Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 10/11/2010 alle 08:24

In tutta sincerità penso che Sandro Bondi sia un pessimo Ministro dei Beni Culturali. Idem come politico, stizzosa e/o mielosa (dipende dai casi) 'cassa di risonanza' del 'realpensiero'. Detto questo è idiozia allo stato puro incolparlo per il crollo dell' Armeria dei Gladiatori a Pompei. Questa 'accusa' denota i limiti, le devianze e l'appiattimento del modo di far politica ed 'opposizione', anche da parte di certa sinistra. Significa mettersi sullo stesso piano della becera destra italiota. La politica dovrebbere essere sintesi, non superficiale semplificazione. Evitare di far uso anche noi del populismo demagogico di chi ci governa sarebbe buona cosa. La questione è un' altra: la tutela e la salvaguardia del nostro splendido patrimonio storico, artistico e culturale. Oggi è inestistente, una potenzialità colpevolmente inespressa, anche alle nostre latitudini. Un esempio? Pensiamo a Varese, che ne so, al tesoro di Villa Panza, alla sua mostra contemporanea permanente, una delle più importanti d' Europa. Ignorata e non adeguatamente promossa dalla Pubblica Amministrazione. Ma potremmo, ahinoi, fare altri cento esempi. 

Commenti dei lettori: 14 commenti -
Non sono esterofilo ma, su questo argomento come su altri, sarebbe sufficiente vedere come si comportano fuori dai nostri confini nazionali. Ho visto valorizzare cose improponibili e quando c'è qualcosa di realòmente "buono", questo viene preservato come una reliquia. Sarà che noi abbiamo troppo, sarà che non siamo organizzati, sarà che non c'è un progetto preciso. Sarà, sarà e sarà ma Il risultato è quello che il post del Senatore ci mette sotto il naso. Un altro grande "peccato" italiano.
Scritto da Borghi S. il 10/11/2010 alle 09:50
A Varese come a Roma anche rispetto alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, siamo alla frutta. Lascio da parte valutazioni generali perchè lo ha già fatto bene lei senatore ed in modo graffiante. Penso alla nostra provincia e a quanto potrebbe essere valorizzata e invece non viene considerata affatto. Perchè? E questa Lega -espressione del territorio- con il potere enorme che ha, dimostra anche in questo campo, di essere inadeguata. Ma la gente quando si sveglierà?
Scritto da Un anziano il 10/11/2010 alle 10:04
Caro Senatore, al di là dei fatti e delle persone, ma partendo proprio dai fatti e dalle persone: se il nostro splendido, unico, immenso patrimonio storico, artistico e culturale (e conseguentemente turistico, con infinito beneficio per le casse erariali) fosse (stato) dei giapponesi, come sarebbe (stata) oggettivamente la situazione? Una domanda che sentiamo spesso...
Scritto da Legnanesi & Bustocchi il 10/11/2010 alle 12:08
intanto l'ANCI promuove per venerdi 12 una giornata "porte chiuse luci accese sulla cultura"giornata tesa a sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sulle pesanti ricadute che la finanziaria avra sulla cultura italiana.caro senatore provi lei ad informarci sulle iniziative in provincia,magari solo quelle dove i sindaci sono di sinistra
Scritto da mottaangelo il 10/11/2010 alle 14:07
Un Paese che non è in grado di valorizzare un patrimonio unico al mondo dimostra inevitabilmente la sua precarietà ma soprattutto i suoi limiti. Non c'è bisogno di vedere cosa avviene nel resto del mondo. Basta la Svizzera per capire.
Scritto da Marcello il 10/11/2010 alle 16:28
Caro senatore, se il PD deciderà di sfiduciare Bondi sono certo che il collega incaricato di illustrare la mozione non sarà tanto citrullo da addebitargli solo l'ultimo crollo, C'è ben altro. Tutte le risorse tolte agli enti culturali, ai musei, allo spettacolo, alla cultura tutta. Pompei è la classica ultima goccia. Ma si sappia che Bondi ha commissariato Pompei inviando un funzionario ignaro di archeologia e che dei 70 milioni a disposizione gran parte sono andati a spettacoli e all' immagine.
Scritto da A, Vaghi il 10/11/2010 alle 17:40
Parliamo pure di come si tutela e si valorizza il nostro patrimonio culturale a Varese. A Villa Panza ? E' rimasto soltanto tutto quanto era inamovibile. I ritardi e le tergiversazioni degli Amministratori comunali hanno indotto il Conte a trasferire tutta la sua quadreria migliore a Madrid ed in altri musei. Persa per noi .Non si è fatto nulla per portare a Varese i 150 dipinti di Guttuso della collezione Pellini. Chiusi al pubblico ci sono i reperti africani della collezione dei Castiglioni
Scritto da A, Vaghi il 10/11/2010 alle 17:51
E posso continuare. La magnifica collezione di farfalle lasciata dal tenore Tamagno è sparita dalla vista dei Musei di Villa Mirabello. E' in cantina. Poi c'è l'ostracismo politico della Lega verso l'Unità d'Italia. Quella che era la sezione Risorgimentale dei Musei civici è tenuta nelle cantine .Eppure ci sono patti chiari che impongono all'amministrazione comunale di esporre al pubblico delle scuole e degli studiosi questi quasi mille cimeli. C'è nè a sufficienza per una bella interrogazione
Scritto da A, Vaghi il 10/11/2010 alle 18:01
Su questa questione le posso dare ragione. Non vorrei fare demagogia ma mi pare che la situazione precaria da lei e da altri descritta non riguardi solo il centrodestra ma tutta la politica italiana. Non è rimbalzando le responsabilità il modo giusto per risolvere uno stato delle cose veramente imbarazzante per l' Italia.
Scritto da Destramoderata il 10/11/2010 alle 19:37
Sarò fazioso e di parte, un pò lo riconosco, ma l' attenzione per la cultura è sempre stata una tipica attenzione e sensibilità della sinistra, a destra solo conservatorismo e, salvo rare eccezioni, cattiva gestione dell' esistente.
Scritto da Adriano il 10/11/2010 alle 21:48
L' elenco impietoso ma puntuale che ci fa A. Vaghi è la dimostrazione di quanto, anche a casa nostra in materia di cultura e valorizzazione di un patrimonio, sanno fare Lega, in particolare, ma anche PdL.
Scritto da Mario il 10/11/2010 alle 22:01
Ma non si fa un pò di populismo e demagogia anche nella sinistra e nel centrosinistra? Spesso ho avuto l' impressione che in particolare il Pd sia una specie di imitazione progressista del centrodestra. In questo momento occorre una politica di opposizione dura e radicale.
Scritto da E.F. il 10/11/2010 alle 22:20
Vedo che sei uno dei pochi, anzi, dei pochissimi che insiste, anche qui in Aula, con interventi graffianti ma equilibrati, che pongono la cultura al centro dell' impegno politico. Apprezzabile nonostante l' argomento, apparentemente, non sia popolare e non provoca quasi mai grandi e facili consensi. Ma è da lì e solo da lì che si deve partire se vogliamo riformare la politica nel nostro Paese anche a prescindere dalle singole appartenenze. Bravissimo e vai avanti in questo modo; in molti ti apprezzano e ti stimano anche da questa parte del campo. Ciao.
Scritto da Un tuo amico-collega di destra il 11/11/2010 alle 09:16
L' incapacità di una classe politica di valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale del Paese è il vero segno di una decadenza inarrestabile. Ma anche la sinistra ha le sue colpe, per esempio quella di aver spesso assunto più un atteggiamento radical-chic che di autentica cultura popolare.
Scritto da Miriana il 11/11/2010 alle 14:45
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