Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 31/7/2010 alle 12:52

 Agosto è alle porte. Sulla carta un mese che, per la politica, appare 'dormiente'. Appare. Questo autunno andremo a rinnovare l'assetto provinciale del pd varesino a partire dall'elezione del nuovo segretario provinciale che sostituirà Stefano Tosi. Le 'grandi manovre' sono in atto. Da tempo. Un lavoro incentrato più sui nomi che sul 'dibattito contenutistico' e sulla linea politica. In parte è un fatto fisiologico .Per la verità Tosi, meritevolmente, ha recentemente radunato, per provocare un 'primo ragionamento collettivo,' gli iscritti del partito. Da lì alcuni orientamenti ed alcune indicazioni sono venute ed è positivo. Come sempre 'la base', e non 'liscio il pelo' a nessuno, appare 'più avanti' e 'libera' rispetto ai suoi vertici. E' normale anche questo fatto. Sui possibili candidati diversi i nomi buttati nell' arena (qualcuno messo in campo a regola d'arte per scompaginare le carte in tavola). Candidature proposte, in buona misura, (benchè assolutamente parliamo di persone meritevoli) più sulla necessità di garantire 'assi', 'equilibri' ed 'assetti' interni. Capisco ma non va bene. C'è bisogno di politica. Diranno (già fatto) che mi atteggio a 'primo della classe' (con il cognome che porto non lo potrò mai essere). Per ora penso semplicemente a due priorità. La prima, è ascoltare con attenzione le indicazioni del territorio e della nostra gente, la seconda, considerando le imminenti scadenze elettorali, lavorare per una gestione unitaria del pd bosino. Anteporre ora i nomi alla politica (benchè si possa, ci mancherebbe, pensare a qualche candidato) sarebbe deviante. (continua). P.S.: tutte le decisioni andranno ovviamente prese dal partito, credo però non sia 'sacrilego' parlarne anche attraverso un blog. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 17 commenti -
Il senatore ha messo il dito nella piaga. Possibile che dopo l'ennesima perdita di voti il "problema" pare sia solo quello del nome del possibile futuro segretario provinciale? Possibile che nessuno, proprio nessuno, tra i dirigenti degli 84 circoli o tra i 4.000 iscritti senta il bisogno di dire qualcosa? I Congressi dovrebbero essere un punto di partenza, ma da cosa partiamo? Abbiamo capito che i dogmi sono "mantenimento degli equilibri" e "unità", ma è legittimo domandarci quale PD vogliamo.
Scritto da Leonardo il 31/7/2010 alle 14:52
Del congresso provinciale per la nomina del segretario fino ad ora si sono sentiti solo i nomi: prima la D'Adda, poi Taricco, poi Aspesi, poi Caielli, poi la Prati. Allora sono usciti gli altarini: una di queste persone riceve un compenso dagli ex Ds per fare quello che altri fanno gratis nei loro circoli, altri avrebbero già messo gli occhi su un posto a Roma e avrebbero alla fine almeno 4 incarichi di partito con remunerazione. Insomma contenuti zero da parte di nessuno di loro.
Scritto da Zorro il 31/7/2010 alle 18:37
Concordo solo in parte; “eppur si muove”all’occhio attento. Ci sono state assemblee di Circoli (es. a Cassano M.) che hanno prodotto documenti con linee di programma, quello che manca a mio avviso è una sintesi con alcuni punti ben definiti da consegnare al candidato che si vorrà fare carico di portarli avanti. Per quanto riguarda invece i Circoli che hanno prodotto e aderito al documento contro la Terza Pista di Malpensa , mi risulta abbiano fatto ,( oltre a un dettagliato e convidivisibile elaborato), anche un ottimo lavoro di diffusione sul territorio,benché in parte non favoriti, da chi invece avrebbe il dovere di aiutare il dialogo democratico e il confronto all’interno del Partito anche su situazioni che si ritengono “scomode”( cont.)
Scritto da Maria Rossa il 31/7/2010 alle 20:05
(prosegue) Chi ha aderito e aderirà (il documento Malpensa contro la Terza Pista è ancora in itinere verso vari Circoli) per quel che io credo ha un solo modo efficace di prosecuzione del lavoro. Far convergere sul documento almeno uno dei candidati in lizza per la Segr. Provinciale PD. Tra i candidati fin qui menzionati posso sbagliare ma mi sembra uno solo (anzi una sola) abbia aderito finora al documento, Prati. Mi associo caro Paolo nell’augurare al nostro PD un Congresso ricco di temi e dialettica interna ma che alla fine sappia convergere su un Segretario/a di UNITA’.
Scritto da Maria Rossa il 31/7/2010 alle 20:07
La discussione è stata avviata. C'è una precisa "road map" che indica il percorso ad ogni circolo. Un percorso ambizioso, ma che forse, pochi circoli hanno avuto il tempo e la voglia di intraprendere. Peccato, Rossi dice bene: la base spesso è maggiormente propositiva di chi dirige. Spesso, non sempre. Tanto di cappello a Stefano Tosi, persona capace di richiamare a raccolta i pochi ancora al lavoro. Sui nomi? Bhè, un nome nuovo non dispiacerebbe a nessuno: per ora solo i soliti noti... Non disperiamo.
Scritto da Fabio il 31/7/2010 alle 20:10
Carissimo Senatore, aspettavo che una certa ansia e curiosità, almeno dalla discussione scaturita dal tuo post del 25 luglio ( “ Un linguaggio adeguato”) che tu affrontassi esplicitamente il tema del congresso provinciale. Finalmente l’hai fatto e con un equilibrio che condivido, anche se è facile condividere appelli tutti in positivo e necessariamente ecumenici, vista l’ imminenza delle scadenze elettorali ( immagino locali): “ascoltare il territorio” e “lavorare per una gestione unitaria del partito”. Il fatto è che, improvvisamente, la situazione politica nazionale è precipitata e forse le scadenze elettorali non saranno più solamente quelle locali. Cosa cambia? Che si rafforza ancora di più l’esigenza per il PD di andare unito alle elezioni, ma soprattutto ( richiamo un po’ quello che ha scritto Leonardo ) si rafforza quella di andarci con una identità e un volto meglio definiti e percepiti: chi sono ? cosa voglio? Con chi voglio realizzarlo ? La novità della quasi-crisi di governo in corso, ci spingerà tutti a mettere nel dibattito oltre la “pancia” ossia gli umori viscerali, anche la testa e il cuore, prospettive e utopie. Tutto può diventare molto più complesso e interessante: io mi auguro che questo “salto”si verifichi già dal prossimo seminario degli iscritti, fissato per il 13 settembre.
Scritto da Giovanniderosa il 31/7/2010 alle 23:49
Ma quale primo della classe? fammi il piacere....Ma non ti rendi conto...
Scritto da Gaetano il 31/7/2010 alle 23:54
I circoli lavorano e le storie territoriali sono diverse. Una sola cosa chiediamo dalla "base": che sia rispettata la nostra autonomia (legata appunto alle singole realtà) e che ci sia dato piàù spazio. Concordo che Tosi sia stato bravo ma troppo burocrate e "freddino". Non tirate però in ballo quello che "pare" sia destinato a vicesegretario: una persona che grida e pesta il pugno sul leggio (visto personalmente più volte) per esprimere le sue idee....proprio non va.
Scritto da dal circolo di C.M. il 1/8/2010 alle 13:47
La base è molto più avanti dei leader. Bravo a Rossi che lo vede, lo capisce e non si arrocca su vecchie posizioni.
Scritto da Leo il 1/8/2010 alle 16:27
Ma allora il PD è pieno di persone che battono i pugni? Una volta il pugno si alzava come simbolo. Ora – che siamo diventati moderati – si “picchia”. Mi raccontano di un segretario di circolo che alza la voce e picchia i pugni nel caso di dissenso o critica (per inciso, anche un battito di ciglia viene frainteso come dissenso). Una sorta di “gestore padronale” del partito ma nel contempo anche una persona “fragile” in quanto ammette pubblicamente di “aver bisogno” di un ruolo, di non riuscire
Scritto da Mafalda il 1/8/2010 alle 23:52
a stare senza questo. Michele Serra (sul Venerdì di Repubblica), rispondendo alla posta di un lettore, li chiama “i nuovi berluschini del PD” (che, proprio per queste loro caratteristiche tendono a conservare piuttosto che ad innovare). Al di là del toto segretario provinciale, parlando del metodo dei prossimi congressi siamo sicuri che quello delle “liste bloccate”, che fomenta il mantenimento di assetti e di rapporti di forza già esistenti, non soffochi la partecipazione democratica?
Scritto da Mafalda il 1/8/2010 alle 23:58
Cara Mafalda, quando in un partito si introduce un elemento 'bloccato e rigido', in questo caso le liste, non è mai cosa positiva. Non credo però che questo fatto disincentiverà del tutto la partecipazione. Un esempio? (anche se è parzialmente 'calzante') Le primarie del pd (quelle di Veltroni e prima di Prodi). Il risultato era scontato, ampiamente previsto nelle sue dimensioni, ma la gente ha partecipato in massa perchè c'era entusiasmo ed un forte stimolo politico. Ne avremo al ns prossimo congresso p.le? Credo quindi che se mancheranno questi elementi ciò non dipenderà semplicemente dalle 'liste bloccate' o meno. La gente, oltre il nome del segretario, avrà la possibilità di incidere e di condizionare rispetto ai contenuti e sulla linea politica che il pd varesino vorrà darsi? (ma se la darà?). Molto, credo, dipenderà da chi ha precise responsabilità in questo partito.
Scritto da paolo rossi il 2/8/2010 alle 07:59
Certamente cara Mafalda le liste bloccate non sono mai un segnale di democrazia, vorrei però ricordare che anche alle primarie su Veltroni (quelle di Prodi erano di coalizione e non eleggevano organismi dirigenti), le liste per l’attuale Coord. Prov. erano non bloccate. La novità è che al prossimo Congresso il Segretario Provinciale sarà scelto direttamente dagli iscritti. Cosa che non è avvenuta la volta scorsa dove l'attuale Segretario fu l'espressione del Coordinamento provinciale. Coordinamento da noi votato su liste bloccate, cioè senza preferenze, e i cui candidati vennero scelti in base a imprescindibile giudizio dell'allora Commissione elettorale presieduta dal Segretario provinciale dell'epoca.(Sempre Tosi). Quindi il fatto che il voto fosse esteso oltre che agli iscritti a tutti gli elettori delle primarie (benchè io deplori la cassazione di queste ultime), non era certamente espressione di garanzia democratica. Infatti alcuni veti colpirono persone, forse meritevoli più di altre di essere inserite tra i candidati al Coordinamento provinciale.(cont.)
Scritto da Maria Rossa il 2/8/2010 alle 12:22
(prosegue) Nella situazione attuale, i vari Candidati alla Segreteria provinciale ,(sempre che ce ne sia più di uno), avranno nelle riunioni dei propri Comitati la possibilità di scegliere all'interno dei vari Circoli, le persone che ritengono opportuno promuovere al Coordnamento provinciale ora definito con il nome di Assemblea Provinciale. Una bella differenza rispetto allo scorso Coordinamento provinciale scelto in definitiva da una ridotta Commissione e dal Segretario uscente . L'elezione diretta del nuovo Segretario Provinciale da parte degli iscritti, ci offre l'opportunità di essere artefici e costruttori del progetto che desideriamo per il nostro Partito in provincia. Rimane la delusione per quanto riguarda l'elezione dei Circoli di base , senza preferenze ma sopratutto senza diritto di voto del popolo delle primarie, il cui apporto di presenze e di idee fu essenziale per la costituzione di tanti circoli PD in provincia.
Scritto da Maria Rossa il 2/8/2010 alle 12:24
ERRATA CORRIGE-ALLE PRIMARIE CON VELTRONI- le liste per la formazione del Coord. Prov. erano bloccate.
Scritto da Maria Rossa il 2/8/2010 alle 17:22
Grazie, Maria Rossa, per la dettagliata risposta. A volte, i "meandri regolamentari" sono irti e celano qualche pericolo o trappola. Ma siccome non voglio fare la disfattista, nonostante tutto continuerò a nutrire fiducia. Sui circoli, però, le maglie dovevano essere più larghe per favorire una maggiore partecipazione. Grazie ancora.
Scritto da Mafalda il 2/8/2010 alle 18:13
@Mafalda-A chi lo dici! Si allargava il cuore a vedere tanti cittadini onesti e sorridenti partecipare alle Primarie di Circolo!I nostri dirigenti dovrebbero avere più cuore,il Nostro Popolo se lo merita.
Scritto da Maria Rossa il 2/8/2010 alle 20:31
Archivi:
Ultimi post:
(30/4/2017 - 23:56)
(18/3/2017 - 23:20)
(26/2/2017 - 12:05)
(19/2/2017 - 21:29)
(31/1/2017 - 23:46)
(14/1/2017 - 00:03)
(2/1/2017 - 12:35)
(28/12/2016 - 00:49)
(5/12/2016 - 00:46)
(26/11/2016 - 12:34)
Links: