Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 11/5/2010 alle 16:17

Qualche giorno fa a Varese ero in fila, in attesa del mio turno,  presso lo sportello di un ufficio pubblico. Davanti a me un giovane extracomunitario (dall'accento mi è parso sudamericano). L' impiegato, 'seccato' e finanche sgarbatissimo, oltre a riferirsi meccanicamente allo stesso 'dandogli del tu' (mentre quest' ultimo continuava a rivolgersi rispettosamente con il 'lei') continuava a trattarlo con un distacco e con una sufficienza che francamente mi infastidivano. Infine, per le esigenze relative alla pratica in corso, l'antipatico sportellista ha chiesto la professione del ragazzo, si è sentito rispondere: "sono medico". Il dipendente pubblico è passato immediatamente dal tu al lei e, come colpito improvvisamente sulla via di Damasco, è diventato mite e gentile. Nulla da aggiungere.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Caro Paolo, hai ragione. Nulla da aggiungere se non il fatto di vergognarsi come italiano, come varesino e come cittadino.
Scritto da roberto molinari il 11/5/2010 alle 17:25
Nulla da aggiungere; così chiudi il tuo ottimo post che è un autentico spaccato dell' assurda vita quotidiana di certa ordinaria sopraffazione e saccenteria. Nulla da commentare.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 11/5/2010 alle 18:54
La dice lunga questa "fotografia a parole" circa il rapporto di subalternità che motli "indigeni" (nel senso non solo di varesi/varesotti ma di italiani) attribuiscono alle persone straniere, tutte catalogate a priori come nullafacenti o quasi, poveri cristi , comunque non sullo stesso livello. Visto che è uno sportello pubblico ed ha per forza il modulo reclami, metterei appena possibile per iscritto il fatto con data e ora....Risaliranno all'idiota di turno.
Scritto da Malinverno il 11/5/2010 alle 19:34
Cronaca varesina che nessuno ha il coraggio di scrivere. Bravo Rossi.
Scritto da Marco il 11/5/2010 alle 19:51
E poi ci chiediamo perchè qui si vota Lega e perchè buona parte dei leghisti sono meridionali? Perchè c'è una specie di idea di appartenere, inq uanto italiani, a una razza superiore. Una volta i leghisti pensavano che anche i meridionali fossero da considerare "minus quam", ora invece non si può più pensrae in questo modo, altrimenti la proliferazione nel centro sud non sarebbe possibile. Avrei voluto vedere se al posto del sudamericano ci fosse stato un teutonico ingegnere del nord Europa!
Scritto da Giuditta il 11/5/2010 alle 19:55
ragioniamo di cose di "casa nostra: questa è la civiltà padana.
Scritto da Fabio A. il 12/5/2010 alle 00:08
Un episodio che assomiglia purtroppo a tanti altri episodi simili, figli dell'ignoranza e della supponenza. Ha fatto bene a cogliere la improvvisa differenza di trattamento e raccontarcela. Di situazioni così ne vediamo magari tante e non le soppesiamo, le lasciamo cadere e sorvoliamo sulle ragioni culturali che vi stanno dietro. Ma sono il pensiero dominante di troppa gente. La storia ha tanto da insegnarci di negativo in proposito.
Scritto da Nottambulo il 12/5/2010 alle 00:44
Hai raccontato la faccia più squallida di certa idea di federalismo. Non facciamo finta di non saperlo che, a fronte di qualcuno che capisce realmente cosa significhi, molte persone pensano che sia solo un poter dire (magari anche con orgoglio) che " a casa mia comando io" e quindi chi, "a occhio" per colore della pelle, accento, tratti somatici è estraneo è per forza da trattare con arroganza. A meno che non sia medico. Beh allora, uan eccezione magari si può anche fare. Che vergogna
Scritto da Gustavo il 12/5/2010 alle 01:06
@Fabio A. - Questa è pura inciviltà, e basta, comunque e ovunque essa si svolga, nord, centro, sud.
Scritto da Amici di Robecco sul Naviglio il 12/5/2010 alle 08:51
Molto utile l'idea di proporre questa riflessione: significa guardare dentro il nostro territorio, in faccia alle persone e sapere cogliere i segnali significativi della quotidianità. Preoccupa relamente che atteggiamenti di questo tipo passino per "scontati" e che la logica del guardare dall'alto in basso diventi un po' un target. D'accordo anche sulla idea suggerita in uno dei commenti di fare un bel reclamo scritto là dove questo pubblico impiegato lavora.
Scritto da Luisa Oprandi il 12/5/2010 alle 13:00
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