Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 12/5/2010 alle 08:50

L' architettura detta 'razionale', come molti sanno, è quella che in Italia ha caratterizzato il ventennio fascista. Per intenderci quella della 'megalomania' dittatoriale , quella delle piazze di De Chirico, quella 'squadrata' fatta di palazzi 'spigolosi' più o meno imponenti. Varese diventò provincia nel 1927, in pieno regime. Nella 'città giardino' piazza Monte Grappa, edificata sulle ceneri della vecchia Piazza Porcari ( ci sono anche la Questura, le Poste, l' Ospedale Psichiatrico, il quartiere Belfiore e moltri altri edifici pubblici e privati), ne è in qualche modo l' emblema. Una peculiarità, una caratteristica, con una sua unicità (in particolare in Lombardia) realizzatesi proprio per l'elevazione della città a capoluogo di provincia (al posto di una Busto Arsizio che mai ha perdonato 'l'affronto'). Si parla tanto di turismo e di valorizzare ciò che si ha. Nella piazza, ed accanto  a queste strutture pubbliche, basterebbe, che ne so, posizionare un display, un cartello (magari in due o tre lingue) con una brevissima 'sintesi' di che cosa è stata l' 'architettura razionale'  con in aggiunta i nomi degli sconosciuti progettisti (costo relativissimo). Credo nel 2006, feci pubblicamente attraverso la stampa bosina questa proposta alla Giunta di centrodestra (zeru reazioni, zeru risposte, zeru di zeru). A metà degli anni '80,  vale la pena ricordare, ci fu addirittura un' altra proposta, ovviamente provocatoria, da parte di un noto e stimato professionista varesino, di abbattere la torre littorica, posizionata come un dolmen nella piazza, perchè simbolo del fascismo (sic!). Con le dovute, logiche,  e doverose proporzioni, per manufatti di ben altro interesse e valore strorico: come richiedere di radere al suolo il Colosseo perchè lì ci hanno ammazzato migliaia di cristiani.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 4 commenti -
La vocazione turistica di Varese trarrebbe giovamento da semplici accorgimenti (i cartelli con spiegazioni dei monumeti costano meno dlele fontane) che favoriscano la conoscenza del territorio anche per i cittadini stessi. Quest'estate a Basilea - per una mostra - ho ad esempio notato proprio questa "familiarità" degli abitanti con la loro città e la facilità per i turisti di muoversi proprio grazie a informazioni semplici e chiare sul sito della città e nelle strade.
Scritto da Luisa Oprandi il 12/5/2010 alle 12:51
Ma non eravamo nella provincia che avrebbe dovuto accogliere una marea di stranieri e di turisti a partire dai mondiali? Secondo me nemmeno i varesini sanno nulla della loro città o lo sanno in pochi. Quante scuole superiori organizzano per esempio delle visite guidate in città? Eppure sarebbe quella un'altra importante iniziativa da mettere in atto. Sono d'accordo sulla opportunità di dare almeno delle informazioni con display o cartelli.
Scritto da Massimo il 12/5/2010 alle 13:16
Anche in alcune piccole città del depresso Portogallo del sud, ad esempio Tavira, esistono postazioni informatiche per fornire ai turisti tutte le informazioni sulla città. E' possibile che a Varese tutto ciò è lontano dai pensieri dell'amministrazione? Eppure soltanto settimana scorsa la Camera di commercio ha sottolineato nel suo ottimo documento l'importanza economica e culturale del turismo nella nostra provincia. Caro senatore sono con lei
Scritto da Mario Vergano il 12/5/2010 alle 16:44
E' possibile parlare della idea di città che il partito democratico ha in mente? Non ne avete una ? e se si perchè non se ne parla mai?
Scritto da Steno il 13/5/2010 alle 00:23
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