Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 21/5/2010 alle 09:11

Per il famoso sociologo, filosofo, economista ecc. ecc. Max Weber (1864-1920), i partiti politici sono: "associazioni costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione all' interno di un gruppo sociale e ai propri militanti, possibilità per il perseguimento di fini oggettivi per il raggiungimento di vantaggi personali" . Non credo che, questa 'vetusta definizione', possa essere condivisa a 'scatola chiusa'. Va attualizzata, ovviamente, ma non riesco comunque a metabolizzarla. Dal mio punto di vista è distante 'anni luce' da quello che oggi dovrebbe essere e fare un' organizzazione politica.  Pensandoci meglio la definizione vive ancora una sua intensa  ed efficace attualità. Il mondo si muove, cambia e si trasforma rapidamente e noi (voglio dire 'noi' che stiamo nei partiti)?  Riscontro che 'ci sono in giro' tanti (troppi) weberiani incalliti ed 'integralisti'. Molti di essi ne sono consapevoli, ma i più sono fedeli discepoli del 'maestro tedesco' senza nemmeno saperlo. 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 28 commenti -
Con la nascita di un partito aperto come quello voluto da Veltroni, questa brutta piaga della politica non dovrebbe nemmeno più esistere, superata dall'idea che la condivisione con l'elettorato viene prima di ogni altra velleità personale. Spero che non ci propinerete alle prossime amministrative qualcuno che occupi posizioni politiche da un ventennio o giù di lì, altrimenti sarete ridicoli. Ma credo che lei senatore la pensi come me, visti i suoi continui richiami a una idea diversa di poltiica
Scritto da Tiziano il 21/5/2010 alle 10:11
Ci sono politici che non fanno mai niente che non sia dentro il recinto delle azioni di partito o politiche, persone che sono nomi (anche scarsamente noti a volte) solo perchè ricoprono un ruolo dentro un partito, ma che nessuno ha mai visto muoversi altrimenti. Sono costoro la rovina della poltiica, perchè i cittadini si sono stancati di chi, a spese della democrazia elettorale, si ritaglia il proprio ruolo nella società.
Scritto da Umberto il 21/5/2010 alle 12:13
Ero presente alla presentazione di un libro della signora Oprandi qualche sera fa al liceo Musicale, dove si parlava della attualità di uno scienziato, Volta, "prestato" alla politica (l'autrice ha usato proprio questo termine e mi ha colpito positivamente) e proprio dietro il libro c'è una frase bellissima che dice esattamente quello che tutti noi cittadini vorremmo e cioè che la poltiica non sia una corsa a dei posti e delle cariche.
Scritto da Renzo il 21/5/2010 alle 12:24
max Weber la pensa come tanti attuali cittadini del XXI secolo.
Scritto da Pier il 21/5/2010 alle 12:33
Integralismo è la aprola giusta: eprsone che non sanno sucire dalle logiche o dalle tattiche che si usavano vent'anni fa. Come se le città fossero scacchiere e i politici delle pedine da muovere: i cittadini di lato, spettatori di giochi e giochetti fine a se stessi. Ha molto più coraggio al Lega che ammette che c'è uno che comanda e gli altri obbediscono, il PD invece fa finta di chiamare i cittadini a raccolta, ma nessuno li considera.
Scritto da Davide il 21/5/2010 alle 12:45
@davide. Il paragone mi piace molto e lo ritengo azzeccato. Solo che una volta la gente aveva un sacrosanto rispetto timoroso e riverenziale del politico, oggi invece i cittadini hanno maturato una coscienza collettiva diversa e partecipata. La politica non si fa più solo nei partiti, ma soprattutto al di fuori e con forme nuove. I partiti non le sanno interpretare, mentre tanti cittadini si e costruiscono la politica oltre i partiti e fuori dai partiti: così si fa.
Scritto da mariella il 21/5/2010 alle 12:55
D'accordissimo con lei. Soprattutto da che ieri ha messo nero su bianco tutti i suoi guadagni, ritengo che sia un politico onestissimo. La sua critica, non nuova perchè in qualche modo da mesi sta invitandoci a riflettere sul bisogno di un modo nuovo di fare politica, rispecchia lo status quo di tante situazioni attuali, di tanti "don rodrigo" che si sentono qualcuno perchè hanno un ruolo ma di cui la gente non sa che farsene.
Scritto da Pippo il 21/5/2010 alle 13:07
Un mio amico mi ha detto che sa che è stato fatto un nome come futuro candidato sindaco di Varese: taccio perchè non voglio essere in contrasto coi miei amici Tosi e Marantelli, ma se la scelta è quella che ho sentito li prego di intervenire perchè io il PD non lo voto, piuttosto.
Scritto da M.D. il 21/5/2010 alle 13:25
CHIUNQUE SIA FATE DELLE SCELTE CHE PIACCIONO ALLA GENTE E NON SOLO A VOI E AI VOSTRI GIOCHI INTERNI DEL DO UT DES
Scritto da Miglierina il 21/5/2010 alle 13:33
Tanti voti li avete già persi dopo quello che è stato detto su Italia dei valori, trattandoli con una arroganza da quattro soldi mentre fanno opposizione a Varese molto ma molto più di voi, stando in mezzo alla gente e non come voi a bighellonare in corso Matteotti in cinquanta attorno a un gazebo con aria da superuomini (lavorano due donne e un giovane quando vi vedo e basta),
Scritto da cittadino furioso il 21/5/2010 alle 13:38
Caro Paolo, Weber è stato un maestro, un grande maestro e tutti dovrebbero leggerlo. Dovrebbero leggerlo quando scrive della burocratizzazione della socialdemocrazia tedesca del primo novecento, di quando scrive e spiega della “politica come professione”. Purtroppo quello che lui denunciava più di un secolo fa è un male della politica. Un male che c’era allora e c’è anche adesso. E’ legato agli uomini. Alle loro ambizioni e alla loro piccolezza. C’è da chiedersi e lo faccio senza retorica se, tuttavia, i politici siano lo specchio della società, di quello che sta “fuori”. E, ancora, possiamo davvero pensare che la società civile sia sempre e solo migliore del mondo politico? Dopotutto tu, col tuo modo scanzonato, sei un esempio della politica vissuta come servizio e non come ambizione personale……
Scritto da un guelfo nero il 21/5/2010 alle 14:17
Pienamente d'accordo con Davide che ha riassunto le riflessioni che facevamo noi colleghi (Umberto, Renzo e il sottoscritto) in una pausa di lavoro, solo che si è dimenticato di dire che sui giornali quando si parla si sta attenti a cosa si dice e come si rispetta l'UDC si rispetta anche l'IDV, visto che molti dei "vostri potenziali iscritti" votano IDV e UDC ma non il partito democratico, almeno a Varese è così e contate le tessere e i voti se non ci credete.
Scritto da Andrea il 21/5/2010 alle 14:19
Vero caro guelfo nero, vero anche se io sono molto meno scanzonato di quanto sembro.
Scritto da paolo rossi il 21/5/2010 alle 14:25
@guelfo nero. Difatti Rossi perchè è così lo attaccano di brutto. Ha letto qualche tempo fa dopo le elezioni certe batoste che gli davano sul blog del suo collega Adamoli? E potevano arrivare solo da dentro il partito perchè dicevano cose che fuori non si possono sapere. Tutto perchè un candidato alle regionali da lui sostenuto ha preso meno voti degli altri. Immagino che Rossi, se è come appare qui, abbia lasciato libertà di scelta e non abbia fatto come altri.....
Scritto da meraviglioso il 21/5/2010 alle 14:25
Senta ma non può canidarsi lei o qualcuno come lei, aperto, semplice e intelligente alle amministrative a Varese?
Scritto da A.P il 21/5/2010 alle 14:26
Grazie da parte di noi elettori della Italia dei Valori per avere espresso un parere che condividiamo in tanti, non si fa i ganassa come abbiamo visto sui giornali ultimamente, addirittura anticipatamente mandati a quel paese con una arroganza patetica. Noi abbiamo le forze per stare anche da soli e ha ragione chi dice che di noi e dell'UDC vi servite quando vi fa comodo, ma se poi pubblicamente ci trattate così, scordatevi che vogliamo allearci con una persona così.
Scritto da mariana il 21/5/2010 alle 14:38
Posso dirle una cosa che esula dal post di oggi e caso mai centra in parte, vedo che lei tutti i giorni o quasi tutti mette un commento sul blog del suo collega Adamoli, segno che lo legge ma anche che invita gli altri a leggere e commentare anche quello che Adamoli dice. Questa cosa mi ha fatto riflettere sulla sua intelligenza senatore, e sulla disponibilità e anche sul commento di prima che diceva che ci vuole uno come lei a fare il sindaco.
Scritto da Emilia il 21/5/2010 alle 14:53
Prima di rifare la tessera voglio vedere chi mettete a fare il segretario cittadino, quando ero nei DS non mi sono mai preoccupato di questa cosa perchè Daniele sceglieva bene, ma visto che ci state trascinando nel buio dell'inerzia, prima voglio capire. Propongo un giovane o una donna, e le ragioni le esprimerò a Daniele e Stefano di persona, non importa se ex DS o Margherita, ma disposto a fare qualcosa di concreto.
Scritto da Carletto il 21/5/2010 alle 15:05
Già che ieri avete parlato di soldi dei poltitci e Rossi è un signore per questo, potete dirmi se è vero che ci sono dei politici pagati e che lo fanno di lavoro anche in federazione a Varese? Io non ci credo.
Scritto da Curiosone il 21/5/2010 alle 15:07
Signor guelfo nero, il fatto che lei dica che la società è ciò che "sta fuori", significa che ha una visione ristrettissima e sbagliata della politica e spero che non sia lei uno dei nostri politici.
Scritto da andrea p. il 21/5/2010 alle 15:27
Poi ci sono quelli consapevoli discepoli del maestro tedesco e che agli occhi degli altri fingono di non esserlo. Sono i peggiori. Senatore stavolta proprio le dò ragione perchè stà guardando in faccia la realtà e non si nasconde dietro un dito. Forse nel PD potranno anche ritenerla meno importante di altri, ma io da lettore ed elettore stò sempre di più convinciendomi che è meglio lei di altri suoi colleghi politici. E sono un ex comunista, per spiegarmi.
Scritto da Fausto il 21/5/2010 alle 15:53
Ma lo fate o no questo partito democratico come lo hanno voluto i milioni di italiani che hanno votato alle primarie tre anni fa o dobbiamo proprio andare al minimo storico di consensi l'anno prossimo prima di capire che di certi sistemi e di certe facce siamo stufi? A Busto comandano in due o tre, a Varese dicono che non si vede nemmeno che c'è il partito, a Gallarate litigano e si sparlano dietro tra di loro che c'è da vergognarsi. Noi volevamo e vogliamo un altra cosa.
Scritto da Burbero benpensante il 21/5/2010 alle 15:59
Ma quando finiremo di guardare solo al nostro ombelico e di discutere sul nulla ? O meglio, pensate che è di queste cose che hanno bisogno i disoccupati , i cassa integrati , i giovani senza lavoro sicuro e senza avvenire, insomma chi lavora, produce , tira la carretta ? Questi si aspettano proposte concrete in questo momento di crisi durissima e del vostro ombelico se ne fregano altamente. Il discorso vale ovviamente anche per i conduttori del blog.
Scritto da un PD concreto il 21/5/2010 alle 19:12
E invece caro PD concreto ti sbagli (forse siete un gruppo). Sono un disoccupato e mi interessa capire se il partito che forse continuerò a votare farà scelte intelligenti o no nel definire i candidati. Rossi ci sta dicendo: attenzione, evitiamo chi usa la politica per carriera o ambizione (pur piccola) personale, agli apparati che decidono etc etc. A me questo interessa eccome, perchè il blog serve a questo, se volete altro non leggete un blog ma un programma elettorale o sindacale.
Scritto da Peppino il 21/5/2010 alle 20:07
Concordo con Peppino, e chiunque si ritenga appartenente al PD concreto dovrebbe riconoscere che quello dei blog è l'unico spazio fino ad ora che il "vostro PD concreto" ha dato alla gente di esprimersi. Grazie a Rossi e Adamoli.
Scritto da Renzo il 21/5/2010 alle 20:30
Le considerazioni di un 'PD concreto' rappresentano l'occasione per dire che il blog è semplicemente 'uno spazio libero e non convenzionale, anche 'trasgressivo' sia per chi lo gestisce, sia per i 'commentatori'. Non ha, non vuole e non può, avere 'altre pretese' o ambizioni.Il suo richiamo alla 'concretezza' è, a mio avviso sempre utile ma andrebbe indirizzato soprattutto al partito. Qui da noi si fa qualche legittima e finanche fattiva discussione e, a volte, può anche capitare di fare qualche 'chiacchierata' un poco 'eterea''. Per me gli argomenti in essere ed i commenti solo ad una prima sommaria lettura possono sembrare 'fumosi e vacui'. Di certo mi sembrano utilissimi.' Questo rimane un ambito di discussione politica e non, ma fuori dagli schemi.. L' altro (il partito) è il vero 'ambito decisionale' che speriamo diventi sempre di più 'struttura aperta e ricettiva'. Ne ha bisogno.
Scritto da paolo rossi il 22/5/2010 alle 09:03
Mi spiace di partecipare con un giorno di ritardo alla discussione, che va a centrare un problema serio, come quello del rapporto tra gruppi dirigenti e cittadini. Approvo la riflessione di Rossi, che parte da Weber e riesce a portare il nostro interesse sull'attualità nazionale e locale. I gruppi dirigenti sono e devono essere organizzativi, capaci di tenere la struttura del partito in piedi e di promuoverne l'attività all'esterno. Non dei deus ex machina.
Scritto da Antonini il 22/5/2010 alle 09:14
Ma allora guardiamo su Facebook : diversi poltiici, a titolo assolutamente personale, parlano di tutto un po', delle mangiate di asparagi, del giro d'Italia, delle canzoni che piacciono, della squadra di calcio, del quotidiano, dei pendolari e del lavoro. E in tanti rispondono e commentano. Dove è il problema signora/e/i del "PD Concreto"? Lo avete mai detto anche a quei poltiici? Possiamo al massimo dire che ogni blogger ha i suoi affezionati. Ma è un blog non un summit di partito.
Scritto da Due PD concreti il 22/5/2010 alle 09:33
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