Alcuni odierni 'flash' giornalistici non ci  lasceranno privi di emozioni. Gianfranco Fini è al 'centro del ciclone'. Naturalmente più che sulla 'querelle politica', l'attacco concentrico della B.B. (banda berluska), con l' ormai immancabile auxilio padano, è tutto indirizzato sulla vicenda della lussuosa dimora monegasca. Ora mi è sinceramente difficile pensare al Presidente della Camera  come ad una 'vergine pudibonda'. Quello che però emerge è che, in questi periodi, a destra come a sinistra, sopra come sotto, la politica subisce un tantino 'condizionamenti' esogeni a se stessa. Infra tempore nel 'ginepraio pidiellino'  si alza una voce autorevole, quella del Sen. Giuseppe Pisanu, più volte Ministro e, sul finire degli anni 70', stretto e fidato collaboratore di Moro e di Benigno Zaccagnini: "Lo scioglimento delle Camere piomberebbe come un macigno sulla fragile situazione economico-sociale del Paese...". Parole al vento. Non verrà ascoltato. Ma su tutto e su tutti le esilaranti dichiarazioni dallo, è il caso di dire, 'spessore equino' del Ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla, una alla quale, se dipendesse da me, non affiderei nemmeno le sorti della Pro-Loco del comune di Valmadreradisotto: "come la corrida, l' Italia abolisca il Palio di Siena". No comment e poi via spediti verso i botti di ferragosto.