Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 29/4/2010 alle 08:24

Ho sempre provato una sorta di paura ancestrale per tutto ciò che è, in qualche modo  ,'nuovo' ma i cui contorni appaiono 'indefiniti'- 'indefinibili'. La questione del 'nucleare' rientra in questo  'profondo timore' e non può certamente esaurirsi in un post. Ci tornerò approfondendo l'argomento cercando qui di semplicemente esplicitare una posizione che non vuole essere precostituita e/o ideologica. Oltre le paure, infatti,  'il toro va preso per le corna' perchè il problema è anche di ordine strettamente economico. In Occidente sono in costruzione solo due impianti nucleari e negli States, dove l'energia elettrica è da sempre privatizzata, è dagli anni '70 che non si costruiscono nuovi impianti. Perchè ne hanno a sufficienza? E' questo il motivo del congelamento? Credo che la verità stia altrove. Intanto è una balla quando il Governo afferma che attraverso il nucleare ci sarà un risparmio sulle bollette elettriche delle imprese e delle famiglie. L'attuale nucleare non è competitivo, è 'obsoleto' e i suoi costi, viceversa, ricadrebbero proprio sulle nostre tasche. La verità è che i cittadini avrebbero bisogno di chiarezza e trasparenza e che le opzioni in materia considerino soprattutto i loro interessi perchè, in una fase di crisi, sarebbe utile dirigersi verso interventi che possano dare risultati a breve termine  rendendo l'economia più competitiva e aumentando così l'occupazione. Occorre puntare sul risparmio e sull' efficienza, sul recupero energetico, sulle fonti rinnovabili.   Sviluppare, per esempio e come fanno i paesi più avanzati, ma vorrei dire 'normali', le 'fonti alternative', dove, per esempio in Europa e tanto per cambiare, siamo agli ultimi posti. Questo nucleare è una 'scelta vecchia', insicura e dispendiosa. Opporsi significa sventolare una 'bandiera sgualcita'?

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 21 commenti -
Il nucleare, di vecchia o nuova generazione, è sicuramente una risposta antica che non tiene, non vuole, tenere in conto tutte le proposte di energia alternativa che potrebbero sicuramente essere messe in atto, creando non solo vantaggio ambientale, ma anche aprendo l'eceonomia del Paese verso nuovi orizzonti di investimento.
Scritto da Filippo il 29/4/2010 alle 12:39
Vergognoso comunque che l'annuncio dle nucleare sia stato fatto nel 24esimo anniversario del disastro di Cernobyl...
Scritto da Bruna il 29/4/2010 alle 12:42
Proprio incidenti come Chernobyl portarono alla progettazione di una nuova generazione di centrali dotate di sistema di sicurezza ( di III generazione), riiducendo in maniera drastica la probabilità di guasti e dotando gli impianti di un sistema di spegnimento del reattore. I reattori di III generazione non hanno avuto, però, grande diffusione. Perchè?
Scritto da Filippo il 29/4/2010 alle 12:50
Ma quanto ci costerà il nucleare che il Capo del Governo sta enfatizzando? Sappiamo che alla fine saranno solo poche le industrie (macrocolossi mondiali) a guadagnarci e gli Italiani, di tasca loro, quanto ci rimetteranno? Fra quanto poi sarà pronto un possibile nuovo reattore di IV generazione?
Scritto da Democratico il 29/4/2010 alle 12:57
Concordo con le preoccupazioni, soprattutto perchè dietro la scelta del governo c'è anche la logica perversa di demandare il problema dello smaltimento dlele scorie a...fra 50/60 anni. Come dire "chi se ne frega" di quello che lasciamo. Un bel modo di intendere il senso del fare poltiica.
Scritto da Martini G. il 29/4/2010 alle 13:03
Mi chiedo perchè molti amministratori, proprio del centordestra, non hanno voluto sui propri comuni, nelle proprie province o regioni le centrali nucleari...
Scritto da A.G il 29/4/2010 alle 13:09
Avete sempre da criticare senza pensare che Berlusconi riesce a rendere importante il nostro Paese nel mondo, infatti ENEL sarà la prima impresa di energia che costruirà in Russia. Di qyuesto proprio non vi interessa!
Scritto da Fausto il 29/4/2010 alle 13:15
Se la prima centrale nucelare in Italia (entro tre anni ha detto Mister B) sarà fatta in una regione governata dal centordestra (esempio Lazio??), in una provincia amministrata dal centrodestra, con il consenso di tutti coloro che hanno votato centrodestra....sono d'accordo con lei signor Fausto.
Scritto da Bruna il 29/4/2010 alle 13:28
Il problema del nucleare è solo un modo per la sinistra di ridire cose vecchie e stravecchie e per attuare una politica del NO. No a tutto quello che è proposto da Berlusconi sìintende.
Scritto da principe il 29/4/2010 alle 14:11
Il problema del nucleare è solo un modo per la sinistra di ridire cose vecchie e stravecchie e per attyare una politica del NO. No a tutto quello che è proposto da Berlusconi sìintende.
Scritto da principe il 29/4/2010 alle 14:11
L'energia è un argomento delicato. L'Europa si è data degli obiettivi comunitari. Ogni stato, però, decide autonomamente cosa fare. meglio sarebbe, su obiettivi comuni, avere una strada comune. Partendo da quanto fornisce il territorio, in ciascun luogo e puntando alla sostenibilità. Significa lavoro. L'energia deve costare più o meno lo stesso in tutta Europa: i cittadini sono uguali. Le imprese anche. Si deve alzare il tiro. Il nucleare viene avanti come un'operazione tutt'altro che liberale.
Scritto da FrancescoG. il 29/4/2010 alle 14:13
Il nucleare di quarta generazione (non quello che ci stanno spacciando per nuovo ed è solo una risistematina a quello vecchio) è ancora altamente in fase di ricerca (soprattutto non si sa dove mettere le scorie) e l'Italia può pensare di essere dentro i progetti di ricerca, ma riproporre il nucleare ora vuole dire ancora avere il grosso problema della sicurezza per i cittadini.
Scritto da Anna il 29/4/2010 alle 14:19
Il futuro è la green economy, non il nuclere.....
Scritto da Andrea il 29/4/2010 alle 14:23
Verissimo: il nucleare è decisamente costoso e molto pericoloso. Inutile che Berlusconi dica che bisogna informare i cittadini e fare loro cambiare mentalità. i cittadini vogliono l'economia verde e non vogliono il nucleare. Proviamo a vedere in quale luogo gli abitanti direbbero un si in coro all'insediamento !a casa loro" di una nuova centrale.
Scritto da Francesco il 29/4/2010 alle 14:59
La ringrazio di avere dato spazio a questo tema sul suo blog, sempre molto attento a tanti diversi aspetti dell'attualità. Se posso, ricordo che venerdi serta 30 aprile, alle 21 presso l'ex cinema Rivoli a Varese ci sarà un incontro di LEGAMBIENTE dal titolo FERMIAMO IL NUCLEARE.
Scritto da Noalnucleare il 29/4/2010 alle 15:26
E' una bandiera sgualcita. E questa metafora mi paice molto. Non servono commenti.
Scritto da Franco il 29/4/2010 alle 16:22
Commenti che da sempre sentiamo: a che serve non fare centrali nucleari in casa nostra quando appena fuori dal nostro confine ci sono decine di quegli impianti? Forse che siamo tutelati ed immunizzati in caso di incidenti a quei siti? Intanto dipendiamo dall'estero per ogni fonte energetica (petrolio, gas, e persin elettricità) che paghiamo a caro prezzo: siamo davvero economicamente liberi se viviamo condizionati dall'estero? Interrogativi insistenti eabituali. Che rispondere?
Scritto da Carlo e colleghi il 29/4/2010 alle 16:51
@FrancescoG. Il problema, appunto, dei costi della materia prima energetica che sono assai diversi, eccome!, da una nazione all'altra. La Francia, per esempio, ci vende a caro prezzo elettricità poichè essa è indipendente in quel settore grazie al nucleare di casa sua, a noi confinante! Bisogna essere realisti, pragmatici cercando (un pò?) autosufficienza energetica o pagare sempre qualsiasi cifra ad altre nazioni per essa?
Scritto da Bruna e Giovanni il 29/4/2010 alle 17:15
La scelta del nucleare è irresponsabile e soprattutto non condivisa con i cittadini. Hanno ragione tutti coloro che dicono che si faccia laddove i cittadini dicono "fatelo pure in casa nostra".
Scritto da Federica il 29/4/2010 alle 20:07
Gentili Bruna e Giovanni.E' indispensabile cercare l'autosufficienza energetica.Penso sia da fare a livello europeo. In base a quello che c'è sui territori.L'ambito nazionale spesso è insufficiente nelle risorse e va messo "in rete".Oggi siamo dipendenti da petrolio e gas, domani possiamo esserlo per l'uranio.Cambia il combustibile,non il problema.La vicina Francia ha energia elettrica in esubero,soprattutto di notte.Aumentiamo l'integrazione,anche economica o facciamo nuove centrali ?
Scritto da FrancescoG. il 3/5/2010 alle 13:30
L'Europa iniziò a collaborare proprio su carbone ed acciaio. Su grandi temi energetici ed industriali. Fondamentale approfondire sempre di più con tre obiettivi di fondo: energia per tutti, prezzi simili, sostenibilità ambientale. C'è da lavorare per molte persone. Grazie di avermi interpellato. Francesco.
Scritto da FrancescoG. il 3/5/2010 alle 13:34
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