Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 7/5/2010 alle 17:33

 John Kampfner è stato per anni direttore dello storico settimanale laburista 'New Statesman'. Dopo la fresca sconfitta elettorale del New Labour ha dichiarato nell' esplicitare la richiesta di un rinnovamento di quel partito: "Occorre una sinistra pragmatica, pluralista, capace di coniugare il liberalismo con la giustizia sociale, di tenere conto delle aspirazioni ambientalistiche, del desiderio di individualismo, per cambiare veramente la società". Certamente ci sono distinzioni da fare tra situazione britannica e quella del nostro Paese, ma, in sè , questa è una considerazione che, sartorialmente, si può adattare alla stato del Pd e del centrosinistra italiano. Mi permetto solo di aggiungere che in politica (e non solo) è necessaria  una maggiore considerazione per le donne in termini di idee e di spazi. Il mio partito ha già fatto, in tal senso, molto ma le 'incompiute' non vanno mai bene. Occorre proseguire con coraggio in questa direzione. Senza tentennamenti e con atti espliciti.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 12 commenti -
Caro Senatore stavolta hai toppato. Almeno nel titolo. Le ricette buone si danno quando si vince non quando si perde.
Scritto da piripicchio il 7/5/2010 alle 19:22
Invece no piripicchio. Proprio quando si perde si deve avere pronta una 'ricetta' per risalire la china'. Una ricetta che anche un centrosinistra italico e perdente (per ora) dovrebbe avere.
Scritto da paolo rossi il 7/5/2010 alle 19:36
@Piripicchio. La punteggiatura nella comunicazione è fondamentale. Forse le è sfuggito il punto di domanda nel titolo. Ed è lì che lei, piripicchio, ha toppato. Non si prende esempio dalla sconfitta inglese, ma dal coraggio di leggere quella sconfitta, di cercare strade diverse e di guardare i tempi che cambiano come orizzonte costante della visione politica del paese. Se lo facessero anche nel centorsinistra non sarebbe un male.
Scritto da A.Galimberti il 8/5/2010 alle 07:52
Si, anche a me pare uno stimolo interessante. Non è il primo che ci proponi, se non mi sbaglio. Giusta questa idea del rinnovamento, del partire con una marcia diversa, del non continuare a "guardarsi l'ombelico" come il PD sta facendo a livello nazionale, ma anche qui da noi. Il male delle sconfitte è tale solo per chi non ha voglia di tornare a vincere. Se così fosse si tenterebbro strade nuove e nessuna di quelle vecchie. Hai ragione.
Scritto da Democratico il 8/5/2010 alle 08:13
Giusto il punto di vista da cui lei parte: o si rinnova o si è costretti a soccombere.
Scritto da Salvatore il 8/5/2010 alle 08:29
@piripicchio. Ha toppato lei a mio parere. Mi pare una mentalità un po' superata la sua. Se dovessimo guardare solo quelli che vincono cosa facciamo? Copiamo la Lega? Politici intelligenti (che leggono "dentro" le situaizoni quindi) fanno analisi intelligenti e quale segno di intelligenza migliore del dirsi che si sbaglia e provare a capire cosa cambiare? Mi spiace per piripicchio, ma mi complimento per il punto di vista aperto e attento di questa riflessione proposta.
Scritto da lele il 8/5/2010 alle 08:35
Nel rinnovamento vanno considerate le donne, è vero. Il suo partito avrà anche fatto molto (più di altri certamente) ma ce la farete mai ad osare e mettere qualche donna in posti e ruoli che non siano sempre subalterni ad un uomo? Il PD è troppo pavido e i primi a non volere le donne sono gli ex (democristiani o diessini non importa) nella testa.
Scritto da Rino il 8/5/2010 alle 08:39
Ma non vedete come è messo il vostro partito? Uno parla e subito c'è qualcuno che trova il cavillo per dirgli che sbaglia. Mi auguro che piripicchio non sia un attivista del PD, altrimenti, Senatore, si possono fare tutte le analisi e avere tutti i desideri di cambiare, ma si resta con i peidi nel fango.
Scritto da A.Galimberti il 8/5/2010 alle 08:45
Il partito ha un capo? La federazione è il luogo dove il segretario decide, la stanza dei bottoni. Voi che arrivate dalla DC non mi pare che siete così importanti e numerosi nel partito e quindi non tocca a voi decidere cosa fare. C'è un segretario e basta.
Scritto da Renzo il 8/5/2010 alle 08:50
Meno male che negli intenti dicono che nel PD la riflessione è allargata e condivisa!! Inoltre in un partito aperto conta il parere di tutti e anche di chi non è iscritto o impegnato attivamente. Ragionare di queste cose su un blog è rendere partecipi tutti, soprattutto perchè qui reputo che non si diano "ricette", ma si stimola la riflessione comune. In merito io penso che la sconfitta inglese e il modo di reagire siano una bella lezione anche epr noi.
Scritto da Cristina B. il 8/5/2010 alle 09:06
@rino. Bella roba, se dobbiamo seguire "il capo", poi magari ci portano ai concerti di Maroni anzichè alle manifestzioni di piazza. Con questo "pappa e ciccia" di qualche capoccia del PD con la Lega ci stiamo stancando, ci sentiamo delusi e presi in giro. Le amicizie personali ognuno se le coltiva come vuole, ma quando si rappresenta un partito si deve pensare alla gente, a chi hai dietro. Pubblicamente io voglio sentire una bella smentita dei rapporti PD-Lega da chi dico io.
Scritto da amico del circolino il 8/5/2010 alle 15:22
Questo post me l'ero perso senatore e lo vedo solo ora. Interessante questa analisi, ben nascosta sotto una domanda retorica. Forse è sfuggita al signor Piripicchio questa accortezza stilistica. Il titolo è una domanda retorica, con risposta implicita. Che si capisce dal post. Molto bello.
Scritto da Borghi. S. il 8/5/2010 alle 17:13
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