Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 27/4/2011 alle 12:33

 Mi sento fuori dal mondo. Trovo il 90% degli spettacoli di intrattenimento televisivo noiosi, nella migliore delle ipotesi, idioti per il resto. Non sono un intellettualoide schizzinoso, non sono uno che viene da chissà quale ambiente raffinato e/o aristocratico, ho origini umili, comuni a quelle di molti ( semmai un po' mischiato) e non ho mai avuto la classica 'puzza sotto il naso". Mi chiedo allora se 'sono fatto male', se c'è un ''difetto di fabbrica'. Ho sempre apprezzato anche gli spettacoli leggeri, finanche alcuni 'frivoli', ma ora non ne posso più. Una televisione così è opprimente... infestata dai Vespa e company, con il loro teatrino che vacilla e 'passa' con nonchalange dall' essere oramai  'terza camera istituzionale' a lente di ingrandimento di cronaca orrenda, rappresentata spesso in tremendi plastici, tragici avvenimenti vivisezionati e proposti morbosamente puntata dopo puntata, per passare, cambiando canale, a giovani in preda a forti impulsi ormonali rinchiusi dei mesi (dopo accurata selezione sic!) in una casa e ripresi dalle telecamere anche quando fanno il pediluvio e.... via di questo passo. L' audience sale, gli ascolti schizzano, e di conseguenza, aumentano gli introiti pubblicitari, alimentando un circolo vizioso e perverso che tutto stritola senza un minimo di pietà.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Caro Senatore, parole sante. Faccio anch'io parte di una minoranza composta da brontoloni, quando non di autentici rompi balle. Non me ne frega niente e non ho voglia nè intenzione, alla mia età, di conformarmi. Questa fase, anche certamente quella che vivono i mass-madia e la televisione, è decadenza allo stato puro, storie non ce ne sono. Viviamo in epoca di cretinismo galoppante, in ogni campo. Il grande Ennio Flaiano diceva che ogni cretino è specializzato. Aveva ragione. Il problema è che oggi ce ne sono in giro troppi ed i danni che fanno sono spesso irreparabili.
Scritto da un anziano il 27/4/2011 alle 13:20
Senatore, si è dimenticato di citare anche pesanti trasmissioni di intrattenimento politico come le faziosissime Ballarò ed Annozero.
Scritto da Pontida il 27/4/2011 alle 13:29
@Pontida, ma ci sei o ci fai? Forse entrambe le cose.
Scritto da E.F. il 27/4/2011 alle 13:54
Siamo in piena e profonda crisi culturale e basta sfogliare la storia per capire che , in periodi di questo genere, la società produce e propone quel che puo'.
Scritto da Borghi S. il 27/4/2011 alle 14:25
E' la povertà culturale, non a livello di risorse naturalmente, ma di proposta complessiva che porta a devianze perverse e negative come quelle che lei ha, persino simpaticamente, descritto.
Scritto da Marcello il 27/4/2011 alle 14:30
Perchè non proviamo ad organizzare qualche sciopero dell'ascolto ? Metteremmo in crisi RAI e Mediaset che si troverebbero anche con diminuiti incassi pubblicitari. Proviamoci
Scritto da A.V. il 27/4/2011 alle 14:35
Senatore, che menoso che è anche Lei. Sempre con questi giudizi unilaterali e sempre con queste critiche su tutto e su tutti senza mai proporre nulla, che barba che noia.
Scritto da Destramoderata il 27/4/2011 alle 14:42
Caro Destramoderata, accetto il tuo commento ma, in fondo, si è anche monotoni a criticare costantemente il monotono. Del resto non ci sono obblighi e, in giro, è pieno di migliori e più interessanti blog da frequentare.
Scritto da paolo rossi il 27/4/2011 alle 14:59
Stavo intervenendo con un mio commento su un altro blog e mi sono ritrovato a ritornare sul suo, Senatore, leggendo tra i vari commenti arrivati quello caustico di Destramoderata, che di moderato mi sa che ha solo il nome. I suoi interventi mi fanno più sorridere che innervosire per la loro un po' sciocca semplicità (non si offenda l'amico o amica in questione ma la penso così). Da vecchio studioso di un poco di filosofia ricordo una frase del gesuita Baltasar Graciàn che così più o meno recitava: "non ti porre dal lato sbagliato di una discussione, solo perchè il tuo nemico è dal lato giusto". Ecco leggendo alcuni considerazionii del nostro, ma per la verità anche di altri tipo Pontida, mi viene in mente questa massima che mi sembra proprio proprio pertinente.
Scritto da un anziano il 27/4/2011 alle 15:08
Non è che voglio metterla giù dura ed essere presuntuoso ma credo che qualsiasi persona un poco sensibile, un poco attenta si senta, in una situazione del genere, fuori dal mondo. La televisione è uno dei tanti indicatori che ci fanno capire in che situazione siamo immersi, quale fase di crisi stiamo attraversando, quale necessità sia quella per esempio di ripartire da una scuola che educhi e che insegni. C'è molto da fare ma innanzitutto va cambiata questa politica corrotta e deviata. Un lavorodifficile e lungo ma non impossibile.
Scritto da piero ribolzi il 27/4/2011 alle 16:04
Senatore, visto che tra lei e qualcuno dei suoi commentatori amate molto, con una certa gratuita prosopopea, citare frasi celebri e giù di lì, rispetto al mio commento tanto contestato, mi lasci citare anche a me qualcuno: Albert Einstein che diceva -le personalità non si formano tramite bei discorsi, ma tramite lavoro e prestazioni- Poi per quanto riguarda il mio frequentare o meno il suo blog o quello di altri, mi scusi ma questo è affar mio, poi naturalmente lei è libero di pubblicare o meno i miei commenti.
Scritto da Destramoderata il 27/4/2011 alle 16:24
Ognuno di noi è quello che mangia. I medici dicono convinti che siamo quello che mangiamo. Soggetto: noi. Possiamo modificare, migliorare l'alimentazione, la dieta e quindi preferire o escludere certi cibi. In parallelo noi, soggetto, possiamo interrompere e modificare l'audience e mandare in crisi certe imposizioni di quei... cibi mediatici proposti ed imposti. Lo vogliamo noi? Noi, soggetto. Il soggetto è colui che fa, che agisce, che opera, che fa l'azione... O no?
Scritto da Roscar il 27/4/2011 alle 17:16
Sinceramente @Destramoderata, falla un po' finita.
Scritto da E.F. il 27/4/2011 alle 19:25
Questa televisione, soprattutto quella che Lei giustamente chiama di intrattenimento, è così perchè rispecchia uno stato culturale del Paese e perchè, anche rispetto ad un passato non così remoto, ha perso ogni funzione diciamo "educativa".
Scritto da claudio il 27/4/2011 alle 23:03
E' una parte, forse la più visibile, dell' abbruttimento che il Paese ha vissuto in questi ultimi decenni. Non che all' estero le cose vadano molto meglio. Forse però certe bassezze non sono state ancora toccate. Ricette per uscirne? Al di là di quello che dicono in molti io penso che se Berlusconi venisse mandato a casa parte dell' opera, non tutta chiaro, ma ripeto, buona parte, sarebbe realizzata.
Scritto da piero il 28/4/2011 alle 09:24
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