Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 11/4/2010 alle 13:21

 "......contrastare le spinte che disgregano i valori solidaristici e contribuire allo sviluppo dei legami sociali, della ricchezza e della bellezza del vivere insieme: questi sono oggi compiti urgenti della politica e dell'agire sociale...."  E' una fra le tante considerazioni contenute ne "Organizzare l' Altruismo" edito Laterza, l'ultimo saggio di Mario Ceruti, docente universitario  e Senatore della Repubblica e di Tiziano Treu, anche lui, professore universitario, parlamentare e più volte Ministro. Può un'azione di contrasto ad un deleterio 'stato delle cose', produrre una sorta di 'rivoluzione comportamentale' da parte della politica?  Non sono in grado di dirlo con certezza. Sento però che ci si deve provare!

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Deve, assolugtamente deve, s enon vuole aumentar elo sdollamento con il mondo reale. Di rivoluzioni la storia ha spesso bisogno, come fossero impulsi vitali. Ci sono però due realtà da tenere presenti: ogni rivoluzione presuppone che ci siano dietro i fatti ancheragioni e spinte culturali, come a dire che senza idee nulla si conclude. La seconda è che "non ci sono rivoluzioni senza morti" (leggiamola non tragicamente) e quindi senza cambiamenti allo "status quo".
Scritto da Massimo il 11/4/2010 alle 15:42
I legami sociali hanno costruito il senso civico e di appartenenza alle collettività. Il vincolo sociale ha dato agli uomini bisogno dei doveri e desidero disalvaguardare i diritti. La società si conduce infatti sui presupposti essenziali del solidarismo e della condivisione e chiunque pensi di volere o potere costruire società a esclusiva misura del singolo troverà in quegli stessi mostri sociali la propria fine.
Scritto da Efraim il 11/4/2010 alle 16:03
Nel comune modo di pensare sta diventando imperante l'idea che devo primariamente difendere a tutti i costi ciò che è mio e mi appartiene. Questo purtroppo è modus pensandi condiviso e apprezzato, ritenuto un gesto ideale e culturale "vicnino" alla gente. Conosco tanti che ragionano così e sono figli di immigrati a Varese che a loro tempo han fatto fatica, sono persone semplici che ora han solo fatto "quattro soldi".....La solidarietà? Questa sconosciuta!
Scritto da Patrizia L. il 11/4/2010 alle 16:08
Ma dei politici che lei conosce, a parte le riunioni e i ruoli che suppongo siano non pagati, qualcuno fa del volontariato?
Scritto da Valerio il 11/4/2010 alle 16:13
L'avvicinamento della politica al paese reale passa per forza attraverso un cambiamento radicale dello status quo attuale, altrimenti non saremmo conciati come siamo e non vedremmo messi in pratica certi sorpusi. Ma non sente quanta arroganza, che alzate di voce, che toni altezzosi e quali attacchi a chi è diverso, perchè straniero, povero? Come facciamo a cambiare le cose? Nemmeno quando c'è da votare facciamo uno sforzo e molti stanno a casa!!!
Scritto da Massimo il 11/4/2010 alle 20:37
La logica imperante imposta dalle spinte individualiste è la vera causa della perdita di senso civico. La battaglia culturale del centrosinistra deve partire dalla riaffermazione del collettivo come valore prevalente e quindi deve essere chiaro che il PD non rincorre la lega, non la abbraccia, vuole una società diversa da quella settoriale e localistica di marca padana. La posizione antitetica alla lega da parte del PD si deve vedere e capire chiaramente.
Scritto da Carlo F. il 12/4/2010 alle 00:35
Valori solidaristici e legami sociali non mancano nel nostro Paese, in particolare in Lombardia che ha il primato nel campo del volontariato. Quello che manca (in casa nostra PD)è un collegamento tra la politica e queste energie positive, capace di incanalare le stesse verso un voto responsabile.Ma questo implica la scelta di dirigenti politici che oltre a competenza e specchiata onestà abbiano il gusto di vivere la politicanella sua forma migliore di " volontariato sociale".
Scritto da Adriana Scanferla il 12/4/2010 alle 11:15
Purtroppo per molti oggi la politica è altra cosa. Professione, tornaconto , ambizione… Non sono così ingenua da pensare che una lezione di etica e solidarietà fatta a chi ormai ha i calli del potere (suppongo sul sedere) possa andare a buon frutto. A noi elettori e iscritti l’esigenza di non fare di ogni erba un fascio, saper scegliere il meglio che ancora esiste e lavora, magari sotto traccia e premiarlo. Dirigenti politici saggi e avveduti, sapranno indicare con l’esempio la strada da seguire. Grazie per l’argomento, cordiali saluti
Scritto da Adriana Scanferla il 12/4/2010 alle 11:19
Le istituzioni devono promuovere una politica soldiale, ma a me è piaciuta molto anche l'iniziativa del PD a Giubiano delle cene per la raccolta di vestiario e coperte per i poveri della città. Io.che ho qualche simaptia, ma non sono iscritta al partito democratico,a queste inziiative aderisco sempre volentieri e le apprezzo. E' uan strada da percorrere.
Scritto da emmeffe il 12/4/2010 alle 14:48
Il significato di ogni passato è incisivo se il presente è fatto di apertura e capacità di leggere la realtà senza incrostazioni mentali. Ma sa quanti poltiici della nostra zona sono ancorati con i cubi di cemento a quello che sono abituati a fare e ad essere e non si smuovono dalle loro presunzioni? Troppi, difatti di quelli non ne vedo che partecipano a queste riflessioni. Apertura mentale e "metterci la faccia" ? Assolutamente no, megblio pontificare
Scritto da Achille C. il 12/4/2010 alle 14:57
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