Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 20/8/2010 alle 18:53

 Qualche giorno fa ero in un comune del luinese (il paese di mio padre), e sono rimasto sorpreso per la cura, l'amore e la capacità di gestire una piccola comunità. Il Sindaco, un mio cugino, è a capo di una lista civica tendenzialmente di centrodestra. Sono rimasto colpito dalla qualità del 'lavoro prodotto', una valutazione che va oltre la mia possibile 'partigianeria parentale.'  Oggi sono stato a Gorla Minore, comune di 9.000 abitanti. Seconda folgorazione. Ho visitato l'asilo nido e la scuola materna opere giunte a 'fine lavori' e la piscina comunale, corredata da palestre, aree sauna e bagno turco, che tra poco aprirà i battenti. Tutto realizzato con 'risorse comunali' grazie alla capacità amministrativo-politico-imprenditoriale di Sindaco e Giunta. Bellissimo. Giuro mi è sembrato, per la qualità e lo stile dei fabbricati,  di essere in un comune elvetico. Ho pensato allora, forse banalmente, a quanti bravi amministratori ci sono in giro, alla loro quotidiana fatica, al loro costante impegno. Anche a Gorla, al governo locale, c'è una lista civica. Però fatemelo dire con orgoglio: cinque assessori su cinque, più il Sindaco, iscritti al pd. Anche il partito ha bisogno di gente così. Gente che c'è.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 38 commenti -
Consiglio di leggere questo articolo. Grazie http://www.varese7press.it/?p=18222
Scritto da Paolo il 20/8/2010 alle 19:25
"... gente così. Gente che c'è". E' proprio quella GENTE che da sempre cerchiamo e che invitiamo a cercare e a trovare e quindi a sostenere. Quella gente così siamo tutti noi che ci impegniamo ad essere così. E i tuoi blog, caro Senatore, vanno in quella direzione...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 20/8/2010 alle 21:01
carissimo senatore, ho letto il link di Paolo http://www.varese7press.it/?p=18222 E dunque se "Anche il partito ha bisogno di gente così. Gente che c'è" è traumatico aprire sul suo Blog, magari condotta da Lei, una discussione su Nichi Vendola come candidato segretario del partito e magari candidato Premier? Con osservanza eduardo capriglione
Scritto da eduardo capriglione il 20/8/2010 alle 21:06
Caro senatore, c'è grande rispetto per i dirigenti del pd, ce ne sono di bravi e meno bravi, ma questa apertura alla gente che lavora con tenacia, costanza ed intelligenza in giro per il paese, nelle associazioni e nei piccoli o grandi comuni, è interessante. La politica deve tornare allo spirito di servizio, all' impegno legato non solo alla propria ambizione ma agli interessi della comunità. Sembrano concetti basilari ed elementari. Non lo sono affatto. Il tuo richiamo è importante. Grazie.
Scritto da Borghi. S. il 21/8/2010 alle 00:22
Certo Senatore che è così. Le risorse del pd ci sono e sono innumerevoli. Mi sembra che qualcuno l' avesse già scritto su questo blog . La base dei democratici è più avanti della sua dirigenza, anche in questa provincia. Una base sana si dovrebbe dire. Tra poco ci sarà il congresso provinciale, speriamo che queste considerazioni verranno recepite. Il Senatore Rossi sono certo che lo farà, sugli altri ho qualche dubbio, in particolare su qualcuno ho certezza negativa.
Scritto da Viviana il 21/8/2010 alle 09:23
Non crede Senatore che questo PD sia già vecchio anche se è nato due giorni fa? Penso che per come è costruito, per come funziona al suo interno il dibattito e soprattutto per l'idee che ha, anzi che non ha, sembra una riedizione di un partito degli anni 70. L'immagine esterna è stata curata ma dentro cosa è cambiato? Ecco perchè il primo Vendola che passa per strada piace a giovani e meno giovani. Lei almeno in questa nostra provincia, lo ha capito ma è da solo.
Scritto da Alessia il 21/8/2010 alle 09:38
Caro Senatore, se Le capita provi a fare un giro a Lazzate e subito dopo a Gerenzano. Due comuni governati da più di 20 anni da giunte leghiste "doc" . Il primo è un esempio di borgo austriaco, nel quale il centro storico è stato recuperato con senso. Il secondo, invece, la dimostrazione concreta di un'amministrazione del territorio improvvisata ed approssimativa. Altrettanto si potrebbe dire di molti centri dell'hinterland milanese governati storicamente dalla sinistra e che negli anni '70 e
Scritto da Leonardo il 21/8/2010 alle 09:41
'80 hanno fatto scempio del territorio. Questo per dire che oggi la "buona amministrazione" più che dalle sigle dei partiti e dalla colorazione delle maggioranze, passa, soprattutto, attraverso individualità che per competenza, sensibilità o capacità di interagire produttivamente e positivamente con la "macchina burocratica" riescono non solo a "fare" (nel senso di concludere i progetti), ma anche a "far bene", con risultati concreti e verificabili. Da ciò ne deriva una riflessione politica che
Scritto da Leonardo il 21/8/2010 alle 09:50
conduce a quello che evidenziava nel precedente post il commento di Maria Rossa: come favorire il ricembio delle dirigenze in modo da favorire l'ingresso di nuove leve, capaci di superare, insieme ai conservatorismi anche i limiti dimostrati da molti amministratori locali sempre in auge? Un tema, questo, che riguarda anche la prossima scadenza congressuale, dove tra "liste bloccate" e "unanimismi di facciata" si rischia d'impedire, insieme al ricambio dei dirigenti, anche il rinnovamento del PD
Scritto da Leonardo il 21/8/2010 alle 09:56
Condivido Leonardo il tuo lungo e completo 'ragionamento'. Lasciami dire anche a te una piccola cosa sul prossimo congresso provinciale. Lo 'sterile unanimismo' che non piace a nessuno e che nessuno giustamente vuole, non deve trasformarsi però una sorta di alibi per 'affilare tutti le armi' senza produrre un supplemento di riflessione per il bene (come si diceva una volta) del partito. Non si può partire con l' idea di 'mettere subito in campo', presunti buoni contro presunti cattivi, presunti innovatori contro presunti conservatori. Il pd provinciale, tutto insieme, deve cercare, e questi tempi delicati e difficili ce lo richiedono, una sua unità e compattezza. Lo sforzo va prodotto poi, se non ce la faremo, si vedrà........... ( te lo dice uno che si ostina da aver un' idea 'lingottiana' del pd e quindi, visto lo status quo, un pensiero 'di parte', con la 'convenienza,' in questa fase, a rappresentare con vigore e 'separatamente', il suo modello di partito)
Scritto da paolo rossi il 21/8/2010 alle 10:42
Senatore, avrai di certo letto il mio commento sul blog di Adamoli e risposta relativa dello stesso. Ti chiedo scusa perchè ho esagerato ma quello che penso te lo ho sempre scritto. Sarò cattiva e girala pure come vuoi, ma dalla sua risposta si evince che in verità non ti stima granchè anche se il vostro percorso è lo stesso. Nel PD è risaputo per non parlare di Marantelli e Tosi uno che non si sbilancia mai. Forse Alfieri la pensa in maniera diversa ma non metterei la mano sul fuoco. Scusa ancora per la franchezza
Scritto da E.F. il 21/8/2010 alle 13:26
Cara (sempre si fa per dire) E.F. hai tirato libere e personali conclusioni. Le rispetto. Siamo però al centro di un pettegolezzo politico e nulla più. Fermiamoci qui. Chi mi stima, chi non mi stima, chi mi apprezza e chi no. E' normale che in politica, nel lavoro come nella vita, sia così. Non mi scandalizzo nè dispero per la presenza di qualche detrattore. Io faccio la mia modesta parte (sempre criticabile sia chiaro), domani non so cosa mi riserverà il futuro. Dico quello che penso e forse qualche volta darò anche fastidio. Certo che a qualcuno (come a te, ad esempio), non piacerò. Può dar fastidio ma va accettato, in un certo senso la cosa fa parte di un 'gioco' che deve però mantenere una base di correttezza e lealtà. Non ho comunque la sensazione di essere odiato dagli amici elencati nel tuo commento. Forse c'è stata, c'è e ci sarà qualche piccola-grande divergenza politica. Può succedere.
Scritto da paolo rossi il 21/8/2010 alle 13:34
Non dare spago, caro senatore, a gente come E.F. Libero di esprimere quello che vuole ma è solo e chiaramente un provocatore. Non fare sempre il modesto. Sai bene che c'è molta gente che ti stima. Anzi, molto di più di quel che credi. A me non interessa cosa pensano di te, ammesso siano a ragionare così Adamoli, Marantelli e altra vecchia guardia. Son grande abbastanza per giudicare per conto mio ed ho orecchie buone e pulite. Sento in giro quale è l' opinione su uno come te. Vai tranquillo e fottitene.
Scritto da Mario il 21/8/2010 alle 13:55
Le polemiche sul Paolo Rossi non mi interessano. A me piace molto e basta così. Ritengo positivo il contributo fornito da alcuni in questo post. Il Pd ha forza, energie, giovani e donne preparati e preparate. Insomma persone intelligenti ed onseste. Vanno scovate, vanno fatte emergere, vanno agevolate cosa che, mi pare oggi, tranne Alfieri, che sta nella stessa corrente di Adamoli ma è molto diverso, e il senatore, nessuno sta nemmeno abbozzando. Qualcuno è rimasto a DC e PCI. Hanno cambiato il vestito ma la testa no.
Scritto da Roberto il 21/8/2010 alle 14:08
@ E.F. Stima, autorevolezza, ma di cosa stai parlando? La qualità di un politico si misura sui fatti, sui comportamenti, sulle scelte, sulla storia personale. Già il consenso elettorale non è un parametro attendibile, perché i voti arrivano soprattuto dal controllo degli apparati, dalle clientele, dall'efficacia dei supporter... come molti esponenti varesini ben sanno. Per esempio, dopo il crollo del PD Varesino alle regionali, mi sarei aspettato che uno come Tosi, che reputavo serio, avrebbe
Scritto da Leonardo il 21/8/2010 alle 14:28
dato le dimissioni da segretario provinciale. In fondo, a pochi mesi dal congresso non gli costava nulla. Invece, non si è dimesso ed ha fatto finta di niente, come se il PD non avesse dimezzato i propri voti. Il problema è proprio questo, che oggi in politica nessuno risponde di quel che fa e ciascuno si garantisce grazie alle coperture di cui può godere all’interno del partito. Questa regola a Varese vale per tutti, sia ben inteso, perché nessuno è tanto autorevole da poterne fare a meno.
Scritto da Leonardo il 21/8/2010 alle 14:29
A parte le dimissioni di Tosi, gesto che forse sarebbe stato eccessivo, condivido Leonardo un ragionamento lineare e cristallino come quello che è riportato nel tuo commento.
Scritto da paolo rossi il 21/8/2010 alle 14:40
La ricerca dell’unità, della massima condivisione possibile delle responsabilità nella gestione del Partito, soprattutto a Varese, dove abbiamo un avversario forte e noi una presenza modesta, è un imperativo categorico, per rafforzare l’immagine e l’operatività del Partito. Su questo sono assolutamente in sintonia col senatore e i più ragionevoli commentatori. Ho paura però che da qualche parte questo “spirito” possa essere frainteso, interpretato come debolezza politica, perciò mi auguro che nella discussione sui valori, sui programmi, sulle alleanze, prima che sui nomi ( ma senza trascurare di porsi anche questo problema, per far largo a giovani competenti e capaci) l’Area Democratica dimostri di esserci, di fare e di saper fare, e soprattutto di non curarsi di etichette appiccicate troppo frettolosamente.
Scritto da Giovanniderosa il 21/8/2010 alle 16:08
Nel blog di Adamoli si parla di “Uomini che odiano le donne” (per dirla alla Stieg Larsson). In questo, caro senatore, ci tocca leggere di “una donna che odia un uomo”. Passami i termini ma è così che traspare - ai miei occhi femminili – l’astio nei tuoi confronti che E.F. fa irrompere, spesso, nella scena, al punto da farti rimpiangere “l’acidità di Mafalda” (acidità che spesso hai definito “costruttiva”). Letto così, non sembrerebbe avere “origini politiche” ma personali.
Scritto da Mafalda il 21/8/2010 alle 17:41
Cara E.F., la prossima volta che scrivi al senatore Rossi, prova a fare quello che sto facendo io ora (senza pretesa di insegnarti nulla): in you tube c’è una stupenda versione live di “We shall overcome” cantata da Bruce Springsteen. Vedrai che armonia fra testi e musica. E non ti sarà difficile trovare l’armonia con gli altri.
Scritto da Mafalda il 21/8/2010 alle 17:41
Ti dirò, Mafalda, non credo che E.F. mi odi. Si è solo un pò fissata. Certamente non devo esserle particolarmente simpatico o forse prova per me un poco di avversione politica o magari potrebbe essere una mia mia ex fidanzata degli anni migliori ancora incazzata per lo sgarbo di un abbandono mai digerito (del quale, assicuro, avrò fin d'ora e sicuramente scarsa memoria). Dormirò comunque tranquillo. P.S.: informo che se E.F. fosse un anonimo uomo che si spaccia per donna l'ultima mia spiegazione della sua cattiveria nei miei confronti è da considerarsi formalmente annullata.
Scritto da paolo rossi il 21/8/2010 alle 18:50
Per tornare al post, le esperienze amministrative descritte confermano che per “ben amministrare” occorrono intelligenza, competenza e buon senso (che il buon Dio ha sapientemente donato alle persone, a prescindere dallo schieramento di appartenenza). Anche quest’estate (come tutte le estati) abbiamo passato le vacanze in uno splendido paese incastonato negli scogli, che si affaccia sul Golfo dell’Asinara. Ebbene, quest’anno, per contraccambiare la gentilezza dei nostri anziani vicini di casa
Scritto da Mafalda il 21/8/2010 alle 19:03
(che per tutto l’anno vegliano sulla nostra casa) e per ribadire che il periodo di vacanza non coincide necessariamente con il distacco dai problemi di ogni giorno, ci siamo occupati di loro entrando in contatto con l’Ufficio Servizi Sociali del Comune. Ebbene, a fronte degli standard dei nostri comuni sotto i 10mila abitanti (molti dei quali hanno in organico un solo assistente sociale che fa anche lavoro amministrativo) ci siamo trovati davanti un nutrito staff di ben 3 assistenti sociali,
Scritto da Mafalda il 21/8/2010 alle 19:05
oltre agli amministrativi. Per non parlare dei servizi offerti, numerosi ed efficienti. I comuni del sassarese, pertanto, non hanno nulla da invidiare ai comuni varesini. P.S.: ho letto che da settembre il PD comincia un “porta a porta”. Forse dobbiamo imitare quelli della “Chiesa Presbite Intercostale” del reverendo Snack (Corrado Guzzanti)? Zingaretti sta facendo le "prove tecniche di primarie" contro Chiamparino? Ha ragione Chiamparino, Cota deve essere invitato alla festa nazionale del PD.
Scritto da Mafalda il 21/8/2010 alle 19:10
Interessante Mafalda. Solo su una cosa dissento. Per quanto mi riguarda Cota non lo inviterei neanche alla 'festa della salamella' di Vatelapescadisotto.
Scritto da paolo rossi il 21/8/2010 alle 20:08
Senatore, ecco il commento più breve postato da me finora: cvondivido la sua posizione circa l'invito a Cota ed aggiungo che , con Lega e PDL, io limitarei i rapporti a quelli necessari per motivi puramente istituzionali.
Scritto da Giovanniderosa il 21/8/2010 alle 23:09
@GiovanniDeRosa-“dove abbiamo un avversario forte e noi una presenza modesta”Non credi caro Giovanni che se la nostra condizione è quella che tu descrivi qualche colpa la dirigenza attuale ce l’abbia?Allora se unità significa mantenere lo status quo per peggiorare ancora la nostra situazione io non ci sto.Concordo con Leonardo, il pessimo risultato di Tosi alle regionali avrebbe dovuto convincerlo a dare le dimissioni,se non l’ha fatto è solo perché ne lui né Marantelli vogliono perdere il potere di decidere chi farà il prossimo Segret.Provinciale in un partito che hanno abbondantemente contribuito a ridurre al lumicino. Qua non si tratta di mantenere l’unità ma di riuscire a spezzare la cupola che sta asfissiando il nostro Partito in nome di interessi personali. E se Ci presentano un solo candidato deciso da Lor Signori in alto loco in aggiunta alle liste bloccate io per quel che mi riguarda in periodo di Congresso vado al mare..
Scritto da Maria Rossa il 22/8/2010 alle 01:06
Cara Maria Rossa, ritieni davvero che oggi il nostro partito a livello provinciale sia ridotto così? Non penso proprio che una, due o tre persone possano oggi decidere chi sarà il prossimo segretario provinciale. Il pd sarà anche un poco sgangherato ma è un soggetto plurale. Sul prossimo Congresso vanno poste alcune condizioni politiche in premessa. Uno. Che si produca uno sforzo unitario sui contenuti e sul nome del segretario (il tentativo va fatto seriamente) Due. Che si chiarisca, anche a livello locale, la linea del pd per quanto riguarda i rapporti con gli altri partiti (Lega in testa) e si discuta attorno a un progetto politico e non solo sugli organigrammi. Tre. che si consideri la territorialità del pd varesino (il partito non può essere imperniato solo sul capoluogo), in termini di 'spazi' e di risorse. Quattro. Valorizzare, non solo formalmente, in modo concreto ed adeguato, i giovani e le donne. Cinque (ma sarebbe un tre bis) meglio che il prossimo Segretario non sia di Varese città (due Consiglieri Regionali e due parlamentari sono della 'città giardino'). Queste le 'condizioni' che mi sento di porre. Ma il mio chiodo fisso rimane l'impegno per la realizzazione di uno sforzo unitario che, se necessario, potrà anche far fare a molti di noi un passo indietro. Le prossime scadenze elettorali non ci consentono di arrivare divisi. Se poi non ci fossero le condizioni per 'stare positivamente insieme' sono io il primo a dire 'ognuno per la sua strada'. Ma non possiamo partire a priori con l' idea di 'dividere'. Non ce lo possiamo proprio permettere. Mi scuso per la lunghezza ma volevo, dal mio punto di vista, essere, sull 'argomento, sufficientemente chiaro. Queste semplici 'indicazoni', per altro, le sto dicendo pubblicamente e da tempo. Il silenzio di altri, nel partito sulla questione, è legittimo ma a mio modo di vedere, non rappresenta un segnale positivo. Ora ho detto davvero tutto.
Scritto da paolo rossi il 22/8/2010 alle 11:04
Il problema di “galateo istituzionale” sollevato da Chiamparino è sacrosanto. Non sta “aprendo” ad un leghista piemontese bensì al Presidente della Regione Piemonte. Punto. Sino a sentenza definitiva e contraria. Non invitarlo mi sembra indice di inutile faziosità. Cara Maria Rossa: il PD sta facendo acqua da più parti, c’è un grande bisogno di confronto interno e di cambiamento, i candidati premier ci arrivano dall’esterno (Vendola, Casini) però noi, come diceva Corrado Guzzanti nella sua
Scritto da Mafalda il 22/8/2010 alle 11:52
parodia di Prodi, dobbiamo stare “Fermi ed immobili come un semaforo”. Tradotto: uniti e unanimi al fine di dimostrare un partito compattamente “bersaniano”. Anche per questo motivo sono state imposte le liste bloccate a livello nazionale e locale. Ora leggo cosa ha scritto il senatore nel risponderti.
Scritto da Mafalda il 22/8/2010 alle 11:53
La risposta del senatore al commento di Maria Rossa, per rispetto, meriterebbe che io tacessi ( ubi maior minor cessat), ma io sono un pò discolo e allora aggiungo poche parole. Innazitutto per dire che condivido pienamente la lunga ed esaustiva risposta del senatore , poi per sottolineare che nel mio commento, con molto garbo, lasciavo comunque intendere che, all'unità del partito, si deve lavorare da tutte le parti, con eguale misura, eguale senso di responsabilità e disinteresse personale.
Scritto da Giovanniderosa il 22/8/2010 alle 12:24
Non voglio duettare Mafalda tanto meno avere con lei l' ultima parola. Una piccola cosa però su Cota. Formalmente il Presidente della Regione Piemonte può essere invitato alla nostra Festa Nazionale. Uno però che rilascia le dichiarazioni che rilascia e dice le cose che dice io non lo inviterei nemmeno, come già accennato, alla festa del pd di parampamperodisopra. Così, per incazzatura. Anche alle formiche (parafrasando e lievemente trasformando con licenza Gino & Michele) ogni tanto 'girano le balle'. E poi considerando i continui e e rozzi elevati da questa 'marmaglia padana' se per una volta ne mettiamo a uno di alla porta (visto che siamo a casa nostra)...........
Scritto da paolo rossi il 22/8/2010 alle 14:48
caro senatore, gli amministratori locali del pd spesso fanno bene. ma poi contano qualcosa davvero? la loro voce incide, quando si deve decidere su alcune questione? a me pare proprio di no, almeno qui da noi le decisioni sono sempre in mano a quei due o tre esponenti di primo piano... sai bene di chi parlo. in bassa provincia si discute di malpensa, i circoli e i sindaci del pd dicono parole chiare... e Varese tace!
Scritto da davide il 22/8/2010 alle 17:12
Davide, poni un problema vero superabile costruendo anche noi sul nostro territorio il nuovo partito. Ci vorrà molta pazienza e dovremo fare molta attenzione. Incominciamo. Io penso che nella nostra periferia, consentimi il termine non del tutto appropriato, ci siano risorse, anche nascoste, inestimabili. Pensa che qualcuno è uscito anche a manifestarsi attraverso questi vituperati blog. Un segnale confortante. Il mio impegno in questa direzione sarà totale. Nel pd, anche alle nostre latitudini, occorre più politica e più confronto aperto, non c'è dubbio.
Scritto da paolo rossi il 22/8/2010 alle 17:22
Paolo Rossi......"E poi considerando i continui e rozzi... elevati da questa 'marmaglia padana' se per una volta ne mettiamo uno di loro alla porta (visto che siamo a casa nostra)..........." . SACROSANTO. SOTTOSCRIVO E RINGRAZIO !
Scritto da Giovanniderosa il 22/8/2010 alle 17:55
@Rossi-Caro Senatore, anche se apprezzo sinceramente le tue buone intenzioni devo dire che la Tua risposta anche se ha raffreddato un po’ la mia sfuriata non è riuscita a convincermi del tutto per una questione di metodo. In democrazia, anche all’interno dei partiti ci si confronta e poi si vota, chi ottiene più voti ha l’obbligo di portare avanti la propria proposta e il dovere di rispettare le opinioni altrui anche di chi diverge. Abbiamo fatto così anche con il Segret.Nazionale, ha vinto Bersani, si è forse spaccato il partito?Forse ora è più coeso di quanto non lo fosse prima . Il fatto è che il nostro Partito in provincia si è riunito e ha discusso su alcune importanti questioni (purtroppo “dimenticando” il Sud e Malpensa) ma non sui nomi di papabili candidati alla Segret. Prov.come ad esempio è stato fatto e con un certo successo per le candidature alle regionali. Come novelli carbonari ogni corrente ha fatto le sue riunioni segretissime alla Pulcinella , proponendo nomi, alcuni scoperti sul tavolo ma altri all’insaputa dei primi , infilati nella manica e su cui alla fine in 4 (stavolta buonissimi) decidono e decideranno…
Scritto da Maria Rossa il 22/8/2010 alle 18:14
Cara Maria Rossa, non mi permetterei mai di convincerti anche perchè condivido molto di quello che sostieni. Penso però che sia 'quasi normale' che alcuni nomi candidati alla segreteria provinciale siano emersi in questo modo. Non scandalizziamoci e vediamo cosa possiamo fare e come agire ora per mettere in sesto il partito anche a livello provinciale. Attenta però: la divisione è un' eventualità di percorso, non la condizione di partenza.
Scritto da paolo rossi il 22/8/2010 alle 18:54
Caro Rossi, la tua ottima risposta delle ore 11.04 avrebbe potuto concludere in dibattito. Alcuni più che su argomenti preferiscono diffondersi sul chiacchiericcio. Forse non hanno ben chiaro che la casa brucia e preferiscono magari indicare in te, in Adamoli, in Marantelli o in Tosi i responsabili maggiori dei nostri guai . E Berluscvoni e Bossi dove li mettiamo? Forse non si sono accorti che in queste ultime settimane si è aperta una magica porta nella situazione politica italiana.
Scritto da A. Vaghi il 22/8/2010 alle 19:30
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