Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 26/4/2010 alle 15:49

Ho sempre amato lo sport, ciclismo incluso solo che per quest'ultimo sono rimasto ai tempi di Gimondi (alle biglie per intenderci). E' di questi giorni la notizia dell'ennesimo 'pedalatore' fermato per doping. Mi è venuto in mente che poco tempo fa discorrendo con un noto ex-giornalista rai, che si è occupato per diversi anni di ciclismo, gli ho chiesto a bruciapelo: "ma con il doping come la mettiamo?". Significativa la sua risposta: "Beh, si dopano tutti o quasi (il 99%) e tutti lo sanno. Il vero problema per loro è non farsi beccare". Lo immaginavo, per la verità, ma mi ha dato comunque fastidio sentire una così qualificata conferma. Quello che sconcerta non è solo il fatto in sè (gravissimo) ma che i media, pur a conoscenza dello stato incancrenito delle cose, si 'stracciano le vesti fuori dal tempio' solo  quando il ciclista Pincopallo risulta positivo a qualche test (ma il caso è sempre trattato, seppur ammettendone un poco la larga diffusione, come 'individuale'). Ora il ciclismo non può essere più quello epico di una volta e dietro di esso 'girano', è ovvio, interessi considerevoli (come negli sport più diffusi e popolari) e quindi non possono mancare certe 'pressioni'. In una democrazia però il ruolo dell'informazione è fondamentale insieme alla deontologia dei suoi protagonisti. Se poi invece che di ciclismo, come nella fattispecie, ci spostiamo alla politica ed all'economia questo concetto diventa ancora più evidente e qualche dubbio inquietante si apre. 

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Commenti dei lettori: 20 commenti -
In una democrazia il ruolo dell'informazione onesta e corretta è fondamentale: è vero che questa urgenza democratica viene negata anche in ambiti apparentemente distanti dalla politica, come per esempio lo sport. E' molto intelligente questo passaggio e direi interessante il modo in cui è stato costruito. Tacere scomode verità è un modo, sempre e comunque, di fare favori a qualche potere. Vale per il doping, vale per tutti i silenzi obbligati. Intercettazioni comprese.
Scritto da Brambilla il 26/4/2010 alle 17:26
Vezzo italiano quello di trovare un capro espiatorio, pur sapendo che le colpe sono condivise, comuni e accettate omertosamente fino a che non scoppiano. La politica non è esente. Da democratico ti dico che Veltroni e Franceschini sono stati vittime di questo stesso sistema. Come nel doping uno paga ....così in politica loro hanno pagato ma il PD è tale e quale a prima. Anzi con loro forse era meglio.
Scritto da Lorenzo il 26/4/2010 alle 17:46
Il bavaglio messo all'informazione prima delle regionali è stato vergognoso. Ma hai ragione a fare questo paragone con il doping, perchè è la stessa cosa: tutti sappiamo cosa succede ma nessuno parla. Tutti pensiamo che la libertà di parola è un valore conquistato e che venga limitata è un grave torto. Ma farsi gli affari propri è diventato l'imperativo categorico morale di tanti cittadini.
Scritto da Bruna il 26/4/2010 alle 17:54
Il vero problema è non farsi beccare: vale per i ciclisti, ma anche per gli evasori fiscali, ma anche per chi da e riceve mazzette. L'altra sera tardi seguivo una trasmissione televisiva sulla camorra in Lombardia e vedevo come, tra la consapevolezza di molti, fosse ormai diffusa la regola del pizzo. Il problema è comune: scavalcare le norme è accettato come una consuetudine non scritta che diventa condivisa e, di fatto, nromale.
Scritto da Brambilla il 26/4/2010 alle 18:05
Io non sono propriamente un sostenitore degli ex democristiani anche se siamo "cugini" nello stesso partito, ma mi piace discutere delle cose più varie su questo blog che fa sociopolitica . Invece certi politici sono veramente incancreniti rispetto a una modalità obsoleta: ad esempio in una riunione in un paese della provincia ho assistito a una "lezioncina" demagogica segno di una mentalità vecchia, vecchia e vecchia, mentre volevamo parlare del futuro. Non andiamo lontano così.
Scritto da S.P. il 26/4/2010 alle 18:18
Il ciclista beccato al doping è come un evasore preso per caso o un politico intrappolato dentro un'inchiesta partita da un'altra parte....Un paragone sottile, intelligente ma che dovrebbe farci molto pensare: in realtà è un sagace giudizio sull'attualità non solo sportiva. Anzi...!!!
Scritto da Nottambulo il 27/4/2010 alle 00:20
Tutti sanno ma nessuno parla e poi, quando si trova il "colpevole" di turno, tutti addosso. Il sistema dell'informazione decreta morti e resurrezioni secondo regole a volte impietose. Ma anche il silenzio (leggevo in qualche post dei giorni scorsi e concordo) è un'arma feroce dai mille volti: il più pericoloso è quello sommesso di chi non si schiera per non scontentare qualcuno, rinunciando alla propria verità. Nella speranza di ottenere sempre qualche vantaggio.
Scritto da Luisa Oprandi il 27/4/2010 alle 08:11
La droga per ottenere il risultato è un imbroglio. Credo sia usata da sempre, nella storia. Non c'è gusto a vincere barando. Ma quando inizia il primo, gli altri rischiano di seguirlo e di non isolarlo. Oggi il trucco è estremizzato. Quelli puliti, in ogni campo, vanno sostenuti con forza. E' il consumismo rivolto alla persona, non solo agli oggetti.
Scritto da FrancescoG. il 27/4/2010 alle 10:08
Il parallelismo tra quello che succede rispetto al doping e quello che succede in politica è molto arguto, proposto con eleganza e purtroppo tremendamente vero.
Scritto da A.G. il 27/4/2010 alle 12:14
Il potere dei media e del sistema di informazione è incontrollato e incontrollabile. La poltiica si fa nei salotti e questo è solo l'aspetto meno inquietante. Pensa invece solo alle migliaita di informazioni che le agenzie di stampa battono ogni giorno e al risicato numero di queste che "si sceglie" di passare al vaglio dell'opinione pubblica...
Scritto da Giuditta il 27/4/2010 alle 12:17
Ci siamo mai chiesti perchè anche nei nostri giornali locali alcuni poltiici abbiano più spazi di altri? Abbiamo avuto occhi per vedere in varie situazioni.
Scritto da Battista il 27/4/2010 alle 12:31
Al centro di questa riflessione è il ruolo del sistema di informazione ed è verissimo che questo superpotere si verifica in ogni ambito. Vedo per esempio nello spazio esiguo del blog. Io che li seguo un po' tutti noto che ci sono persone che non hanno paura di esprimere il proprio parere, altre che tacciono e non si espongono. Mi piace il fatto che tu abbia scritto anche sugli altri blog (Agostinelli, Adamoli, Varesenews). L'informazione fa paura?
Scritto da Giovanni il 27/4/2010 alle 13:33
@Giovanni. Fa paura dire quello che si pensa hai ragione, perchè si deve potere dire a uno e all'altro che si è d'accordo con lui. Se invece ci si espone, si sta da una parte del problema trattato. Anche io ritengo che chi dice come la pensa sia sempre da preferire a chi tace o parla solo quando ha il controllo della situazione.
Scritto da A.Galimberti il 27/4/2010 alle 13:38
@Giovanni. Anche io concordo con la tua riflessione e quella seguente. Ritengo che informare sia un dovere e anche dire quel che si pensa intorno ad alcune questioni, fossero anche varie.
Scritto da Brambilla il 27/4/2010 alle 14:22
Stiamo attenti che il sistema dell'informazione ha regole divers edal comune sentire e che siamo vittime di questo sistema, non protagonisti.
Scritto da Democratico il 27/4/2010 alle 15:09
E quando il povero Pincopallo di turno viene bersagliato dal sistema mediatico i primi a sparargli addosso (metaforicamente) sono quelli a cui è semplicemente...andata bene!
Scritto da Brambilla il 27/4/2010 alle 16:14
Anche nei giovani si finge di non vedere certi eccessi, a partire dalle famiglie, e poi, appena succede qualcosa, ci si scaglia in massa contro la scuola
Scritto da Beatrice il 27/4/2010 alle 16:30
Anche la politica è piena zeppa di situazioni che "si vedono" , che "si sanno" e che, quando saltano fuori allo scoperto fanno scandalizzare tutti. Ma c'è sempre qualcuno che è capace di dire...."Però io l'avevo detto". Questi sono i peggiori.
Scritto da fernando il 27/4/2010 alle 17:01
oggi hai parlato di ciclismo, ma domani.....non parlare di calcio, scaramanticamente si tace. ....
Scritto da forzainter il 27/4/2010 alle 17:05
Interessanti commenti. Ottimo @Brambilla. Oggi allo sfigato di turno che ha "maronato" sparano metaforicamente addosso quelli che l'hanno fatta franca. (Ma è già una "conquista": anni addietro le metafore non c'erano e...).
Scritto da Carlo Antonio A. il 27/4/2010 alle 20:01
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