Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 8/6/2010 alle 14:55

Mi ha particolarmente colpito una frase di Eihei Dogen, un 'grande' monaco buddista giapponese del 1200:

"Tenete le mani aperte, tutta la sabbia del deserto vi passerà. Chiudete le mani, non otterrete che qualche granello di sabbia".

Vecchia di 800 anni, ha ancora una sua straordinaria  e sorprendente attualità. Anche per la nostra politica contemporanea. 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 7 commenti -
Piuttosto ermetico il messaggio, almeno per noi. Che voglia esprimere la positività dell' apertura verso il prossimo, disponibilità verso gli altri contro la chiusura alla lunga controproducente del nostro egoismo? Ma nel significato politico?
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/6/2010 alle 17:36
Effettivamente è una frase un pò ermetica ma dentro questo ermetismo c'è, in fondo, il suo fascino proprio perchè si presta a diverse possibili interpretazioni. Nel parallelismo con la politica sussiste, lo riconosco, la mia 'forzata' provocazione. L' idea è che anche la politica (questa nostra politica contemporanea) debba essere 'aperta', fatta di disponibilità nei confronti di quanto ci circonda, capacità di riconoscere i propri errori e, quando si comprende di aver sbagliato (quante volte succede), umiltà per poi realizzare un vero cambiamento. Quando, viceversa, ci chiudiamo dentro rigide e precostituite convinzioni rischiamo (convinti di poter contenere tutto) di trovarci 'in mano', solo 'pochi granelli di sabbia' che nulla sono rispetto alla 'vastità' del deserto. Una sorta di invito alla percezione laica e non integralista, e/o rigidamente ideologica, della vita sociale e non (ma questa vuole essere, ed è solo, la mia personalissima possibile interpretazione).
Scritto da paolo rossi il 8/6/2010 alle 18:00
Leggo solo ora questa frase emblematica dell'esistenza umana. Le mani aperte si riescono a tenere solo se la mente le guida ad aprirsi, altrimenti l'istinto è quello di trattenere per sè, quasi a conservare certezze, senza rendersi conto che quanto poi resta è poco rispetto alle molteplici possibilità offerte da una sabbia che fluisce. La voglio pensare come una metafora dell'essere dentro la storia, il quotidiano, il vissuto.
Scritto da Luisa Oprandi il 8/6/2010 alle 23:45
E' l'eterno dilemma dell'essere umano che per natura, per istinto cerca sè stesso, l'egoismo, l'edonismo e lì sembra esaurire il proprio esistere. Poi c'è l'idealismo, l'altruismo... ma è tutta un'altra cosa, si sa. In politica, poi, è davvero una chimera, un'utopia; forse. Un merito aver proposto questa frase che invita a profonde considerazioni e riflessioni. Anche se, come sempre, dover pensare in profondità... dirada i commenti.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi (2) il 9/6/2010 alle 08:06
E' una frase che alle prime non capivo, ho allora pensato come trovare la chiave di lettura e l'ho associata ai neonati, a come tengono le mani; le posano aperte solo al seno della mamma che li allatta. E' un movimento istintivo, non dettato dalla ragione. E' vero Luisa, le mani si muovono quando la mente le governa. Quanti parallelismi allora si possono trovare con la politica, quanti antepongono l'istinto alla ratio, l'egoismo al bene comune. Bravo Senatore, un altro motivo per ragionare!
Scritto da bra ulio il 9/6/2010 alle 09:46
Da grande e incallita idealista quale sono, credo, come Legnanesi e Bustocchi, che la politica debba essere il primo luogo dove le mani siano aperte per accogliere, ascoltare, rispettare tutti, non irrigidrisi, non diventre autoreferenti....Che grande stimolo una politica edei politic così. Ci proviamo? Perchè dire a priori che è una chimera?
Scritto da Luisa Oprandi il 9/6/2010 alle 14:12
Gentile Luisa, a priori è, forse, una chimera, parlando di politica in senso generale, teorico, poichè anche lì, come ovunque, è LA persona che attua e rende concreto quell'ideale. Quindi è sulle persone che, come nel caso fanno politica, bisogna scommettere sulla realizzazione degli ideali. La persona innanzitutto, sempre, comunque, appunto dovunque che sa vivere coerenza e credibilità: mani aperte agli altri uomini e donne che ci camminano a fianco. Ma forse è lo stesso suo concetto.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi (3) il 9/6/2010 alle 16:41
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