Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 20/5/2010 alle 08:26

Nessuna persona 'normale' può accettare, generalmente ed in qualsiasi settore, o ambito, l 'esagerazione. Così capita che anche i media, a volte, 'esagerino', amplifichino, distorcano, invadendo la privacy e la libertà delle persone. Ma quello che sta avvenendo in materia di 'intercettazioni', è vergognoso e sintomatico di un 'Paese alla frutta', un Paese 'schizzato' che invece di migliorare il migliorabile, invece di correggere il correggibile stronca tutto tout court, rozzamente ed in modo acefalo. In piena 'furia giacobina'. E allora in presenza di qualche possibile e deprecabile 'devianza' in materia di 'comunicazione' che si fa? Un bel salto in pieno medioevo. Si mette il bavaglio, si zittisce riducendo  il diritto di libertà di stampa e, conseguentemente (perchè così è) si calpesta il diritto di sapere della gente ridotta al rango di vera e propria sudditanza. E' la perniciosa deformazione/scorciatoia di certa politica che, a guardar bene, non sta purtroppo intaccando solo chi è al governo ma anche chi sta all'opposizione (fastidioso atteggiarsi sempre, anche noi, a 'ingenue vergini pudibonde') tutti dentro un triste e tragico 'giro di walzer' tipico di una fase 'declinante' che lascia sempre di più i cittadini ai margini se non alla deriva. Il potere ha sempre più ragione, il 'popolo è sempre più bue'.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 14 commenti -
Ogni limitazione alla libertà di espressione è un ostacolo chiaro alla democrazia. Tutti ne siano consapevoli perchè la gente si arrabbia quando lo fa l'autoritarismo del centrodestra ma si arrabbia ancora di più quando è la sinistra a voler mettere i bavagli alla democrazia. Anche il suo post di oggi completa il quadro delle sue proposte di maggiore apertura verso la gente. Quindi concordo sulla sua richiesta di capire cha la gente ha voglia di libertà
Scritto da Mario il 20/5/2010 alle 11:18
L'atteggiamento di difesa di certi privilegi (il tema dell'informazione ne costituisce una parte) è, come sappiamo bipartisan. Ora, siccome lei mi pare una persona schietta e non reticente, posso chiederle, pure esulando dallo specifico tema in oggetto oggi, di rendere pubblico lo stipendio e le spese di un parlamentare, chiedendo uguale trasparenza a tutti gli altri suoi colleghi onorevoli, consiglieri regionali (nuovo e uscenti). Ho un dubbio che, solo dopo avere saputi questi dati,esprimerò.
Scritto da Cassano il 20/5/2010 alle 14:44
Effettivamente l'argomento 'non ci azzecca' con il post e non nascondo che la richiesta un tantino mi infatidisce (sono sincero). Per altro il nostro stipendio, come il patrimonio, è giustamente 'pubblico'. Potrei invitarla ad andare a vederselo, ma non mi pare 'carino'. Brevemente, quindi (potrei sbagliare di qualche euro) parlo (scrivo) per me: 125.000 euro annuali. Di questa cifra (tutto ovviamente documentato) ne verso al mio partito (tra nazionale e provinciale) 57.000, spendo per albergo a Roma, auto-taxi, telefono, cene di lavoro, piccoli contributi ai circoli pd ecc. 17.000 euro all'anno. Rimangono quindi circa 51.000 euro (4.250 al mese) . Sono proprietario di due auto (Alfa gt e Ignis SuzuKi) e di una Vespa Piaggio. Casa di proprietà (mutuo) , quota casa di mia mamma e quota di due terreni agricoli. Non dovrei aver tralasciato nulla. Ora sono a nudo. Ok?
Scritto da paolo rossi il 20/5/2010 alle 16:13
Caro Senatore, l'argomento proposto dal lettore Cassano "non ci azzecca" con il post e la tua risposta ci strappa un "sei forte!" perchè dimostri una onestà intellettuale coi fiocchi! Potevi infatti non pubblicare, potevi infatti non rispondergli... invece dimostri trasparenza assoluta che ti fa onore. Ora attendiamo il lettore che dice di avere "un dubbio che, solo dopo aver saputo questi dati", egli esprimerà. Grazie,
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 20/5/2010 alle 19:22
La ringrazio e certamente non mi aspettavo una risposta così esauriente. Ora le dico perchè le ho chiesto questo: proprio da un mio conoscente, che abita in un rione vicino al mio e che è nel suo partito, avevo sentito una polemica semipubblica sul suo (e vostro) stipendio. Devo dire che le cose riferite erano esagerate rispetto a quello che ora leggo. Complimeti soprattutto per i tanti contributi dati alla attività del PD. Quidi chi la critica "sputa nel piatto in cui sta mangiando"?
Scritto da Cassano il 20/5/2010 alle 19:28
Sulla onestà intellettuale concordo assolutamente con Legnanesi e Bustocchi. Mi lascia sgomento invece il motivo per cui Cassano ha dovuto chiederle una cosa del genere: credo che questo signore abbia la mia stessa sensazione di rifiuto per alcuni personaggi che fanno i "signorotti" dandosi un frego di arie e pretendendo (come leggevo ieri o l'altro ieri) di decidere "nel potentato locale" le sorti di una città, leccando il sedere a qualcuno e demolendo qualcun altro.
Scritto da Malinverno il 20/5/2010 alle 19:46
Sono iscritto al PD cittadino di Varese e vedo la quantità di soldi che il senatore dà al partito, poi mi ha spiegato il mio portavoce che metà dei soldi del tesseramento e tutti quelli dati a ogni circolo per il numero di volontari alla Schiranna vanno alla segreteria cittadina. E in tre anni sono stato convocato a due assemblee e ho visto solo dei gazebo preelettorali in piazza monte grappa. Cambiate la dirigenza della città e mettete dei giovani (politicamente parlando) e delle donne.
Scritto da M.M il 20/5/2010 alle 20:19
Trovo molto congruo il commento di richiesta di Cassano perchè Rossi sta insistendo da tempo sulla necessità di dare maggiore consapevolezza alla gente del bisogno di partecipare alla politica. La gente se fosse stimolata ci sarebbe a lavorare.
Scritto da Renzo il 20/5/2010 alle 20:25
Popolo bue è lo stato in cui vogliono tenerci quelli al governo e tutti quelli che vogliono comandare piccoli o grandi lembi di territorio. Noi giovani abbiamo capito come funzionano le cose. Bravo Rossi e bravo Adamoli che state cercando di cambiare le cose in questo partito.
Scritto da riki il 20/5/2010 alle 20:30
Caro Senatore, qualcuno che ci legge nei post ci "rimprovera" poi al telefono per il "tu" che ci permettiamo di dare anche perchè non c'è conoscenza diretta e sembrerebbe una mancanza di riguardo. Vorremmo dire che è un "tu"... maiestatico, di immediatezza, franca, serena, rispettosa. - Oggi, per stare un pò al tema, forse per ammorbidire il clima teso coi giornalisti, sono state abrogate alcune regole limitative per la categoria dei giornalisti... "tu" che ne pensi?
Scritto da Legnanesi e Bustocchi 2 il 20/5/2010 alle 20:33
Mettere il bavaglio è il modo di governare dei "poveri cristi e delle mezze calzette": i veri leader sono quelli che non hanno paura delle idee di tutti, delle masse, del consenso e del dissenso. Sono quelli che non si autodesignano, nè si autocelebrano perchè non ne sentono il bisogno. Ogni volta in cui sentiamo qualcuno dire di essere "l'unica persona in grado di...." (ne abbiamo tanti esempi) fuggiamo distanti, perchè è un morbo della democrazia. Vade retro satana!
Scritto da Mikeymouse il 20/5/2010 alle 21:39
Sono andato a una riunione del PD di recente in Varese e ho respirato un'aria antica : si dicono sempre le stesse cose, si fanno a parole le promesse di aprire alla gente, ma se è tre anni che queste cose si raccontano e siamo (da iscritto) ancora qui da capo....spero ci ragioniate e valutiate che forse qualche cambiamento ai vertici va fatto. Non guardiamo in casa d'altri, ma come lei ci fa capire, guardiamo prima nel nostro occhio.
Scritto da Io c'ero il 20/5/2010 alle 22:05
Me lo stavo perdendo questo post. Le intercettazioni sono uno spauracchio e quindi "vanno" limitate duramente. Si blocca solo ciò che si teme, ma ha ragione Rossi che questa moda sta dilagando e forse c'è sempre stata. Guarderemo con occhio attento ai prossimi risvolti e segnali di paura della collettività, dovunque essi dovessero comparire.
Scritto da Nottambulo il 20/5/2010 alle 23:24
Carissimi Legnanesi e Bustocchi il 'tu' va benissimo, per me annulla un distacco formale che mi infastidisce. Mi piacciono i vostri commenti (e non tanto perchè spesso e con generosità siete benevoli nei miei confronti). Mi piacciono perchè non sono mai banali, portano sempre un contributo profondo e significativo, rappresentano, e credo non solo per me, un supplemento di riflessione e poi, non da ultimo, sono 'scritti bene', in un piacevole italiano, scorrevole e giornalistico.
Scritto da paolo rossi il 21/5/2010 alle 08:39
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