Ieri, in aereo, stavo rileggendo un' opera, datata 1968, di Milan Kundera: 'Amori ridicoli' (un piccolo-grande capolavoro che consiglio). Atterrati a Fiumicino, iniziate le consuete operazioni di sbarco, ho abbandonato il piccolo volume sulla poltroncina e,  velocemente, ho 'recuperato' il mio bagaglio a mano 'sistemato' poco più indietro (l'operazione è durata 20 secondi). Tornato al mio posto ho notato che il libro si era volatilizzato. Ho guardato in giro, niente. Ho chiesto al personale di bordo, niente. In una frazione di secondo, e sotto il naso, me lo avevano proprio rubato. Con scarso 'aplomb senatoriale' (in me scarseggia)  ho istintivamente esclamato : "cazzo, ma adesso fottono anche i libri?". Mentre molti mi guardavano come se la mia esternazione fosse in 'venusiano stretto', ho aggiunto (in via autoconsolatoria) :" fregassero solo i libri....con i tempi che corrono sarebbe una cosa persino positiva". Tra l'altro, in una delle sue prime pagine bianche, tempo addietro, avevo fatto un bel disegnino a matita. Ammetto: Sono un pò vanitoso perciò spero che il ladro abbia apprezzato anche quello, anche se non lo saprò mai. Oggi  a Feltrinelli di Largo Argentina ho riacquistato 'Amori ridicoli'. Adesso però so che la 'cultura va a ruba'. Starò attentissimo.