Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 22/9/2010 alle 08:45

Ancora sul Pd. In politica non ho mai amato (come dicono qui a Roma)  il 'volemose bene', a tutti i costi. Lo trovo ipocrita. Quando in un partito ci sono divisioni vere e non personali (come spesso accade) è necessario che onestamente emergano. Sempre. Discussione e confronto rappresentano poi un metodo faticoso ma necessario per possibilmente 'ricomporre', sempre che le finalità di fondo siano comuni. C'è una 'questione centrale' che aleggia sopra qualsiasi sottodivisione possibile ed immaginabile. Se un Partito non è una Confederazione Provvisoria (il Pd non è nato con questo spirito), nei momenti di dialettica, anche accesa e virulenta, la ricerca (e volutamente ho scritto 'ricerca') di unità deve poter prevalere a Roma come a Milano Varese. Abbandonarla preventivamente è un 'crimine politico'. Noi 'addetti ai lavori' seguiamo, oltre ad istinti personali, le nostre ferree e stantie logiche ma ora è più che sensato ascoltare la nostra gente che ci dice all' unisono: "Piantatela, in questo momento, con le divisioni in atto nel centrodestra, utilizzate le intelligenze e le energie che avete per far fronte contro il 'nemico politico comune' che sta fuori casa . E' stato  per caso un medico che vi ha prescritto di fare il Pd?". 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 29 commenti -
Condivido. Anche la scelta che diceva nel post di ieri. Segnalo uno stralcio di Brian di Nazareth dei Monty Python. Dal minuto 0:50. http://www.youtube.com/watch?v=XhwmfGjuWys Prendono in giro il gran numento di partiti di estrema sinistra dell'Inghilterra degli anni 70. Con riferimento anche al moviemnto femminista. Per tutto il film, la cosa magnifica è che a discutono di protocolli, dettagli, mozioni e dimenticano l'obiettivo (anche l'avversario). Bene chi, invece, li ricorda.
Scritto da FrancescoG. il 22/9/2010 alle 11:46
Questo è il vero problema: la gente chiede una opposizione incisiva e si oscilla un po' qui e un po' là. La gente chiede le primarie per le elezioni amministrative e qualcuno già dice che sono inutili e non servono (dimostrano di essere vecchiostile e fermo alla poltiica di qualche anno e decennio fa e soprattutto di non avere la capacità di intercettare la gente e la nuova società). La gente chiede una gestione meno diesseggiante, soprattutto.
Scritto da Franco il 22/9/2010 alle 13:02
Siccome non è un oblligo, ma una scelta è necessrio rispettare i cittadini che chiedono semplificazione e chiarezza.
Scritto da Renzo il 22/9/2010 alle 13:33
Caro Paolo, sono perfettamente d’accordo col tuo post, mi permetto però di aggiungere una postilla. Su Facebook, dove la critica ai vertici del partito si esprime almeno con la stessa libertà e democrazia assicurata dal tuo blog e da quello di Adamoli, insieme al messaggio/appello unitario che tu hai ben sintetizzato e grassettato, convive, circolando non meno forte e legittima, la delusione per l’epilogo unitario nella scelta di una candidatura alla segreteria provinciale. Credo sia utile segnalare questo dibattito perché ai vertici provinciali del partito arrivi , oltre alla richiesta di unità, anche quello di confronto avanzata da tanti iscritti che sfogano su FB le loro frustrazioni. E, ti assicuro, che non si tratta solo di “6 teste calde” ma sono in tanti a premere perché si realizzi più velocemente l’ emersione di una leadership provinciale non condizionata dai soliti “potenti “ . Io , che condivido pienamente la tua preoccupazione per l’unità del partito (diventata addirittura emergenza dopo il rientro in campo “a gamba tesa “ di Veltroni) sento la necessità di segnalarti e segnalare a Fabrizio Taricco ( di cui ho sottoscritto la candidatura) questo diffuso disagio. Fabrizio, che è persona capace, onesta e intelligente sa che la priorità è dare subito un’immagine di unità, anche se essa dovesse vivere oggi solo come aspirazione , ma sa anche che, con la stessa tempestività, lui ha il dovere di incanalare il dibattito nel partito, innanzitutto con la sua base, perché si facciano passi concreti in direzione di una unità vera, profonda, verticale. Per riuscirci è indispensabile che si affranchi dall'abbraccio dei potenti, perché per essere il leader del partito dei deboli, degli ultimi, degli emarginati è verso di loro innanzitutto che bisogna tendere le orecchie (per ascoltarne i bisogni) e poi le braccia e il cuore (per farli propri). Tutto ciò richiede intelligenza, passione, consapevolezza piena delle difficoltà e umiltà, tanta umiltà. Quando parlo di umiltà ho in mente personaggi insieme umili e forti, umili con i deboli e gli emarginati e forti con i potenti soprattutto se arroganti e i prevaricatori. Nel nostro Panteon, di personaggi famosi a cui ispirasi non ne mancano: a me vengono in mente subito Enrico Berlinguer e Aldo Moro. Li ricordo qui insieme, come insieme li ho ricordati lo scorso 11 giugno . (http://www.youtube.com/user/giovanniderosa#p/a/u/1/PqndzO1UcfI) Fuori onda: Paolo se non prevedi link nel tuo blog e dovessi decidere di censurare quello appena riportato, ti capirò.
Scritto da giovanniderosa il 22/9/2010 alle 14:34
Fa bene Senatore ad insistere. C'è in giro troppa gente che non capisce o che fa finta di non capire. Ho seguito, anche se ammetto parzialmente, dai giornali e sui blog anche le vicende del congresso varesino del pd. Se si fa uno sforzo per tenere unito questo partito si dice che è per interessi, se si pongono legittime distinzioni significa che a tutti i costi si vuole dividere. Questo è il momento della responsabilità e della serietà. Le divisioni esagerate e forzose non vengono comprese, e giustamente (si veda Veltroni)
Scritto da Borghi S. il 22/9/2010 alle 16:02
Grazie Giovanni per il prezioso contributo. Hai fotografato una situazione che tutta la dirigenza provinciale, ovviamente a partire da me, dovrebbe considerare attentamente e non sottovalutare evitando antipatiche ed inutili 'alzate di spalle'. Questo nostro partito ha il dovere di compattare una sua linea ed una sua posizione politica, questo è chiaro, soprattutto in una fase, come stancamente sto da tempo dicendo, che vede un' evidente divisione nel 'campo avverso'. Anche il nostro partito provinciale, stupido negarlo,materializza al suo interno presenze, più o meno organizzate, di 'sensibilità diverse. Affermare che ciò è sbagliato e che comunque questo fatto rappresenta un danno per il pd, è fuorviante, nel merito. In un' organizzazione plurale così deve essere. Aver prodotto uno sforzo unitario in tal senso, mettendo insieme tutto quello che c'è, è quanto, con chiarezza, ci chiede il nostro elettorato. L' abbiamo fatto per pararci, tutti noi presunti leaderini locali, il 'fondo schiena'? Confesso che il mio interesse personale (naturalmenteci si può liberamente credere o meno) sarebbe opposto. Confondere il senso di responsabilità con l' unanimismo non va bene, come per la verità sarebbe inammissibile appiattire ed uniformare ora il dibattito interno che non può ridursi ad essere solo più o meno verticistico (la testa delle componenti) ma aprirsi costantemente e con metodo al territorio ed ai circoli. Non ho verità in tasca e certezze granitiche, a volte sono ancora combattuto, ma questa, che comporta anche il dover fare qualche passo indietro, mi sembra la via più giusta. Penso che il prossimo segretario provinciale dovrà essere lealmente sostenuto senza rinunciare ad uno che sia uno possibile contributo che potrà avere anche le caratteristiche della critica.
Scritto da paolo rossi il 22/9/2010 alle 16:08
Condivido la risposta di Rossi a Giovanni Derosa, che poi vera risposta non è. Mi sembra infatti che la pensino allo stesso modo. Gli iscritti ma soprattutto i simpatizzanti sono molto spesso critici ma non vi è dubbio che sono soprattutto stanchi delle litigate tra le proprie mura. Chi lavora nella direzione dell'unità va sostenuto e non affossato, altro che balle.
Scritto da Adriano il 22/9/2010 alle 16:36
Benissimo ma adesso non toglieteci dall' alto, con le solite storie, le primarie nelle città per la scelta dei nostri candidati alla carica di Sindaco. Non si può più pensare ad un partito che decide fra pochi, ad una forza politica chiusa ed oligarchica. E' importante avere il coraggio di aprirsi con quel coraggio che fino ad oggi è mancato in toto.
Scritto da Mario il 22/9/2010 alle 16:42
Caro Paolo, lo sconcerto di molti nostri elettori è lo stesso di parecchi militanti, come me. L’amico Adamoli, in una breve e causale conversazione, stamane mi invitava a non avere paura ed a non demonizzare la discussione interna, nonché l’eventuale composizione e scomposizione di correnti. In teoria sono d’accordo, ma in politica contano i fatti e conta anche la percezione dei fatti. E la percezione, presso parecchi militanti ed elettori della mossa di Veltroni e dei suoi nuovi amici, è apparsa più motivata da ambizione e rivalsa personale che da una schietta e sincera preoccupazione per le sorti del partito. Non dico, come tanti, che Veltroni avrebbe dovuto svolgere la discussione solo all’interno degli organismi dirigenti, ma –vivaddio- un po’ di prudenza sarebbe stata auspicabile, nel senso che non avrebbe dovuto procedere alla raccolta delle firme, cioè in altri termini alla verifica di chi stava con lui e chi no. Ciò detto, i problemi da lui sollevati nel documento non vanno elusi. Oggi peraltro il nostro elettorato e l’elettorato che vorrebbe non votare il centro destra ha, a mio parere, bisogno più di sentire da noi in modo chiaro cose concrete sui problemi e non l’eterno tormentone sull’autosufficienza del partito o sulla necessità delle alleanze o sul nuovo Ulivo (facciamo già fatica noi a capirne qualcosa, figuriamoci gli elettori non militanti!). Questo per dire che, se vogliamo risalire dall’attuale (circa) 25% di consenso, dobbiamo darci una mossa in altra direzione.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 22/9/2010 alle 16:43
Caro Mariuccio, a costo di passare, come qualcuno con non celata ironia mi dice, per uno che condivide sempre e per 'metodo' i commenti firmati con nome e cognome, mi è facile, anzi facilissimo, anche in questo caso, darti ragione ed integralmente 'assentire su tutta, e dico tutta, la linea'.
Scritto da paolo rossi il 22/9/2010 alle 16:50
Rispetto a quanto afferma il senatore a proposito del congresso provinciale del partito democratico posso dire che ho fortissimi dubbi sulla bontà di questa bella e ritrovata intesa?
Scritto da E.F. il 22/9/2010 alle 17:08
Certo che si può dire E.F. Se magari si riesce anche ad argomentare le proprie tesi può essere utile.
Scritto da paolo rossi il 22/9/2010 alle 17:29
Può sembrare fuorviante, fuori tema, fuori luogo, inopportuna nel dibattito in corso nel blog... ma apprendiamo ora che in Svizzera da oggi, per la prima volta, le donne al governo sono in maggioranza. Non è avvenuto per prescrizione medica. Un'idea, questa maggioranza rosa, che magari potrebbe far capolino anche per il dibattito in corso in casa nostra... o no?
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 22/9/2010 alle 17:32
Ma va là che avete fatto un accordino per sistemare le posizioni e le piccole paure dell'establishment. Confondere questo unanimismo con l'unità del partito è una presa in giro.
Scritto da Giovane delusissimo il 22/9/2010 alle 18:45
caro paolo, il tuo blog e anche la diascussione su fb di queste ore dimostra che il clima sta già cambiando e che lo sforzo di trovare un'intesa e di aoffrire a questo Pd e ai suoi militanti una proposta unitaria, che aiuti il partito a stare sui giornali con un messaggio positivo forse non era nè sciocco, nè sterile come troppo facilmente ipotizzato da una visione molto politicante ma forse poco 'popolare' segue
Scritto da roberto c. il 23/9/2010 alle 00:06
...segue la riprova non virtuale di quanto sostengo si è avuta stasera a Somma tra Fabizio e i promtor del docmento su malpensa. non solo un gesto di ascolto, ma la promessa che il tema sarà, è già, tra le priorità del programma politico del PD varesino
Scritto da roberto c. il 23/9/2010 alle 00:10
Caro Roberto C. da parte tua una lezione di stile, se posso permettermi dire. Visto che eri uno dei possibili candidati alla Segreteria provinciale del Pd (e con buonissime possibilità di riuscita) e considerato che 'le cose sono andate diversamente', quello che scrivi dimostra che c'è in giro ancora gente che crede nella politica e che la vive con passione ed impegno, ben oltre interessi personali, dimostrando oltre tutto un attaccamento al nostro Partito di cui, soprattutto in questo momento, abbiamo tutti bisogno. (ti sei siglato Roberto C. con una scelta sostanzialmente anonima. So bene che sono stato nell' occasione poco corretto ma spero mi scuserai se mi sono arbitrariamente permesso, di rivelare la tua identità. Non succederà più.)
Scritto da paolo rossi il 23/9/2010 alle 08:26
Caro giovane delusissimo. Rispetto la tua considerazione che sinceramente comprendo ma non condivido. Mi auguro che i fatti, e non le mie parole, possano mitigare, anzi cancellare, questa tua delusione.
Scritto da paolo rossi il 23/9/2010 alle 08:45
Il Vostro commento, cari Legnanesi e Bustocchi, non è affatto fuori luogo, anzi......Quello che è avvenuto nella Confederazione Elvetica dimostra che, oltre alcuni difetti che possiedono anche i nostri vicini, su questo tema sono semplicemente 'più avanti' di noi. In Europa questo fatto si manifesta, con discreta frequenza, senza bisogno delle 'quote rosa' che, antipatiche fin che vogliamo, possono però anche avere una loro concreta utilità (penso al Pd)).Ovvio affermare che tutto ciò non basti. Il problema è culturale e ci vorrà, conseguentemente, del tempo. Bisogna comunque persistere e superare veri e propri pregiudizi ancora ampiamente diffusi. Anche 'dalla nostra parte del campo'.
Scritto da paolo rossi il 23/9/2010 alle 08:52
Caro Senatore, grazie per la tua risposta, sempre graditissima. In merito a quel tema, vorremmo semplicemente aggiungere che soltanto nel 1971. ieri!, un referendum popolare concesse il diritto di voto alle donne in Svizzera! Incredibile il veloce inserimento del gentil sesso nel mondo politico! Noi siamo convinti che una grande presenza femminile in politica non sarebbe soltanto una piacevole realtà di facciata! Svizzera - e non solo la Suisse - insegna, alla grande, anzi, alla grandissima.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 23/9/2010 alle 09:28
la presenza delle donne deve essere voluta perchè condivisa e non "subita". Basta con le donne inserite nelle liste solo per fare numero. Inutile poi negare che proprio qualche "ometto" del partito sul tema donne non ci sente, nè a livello alto, nè nelle nostre città. La proposta emersa da qualche conoscente che il segretario cittadino Molinari sarebbe il candidato sindaco voluto dal PD è esattamente contraria a questa linea.
Scritto da Piero il 23/9/2010 alle 11:16
E' la prima volta che leggo Caielli sul blog di Rossi o sono stato poco attento io le altre volte che ha scritto? C'è sempre stato tutto questo miele fra voi o solo adesso che è stato "scelto" Taricco? E' un buonismo di facciata o esiste realmente? Si sa, qualcosa c'è sempre sotto, magari sul medio-lungo termine .... @Giovane delusissimo: non ti fidare di noi adulti. Non ti fidare del PD. Non ti fidare di questo PD.
Scritto da Ex democristiano il 23/9/2010 alle 11:49
E' vero, ex democristiano, Cajelli è intervenuto rarissimamente sul mio o su altri blog. Nessun 'miele dell' ultima ora'. E' prima di tutto un mio amico e, soprattutto, in tempi non sospetti, insieme ad altri amici è stato indicato come possibile segretario provinciale, quindi..........Penso, infine, che il tuo consiglio al giovane deluso di non fidarsi del pd sia legittimo ma profondamente provocatorio e sbagliato.
Scritto da paolo rossi il 23/9/2010 alle 13:02
Paolo, ho molto pprezzato l'andamento della discussione che si è sviluppata su questo post, che a tratti è incrociata con la realtà vera (riunione di Somma ) e con la turbolenza , per niente virtuale, tipica di FB. Se è vero che tre indizi fanno una prova...mi sembra che si tratti di una prova di buona volontà e fai benissimo ad incoraggiarla. Spero che notizie di "buona volontà" ci giungano questa sera anche dalla direzione Nazionale.
Scritto da giovanniderosa il 23/9/2010 alle 16:16
Io dico solo che questo partito, che si definisce Democratico, ha paura della Democrazia, visto che vede i congressi, a mio parere, non come un'occasione di confronto, di scambio tra le idee, ma come un evento a cui arrivare con un'unitarietà più o meno forzata, più o meno imposta dall'alto. Parliamoci chiaro: io non conosco Taricco e quindi non lo giudico, però il mio timore è che, da quando diventerà segretario ("unitario", appunto), verrà quotidianamente impallinato da tutti i fronti.
Scritto da Marco Regazzoni il 23/9/2010 alle 18:49
Ma caro Marco Regazzoni come è la storia. L'unitario tra i vecchi non va bene, è affare di vertice, tra pochi, imposto e poi il nuovo segretario provinciale, per questa condizione verrà impallinato e bla bla e bla bla. Invece al prossimo congresso dei giovani se come mi risulta tu sarai l'unico candidato è tutto ok? Non ti sembra che la storia di criticare a vuoto tutti salvo poi nel proprio ambito giustificare tutto sia una presa in giro? Sbaglio io? Prima di parlare coerenza.
Scritto da Un giovane giovane il 23/9/2010 alle 21:05
Caro giovane giovane (sarebbe bello poterti chiamare per nome), dovresti sapere che il congresso provinciale dei giovani è stato rinviato perchè ci siamo rifiutati di applicare le regole assurde e antidemocratiche dello statuto regionale e nazionale; se fossimo andati a congresso, ci sarebbero stati due candidati. Prima di parlare, informati, grazie. Ciao!
Scritto da Marco Regazzoni il 24/9/2010 alle 10:46
Caro Marco Regazzoni, non fare il furbo dai e, se proprio vuoi, cerca almeno di dare una risposta e non girare intorno alle cose. Che il congresso dei giovani è stato spostato non cambia niente. E' vero o non è vero che la tua candidatura unitaria era frutto di un accordo fra le correntine dei giovani PD?Siccome è andata in questo modo ti dico: c'è differenza tra i cattivoni del partito che trovano un accordo tra le varie componenti con voi giovani che fate la stessa cosa? Siete vecchi- giovani e questa la verità. Non mi sento rappresentato da persone di questo tipo. Prima di guardare al pD degli adulti guarda a casa tua se no meglio tacere.
Scritto da Un giovane giovane il 24/9/2010 alle 14:52
La mia non era una candidatura unitaria, anche un'altra ragazza era candidata, e questo è un dato incontrovertibile. Poi vai pure per la tua strada e pensala come vuoi. Io in primis non mi sento rappresentato da chi non ha il coraggio delle proprie idee, e di conseguenza si firma anonimo, giovane o vecchio che sia. Adieu.
Scritto da Marco Regazzoni il 24/9/2010 alle 15:33
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