Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 17/11/2010 alle 08:18

Il 22 Maggio del 1974, durante una manifestazione antifascista a Brescia, una bomba provoca la morte di 8 persone ed oltre 100 feriti. Indagini, inchieste e processi. Sono passati da quel giorno un' infinità di anni. Allora avevo 16 anni, ero un ragazzino ma  ricordo benissimo le tragiche immagini televisive. Le stesse di piazza Fontana (17 morti),  ignaro che ne sarebbero seguite altre: Italicus sempre 1974 (12 morti), Bologna 1980 (85 morti), Rapido 904 1984 (17 morti). Un lasso di tempo che è una vita, un lasso di tempo coperto solo dal dolore forte e continuo dei famigliari e degli amici di quelle vittime innocenti, un lasso di tempo che è corso lasciando dietro di sè una striscia di indignazione popolare che il passare degli anni consuma. Sulla strage di piazza della Loggia è di ieri la sentenza dopo 36 anni. Tutti assolti. In un Paese civile se mancano le prove certe non si condanna, ma un Paese civile ha in sè, anzi, dovrebbe avere in sè il sacrosanto dovere della verità, di scovare gli assassini e di condannarli. Viceversa il vuoto diventa un baratro.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 21 commenti -
"Il sacrodovere della verità" è, caro senatore, il sacrodovere della giustizia, del diritto, della democrazia. Un Paese che a distanza di anni non trova i colpevoli, o ne trova solo qualcuno, delle stragi di quegli anni è un paese incivile. La verità è che la matassa è ancora ingarbugliata, fosca e confusa. Il rispetto vero e la memoria per quelle vittime innocenti, si concretizzerà solo e compiutamente consegnando alla storia i responsabili di quegli anni di "strategia del terrore".
Scritto da Borghi S. il 17/11/2010 alle 09:15
In quegli anni c'ero nel senso che facevo politica attiva e ho vissuto quei tragici momenti con una sofferenza che oggi, alla luce di questa sentenza, si riapre. La verità è che non siamo ancora venuti a capo di quegli anni e di quelle situazioni. E la fragilità della politica che viviamo in questi ultimi anni non aiuta a produrre quella crescita democratica che un paese come il nostro si meriterebbe.
Scritto da Un anziano il 17/11/2010 alle 09:23
nelle strade allora gridavamo FIDUCIA NELLO STA TO NON NE ABBIAMO la storia ,e la sentenza di ieri, ci ha,purtroppo dato ragione.Ieri sera in tv ho visto l'ex presidente Ciampi,con le lacrime agli occhi,diceva in sostanza SOGNAVO UN'ITALIA DIVERSA condivido anche se non ho la sua eta
Scritto da mottaangelo il 17/11/2010 alle 11:21
Caro Senatore, battiti forte anche tu affinchè termini la prescrizione, venga tolto il segreto di Stato e vengano resi pubblici tutti i documenti di tutti servizi segreti.
Scritto da A, Vaghi il 17/11/2010 alle 11:36
Il dovere della verità è obbligo morale di ogni cittadino che condivida i valori della legalità e della democrazia. Le "stragi senza colpevoli" sono una offesa alla dignità di tutti: delle vittime, dei loro familairi, della gente onesta. Purtroppo i giovani poco sanno di quella parte della nostra storia e c'è chi continua a pensare che appartenga a un periodo troppo recente per essere conosciuto sui nbanchi di scuola. Così di quanto successo ieri molti giovani poco hanno potuto comprendere.
Scritto da Luisa Oprandi il 17/11/2010 alle 11:39
@Luisa Oprandi. Sono d'accordo sull'insegnamento della storia recente, ma come facciamo a essere sicuri che chi ne parla non sia fazioso? Pensi solo al fatto che un docente di religione in un liceo cittadino si esprimeva con frasi antisemite (e pare anche altro di ugualmente grave). Molti di voi docenti sono corretti e i ragazzi ne sono i primi testimoni, ma quali certezze?
Scritto da Donata il 17/11/2010 alle 11:51
Propongo proprio a voi del PD di fare una informazione circa questi fatti, con delle semplici lezioni "popolari" non solo per esperti e intellettuali. Vogliamo sentire parlare qualcuno che a quei tempi c'era (e che quindi non la abbia studiate dai libri) e che sappia darne una lettura non demagogica nè forzatamente politicizzata. Magari un confronto. Pensateci seriamente. Se ne faccia promotore lei senatore Rossi, che è si sta dimostrando attento a proposito.
Scritto da Balconi L. il 17/11/2010 alle 12:39
Caro senatore, ieri dopo dopo la pubblicazione del suo interessante post si è scatenatto il putiferio, tutti a scrivere commentare e rispondere. Oggi, anche se non si possono fare paragoni, su un argomento così delicato e difficile verrebbere di scrivere "poca roba", sostanziale disinteresse. Anche questo spiega molte cose.
Scritto da Un iscritto Pd il 17/11/2010 alle 12:39
Il vuoto diventa un baratro. Come è vero e come è agghiacciante. Un vuoto si può forse colmare un baratro mai.
Scritto da Marcello il 17/11/2010 alle 12:45
@un iscritto. Condivido pienamente: alcune persone scrivono solo quando serve attaccare qualcuno, ma non partecipano al dibattito quando l'argomento è serio. Spesso provocano e sono consapevoli di farlo per mettere gli altri in difficoltà. Ieri, come altre volte, ogni occasione è stata buona per dire che nel PD si fanno favoritismi, che decidono tutto i vertici. Oggi fanno silenzio.
Scritto da Pietro il 17/11/2010 alle 13:26
A quei tempi ero giovane e credo che serva anche a tanti di noi, allora poco più che ventenni, saperne di più. Approvo l'idea di parlarne e anche quella che lei Rossi si faccia carico di promuovere questa iniziativa proprio perchè quotidianamente guarda la realtà e ci mette in condizione di parlarne, magari con semplicità, ma offrendo l'opportunità a tutti.
Scritto da Franco il 17/11/2010 alle 13:29
Da militante di uno dei circoli di Varese ho apprezzato molto che Luisa ieri abbia spiegato che le scelte anche per nominare i segretari di circolo di Varese non sono state calate dall'alto, ma sono state condivise e i segretari sono cambiati dove qualcuno è stato disponibile ad assumersi l'incarico, altrimenti si è chiesto a quelli uscenti di continuare il lavoro. Nel mio circolo si è reso disponibile ed è stato nominato l'architetto Di Toro che prima era in Varese centro
Scritto da da Giubiano il 17/11/2010 alle 13:37
Sull'argomento di oggi dico che è tremendo che siano stati lasciati passare quasi quarant'anni e siano stati tutti assolti. Una vergogna.
Scritto da da Giubiano il 17/11/2010 alle 13:38
Strategia della tensione, si chiamava e aveva coinvolto, su piani diversi, servizi deviati nostrani ed esteri, politici, estremismi di tutti gli orientamenti. Un minestrone che ha paralizzato l' Italia, proprio quello che volevano questi signori del male. Pensare che non ne siamo ancora venuti a capo e che questa gentaglia non sia stata assicurata alla giustizia e che ancora non è chiaro chi teneva le fila di quel progetto perverso, dimostra tutta la precarietà della nostra condizione e fa crescere rabbia e senso di impotenza.
Scritto da Adriano il 17/11/2010 alle 14:33
Devo dire che quando le cose sono dette senza infierire aiutano a comprendere. Mi riferisco al suo post di ieri e ai tanti commenti: infatti mi sono "riconciliato" con l'operato di Molinari grazie alla spiegazione della Oprandi, che ha fatto capire con il suo esempio come siano avvenute le nomine dei segretari di circolo e che l'apertura al nuovo c'era ma le scelte sono state questione di disponibilità. Ora apprezzo di più anche il segretario cittadino.
Scritto da Sergio il 17/11/2010 alle 14:42
La strategia della tensione: un giorno ho provato a parlarne con mio figlio. lo sgomento è che qualche giovane non distingua tra quanto fanno oggi gli ultras allo stadio o i tifosi imbufaliti da quello che sono stati gli anni del terrorismo, quelli "di piombo".
Scritto da Mauro il 17/11/2010 alle 14:53
Li sanno i nomi dei colpevoli, e il segreto di Stato è invocato solo per tutelare interessi forti di carattere politico di allora e attuali forse.
Scritto da Aldo il 17/11/2010 alle 15:36
Mi piace questa riflessione e credo nel ruolo positivo e propositivo di politici che sappiano essere stimolo al dibattito. Molto spesso si crede nel presenzialismo come arma vincente: lei sta invece ricoprendo un ruolo non facile, quello di essere quotidiano attento lettore dei fatti per sollevare questioni che vanno dal locale, al nazionale, all'internazionale (senza allusione alla sua squadra del cuore) e attivare la nostra riflessione comune.
Scritto da Fernando P il 17/11/2010 alle 15:54
@Sergio. Mi fa piacere che ieri un commento (di cui riconosco sia l'eccessiva lunghezza "a pezzi" sia la informazione di cose interne al PD che potrebbe anche essere parsa anche non opportuna) possa avere magari smussato tuoi giudizi affrettati sul ruolo del segretario cittadino di Varese. Ritengo che a volte dire semplicemente le cose come stanno tolga un po' di nebbia davanti agli occhi.
Scritto da Luisa Oprandi il 17/11/2010 alle 16:15
Caro Senatore, aveva ragione qualche commentatore nel dire che oggi ci sarebbe stata calma e serietà. Hanno scritto infatti persone solitamente pacate ed educate, corrette e rispettose non solo del tema odierno, ma in generale del valore dell'informazione.
Scritto da Luciana il 17/11/2010 alle 16:40
Eccoci a confermare che della strage di Brescia poco importa, dei colpevoli impuniti pure, dei segreti di Stato che sovrastano il diritto alla verità forse ancora meno. Un apprezzamento a chi oggi ha messo un breve pensiero con rispetto della storia e della memoria. Mancano, come ben si vede, tutti i fustigatori che spuntano solo quando c'è l'occasione per qualche attacco alle persone.
Scritto da Italia il 17/11/2010 alle 23:47
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