "guelfo nero": c'è stata, vi assicuro che c'è stata, ma è molto più comodo non farla uscire sui giornali e dare contro ad Alessandro come sta facendo molto PD. Ma forse è proprio perché è un candidato scomodo e ha saputo fare cose che in molti non avrebbero fatto, perchè ha accettato il confronto con tutti che fa paura. Ma qua si legge il vero politico che si muove fra la gente, avendo le palle di parlare personalmente, mettendoci la faccia e sopratutto il NOME e il COGNOME!!!!!
Scritto da Pietro Resteghini il 15/3/2010 alle 14:45
Mi inserisco in questo dibattito perchè, conoscendo bene almeno cinque dei sei candidati del PD della nostra provincia, ritengo sia molto ingiusto dire che uno solo ha avuto il coraggio del confronto etc.. Tutti sono sul territorio, tutti si stanno confrontando con la gente. Dobbiamo solo ringraziare chi ha scelto di mettersi in gioco, meglio dire "al servizio". E tanti giovani e adulti sono a lavorare con loro. Credo sia doversoso il rispetto.
Scritto da Luisa Oprandi il 15/3/2010 alle 20:33
In merito alla questione del confronto con CasaPound Pietro per delle proposte per le ragazze madri, dico solo che sui temi delle donne nel PD insistiamo da tempo, abbiamo fatto degli incontri sul territorio, abbiamo portato in tutte le amministrazioni comunali e provinciali proposte a sostegno della proposta di legge regionale fatta da tutti i consiglieri del PD. Ho bene in mente quanti politici hanno partecipato a queste iniziative....e taccio per galanteria femminile.
Scritto da Luisa Oprandi il 15/3/2010 alle 20:39
Tutte beghe da pollaio.
Scritto da Ex margherita disgustato il 15/3/2010 alle 22:51
Veramente direi che non sono proprio beghe da pollaio... La campagna elettorale non deve essere una guerra tra gente dello stesso partito. O assumiamo l'idea che facciamo gioco di squadra oppure...Anche io da queste cose sono sconcertata. Non è così il PD che in tanti vogliamo.
Scritto da Luisa Oprandi il 16/3/2010 alle 14:05
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