Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 25/4/2010 alle 00:15

 Penso che questa semplice ma 'intensa' frase del grande filosofo francese Albert Camus si adatti alla ricorrenza odierna. Ci indica, 'piazzata come un dolmen, una direzione anche per l'immediato futuro:

          

       " La libertà non è che una possibilità di essere migliori ".

           

 

 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 13 commenti -
Frase bellissima. Che richiama quel libero arbitrio dell'uomo di poter e di voler fare il bene. E riscoprire che è dentro ad ognuno di noi la possibilità e la volontà di scegliere tra il bene e il male. "La libertà non è che una possibilità di essere migiori". Un ottimo spunto di riflessione per il 25 aprile! L'amico sociologo diceva: "E tu da che parte hai deciso di (res)stare?".
Scritto da Rosella e Carlo il 25/4/2010 alle 09:56
Caro Senatore, hai voluto riportare una "intensa" frase del filosofo francese che siamo andati a "rivedere" su Google che riporta quest'altra sua espressione: "Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare". Dirai forse che cosa c'entra... eppure è una ulteriore grandezza della LIBERTA' di ogni persona di sapere, potere e voler scegliere. Grazie per lo spunto che ci hai offerto.
Scritto da Rosella e Carlo il 25/4/2010 alle 11:23
Proprio in questi giorni sto rileggendo per l'ennesima volta "Lettera a una professoressa", il testo di Don MIlani che considero uno splendido autoaggiornamento. E trovo grande affinità tra la frase di Camus e la cultura come strumento per essere liberi, che lo scomodo prete di Barbiana insegnava ai suoi ragazzi. Un po' come se dicesse che " essere migliori è un modo per essere liberi".
Scritto da Luisa Oprandi il 25/4/2010 alle 17:04
Il 25 aprile è la festa di tutti coloro che credono nel valore della libertà, non intesa come espressione di ogni proprio esclusivo desiderio, bensì come strumento collettivo per sentirsi parte di un mondo di eguali.
Scritto da Beppe il 25/4/2010 alle 17:22
La libertà vera è quella contro ogni forma di differenza sociale e culturale. Esiste libertà solo quando le differenze vengono colmate con attenzione a chi è più debole.
Scritto da Tiziano S. il 25/4/2010 alle 17:33
La lotta al fascismo è stata una tappa storica, ma che si ripete nella vita ogni volta in cui si combatte l’ingiustizia, la sopraffazione, la dimostrazione di forza e superiorità.
Scritto da M. Marzoli il 25/4/2010 alle 18:04
Tutti coloro che oggi possono votare il partito politico che preferiscono, che possono dire come la pensano, che possono sentirsi protgonisti positivi della storia devono il loro essere liberi oggi a chi ha combattuto il regime e ha lottato per la libertà. Il 25 aprile è festa di tutti questi cittadini. Che hanno il dovere morale di dirlo pubblicamente.
Scritto da P:P il 25/4/2010 alle 19:10
Condivido tutti i commenti, ma la realtà è diversa dall'ideale purtroppo e oggi i valori per cui i nostri nonni hanno lottato e che ci hanno dato in eredità sono negati dall'impietoso gridare della lega che non è vero che siamo tutti uguali e dal servilismo con cui uomini di governo tacciono e chinano la testa.
Scritto da A.P il 25/4/2010 alle 19:17
Camus e don Milani, un abbinamento che non avevo pensato. Di don Milani stiamo parlando a Induno in questi giorni. Non so se averlo ricordato proprio in concomitanza con il 25 aprile avesse lo scopo di trovare nelle sue parole una strada verso la libertà, di cui il 25 aprile è in assoluto il simbolo più grande.
Scritto da Renato il 25/4/2010 alle 19:28
Contestazione dura a Roma, questa mattina contro la Polverini (Pdl), Presidente della Regione e Zangaretti (Pd), Presidente Provincia di Roma. Nel pomeriggio replica a Milano contro il sindaco Moratti (Pdl) e il Presidente della Provincia Podestà (Pdl). Tutti gli anni si ripetono queste pesanti contestazioni. La gente appare stufa. A Varese, dicono le cronache, questa mattina alla manifestazione erano presenti poche decine di persone.
Scritto da Riflettiamo il 25/4/2010 alle 19:46
Nella scuola di mio figlio non è stata fatto alcun riferimento al 25 aprile a livello generale, nè un solo docente ne ha parlato. Da altre parti, su iniziativa di qualche preside o insegnante, sono stati fatti incontri e momenti di riflessione. Che si pongano qualche interrogativo i professori che col silenzio hanno fatto una grave mancanza. O che almeno glieli pongano gli alunni sul perchè abbiano scelto di tacere.
Scritto da Rosy il 25/4/2010 alle 21:00
Abbiamo appena sentito una intervista a Vendola, che ha la capacità di essere nuovo perchè ha il coraggio di mettersi contro gli apparati che "si accordano", "patteggiano", si "dividono i posti e le cariche"....
Scritto da NOI il 25/4/2010 alle 21:24
@Rosy. Silenzio nelle scuole, speriamo che sia una eccezione quella di tuo figlio. Contestazioni alle manifestazioni, quelle affollate nelle grandi città (Roma, Milano...). Poca o pochissima partecipazione nei piccoli centri... Festa NAZIONALE... Noi ci sentiamo delusi ed amareggiati.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 26/4/2010 alle 08:49
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