Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 2/8/2010 alle 21:16

Oggi, a margine della riunione dei senatori pd con il segretario Bersani, facevo una considerazione tanto banale quanto vera e paradossale. In questa situazione 'Kafkiana', di 'pre-crisi', il Premier (e la sua maggioranza), a seguito dello 'scisma finiano', vuole andare velocemente al voto, noi dell' opposizione, quasi quasi, speriamo nella tenuta di questo Governo. E' chiaro, non sono così ingenuo, che queste distinte 'prese di posizione' poggiano su un qualche 'substrato politico'. Ovvio, quindi, che ci siano delle peculiari ragioni ma ciò non toglie che paiono comunque, ai più, criptiche, contro il buon senso e distanti dalla comprensione della gente. Il nostro mondo politico va alla rovescia. Da tempo. Ricordo, non più di tre anni fa, mio zio, che lavora da 45 anni in Inghilterra a Manchester, mi chiedeva come fosse possibile in Italia che alcune forze politiche al Governo scendessero in piazza (e con i loro Ministri) a protestare contro l' Esecutivo del quale erano parte integrante. Per gli inglesi (e non solo per loro) la cosa era del tutto folle ed incomprensibile. Non sapevo cosa rispondergli allora. Spero non mi telefoni. Oggi sarei ancor più in imbarazzo.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 13 commenti -
Senatore, capisco l’imbarazzo e ti esprimo la mia umana solidarietà. Ma poiché non mi piace farmi macerare in una situazione che tu, saggiamente, definisci kafkiana, allora faccio mie le parole con cui di Giuseppe Adamoli ha chiuso il suo post del 30 luglio: “Che cosa succederà da domani in poi nessuno può dirlo. Se si potesse dar vita ad un governo di transizione come quello di Dini dal 1995 al 1996, quindi senza Berlusconi, questa sarebbe una soluzione da non scartare affatto, anzi da perseguire. Ma credo che l’alternativa sia secca: avanti così con un governo sempre più debole e ricattabile oppure elezioni anticipate” e insieme a lui concludo urlando: “PD, adesso batti un colpo!” A mio avviso, e mi scuso se magari ripeto cose già scritte, sono questi i momenti in cui una leadership si legittima o si brucia, diventa carismatica o si avvia al tramonto. “PD adesso batti un colpo!” Metti cioè in campo le tue energie migliori, concretizza sul campo la tua capacità di unire tutta l’opposizione al berlusconismo e al leghismo che ne è diventato la spina dorsale, intorno ad un programma credibile e chiaro che nasca dai mille rivoli che rendono fertile la cultura politica e sociale del centro-sinistra e dai battaglia! Basta , insomma, con quelle tattiche da vecchia politica che la nostra gente ( in Italia) non accetta più, e neppure il vecchio zio di Manchester del Senatore Paolo Rossi.
Scritto da Giovanniderosa il 2/8/2010 alle 23:14
Berlusconi è sicuro (o almeno mediaticamente sa trasmettere sicurezza ....o sicumera?) di vincere anche se si riandasse ad elezioni anticipate.L'opposizione sa che potrebbe essere un altro bagno di sangue perchè la forza elettorale non è tale da lasciare presagire successi significativi. E poi dovrebbe dire un grazie a Fini, che costerebbe caro al bipolarismo, a seguito dell'asse Fini/Casini, una realtà politica ancora a rischio
Scritto da Nottambulo il 3/8/2010 alle 01:49
La questione non è semplicemente quella relativa alla pochezza della nostra classe politica (a sinistra come a destra) ma della fragilità complessiva di un sistema che, ben oltre le indicazioni elettorali dei cittadini, non trova stabilità. Possono cambiare le leggi elettorali, si possono dunque modificare i 'meccanismi', ma certi rituali soffocanti e radicati non verranno scardinati, e non solo dentro la politica tradizionale. Penso che siamo il Paese della caste e delle corporazioni che definiscono una società 'egoista' parcellizzata e divisa, penso che una qualsiasi 'rivendicazione territoriale' possa avere senso e valore solo dentro una visione di insieme (dal nord, alla Lombardia alla nostra provincia a Malpensa come nel nostro piccolo comunello) penso ad un sistema fintamente meritocratico che non mette tutti 'sulla stessa linea di partenza'. Insomma non abbiamo molte alternative. Dobbiamo necessariamente incominciare da una profonda, costante e generalizzata azione culturale, l'unica che ci potrà salvare ma necessariamente 'lunga' e, è facile immaginare, travagliata. Occorre però 'partire'. Con coraggio e determinazione, viceversa le 'nubi saranno ancor più nere' ed i temporali inevitabili.
Scritto da paolo rossi il 3/8/2010 alle 08:22
Senatore, riscrivo e sottoscrivo integralmente le tue parole: "Dobbiamo necessariamente incominciare da una profonda, costante e generalizzata azione culturale, l'unica che ci potrà salvare ma necessariamente 'lunga' e, è facile immaginare, travagliata. Occorre però 'partire'. Con coraggio e determinazione, viceversa le 'nubi saranno ancor più nere' ed i temporali inevitabili". Basta con i tatticismni, basta col politichese. Parliamo un linguaggio di verità e chiarezza!
Scritto da Giovanniderosa il 3/8/2010 alle 08:58
Il politichese non è solo un linguaggio (avvinghiante e aleatorio, ancorchè altisonante). E' anche un modo di fare politica, quello appunto dei tatticismi e del "cerchiamo di salvare il nostro piccolo posticino e chi se ne frega del resto". Ce ne sono di personaggi così e il nostro territorio non ne è privo. I nomi li tralasciamo, perchè sarebbe gossip, ma i cittadini hanno le idee più chiare di quanto i politicini pensino
Scritto da Claudio il 3/8/2010 alle 09:39
Caro senatore, due righe per “alleggerire”. I termini “situazione kafkiana” mi fanno venire in mente la battuta di Aldo in “Chiedimi se sono felice”: “Ma precisamente questo Kafkian chi è?”. Ah, vedo già la faccia di Nottambulo nel leggermi. Vedo anche, con piacere (ed è un piacere sincero), che è tornato fra noi dopo aver dato le “dimissioni” in un commento postato in “Pyongyang”( rimasto nel web solo un paio d’ore e poi scomparso. Ma non era che i commenti, una volta pubblicati, non si possono
Scritto da Mafalda il 3/8/2010 alle 10:43
né correggere né rimuovere?). Torno ad essere seria e costruttiva. Credo che Berlusconi minacci il voto perché nell’ambito della sua mitomania è convinto di vincere ancora. Dall’altra parte, i nostri del PD, adducendo questioni e problematiche nazionali non più prorogabili (ma sinora serenamente prorogate) ci stanno semplicemente buggerando con la proposta di governi "provvisori". In realtà, “incartati” come sono, non sarebbero in grado, a breve, di proporre il nome di un candidato premier e la
Scritto da Mafalda il 3/8/2010 alle 10:46
procedura delle primarie (sacrosanta!) un po’ di tempo lo porterebbe via. Invece, in questo momento verrebbe loro più facile proporre il nome di qualche ministro (ad esempio, D’Alema?). Mi piace il commento del senatore di questa mattina.
Scritto da Mafalda il 3/8/2010 alle 10:50
Senatore, lo ha detto velatamente, diciamolo con parole chiare: il PD sa bene di essere politicamente debole. Nel paese come nelle alleanze. E' una triste considerazione questa, ma deve essere fatta. Dice bene Giovanni, questo è il momento che il leader (se davvero lo è), emerga. Senza temporeggiare. Se così non fosse, allora si: scegliamo un governicchio di transizione, nella speranza che da questa parte del campo si riesca a costruire qualcosa entro le prossime elezioni. Ma dubito...
Scritto da Fabio il 3/8/2010 alle 11:26
Cara Mafalda, un' informazione tecnica. I commenti, una volta pubblicati, non possono assolutamente essere rimossi da nessuno se non dal sottoscritto. Non so, nel caso specifico, cosa sia di fatto successo se non l' aver toccato distrattamente un tasto che ha cancellato il commento stesso. Sto abbastanza attento ma può capitare. (e tu sei più attenta di me, non mi ero accorto di nulla!)
Scritto da paolo rossi il 3/8/2010 alle 12:31
Sinceramente i commenti più lunghi del post o in numero tale da essere prevalenti mi lasciano perplesso e sicuramente sono poco educati nei confronti di chi legge e di chi scrive. Ma sono scelte e sono limitate a due persone. Il rischio è che si saltino e si vada a leggeresolo quelli più snelli. E può essere un peccato. Berlusconi è convinto di farcela? Non credo. E' tattica comunicativa la sua.
Scritto da Borghi S il 3/8/2010 alle 12:40
La strategia di Berrlusconi è sempre la stessa: fingere che non ci siano problemi, di avere consenso oltre misura euna fidelizzazione che supera ogni possibile probabilità. Il centrosinistra perde tempo, va a rallentatore, non cambia marcia, difende i potentati locali e le alleanze attorno a questo o quel personaggio. Ha paura delle nuove forme di comunicazione, di andare a chiedere il parere alla gente. Fate delle primarie "vere" mettendoci qualche donna se volete essere credibili
Scritto da maurizio il 3/8/2010 alle 13:38
Caro Borghi S., quando il tempo me lo consente mi piace 'commentare i commenti' o comunque 'dialogare' anche attraverso il blog. Non direi che è da ritenere 'maleducato' chi scrive 'considerazioni' più o meno lunghe o chi, sullo stesso argomento, interviene più volte. Chi lo fa non toglie niente a nessuno, di fatto si possono leggere o non leggere. L' importante è che ognuno possa esprimersi liberamente, che sia prolisso o laconico ha, per me, poca importanza, che condivida o meno il post, anche se a volte la cosa può darmi fastidio, idem.
Scritto da paolo rossi il 3/8/2010 alle 14:41
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