Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 7/7/2010 alle 08:44

La Margherita non è morta. Per lo meno dal punto di vista 'burocratico'. La sua Assemblea nazionale dovrebbe essere convocata per provvedere ad alcuni adempimenti burocratici e formali (bilanci ecc.). Naturalmente, visto le difficoltà intorno al Pd, qualcuno degli ex-margheritini pensa che forse l'occasione 'formale' possa trasformarsi in 'operazione politica'. Per dirla tutta c'è anche qualche ex diesse che, tra i democratici, la pensa allo stesso modo, così che il 'nuovo' partito possa liberarsi, almeno in parte, di una 'zavorra' fastidiosa ed ingombrante (poi semmai si realizzerà un bel centro sinistra con tanto di trattino). L'ex leader dei margheritini Rutelli, nel frattempo, ha archiviato in tutta fretta il progetto pd e si è indirizzato speditamente incontro alle 'sirene centriste'. La Margherita per me è stata una grande  e positiva esperienza politica. Di fatto rappresentava già (più degli ex diesse) una sorta di 'partito democratico 'bonsai'. La decisione di confluire nel nuovo soggetto politico è stata, pertanto, non solo saggia ma naturale conseguenza di un percorso politico. Tornare indietro sarebbe, anche semplicemente come intento, del tutto incongruente ed anacronistico. Non si rincorrono gli ectoplasmi.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 34 commenti -
Io che seguo, da ex dc riformista, le vicende politiche del mio naturale partito di appartenenza (il PD) posso dire che apprezzo questa sua chiarezza nel dire: ho scelto il PD e non torno indietro. Del resto lei è sempre stato il più convinto della confluenza nel nuovo soggetto politico: ricordo bene come Adamoli (che lo ammette) abbia avuto poco entusiasmo per il PD. Ma Molinari è quello che meno voleva "andare coi comunisti", criticando fortemente sia Tosi che Marantelli.
Scritto da Masnaghese doc il 7/7/2010 alle 12:17
Non ho difficoltà a riconoscerle, senatore, il ruolo - peraltro evidente - di riferimento politico dell'anima moderata e riformista presente nel PD. La forte caratterizzazione popolare, aperta e inclusiva che lei sta cercando di attribuire realmente al PD in linea col discorso rivoluzionario del Lingotto è la chiave di lettura, se vogliamo capire dove questo partito, a livello nazionale e locale, vuole andare.
Scritto da Borghi. S. il 7/7/2010 alle 12:44
Mi pare di capire osservando le vicende del nostro partito che voi (franceschiniani e ex Margherita) siete i più convinti dello stare nel partito democratico, anche se continuate a porre la condizione che "deve essere come quello definito al Lingotto". Da un lato vi capisco, ma dall'altro è indubbio che la componente di sinistra di Tosi e Marantelli (alla quale si sono aggiunti Alfieri, Molinari e Grasso) è ormai più forte e che le scelte passano inevitabilmente da li.
Scritto da F.A il 7/7/2010 alle 12:54
Da varesino posso garantire che il pd cittadino NON ha mai fatto nulla per coinvolgere la gente e che i primi a frenare ogni iniziativa sono stati Molinari e Cacioppo, interessati solo a preservare il loro ruolo. Molinari ha affermato più volte che "gli unici che possano fare il candidato sindaco a Varese sono Marantelli o Molinari stesso o Cacioppo o Mirabelli". E voi la chiamate apertura? Si chiamano "cadreghini da difendere" a casa mia.
Scritto da mario il 7/7/2010 alle 13:20
Il riferimento costante al Lingotto da parte sua è chiaramente la rivendicazione dell'impianto riformista vero (e non fittizio) che il PD si è dato. E' questo il partito democratico che vogliamo.
Scritto da Sara il 7/7/2010 alle 13:32
Ma perchè lei senatore o Adamoli non vi mettete a capo del partito democratico della nostra provincia, come la Rosy Bindi, per capirci, che alla fine dà più ritmo dello stesso Bersani? Vi vedrei bene.
Scritto da Fiorenzo il 7/7/2010 alle 13:36
Ritengo sia importante che nel PD ci sia parte dello spirito aperto e innovativo che ha caratterizzato la Margherita e che solo chi ha vissuto le vicende del partito riesce a comprendere. Molta più rigidità (e si vede anche nelal gestione del PD) da parte della componente diessina. Mi meraviglia leggere di Molinari. Me lo avevano detto però che si stava sempre avvicinando a Marantelli più che ai "suoi" franceschiniani. Beh, basta non fare fare a lui così instabile il segretario cittadino.
Scritto da Moreno il 7/7/2010 alle 14:06
Quando ci siamo incontrati due o tre volte alla festa della Schiranna ho potuto apprezzare la sua disponibilità. Il PD deve essere così, aperto e semplice (non semplicistico). Mi è piaciuto molto il suo articolo di domenica sulla prealpina.
Scritto da fernando paci il 7/7/2010 alle 14:22
Rispetto tutte le posizioni e le critiche e ringrazio per la stima che qualcuno mi manifesta generosamente. Devo dire però che alcuni commenti nei confronti di Roberto Molinari, che non ha bisogno di me, soprattutto in qualità di 'avvocato difensore', mi sembrano ingenerosi e frutto di vera e propria 'provocazione'. Nel partito, a volte, si può pensarla anche 'diversamente' senza per questo inventarsi 'storie' e 'rapporti' di pura fantasia. So bene 'dove si vuole andare a parare' e questo non mi piace affatto. Approfitto per dire pubblicamente di apprezzare il lavoro che Roberto sta realizzando per il pd, in particolare come segretario cittadino di Varese.
Scritto da paolo rossi il 7/7/2010 alle 14:49
Ah, ancora con il partito riformista .... Anche il PDL è riformista. Anche la Lega! Anche il sindacato di base quando voleva portare l’orario di lavoro da 40 ore a 35. O no? Forse che Vendola è un rivoluzionario? Ah senatore, non riesco a capire questo continuo parlarsi addosso, questo continuo dirsi quello che dovremmo essere ma che non riusciamo ad essere, questo continuo farsi del male riempiendo con il nulla termini stra-utilizzati quali riformismo, modernità, meritocrazia, innovazione....
Scritto da Mafalda il 7/7/2010 alle 15:26
Ma alla gente cosa diciamo? Leggo @Sara e @Borghi S. che “incensano” l’impianto riformista del PD. Ma dove vivono questi? Dove lavorano? Vivono fra la gente, parlano con le persone ascoltando i loro reali (leggasi REALI) problemi della vita o no? Il PD non è intenzionato ad assumere un governo (nazionale o locale che sia) ma è proteso alla "conservazione" della percentuale di voti che garantisca almeno i soliti due e tre eletti affinchè questi ci riempiano di parole quali riformismo, ecc.
Scritto da Mafalda il 7/7/2010 alle 15:32
Caro senatore mi sembra che lei con Molinari sia molto, ma molto generoso. Mi accorgo solo io forse che, sui vari blog, appena scrive un pezzo Adamoli, la prima firma tra i commenti è quella di Molinari che lo elogia, mentre quando fa i pezzi lei Molinari scrive qualche commento solo per difendere se stesso, altrimenti fa vedere bene che ignora (e snobba) tutto quel che lei dice? Mica può dimostrre a Marantelli e Tosi che dà ragione a lei....
Scritto da Mosca Tze Tze il 7/7/2010 alle 16:03
Malfalda è tornata....Io condivido (e vivo a Varese, sono un bersaniano, amico di Stefano Tosi e anche tuo, carissima Mafalda) quello che dice Borghi. Pienamente. I riformisti nel PD lo stanno dimostrando che esistono. Rossi per primo e devo dire che mi rammarico della piega che invece abbiamo preso noi.
Scritto da Buffalo Bill il 7/7/2010 alle 16:06
Cara Mafalda, certo sui 'termini' bisogna intendersi.Per farti un esempio, come diceva una bella canzone di Giorgio Gaber, cosa è oggi di destra e cosa di sinistra? E' vero, come giustamente sostieni, che molti (troppi) oggi si definiscono 'riformisti', Pdl e Lega inclusi. Io ti posso solo dire con molta semplicità e schematicamente, quello che penso possa essere il riformismo partendo dal concetto 'scolastico' che definisce lo stesso come il favorire gli andamenti politici e sociali, attraverso l'attuazione, più o meno graduale, di riforme. Il punto sta proprio qui. Qualsiasi esse siano, le stesse devono necessariamente considerare che viviamo in una società 'iniqua' e che quindi occorre costantemente privilegiare, nel loro contenuto, chi vive una condizione di subalternità, chi è più debole e chi ha più bisogno di aiuto. Mi pare che, a questo livello, rispetto al presunto riformismo del centro destra (lega inclusa), lo 'spartiacque' sia evidente. Per quanto mi riguarda non credo che per risolvere la questione della 'società ingiusta', sia concretamente utile affidarsi alla politica di una sinistra ideologica e/o pseudorivoluzionaria ma a quella, forse banale ma concreta, del passo dopo passo considerando appunto le categorie sociali più esposte che meritano attenzioni particolari e, come già detto, specifiche. So bene di non averti convinto e non era questa la mia intenzione. Penso però che mettere il riformismo tutto insieme ed indistintamente, bollandolo, di fatto, come 'fallimento generalizzato', incarni uno sterile atteggiamento veterocomunista che, molto semplicemente, non condivido. Alla prossima.
Scritto da paolo rossi il 7/7/2010 alle 16:11
Non sono pienamente d'accordo su quanto lei dice rispetto a Molinari e alla siua gestione del PD cittadino. Capisco tutto , ma guardi che noi varesini vediamo persone del partito che lavorano molto più di lui. Alla festa della Schiranna non si è mai visto da fine maggio che è cominciata e io vado a cenare almeno una volta alla settimana. Vedo altre e altri di Varese, che incontro anche in giro nei rioni a parlare con la gente, non solo alle riunioni esclusive per pochi eletti.
Scritto da Mario il 7/7/2010 alle 16:35
Il PD cittadino per la gente non ha fatto nulla. Qualche gazebo in fase pre-elettorale e basta. In altre zone segretari, consiglieri comunali, responsabili del partito fanno ben altro. Imparare, signori, imparare!
Scritto da Critico e dubbioso il 7/7/2010 alle 16:41
Caro Mario, (e poi su Molinari non parlo più) guarda che si lavora con le mani ma anche con la testa. Per altro ho visto personalmente Roberto pulire i tavoli alla Festa e stare dietro la lavastoviglie. Non diciamo cazzate, per favore e, se possibile, parliamo di politica. Poi, io per primo, su questo terreno, il più delle volte la penso come lui, altre volte no, ma questo è davvero un altro paio di maniche.
Scritto da paolo rossi il 7/7/2010 alle 16:51
Questi riferimenti alle persone sono stucchevoli e arrivano sempre dallo stesso "codazzo" di persone preposte, quasi fossero una squadra, a prendere di mira oggi uno, oggi l'altro e credo che dei popolari in tanti siamo più o meno stati oggetto di critiche. Per di più solo sul blog di Rossi, che notoriamente pubblica tutto e non fa selezione. Mi piacerebbe vedere queste stesse persone attaccare chiunque, che ne so, sul blog di Adamoli e di Tosi. Non lo faranno mai.
Scritto da Luisa Oprandi il 7/7/2010 alle 17:04
Penso inoltre che i giudizi sul PD cittadino vadano equamente distribuiti su tutti coloro che da iscritti ne fanno parte. Ci sono persone che nelle assemblee cittadine attaccano pesantemente il segretario, ma personalmente io non le ho mai viste in tre anni spendere mezz'ora per costruire il PD. Non le ho mai viste fare pomeriggi interi al freddo in inverno ai gazebo o tre sere la settimana tutta estate alla Schiranna, dove tutti sparecchiamo i tavoli, puliamo e serviamo. Prima di parlare....
Scritto da Luisa Oprandi il 7/7/2010 alle 17:08
Come io vedo però sole te, cara Luisa, e solo l'amico Paolo difendere in qualche modo l'operato di Molinari e sia su di te, sia su Paolo , il "nostro" non è certo avaro di giudizi non positivi. Non vedo invece nessuno dei suoi protetti scrivere: mai una sola parola. Poi hai ragione che non è solo Molianri il PD cittadino. Undici uomini in consiglio comunale. Spero adesso mettano anche te e altre donne sveglie. Ma forse siete troppo intelligenti e quindi scomode.
Scritto da Fabio il 7/7/2010 alle 17:19
Sono d'accordo con Luisa: chi fa questi attacchi scadenti e senza senso su singole persone (anche se possono ovviamente corrispondere alla opinione di chi li scrive) ha come scopo quello di abbassare il livello del blog che tra tutti "sta dando più fastidio" perchè fa opinione. Non sono nè franceschiniano, nè provengo dalla Margherita, ma ritengo che ci sia una volontà di demolizione progressiva del valore di questo blog. Invece continui a scrivere Paolo, sta dicendo cose utili a tutti noi.
Scritto da A. L. il 7/7/2010 alle 17:35
Mi tolga una curiosità....ma chi sono, secondo lei, gli ectoplasmi nel suo partito a Varese? Non voglio nomi ovviamente, nè la metterei così in difficoltà: siccome mi piace molto il suo blog (sono però elettore dell' UDC) vorrei che lei mi indicasse la "tipologia", i caratteri comportamentali. Così magari riesco anche io a distinguerli bene. Ne conosco diversi di militanti del PD, per questo glielo chiedo.
Scritto da Mauro il 7/7/2010 alle 17:52
la margherita er aun aprtito di gente libera, dove si paceva molta politica, si discuteva, ci si confrontava. In tre anni non ho ancora assistito a una riunione di carattere politico nel PD: regolamenti, faccende burocratiche, diapositive del segretario Tosi con grafici come se fossimo in azienda, consigli di lettura settimanali da parte di Molinari che in pochi ormai leggono perchè il troppo stroppia e di leggere i giornali siamo capaci anche noi....Basta con queste cose trite e ritrite.
Scritto da ERRE. il 7/7/2010 alle 18:14
E se Le dicessi, caro senatore, che mi ha quasi convinto ..... fermo restando che la Sua interessante spiegazione (per la quale La ringrazio) sulla politica dei piccoli passi e sulla gradualità dei risultati non può considerarsi valida in assoluto ma relativamente al contesto storico e politico. Neanche la scelta del riformismo deve essere "ideologica". Per certi aspetti, il riformismo è un "lusso" dei Paesi democratici. Infatti, in democrazia non c’è spazio per i radicalismi rivoluzionari ma
Scritto da Mafalda il 7/7/2010 alle 18:27
cosa accadrebbe se venisse meno la tenuta democratica? Se cominciassero ad essere minati, uno dopo l’altro, il diritto al lavoro, alla casa, alla famiglia, all’informazione, ecc.? Oggi siamo tutti riformisti perché siamo in democrazia. Su posizioni vetero-comuniste non sono mai stata, salvo che, per anni, quando frequentavo una ONG terzomondista venivamo chiamati catto-comunisti come, del resto, venivano definiti anche padre Zanotelli, padre Bettazzi e mons. Romero, quindi ero in buona compagnia
Scritto da Mafalda il 7/7/2010 alle 18:44
Mafalda, mi piace lo stile franco e i contenuti mai retorici dei suoi commenti. Apra un blog, le assicuro sarò un suo assiduo lettore. Per il resto non capisco per quale ragione Paolo Rossi cerchi di alzare il livello del dibattito e le risposte siano sempre tutte rivolte all'interno del pd, personali e senza costrutto. Ho paura che il pd sia purtroppo questo, ridotto ad una guerra tra bande che facilita il compito alla destra e alla Lega i veri avversari del popolo del pd. Che dispiacere.
Scritto da pdistaccato il 7/7/2010 alle 18:46
Dimenticavo di dirLe che condivido il contenuto del post che ha originato questo dibattito. La definizione "ectoplasmi" è calzante. In un Suo post recente ipotizzava un "rompete le righe". Certo, non era riferito a Lei però io immaginavo preludesse una Sua delusione nei confronti del PD. Questo post di oggi rafforza il Suo convincimento nel partito. @Buffalo Bill: mi spiace deluderla ma sono certa di non conoscerLa. Probabilmente si sta confondendo con un'altra Mafalda. Buona serata.
Scritto da Mafalda il 7/7/2010 alle 18:51
Io sono una persona semplice e quando scrive la signora Mafalda non capisco. Dice cose immagino profonde ma faccio fatica. Potete quando fate i commenti essere più chiari e non scegliere le parolone che poi fatichiamo a starvi dietro nel ragionamento?
Scritto da Luigi il 7/7/2010 alle 20:46
La sua decisione nel credere al progetto PD, senatore, era chiara fin dai tempi in cui la Margherita ragionava sul da farsi. E' stato allora fermo sostenitore dell'idea di "fare qualcosa di più dell'Ulivo". Ora ritrovo ancora la stessa grinta nel coraggio anche di dire cosa non va e nell'essere propositivo. L' intervista che ha rilasciato domenica sulla prealpina era molto chiara e capace di aprire spazi di respiro dentro un PD davvero affaticato, anche qui da noi.
Scritto da Paolo F. il 7/7/2010 alle 21:02
Caro Pidistaccato, rispetto, ovviamente, le tue opinioni ivi comprese quelle relative alle mie presunte prese di posizione 'senza costrutto'. 'Personali', però, non direi se per questo termine si intende, ma forse ho mal capito, quelle riferite, quasi a mò di 'pettegolezzo,'a terze persone. Parlo e scrivo di politica, non di persone e cerco di esprimere, semplicemente, quello che penso, in assoluta sincerità. Naturalmente so bene di non trovare sempre, come è giusto che sia, facili consensi.
Scritto da paolo rossi il 7/7/2010 alle 21:10
Sen.Rossi, mi riferivo ai "pettegolezzi" degli iscritti e non ai suoi post che lanciano riflessioni spesso molto interessanti.
Scritto da pdistaccato il 7/7/2010 alle 22:27
Smettetela tutti a cominciare da Rossi. FATE SOLO PENA.
Scritto da Un iscritto schifato il 7/7/2010 alle 23:19
Caro 'iscritto schifato', sul consiglio di 'smetterla', ovviamente, non ci penso nemmeno. Se non ti piace il blog o non gradisci i post o soffri i vari commenti, per altro più che legittimo, liberissimo di sottolinearlo (tranne gli insulti pubblico tutto e niente censura) ma se proprio proprio proprio non ce la fai e non sopporti una situazione così fastidiosa basta fare una bella cosa: "accomodarsi fuori".
Scritto da paolo rossi il 8/7/2010 alle 08:37
Mi permetta un ultimo commento (ieri ne ho fatti troppi e, ahimè, non riesco mai a stare nelle 500 battute, oggi mi autocensuro). Ringrazio @PDistaccato per l’apprezzamento rivolto ai miei commenti che definisce privi di retorica. A @Luigi che sostiene che io scriva difficile, i casi sono due: o mi sta prendendo in giro oppure non sa che il “nuovo che avanza” nel PD parla solo la lingua inglese e produce non progetti ma solo slides. Un bel post sull'efffimero del "nuovo che avanza"? Grazie!
Scritto da Mafalda il 8/7/2010 alle 10:25
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