Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 17/4/2010 alle 21:52

Considerazione molto 'fresca' e recente di SuperB (il Premier): "Gomorra (Roberto Saviano) ha reso la mafia più famosa". Ma, (caro) BerlusKa,  i nomi di Falcone, Borsellino e potrei aggiungere, in tragica e oramai 'storica litania', l' infinito ed interminabile elenco di 'croci', non ti dicono proprio niente?  La cosa non ti  scuote un pò l'anima? C'è bisogno del pur bravo e coraggioso Saviano per sapere cosa è la Mafia? Che vergogna ma, soprattutto, che tristezza. Comunque noi manteniamo intatti memoria e ricordi. Si sappia.

 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 12 commenti -
Alla fine del 2008 a Varese i cittadini hanno dato vita una maratona di lettura pubblica di Gomorra di Roberto Saviano. A un giovane, coraggioso cittadino e scrittore, costretto al silenzio dalla camorra, hanno dato voce centinaia di persone, di ogni età, soprattutto tanti giovani e persino un ragazzo di 11 anni. E' impensabile che chi governa il Paese soffochi nella derisione il bisogno di libertà e di giustizia del popolo italiano. Tacere è solo omertà.
Scritto da Luisa Oprandi il 18/4/2010 alle 09:00
E' una vergogna che gente morta sotto i colpi della mafia e della camorra, dentro la logica spietata dello strapotere ilegale, delle lotte trasversali e tra cosche, sia offesa proprio dall'indifferenza, quasi dello sberleffo del capo del governo. Non è possibile tacere.
Scritto da Giuditta il 18/4/2010 alle 12:11
Per fortuna, se guardiamo i giornali di oggi, soprattutto gli on line che riportano le gallerie fotografiche, vediamo che sabato gli studenti hanno fatto "lezione all'aperto", raccontando e testimoniando di credere nella solidarietà. Meno male che molti giovani ascoltano il cuore....e che alcuni valori forti come quelli della legalità, dell'onestà, della giustizia, dell'integrazione, dell'uguaglianza non hanno vergogna di raccontarli.
Scritto da Edoardo il 18/4/2010 alle 13:47
Qualche tempo fa è stato reso noto che 13 milioni di Italiani su un totale di 59/60 milioni , cioè quasi un quarto della popolazione, vive sotto ricatto della mafia.Va bene che ,secondo il Premier bisogna essere ottimisti e che l'amore vince l'odio,ma non riconoscere il problema e imputare a un romanzo o alle fiction la sponsorizzazione della mafia.......non ho parole per commentare
Scritto da Luigi il 18/4/2010 alle 14:10
Ma dai, l'unica cosa che interessa certi personaggi, è sparare a zero contro chi ha il coraggio della verità. La camorra ha condannato a morte Saviano secondo il suo macabro rituale. Ma che un capo del governo lo irrida è incredibile. Che poi gli italiani tacciano peggio ancora. Ha fatto bene a parlarene senatore, caliamoci nella realtà, poi di primarie, candidature, segretari si parlerà un'altra volta, anche se qualche politico grande o piccino avrà già e solo quello come pensiero dominante.
Scritto da Silvano il 18/4/2010 alle 14:11
Leggo il dato riportato da Luigi e provo a trasformare la cifra 12 milioni in teste, volti, cuori...Un numero infinito di persone che vivono sotto ricatto. Al nostro capo del governo chi lo dice? E chi gli spiega che la Lombardia, dopo la Sicilia, la Calabria e la Campania è la quarta regione italiana per riciclaggio di denaro sporco e futto dei proventi delle azioni illecite delle mafie?
Scritto da Maurizio il 18/4/2010 alle 14:25
Dire che Saviano e chi denuncia i crimini e i soprusi delle mafie serve a renderle più famose è orribile, altmente irresponsabile e lontano da ogni senso civico. Purtroppo a dirlo è stato un capo di governo. Purtroppo il nostro.
Scritto da Bruna varesina il 18/4/2010 alle 15:07
A volte mi pare davvero che alcuni personaggi politici si facciano scudo del consenso elettorale per giustificare tutto, anche la loro piccolezza etica. Credo anche che in uno stato che si regge sul parere autorevole di Renzino questo è quasi normale. Andate a vedere cosa ha dichiarato "il delfino" rispetto all'idea di nazione quest' estate in occasione di un torneo di calcio della padania. Può interessare qualcosa del nostro paese e di chi muore per difenderne la dignità?
Scritto da Otello il 18/4/2010 alle 17:49
La trovata di mister B equivarrebbe a dire che Levi, scrivendo "Se questo è un uomo" ha contribuito a fare fare brutta figura alla Germania!!!! Incredibile....
Scritto da A. Galimberti il 18/4/2010 alle 18:13
Un' ennesima forma di richiamare al silenzio. Studiamo la storia e vediamo quando e con quali conseguenze ciò è accaduto.
Scritto da Italo il 18/4/2010 alle 18:29
Avevo sentito di questa affermazione assurda di B. e credo non sia nemmeno la prima volta che se la lasci sfuggire. Tutta la gente del sud cosa dice? I milioni di cittadini ricattati dalle mafie non possono forse parlare e, immagino, nemmeno votare come vogliono. Ma il pizzo esiste anche al nord, il riciclaggio è anche in terra padana, la mafia non è solo un fatto meridionale. Anche qui non si può parlare? Lei è il primo politico nostrano che vedo indignarsi.
Scritto da Antonio il 18/4/2010 alle 18:45
Non è questione di nord e sud. La mafia, la camorra sono un'offesa alla dignità di ogni cittadino e raccontarle serve. Hanno fatto bene a fare vedere il film Gomorra agli studenti di tutta Italia, perchè i giovani devono sapere, non vanno tenuti all'oscuro bombardando loro la testa di idiozie, di grandi fratelli e sorelle, di pupe e secchioni....Su quello nessuno dice che fanno male al paese e che sono una vergogna!
Scritto da Marina il 18/4/2010 alle 20:19
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