Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 20/4/2011 alle 08:13

Dentro questi tempi che solo con un eufemismo possiamo definire 'complicati', hanno ancora senso, per esempio in politica, la lealtà e la coerenza? O è tutto 'un giro', un richiamo cosmetico ad alcuni valori, ma alla fine tutto è finalizzato, sempre e comunque, a preservare interessi unicamente personali? In una fase così travagliata e confusa che lascia ampi spazi ad una sorta di 'apatia generalizzata e profonda', appare necessario pensare ad un nuovo incontro tra la cultura e la politica, tra attori di questi ambiti distinti, per abozzare insieme un' 'azione' in grado per lo meno di ridurre la distanza abissale tra la stessa politica e la vita quotidiana. Si avverte la necessità di 'nuove linee guida' in grado di intrepretare i mutamenti in atto mettendo al centro la coesione e la solidarietà recuperando un vero e proprio senso etico. Vuoto moralismo, utopia o entrambe le cose? Difficile trovare soluzioni concrete ma è certo che, nella Storia recente e meno recente, la netta separazione tra cultura e politica ha prodotto solo scorciatoie pericolose, semplificazioni, devianze e, nella migliore delle ipotesi, perniciose derive.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Mi piace il Suo spaziare da temi politici diretti e semplici a riflessioni come questa. L' analisi è breve ma seria, più difficile trovare risposte concrete e risoluzioni pratiche. Il fatto però di aver sollevato il problema è importante oltre che un merito.
Scritto da Piero Ribolzi il 20/4/2011 alle 08:53
Breve riflessione intellettualoide tipica di un certo mondo cattolico, per fortuna minoritario, e soprattutto della solita sinistra.
Scritto da Destramoderata il 20/4/2011 alle 09:04
L' aspettavo da qualche giorno. Interessante il suo commento ma sono pessimista, sarà l' età. Oggi in una società dove conta come e quanto si appare, in una società dove il riferimento individuale e collettivo è l'edonismo, dove c'è solo traccia costante di individualismo sfrenato, dove proprio la cultura non fa il suo mestiere ma è asservita, anche a sinistra, a questo o quel potere grande o piccolo che sia, trovare un raccordo, un dialogo nuovo, un trait d' union mi pare alquanto complicato e difficile. Io me la prendo soprattutto con la così detta cultura che fa le scelte di campo a mo' di tifo calcistico in paricolare per interessi spesso di basso profilo, un mondo che non elabora più liberamente, che ha perso riferimenti, parlo ovviamente in generale, che non rischia mai aperture, chiuso su sè stesso, senza fantasia. La politica e questa politica da sola non ce la puo' fare perchè è la cultura politica, per esempio, a non fornire nuovi ed adeguati strumenti e nuove pospettive. Dalla decadenza culturale parte quella più generale e potremmo fare mille esempi, a partire dalla scuola...........da questa povera scuola. Di strumenti in questo senso preziosi e teoricamente utili come per esempio la stessa televisione forse è meglio neanche proferir verbo. Solo un corto circuito puo' fermare uno scempio di questo genere.
Scritto da un anziano il 20/4/2011 alle 09:15
Sulla coerenza e sulla lealtà Rossi anche dalle vostre parti non è che siete sistemati tanto bene.
Scritto da Pontida il 20/4/2011 alle 09:33
Caro @Pontida (e in qualche modo rispondo anche a Destramoderata) scomodando una finanche banale metafora, vorrei dirti che la questione in essere non riguarda l' Inter o il Milan, ma il calcio.
Scritto da paolo rossi il 20/4/2011 alle 09:44
Un piattume generale, si lamentano in tantissimi. Nel senso che a livello culturale, politico, sociale, religioso... si registra o si assiste ad una generale, diffusa indifferenza, persin cinica indifferenza. Quanto affermi nel tuo intelligente post è una "fotografia" della realtà, comunque la si osservi. Occorre una "rifondazione", una riscossa della persona, di ogni singola persona che (ri)scopra il gusto del fare, dell'impegno, a fronte di tanti che affermano: "e chi te lo fa fare?". Utopia?
Scritto da Roscar il 20/4/2011 alle 12:57
Certo che non è facile trovare soluzioni concrete e pratiche considerando la necessità evidenziata in questo breve ma efficace ragionamento ma, come qualcuno ha già scritto, almeno c'è chi è consapevole di questa situazione e, dentro l' apatia generalizzata e largamente dominante, questo non mi pare aspetto secondario.
Scritto da Marcello il 21/4/2011 alle 00:10
La cultura politica è importante. Penso però che oggi la politica dovrebbe soprattutto rispondere concretamente ad una serie di bisogni individuali e collettivi secondo una scala di valori. Io che mi dico moderatamente di sinistra penso che questi valori siano per esempio la capacità di dare le risposte a tutti ma privilegiare i più deboli, chi è in una condizione di difficoltà. Oggi più che una politica del pensare ci manca una politica del fare, del rispondere a esigenze precise ma forse sono in questo senso un po' semplicistico e rozzo.
Scritto da Mario il 21/4/2011 alle 09:40
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