Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 31/5/2010 alle 14:41

E' iniziata, come ormai consolidata tradizione, la Festa provinciale del Pd, presso la Schiranna di Varese. Tutti i weekend e per tre mesi, con un programma ricco ed articolato. Un enorme (non esagero) impegno organizzativo, reso possibile attraverso, da un lato, un vero e proprio impegno manageriale e, dall'altro, grazie al 'volontariato politico' di centinaia  di militanti, più anziani e giovani, che non finiremo mai di ringraziare abbastanza. Qualcuno, con disprezzo ingiustificato, ha detto: "riparte la Festa della salamella ". Non è così (anche perchè alla festa si mangia di tutto e benissimo) e, comunque, per noi, questa non è un'offesa. E', viceversa, una tradizionale occasione di svago che unisce il ludico alla politica ed alla cultura. Permettendo altresì a molte famiglie, magari anche  in difficoltà economica a causa della crisi, di passare delle serate in amicizia e serenamente a costo contenuto. Il nostro Partito con i suoi affanni, i suoi problemi e persino con la sua litigiosità è un partito vero, vivo e vegeto. Attraverso la festa noi 'piantiamo la nostra bandiera' sul territorio, come un dolmen e con l'orgoglio di chi sa cosa significa essere un soggetto autenticamente 'aperto e popolare'.A giudicare da tutto il 'movimento che gli gira intorno', non siamo poi così soli. Quella della festa è anche una occasione per incontrare i politici. Personalmente sarò presente ogni fine settimana e, se qualcuno avesse piacere o desiderio di incontrarmi anche personalmente, potrà farlo, nel clima cordiale e semplice che una festa  "della gente e per la gente" sa creare.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 11 commenti -
Ti ringraziamo. Sei il primo politico a parlare di noi. Quello che apprezzo è che gente che, come te, la Luisa e altri, provenendo da una strada diversa e che quindi non avevano alle spalle la trdizione della festa alla Schiranna , avete scelto di fare proprio della festa un luogo dove esprimere il senso di apertura del partito democratico. E' uns egno che in tanti abbiamo apprezzato.
Scritto da un ex DS grato il 31/5/2010 alle 16:33
Io non ero mai andato volentierisismo alla festa, ha ragione chi mi ha preceduto, perchè era troppo politicizzata. Si vede il cambiamento in questi utlimi anni e adesso è tututa un'altra cosa.
Scritto da Pietro R. il 31/5/2010 alle 16:36
Un saluto speciale a Roberto, il marito della Tatiana. Lui con grande umiltà fa tantissimo e senza essere elogiato da nessuno. A tutti quelli come lui va il nostro ringraziamento. Ha fatto bene senatore a ricordarli.
Scritto da Franco il 31/5/2010 alle 16:39
Caro Paolo, hai ragione. La festa della Schiranna è un grande momento per la nostra comunità politica. Dobbiamo ringraziare tutti, ma proprio tutti. E, in particolare, quelli che umilmente e in pieno spirito di servizio sono lì sempre, senza mai avere il nome sul giornale, a svolgere un utilissimo anche se oscuro lavoro. A tutti loro deve andare il nostro sincero ringraziamento.
Scritto da roberto molinari il 31/5/2010 alle 18:01
Beh, signor Molinari, c'è gente che è sempre li e ha il nome sul giornale (l'anno scorso La Provincia ci ha fatto due volte la pagina e ci ha messo con nomi e foto) ma dove è il problema? Dei politici vengono sempre giù per tre mesi interi il Tosi che sta alla cassa, la Luisa Oprandi che fa tutte le cose culturali e sparecchia i tavoli, il Marantelli quando è libero, il Luca e verso fine luglio e non sempre un paio di consiglieri comunali.
Scritto da Cambusiere il 31/5/2010 alle 19:53
@roberto molianri. Sui giornali per la festa fino ad ora sono sempre comparse persone che lavorano, se si riferisce al Tosi e alla Luisa, alla Donatella, al Bassano, al Giovanni, al Roberto, al Luca, alla Tatiana, alla Pinuccia, al Salvatore, al Leonardo, al Vincenzo, al Pietro.... Nessuno è apparso sui giornali senza avere lavorato. Glielo garantisco. Questa gente si fa tre mesi d'estate e in inverno preparsano per organizzare perchè niente si inventa.
Scritto da Volontario d.o.c.. il 31/5/2010 alle 20:33
L'aspetto bello, per me che sono un cittadino che va alla Schiranna semplicemnte per la buona cucina, è che si trovano con grande umiltà persone che ricoprono cariche politiche a fare servizi semplicissimi e alla pari con tutti. L'anno scorso ricordo che passavano con un carrello a sparecchiare i tavoli la Oprandi e il Tosi apparecchiava. Marantelli forse andava ai tempi in cui era ragazzo ed era festa dell'Unità, io non l'ho mai visto da che sono iscritto al PD.
Scritto da Mario P. il 31/5/2010 alle 20:40
Ieri sono andata alla presentazione del libro di Luisa Oprandi. Posso dirle che mi sono meravigliata che ci fosse tanta gente e nemmeno un politico locale dei democratici? Ce n'erano della Lega, di Rifondazione comunista, del PDL, ciellini....ma del PD non c'era uno solo di quelli che si conoscono e non erano nemmeno in giro a lavorare. Proprio non c'erano. Mi spiace per voi perchè ha detto cose innovative e condivisibili.
Scritto da Francesca il 31/5/2010 alle 21:06
Anche io come Pietro ho visto negli ultimi due anni un grande cambiamento alla festa, che non è più solo un luogo per iscritti al partito ma anche per tutti e dove si fa cultura, si parla di libri, di scrittori, ci sono persone che presentano le loro opere senza essere politicizzati. E' stata una scelta intelligente e coraggiosa, ma che ha dato una svolta. Ho partecipato quattro o cinque volte lo scorso anno e ho visto tra il pubblico persone inaspettate.
Scritto da tommaso il 31/5/2010 alle 23:01
Da che è festa del PD e non più dei comunisti ci si va più volentieri e si sente che è uno spazio aperto. L'anno scorso ho visto anche un teatro bellissimo, spero che ci sia qualcosa del genere anche quest'anno come spero ci siano i poeti e gli scrittori. Ho visto il mio ex preside di quando ero giovane (il prof. Ghiringhelli) quasi sempre presente a questi incontri e significa che allora erano di buon livello.
Scritto da Sandro il 1/6/2010 alle 08:40
Caro Sandro, io non vengo dalla tradizione comunista e, obiettivamente, non so se oggi ci si possa 'sentire meglio' a frequentare la festa del Pd rispetto al passato. Penso obiettivamente di si ma bisogna considerare che sono cambiati tempi e situazioni storiche. Poi, e lo dico senza problemi, anche le vecchie Feste dell'Unità erano momenti di aggreagazione popolare, politica e culturale. Io (ed ero allora un giovane democristiano) le ho sempre frequentate volentieri. Divertendomi e con piacere (ricordo in particolare quella che si teneva a Malnate). Anche quelle dell' Amicizia non erano male ma il paragone era e resta improponibile. Ricordo dibattiti, concerti ecc. di assoluta qualità. Oltre le salamelle.
Scritto da paolo rossi il 1/6/2010 alle 08:59
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