Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 14/5/2011 alle 12:49

 Nel suo 'duro' ma interessante Editoriale di oggi, il Direttore di Varesenews Marco Giovannelli pone l' accento sulla qualità di questa campagna elettorale che, a suo dire (in buona parte condivido), è stata apatica, priva di spunti interessanti, in una parola sola 'senza fantasia'. Per la verità questa legittima critica è indirizzata soprattutto ai candidati-sindaco rappresentanti soprattutto di piccole liste civiche. Non ho antipatia per questo tipo di lista, credo nel civismo, soprattutto nei piccoli centri. Dove invece, nei comuni più grandi, la presenza dei partiti è solida e garantita (questi ultimi per altro non sono frequentati da marziani ma soprattutto da cittadini 'normali'), hanno spesso dimostrato di essere più che altro espediente per soddisfare ambizioni personali e di basso cabotaggio manifestato, oltretutto e spesso, attraverso atteggiamenti folcloristici. Dalle proposte fatte, anzi il più delle volte 'non fatte', pare proprio così. Il loro proliferare nelle nostre città non è segno di democrazia ma di deformazione e deriva, soprattutto quando non riescono a rappresentare un' alternativa ai partiti tradizionali ma sono invece sempre di più espressione 'sartoriale' ed amplificata dei loro limiti e difetti.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 11 commenti -
"Espressione 'sartoriale': che abbia ragione il vecchio buon suocero quando sostiene che ogni lista è soltanto una satorìa che fornisce i propri abiti della festa? Certo, c'è sartoria e sartorìa, pardon, c'è lista e lista! Come sempre son le persone, dentro a quegli abiti, quelle che fanno la vera differenza.
Scritto da C. Ateri il 14/5/2011 alle 14:42
Lo già scritto qualche tempo fa, Senatore non ricordo dove. Le liste civiche, il più delle volte e parlo di quelle nelle città medio-grandi, nel 90% dei casi sono operazioni personalistiche di dubbio valore politico. Anzi la loro presenza massiccia è segno di degenerazione della politica. Liberi di proporsi e di proporle ma, come correttamente Lei ha sottolineato, la politica dei partiti non è fatta dai marziani. Rifiuto l'idea, perchè falsa, di una cattiva politica da un lato e di una buona società civile da quell' altro. I due aspetti sono strettamente legati e sono indivisibili.
Scritto da un anziano il 14/5/2011 alle 17:49
Condivido sottolineando però che c'è anche un certo civismo positivo che ha prodotto discrete liste.
Scritto da Sergio B. il 14/5/2011 alle 18:05
Senatore anche lei parla un po' a vanvera, ma la sua candidata a sindaco di Varese Oprandi non ha fatto anche lei una lista civica?
Scritto da E.F. il 14/5/2011 alle 18:34
Ho letto l' editoriale di Giovannelli che condivido. Al di là delle liste civiche e della loro sproporzionata proliferazione, l' aspetto preoccupante di questa consultazione elettorale, anche nella nostra provincia, è la scarsa capacità, in po' di tutti, di fare proposte organiche ed intelligenti. Il colore dominante non puo' essere quindi che quello indicato dal Direttore di VareseNews: il grigio.
Scritto da Borghi S. il 14/5/2011 alle 19:10
Sottoscrivo pienamente. Basta con questo falso mito delle Liste civiche. A Varese, in particolare, i candidati sindaco di queste liste mi sono sembrati piccoli, patetici e presuntuosi.
Scritto da piero ribolzi il 14/5/2011 alle 19:31
Senatore ha ragione non la penso come Lei su molto, quasi tutto ma sul malcostume delle liste civiche che nascondono solo interessi politici personali condivido in pieno. Altra faccenda è nei piccoli paesi dove capisco che le liste partitiche abbiano poco senso. Da quelle parti si considera non soprattutto ma solo la persona, ed è giusto così.
Scritto da Pontida il 14/5/2011 alle 20:05
Cara E.F., o non capisci, o fai finta di non capire o entrambe le cose. Fra le tre propendo per l' ultima ipotesi.
Scritto da paolo rossi il 14/5/2011 alle 21:29
Senatore ma questa avversione per le liste civiche non ha senso. Siamo in democrazia, se poi la gente, come accade quasi sempre, non le vota va bene no? Ma parlare di segno negativo per la democrazia la presenza di troppe di quest'ultime mi pare un filo fuori luogo.
Scritto da Destramoderata il 14/5/2011 alle 22:27
Il proliferare delle liste civiche non sono il vero problema anche se possono essere conseguenza del vero problema. Quello di una politica solo personale lontana chilometri e chilometri dai problemi della gente. Io per ora non voto, poi per il futuro vedrò.
Scritto da Angelo Colombo il 15/5/2011 alle 14:33
Le liste civiche sono tante cose messe insieme. E' vero, ce ne sono di sartoriali (ottima definizione). In molti casi, d'altra parte, raccolgono il malcontento della popolazione sui problemi quotidiani del comune. Sono liste da sempre presenti nei comuni piccoli. Ora passano nei capoluoghi perchè la "manutenzione" delle città è stata trascurata per tattiche e potere. Se si lascia uno spazio in politica - come nel calcio :-) - qualcuno lo occupa.
Scritto da FrancescoG. il 16/5/2011 alle 09:54
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